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emilio-uahlim 25-11-2008 20:27

Voi vi considerate dei malati di mente?
 
Voi vi considerate dei malati di mente? Io, ovviamente sì. Ma la malattia lungi dall'essere stata un handicap mi ha invece aperto la mente, e più di una droga perchè un delirio è infinitamente più straordinario di un'allucinazione. E voi come vi considerate? Malati mentali? Sì o no?

luca24 25-11-2008 20:40

No, per me è un modo di essere. Perchè ti consideri un malato di mente?

cancellato2968 25-11-2008 20:45

ho risposto sì, ma ne vado fiero...ma non è esattamente così...

malattia è un parolone...
la peste....l'AIDS....queste sono malattie....volendo pure la schizofrenia...

il mio è uno stato psicologico/mentale credo più complesso degli altri...credo di avere forse una personalità più composita, più difficile da decifrare e da condurre da protagonista...

ma in fin dei conti...anche se porta un po' di senso di estraniazione ne vado fiero...sono sicuro che una volta che avrò preso il controllo totale nuovamente di me stesso e della mia vita questo stato mentale non sarà un handicap, ma un grandissimo bonus in più....

uahlim 25-11-2008 20:50

Quote:

Originariamente inviata da luca24
Perchè ti consideri un malato di mente?

Perchè...
1) sono stato ricoverato in un reparto di psichiatria
2) ho avuto un delirio, quindi un episodio di follia, anzi 2 e li ricordo benissimo.
2) mi è stata diagnosticata una malattia mentale chiamata disturbo bipolare
3) i sintomi che ho sono proprio quelli della malattia diagnosticata, e le terapie in uso funzionano per contenere questi sintomi.

Quindi mi considero quello che sono: un malato di mente.
Il delirio non è costante quindi la follia non è costante.

Ma la mia vera pazzia è stata considerarmi inadeguato e rinunciare ad avere amici per paura del loro giudizio...da sta merda almeno ne sono uscito.

J4ck 25-11-2008 22:51

Quote:

Originariamente inviata da uahlim
Quote:

Originariamente inviata da luca24
Perchè ti consideri un malato di mente?

Perchè...
1) sono stato ricoverato in un reparto di psichiatria
2) ho avuto un delirio, quindi un episodio di follia, anzi 2 e li ricordo benissimo.
2) mi è stata diagnosticata una malattia mentale chiamata disturbo bipolare
3) i sintomi che ho sono proprio quelli della malattia diagnosticata, e le terapie in uso funzionano per contenere questi sintomi.

Quindi mi considero quello che sono: un malato di mente.
Il delirio non è costante quindi la follia non è costante.

Ma la mia vera pazzia è stata considerarmi inadeguato e rinunciare ad avere amici per paura del loro giudizio...da sta merda almeno ne sono uscito.

perchè hai scritto 2 volte il numero 2?

aisljng 25-11-2008 22:53

sì , non me ne vergogo, ma ho parecchia prudenza a dirlo nella vita reale

BadDream 25-11-2008 23:06

scusate, ma... se noi siamo "malati di mente"... quelli che hanno bruciato vivo un senzatetto che cosa sarebbero? 8O

piocca 25-11-2008 23:23

Quote:

Originariamente inviata da BadDream
scusate, ma... se noi siamo "malati di mente"... quelli che hanno bruciato vivo un senzatetto che cosa sarebbero? 8O

Sono solo spietatamente crudeli...succede nel mondo... :x
L'uomo è gonfio di odio... :evil:

cancellato2968 25-11-2008 23:25

Quote:

Originariamente inviata da BadDream
scusate, ma... se noi siamo "malati di mente"... quelli che hanno bruciato vivo un senzatetto che cosa sarebbero? 8O

tecnicamente x ammazzare qualcuno non si deve essere x forza malati di mente...
come detto da piocca basta essere molto crudeli...basta mettere davanti a tutto prima se stessi e il proprio istinto di sopravvivenza e poi gli altri..se riesci a strutturare il tuo cervello in questo modo puoi far di tutto senza essere malato di mente...

in fondo la solidarietà tra uomini (o tra animali) non è legge...è un fattore che nasce dalla sensibilità e teoricamente anche dall'opportunismo di ogni individuo e del gruppo stesso....

BadDream 25-11-2008 23:30

Quote:

Originariamente inviata da 8giova88
tecnicamente x ammazzare qualcuno non si deve essere x forza malati di mente...

è vero, ma questo ad esempio è quel che può capitare in guerra...

...bruciare vivo un senzatetto, invece, è tutta un'altra cosa... penso che qualche "problemino" psichico bisogna avercelo x forza per poter compiere un gesto simile...

come Olindo&Rosa, Erika&Omar e via dicendo... per cui mi sembra che l'espressione "malato di mente" sia troppo generica per contenere al suo interno casi così differenti...

cancellato2369 25-11-2008 23:36

Quote:

Originariamente inviata da BadDream
Quote:

Originariamente inviata da 8giova88
tecnicamente x ammazzare qualcuno non si deve essere x forza malati di mente...

è vero, ma questo ad esempio è quel che può capitare in guerra...

...bruciare vivo un senzatetto, invece, è tutta un'altra cosa... penso che qualche "problemino" psichico bisogna avercelo x forza per poter compiere un gesto simile...

no ribadisco...la solidarietà nella comunità è un qualcosa che viene dopo...

sei una iena, un leone? se stai a mori' di fame te pappi pure il cucciolo dell'altro branco...

sei un uomo di 30mila anni fa? hai la tua tribù? ottimo....la difendi...ma se c'è una carestia te pappi pure i bimbi della tribù dell'altro gruppo volendo (se riesci ad essere cinico).

Tecnicamente l'unione in società è un unione che si deve più ad un opportunismo dell'individuo che ad altro...

nello stato naturale l'individuo sarebbe interessato a difendere solo tutto ciò da cui è attratto (psicologicamente e/o emotivamente).
Sei 'na bella patatina? mi attrai...se qualcuno cerca di toccarti ti difendo..
sei mio fratello? faccio altrettanto.
Sei un perfetto sconosciuto? teoricamente potrebbe non fregarmene nulla di te...anzi solo x i lfatto che occupi spazo su questo pianeta mi potrebbe venire voglia di trucidarti e magari anche farti soffrire giusto x puro divertimento :roll:

non è malattia...è vivere al di fuori della morale della società...è vivere mettendo la propria persona davanti a tutto...
magari si è psicologicamente diversi dagli altri (x forza di cose...ma come io con le mie idee sono diverso da una qualsiasi altra persona di destra, di sintra, di centro, normal, estroversona, ma pure fobica), ma non x forza nel cervello ci deve essere qualche meccanismo rotto o malfunzionante....semplicemente hai formato il tuo cervello in modo differente

meryoc 26-11-2008 09:35

no - e' un modo di essere in base all'esperienze - alle delusioni e alla fragilita' della personalita' che puo' essere piu' o meno marcata - un fobico non e' malato di mente -

BadDream 26-11-2008 10:57

e io ribadisco: bruciare vivo un senzatetto è patologico, altro che istinti primordiali...

e di fronte a persone come queste (che non sono nemmeno poche, al mondo, purtroppo) dovremmo apprezzare molto di più noi stessi!

cancellato2488 26-11-2008 19:00

Quote:

Originariamente inviata da BadDream
e io ribadisco: bruciare vivo un senzatetto è patologico, altro che istinti primordiali...

e di fronte a persone come queste (che non sono nemmeno poche, al mondo, purtroppo) dovremmo apprezzare molto di più noi stessi!

ribadisco....uno che ammazza, stupra è malato quanto lo siamo noi..forse meno...

ripeto che non è bello soffermari troppo a parlare x "titoli di giornali".
Ormai siamo abituati a leggere e guardare nei tg i soliti titoli e commenti ad effetto: "strage tal dei tali...eppure era una persona normale...." e simili....

se ci soffermassimo più sui processi psicologici che ci stanno dietro capiremmo che semplicemente in molti casi (di stupro, uccisione, violenze) non c'è nulla di anormale...o meglio se c'è semplicemente la eprsona ha una psicologia leggermente diversa da quella che si considera la normalità...ma la normalità è soggettiva...

posso benissimo anch'io ora in questo momento alzarmi, andare a bussare alla vicina 30enne con figlioletto separata, violentarla giorno e notte x giorni e giorni tenendola legata in un seminterrato bunkerizzato e una volta che mi son ostancato farla fuori (o lasciarla lì e divertirmi a vita); posso benissimo anch'io entrare in aula armato di mitragliatore (basta procurarselo) e iniziare a fare tiro al bersaglio lasciando l'ultimo proiettile per me, posso anch'io prendere e gettare sassi dal cavalcavia scommettendo su chi sarà il primo ad ammazzarsi, posso essere sempre io domani andare e ammazzare il mio amico "sfigato", il bulletto che no nvedo più da 5-6 anni che mi è sempre stato sulle balls e non so quant evolte gliel'abbia detto e pure il passante x strada solo x il fatto che mi è passato a fianco....

la normalità è costituita da norme che creiamo noi stessi...puoi commettere un atto illegale, ma non x forza essere anormale...semplicemente hai strutturato la tua mente in modo differente da molti e l'hai lasciata aperta ad ogni possibilità (o come nel caso di un criminale l'hai indirizzata alla soddisfazione prevalente di alcuni obiettivi e non di altri...vuoi cause esterne, vuoi interne...vuoi di fatti consci o inconsci).

emilio-uahlim 26-11-2008 19:36

Non confondiamo
 
Io parlavo di malati di mente, non di pezzi di merda...

Non confondiamo la merda con la cioccolata, please...

Anche quei tizi che in un villaggio indiano hanno buttato sotto un treno un quindicenne paria reo di aver scritto una lettera d'amore ad una ragazza di una qualunque casta, e sotto gli occhi della madre del ragazzo, ecco, pezzi di merda da mandare alla forca.

Io poi trovo più merdosi quelli che hanno bruciato il barbone che non Pietro Maso, molto più merdosi...

Incubus 26-11-2008 20:46

Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
se ci soffermassimo più sui processi psicologici che ci stanno dietro capiremmo che semplicemente in molti casi (di stupro, uccisione, violenze) non c'è nulla di anormale...

bè, è chiaro che se non definisci a priori cosa sia la "normalità", di conseguenza non puoi nemmeno accusare qualcuno di essere "anormale"... come hai detto tu stesso la normalità è soggettiva, sono d'accordo, per cui quello sulla normalità/anormalità è un discorso fine a se stesso... ma io non sto parlando di anormalità/normalità, quanto di sanità/insanità mentale, che è diverso e può essere oggettivamente diagnosticata... sotto l'espressione "malato di mente" rientra infatti un'infinità di sfumature differenti... e come si fa a mettere sullo stesso piano un social-fobico e uno che gode nel bruciare vivo un essere umano? mi sembra un confronto quantomeno azzardato... che tuttavia non elimina la constatazione (la certezza) che quest'ultimo abbia una mentalità "perversa" non nel senso di "anormale" in sè, quanto di "deviante dall'etica e dalla morale" dominante in una società civile che non vieta di non avere amici o una fidanzata, ma vieta di bruciare vive le persone... il che dimostra che chi brucia una persona viva e ne trae anche godimento (altrimenti, perché bruciarla?) è uno psicopatico a tutti gli effetti!

non a caso:
Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
posso benissimo anch'io ora in questo momento alzarmi, andare a bussare alla vicina 30enne con figlioletto separata, violentarla giorno e notte x giorni e giorni tenendola legata in un seminterrato bunkerizzato e una volta che mi son ostancato farla fuori (o lasciarla lì e divertirmi a vita); posso benissimo anch'io entrare in aula armato di mitragliatore (basta procurarselo) e iniziare a fare tiro al bersaglio lasciando l'ultimo proiettile per me, posso anch'io prendere e gettare sassi dal cavalcavia scommettendo su chi sarà il primo ad ammazzarsi, posso essere sempre io domani andare e ammazzare il mio amico "sfigato", il bulletto che no nvedo più da 5-6 anni che mi è sempre stato sulle balls e non so quant evolte gliel'abbia detto e pure il passante x strada solo x il fatto che mi è passato a fianco....

...no, che non puoi. Lo puoi dire o pensare, ma non saresti mai in grado di farlo realmente, a meno che tu non impazzisca. Questa è la differenza. E questo perché avrai i tuoi problemi (altrimenti nn saresti su questo forum), ma non sei un killer psicopatico, cioè affetto da disturbi psichici così profondi e radicati da far scattare quella "molla" che trasformerebbe queste parole in realtà concreta. Hai una tua etica/morale che ti proibisce di fare cose simili e sei in grado di rispettarla (oltre a non poterne fare a meno).

comunque, da vicino nessuno è normale, su questo non ci piove! (ed è per questo che ho risposto "NO" nel sondaggio)

cancellato3011 26-11-2008 21:14

Quote:

Originariamente inviata da Incubus
Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
se ci soffermassimo più sui processi psicologici che ci stanno dietro capiremmo che semplicemente in molti casi (di stupro, uccisione, violenze) non c'è nulla di anormale...

bè, è chiaro che se non definisci a priori cosa sia la "normalità", di conseguenza non puoi nemmeno accusare qualcuno di essere "anormale"... come hai detto tu stesso la normalità è soggettiva, sono d'accordo, per cui quello sulla normalità/anormalità è un discorso fine a se stesso... ma io non sto parlando di anormalità/normalità, quanto di sanità/insanità mentale, che è diverso e può essere oggettivamente diagnosticata... sotto l'espressione "malato di mente" rientra infatti un'infinità di sfumature differenti... e come si fa a mettere sullo stesso piano un social-fobico e uno che gode nel bruciare vivo un essere umano? mi sembra un confronto quantomeno azzardato... che tuttavia non elimina la constatazione (la certezza) che quest'ultimo abbia una mentalità "perversa" non nel senso di "anormale" in sè, quanto di "deviante dall'etica e dalla morale" dominante in una società civile che non vieta di non avere amici o una fidanzata, ma vieta di bruciare vive le persone... il che dimostra che chi brucia una persona viva e ne trae anche godimento (altrimenti, perché bruciarla?) è uno psicopatico a tutti gli effetti!

non a caso:
Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
posso benissimo anch'io ora in questo momento alzarmi, andare a bussare alla vicina 30enne con figlioletto separata, violentarla giorno e notte x giorni e giorni tenendola legata in un seminterrato bunkerizzato e una volta che mi son ostancato farla fuori (o lasciarla lì e divertirmi a vita); posso benissimo anch'io entrare in aula armato di mitragliatore (basta procurarselo) e iniziare a fare tiro al bersaglio lasciando l'ultimo proiettile per me, posso anch'io prendere e gettare sassi dal cavalcavia scommettendo su chi sarà il primo ad ammazzarsi, posso essere sempre io domani andare e ammazzare il mio amico "sfigato", il bulletto che no nvedo più da 5-6 anni che mi è sempre stato sulle balls e non so quant evolte gliel'abbia detto e pure il passante x strada solo x il fatto che mi è passato a fianco....

...no, che non puoi. Lo puoi dire o pensare, ma non saresti mai in grado di farlo realmente, a meno che tu non impazzisca. Questa è la differenza. E questo perché avrai i tuoi problemi (altrimenti nn saresti su questo forum), ma non sei un killer psicopatico, cioè affetto da disturbi psichici così profondi e radicati da far scattare quella "molla" che trasformerebbe queste parole in realtà concreta. Hai una tua etica/morale che ti proibisce di fare cose simili e sei in grado di rispettarla (oltre a non poterne fare a meno).

comunque, da vicino nessuno è normale, su questo non ci piove! (ed è per questo che ho risposto "NO" nel sondaggio)

se la mettiamo su questi termini allora è quasi più giusto dire che il criminale sia "anormale" ---> in quanto ha processi logici/psicologici totalmente differente dai miei...
ma malato di mente non è detto che lo sia...

x me malato di mente significa essere schizzofrenico, avere le visioni, avere dei problemi a livello di neuroni, connessioni chimiche ecc...ecc...

il criminale semplicemente ragiona in un modo fuori dagli schemi (da dove nasca questa reazione poi poco import.a..potrebbe essere una cattiva educazione quanto un maltrattamento ricevuto).

E' più esatto il post di emilio: c'è una enorme differenza tra malato di mente e pezzo di merda....
puoi essere pezzo di merda (esser eun bullo, pestare, bruciare vivo le persone, mangiare le persone, stuprarle ecc..ecc...) senza essere malato di mente...

solo perchè ti discosti dall'etica/morale comune non significa che sei psicopatico...
ogni epoca ha la sua morale, le sue usante ecc...ecc..

c'è stato il tempo in cui era normale sacrificare le persone agli "dei", per alcune morali l'omosessualità è giusta x altre no (un tempo era + accettata, successivament enon più); ancora? incesto...per me (e per tantissima gente) è tutto sommato normale...

stuprare la vicina e tenerla segregata a vita? può non coincidere con la morale/etica di gruppo....ma mi permetti che io posso nascere benissimo e voler vivere i miei istinti e passioni senza far riferimento all'etica della comunità? pensare solo a me stesso? provo piacere durant el'orgasmo? ottimo posso sottobanco prendermi 'na bella figliola da violentare a vita e soddisfarmi? per quanto possa essere da bastardi non è per forza una cosa da "psicopatici"....semplicemente hai prerogative differenti...semplicemente non ti adegui alla morale comune e pensi a te stesso vivendo al di fuori di ogni schema umano di qualunque tempo...

se vai in un paese islamico è normale lapidare le donne perchè si sono socperte 'na spalla....psicopatico? non psicopatico? non credo che tutte le persone abbiamo dei problemi mentali lì...semplicemente hanno adottato schemi mentali differenti.

Ecco...un criminale fa la stessa cosa, solo che lo fa al di fuori di ogni cultura e morale di gruppo mettendo davanti a tutto innanzitutto se stesso.

Sulla seconda parte: non sarei in grado? sbagli....io sono dell'idea che volere è potere....abbiamo il libero arbitrio...possiamo in teoria fare anche ciò che in fondo in fondo nel nostro inconscio non vogliamo...

tutto sommato potrei anche decidere domani di mettere da parte ogni sentimento umano e pensare a soddisfare il mio istinto sessuale...


l'etica/morale è qualcosa che ci prefiggiamo noi x vivere...ma in qualsiasi momento possiamo modificarla...

esattamento come da cattolico convinto ed estroverso sono diventato agnostico/ateo e introverso blablabla...

al mio interno vi è solo una scala di pro e contro che mi dicono che al momento è giusto che io segua questa morale/etica che mi sono prefissato...

fidati (e lo dico apertamente senza ipocrisia e falso perbenismo...--> è anche x questo che sono considerato strano...ragiono senza porre limiti ai miei ragionamenti) che se x i prossimi 4-5-10 anni non trovassi un amico e una ragazza e rimanessi nella situazione in cui mi sono messo adesso direi "ok...ora cambiamo le regole...ci "divertiamo" qualche giorno nel modo + "trasgressivo" possibile e poi una volta stufo clic con la pistola...ancora prima che mi possano beccare".

L'uomo fa solo delle scelte...sceglie quello che al momento ritiene più giusto....ma...ma la vita ci cambia...
3-4 anni fa io non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuta la poesia, la filosofia, che sarei stato introverso e riflessivo fino a dannarmi l'animo...in quanto ero esattamente l'opposto...ero un ragazzino spensierato...
la vita, le situazioni, le esperienze, le emozioni, i dolori, le sofferenze, le persone ecc..ecc... ti cambiano....ti possono far cambiare fino al punto di farti diventare un criminale...ma non sei malato in ogni caso...semplicemente causa tante motivazioni il tuo cervello ha iniziato a ragionar ein modo esattamente diverso da quello che prima ti apparteneva....

MoonwatcherIII 26-11-2008 23:08

Quote:

Originariamente inviata da 1giova88
ribadisco....uno che ammazza, stupra è malato quanto lo siamo noi..forse meno...

Uno che ammazza, stupra potrà anche essere più sano di mente di me, ma allora, perdinci, preferisco essere malato di mente che criminale e ne sono pure orgoglioso, sicché ho risposto Si, e non me ne vergogno.

Comunque tornando a bomba, a volte sì, mi sento un malato di mente. Quando vorrei dire qualcosa e non ci riesco, quando qualcuno mi rivolge la parola e ne sono contento mentre invece mi dimostro scontroso, quando evito le persone, quando mi sento osservato mentre faccio qualcosa... tutte cose assolutamente irragionevoli, che non hanno altra spiegazione se non che siano causate da turbe psichiche.

piocca 26-11-2008 23:12

Si, mi reputo malata di mente :D
...e ne vado fiera...mi vergogno degli altri 8)

JohnReds 27-11-2008 01:54

Più che malato mi definirei marcio. una devianza dalla normalità. E anche l'accettazione dei miei problemi non fa che rafforzare la convinzione che il mio modo di essere sia da correggere. La correzione può passare dall'accettazione, ma non riesco a prescindere dall'idea di essere in qualche modo sbagliato.


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