Non saper parlare con il medico
 

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Re: Non saper parlare con il medico
 

Un'idea: scrivi prima cosa vuoi da lui, e consegnagli il foglietto.

In generale, mi sembra che amplifichi troppo le paure. Se si accorge che non ti fidi di lui, che può succedere? E se lo metti in difficoltà? Sono scrupoli ammirevoli, i tuoi, ma data la tua attuale situazione ti conviene forse forzarti e metterli da parte. Non puoi fare tutto in modo perfetto, e per il momento accetta di rischiare di non essere attento come vorresti.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Vorrei tanto essere senza scrupoli.
Non mi fido abbastanza per dargli il foglietto, mica sono dallo psicologo che posso fare cose del genere...

Re: Non saper parlare con il medico
 

Anch'io spesso ho molte difficoltà ad aprirmi e raccontare i miei problemi che siano di tipo psicologico ma anche di altro genere, sembra proprio in quello che scrivi di rivedere me stesso, e che proprio per molti motivi che hai elencato non riesco ad aprirmi e fare capire quali sono i miei problemi di salute.
Credo pure io come te infondo di essere spesso soltanto molto ansioso e ipocondriaco lo sono diventato sempre piu negli anni probabilmente tanto che in passato sopratutto anni addietro avevo perso quasi ogni interesse che avevo in passato perchè concentrato soltanto sulla mia ipocondria patologica, ma poi forse in realtà non avere chissa che gravi problemi e questo mi fa pure sentire in colpa e per paura di essere giudicato male o come perditempo, il mio rapporto fra medico e paziente ne risente quando mi ci si siedo di fronte, quindi penso di capire come ti senti perchè riguarda anche me.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Ripeto, cosa credi che possa succedere?

Re: Non saper parlare con il medico
 

Il foglietto fa strano, ma puoi anticipargli le cose via mail e poi parlargli direttamente.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Presumendo che il medico non sia un coglione, fare qualcosa di strano che pericoli comporta?

Re: Non saper parlare con il medico
 

Il mio medico non usa le email. Qualche suo collega medico di base sempre nella cittadina dove abito si fa aiutare da un assistente per usare il computer, quindi per le email e cose del genere, perché lui non ne è capace.
Le conseguenze di mostrargli un foglietto al posto di parlare peggiorerebbero la situazione:

- Molto probabilmente sarebbe la prima volta che gli capiterebbe una cosa del genere. Non saprebbe neanche come "gestire" questa situazione.

- Significherebbe inoltre esplicitare un problema comunicativo: cioè se qualcuno che per parlarti ti da un foglietto, cosa potresti pensare? Che questo ha un problema. E questa esplicitazione peggiorerebbe la situazione perché mi porterebbe maggior imbarazzo.

- Inoltre con il foglietto non esclude la comunicazione verbale, perché dopo che legge dovremmo sempre continuare per via orale, in una situazione resa ancora più imbarazzante.

Il medico di base non è spesso quella figura mitologica che magari abbiamo come idea, un uomo che in virtù della professione che esercita possiede saggezza, morale e virtù superiori e quindi sa gestire con affabilità, umanità e sensibilità qualsiasi problema anche quelli più delicati e che riguardano la relazione stessa con il paziente; come magari leggiamo su wikipedia, blog e quant'altro (anche riguardo soprattutto psicologi e psichiatri, dove sarebbero loro a non farti sentire a disagio, a saperti fare parlare e bla bla bla, certo, come no).

Spesso, a prescindere dalla competenze professionali, risultano essere persone normali, persone mediocri (da questo punto di vista, nel gestire questi rapporti) che affrontano con mediocrità situazioni anche difficili come questa. (Molto probabilmente perché non ricevono formazione in merito).
Il rapporto medico paziente dovrebbe essere la prima cosa da curare, specialmente nei casi come il mio; mi aspetto un attenzione in più rispetto a quando vado dal ferramenta.

Mi aspetto che sia lui/lei a "gestire" me, ad occuparsi di gestire e curare questo rapporto, e non il contrario.
Capisco che sono molto esigente, ma io sono un caso particolare, ho queste esigenze, come avrete potuto capire (avrò aperto 4 topic...) faccio molta fatica e gestire cose del genere e spesso fallisco.

Re: Non saper parlare con il medico
 

La soluzione è avere un medico di cui ti fidi molto, che sa che sei ansioso e ipocondriaco e soprattutto sa come gestire la cosa. A cui quindi non ti fai problemi a raccontargli tutto quello che ti passa in mente.

Re: Non saper parlare con il medico
 

proverei a cambiare medico, magari è anche lui un po' tonto. io con il mio dico a, lui risponde b e continuiamo a non capirci su cose semplicissime.
un po' è perché sono stressati e abituati ad altri tipi di problemi.

sapessi quante volte sono partito con l'idea di farmi prescrivere un tipo di visita e sono tornato con l'impegnativa per gli esami del sangue. o con prescrizioni di farmaci che non mi servivano e che non ho mai preso.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Non è tonto, ma la fiducia non è solo questione di essere tonti o meno. Ovviamente io sono un paziente difficile.

Comunque poi cosa hai fatto dopo esser tornato con dei farmaci che neanche volevi prendere?

Re: Non saper parlare con il medico
 

Lascia che sia lui a gestire se stesso e le sue reazioni. Passare un foglietto non è un atto violento.

Ma l'imbarazzo è tuo, lo generi tu, non si basa su verità oggettive. Se vuoi uscirne, inizia a metterlo in discussione.

Ieri ho visto un film titolato Motherless Brooklin, su Netflix, che parla incidentalmente dei modi possibili di vivere le difficoltà comunicative. Te lo consiglio vivamente.

My cents.

Re: Non saper parlare con il medico
 

L'imbarazzo è mio, però dai, il foglietto è una cosa "strana", non puoi negarlo.
Tutta la fobia sociale si basa su cose come queste, soggettive. L'imbarazzo è qualcosa che esiste e ha degli effetti. La tua soluzione sarebbe la soluzione a qualsiasi problema di questo tipo.
Penso sia qualcosa di normale provare imbarazzo se si fanno cose "strane". Poi magari se si ha una certa solidità psicologica o sicurezza in se stessi o si è raggiunto il nirvana, sono sicuro che moltissimi problemi che si fa la gente comune, possono essere superati facilmente. Ma io non sono a quel livello, sopra la norma; anzi, direi che sono sotto la norma, mi faccio problemi che altri non si fanno.
Il tuo discorso mi sembra una logica valida di chi sta molto bene e quindi è abbastanza "forte". E sicuramente non è il mio caso.

Ovviamente non è che sto qui a lamentarmi senza fare nulla, anzi. Tutti i topic che ho aperto sono per cercare delle soluzioni. E non solo, continuo ad andare dal medico, a provare, anche se spesso fallisco e sto male.

Comunque grazie per il film, lo vedrò.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Che effetti ha l'imbarazzo?

Se può servire, aggiungo che a molte persone, soprattutto da una certa età in poi, non importa della stranezza/normalità altrui, ma di quello che porta la relazione in termini di piacere/sofferenza. Superata la trentina, l'ansia di apparire normali è meno forte. Ok, forse in calabria è meno vero che in altri posti.

In ogni caso non lo proponevo come soluzione al problema psicologico, ma a quello comunicativo. Se le tue attuali difficoltà non ti permettono di trovare una strada fattibile, la scelta è tra il subirne le conseguenze oppure bypassarle in un modo o nell'altro.

Re: Non saper parlare con il medico
 

Puoi scriverti il copione a casa e poi darglielo dal vivo al medico così non ti dimentichi niente e non devi parlargli neanche così tanto.

Ho letto che non puoi fare così...

Puoi provare a fingere allora a mo' di recita così vivi il tutto piu distaccato e ti fai prescrivere quello di cui hai bisogno

Oppure riferirti come se chiedessi aiuto x un altra persona o x un familiare (nella tua testa lo immagini)

Re: Non saper parlare con il medico
 

Ecco io sto non cercando il modo di arrivare al nirvana, ma un qualche modo di bypassarle per il caso in questione.
Metodi pratici, qualche soluzione...altre volte le ho trovate. Ripeto che spesso il modo di dire le cose fa molto e ha risolto la situazione.