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rui-katsu - terapia del pianto
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https://i.imgur.com/weBQ0lw.jpg Cosa ne pensate? ci andreste? |
Re: rui-katsu - terapia del pianto
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--- Rispondendo, io non ci andrei perché se proprio volessi lo stimolo potrei fare benissimo da me. Effettivamente in passato mi sceglievo dei film drammatici per alleviare la tensione, credo anche che il pianto in generale deva essere normalizzato. |
La terapia del pianto esiste anche da noi, collettivamente non so. Piangere è un ottima valvola di sfogo, dovremmo piangere più spesso. Personalmente non ho mai pianto molto ma ultimamente sto diventando più sensibile e qualche lacrimuccia me la lasciò scappare, ma sempre con grande difficoltà.
Cmq non ci andrei ad incontri di questo genere. Piangere è una cosa spontanea e intima. |
Re: rui-katsu - terapia del pianto
ahahahaha
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Re: rui-katsu - terapia del pianto
Roba da femmine, ma in un mondo dove il testosterone è sempre meno non c'è da stupirsi di nulla, caso strano mi pare sia una cosa asiatica.
Non ci trovo nulla di male, a patto che rimanga una cosa naturale e non ricercata o artificiosa. |
Re: rui-katsu - terapia del pianto
Secondo me piangere in pubblico è una pessima idea.
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Re: rui-katsu - terapia del pianto
Sicuramente piangere davanti ad altre persone è, in generale, una cattiva idea, però in questo caso c'è un contesto e un contorno finalizzato a ciò.
Se ho capito bene, si va lì per piangere, e lo fanno tutti. E' quindi possibile che si instauri una dinamica diversa dal solito, e potrebbe essere una sensazione "inedita", magari positiva. Non dico che vorrei farlo, volevo solo sottolineare questo aspetto. |
Re: rui-katsu - terapia del pianto
Io ammetto che, se non lo scoprisse nessuno ;), parteciperei.
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Re: rui-katsu - terapia del pianto
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Re: rui-katsu - terapia del pianto
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Per piangere, una situazione di gruppo in cui poter restare anonimo sarebbe l'ideale. |
Re: rui-katsu - terapia del pianto
Preferisco lamentarmi con qualcuno piuttosto che piangere, a piangere piango da solo anche se sono in compagnia, a lamentarmi con qualcuno che mi ascolta e sopporta scarico un bel po' di tensione sull'altro e questo mi fa star meglio.
Ho compreso di aver bisogno di un orinatoio, o di un sacco, qualcosa che contenga la merda che ho dentro e faccia da ricettacolo, non basta espellerla per me, me la ritroverei tra i piedi. Là dove regna l'impotenza è l'unica cosa che mi fa star meglio. Sarà probabilmente una sorta di sfogo sadico, ma è l'unico sfogo che funziona davvero con me. Il sacrificio di un po' di benessere dell'altro fa star meglio me. Non piango con, piango contro, il primo tipo di condivisione non rappresenta alcuno sfogo per me il secondo sì. E' uno dei motivi per cui la psicoterapia resta in piedi, c'è bisogno di un dio da crocifiggere e sacrificare, non uno che condivide semplicemente i propri mali. La mia è collera non un piangere di fronte ai buoni sentimenti, cosa che faccio già ma non rappresenta per me alcuno sfogo. |
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