Ma guardate che i colleghi sono come i compagni di classe ,è chiaro che ci sarà anche chi parla alle spalle ma non vedo che male ci sia a fare amicizia .Tra l'altro a comportarsi in questo modo c'è pure il rischio di subire mobbing ricordatevelo.

Poi guarda che i cazzi tui si vengono subito a sapere anche se te ne stai a casa tutto il giorno. La verità su chi sei viene sempre fuori quando non ci sei. Se vivi in virtù che gli altri non devono sapere nulla su di te parti già ingabbiato.

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

dipende io penso che la confidenza fa perdere la riverenza
a me è stato l'esatto contrario
se non davo confidenza non accadeva niente
se mettevo per iiscritto e segnalavo subito non accadeva niente

Beh se ti conoscono in pochi no...

Mi riferisco di parlare anche di ciò che interessa ad altri o meglio anche magari andare a vedere una partita ,tanto noi lavoriamo per sostenerci . Se stiamo per otto ore in silenzio in maniera diffidente il mobbing ce lo tiriamo si addosso.

Secondo me hai un problema con la vergogna non ha senso minimamente quello che dici. Se tu non hai una vita lo si vede subito al lavoro. È inutile far vedere ad altri qualcosa che non hai .

È così un po’ ovunque

Fare "amicizia" a lavoro
 

Tornassi indietro darei ZERO, ZERO confidenza a chiunque a lavoro.

Rispetto gentilezza due chiacchiere idiote certo ma basta, ognuno si deve fare i cavoli suoi.

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

Concordo. Un minimo sforzo bisogna anche farlo. Non bisogna diventare grandi amici di tutti ma un poco di apertura verso gli altri può fare solo bene. Se uno si fa due chiacchiere davanti alla macchinetta con qualche collega non mi sembra un gran problema. Credo sia il minimo di una civile interazione tra colleghi.
Tra l'altro più uno si chiude in sé stesso e se ne sta sempre per i fatti propri e più gli altri sparleranno di te.

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

E non deve esistere cio, il lavoro è solo un servizio che io presto per guadagnare,se non voglio interagire con nessuno se non in termini di lavoro ,cio figuriamoci se mi deve rendere oggetto di vessazioni.:miodio: siamo esseri umani o bestie?

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

a chi lo dici

Io ho rapporti cordiali con tutti , sono sempre sincero anche dicendo cose che solitamente molti evitano di dire preferendo mentire , però sento di essere gentile ed educato con tutti , so che succede sempre in ogni ambiente che si parli alle spalle, a volte bene ed a volte meno bene , lo accetto e sinceramente non mi importa molto , nel corso degli anni mi è capitato di fare confidenze e di sentire le confidenze altrui

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

Giocate ad uno.

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

Penso che avere rapporti amichevoli sul lavoro sia una buona norma a cui, se possible, cercare di aderire.
Non vuol dire diventare amici personali dei colleghi, e non vuol dire nemmeno stimarli tutti come persone, però almeno di facciata penso che sia corretto fare quel minimo di convenevole.
Poi c'è chi è più e chi è meno aperto sulle sue cose personali, e negli ambienti che ho frequentato io ciò è sempre stato rispettato.

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

cosa vuol dire

Così sbagli e lo vivi in maniera triste oltre al fatto che arriverai a subire mobbing. Ricordati che le vessazioni le arrivi a subire proprio comportandoti così. Oltre al fatto che lo stesso lavoro puo essere un occasione proprio per migliorare le stesse skill.

Se una persona parla male di te non è che devi odiarla perché lo fa . Alla fine lo facciamo un po tutti a livello inconscio. In qualsiasi ambiente le troverai quelle persone parlo per esperienza personale ,ma non siamo noi che scegliamo con chi stare sul lavoro, dobbiamo solo adattarci.

Infatti sanno che non ho vita sociale ma chissenefrega.

Si la vita lavorativa è fatta anche di compromessi e serve adattarsi spesso all’ambiente, l’importante è tenere il più possibile un clima cordiale

Re: Fare "amicizia" a lavoro
 

Dopo tanti anni e mille posti di lavoro, posso dire di trovarmi abbastanza bene quest'anno, di riuscire ad esprimermi abbastanza e ad avere rapporti umani decenti, fatti salvi certi grossi problemi che mi terrò a vita. Se penso che fino a 4-5 anni fa (ed erano già parecchi anni che lavoravo) avevo sofferto di attacchi di panico sulla porta di entrata ogni santo giorno...si può migliorare, anche di tanto, più delle terapie ha fatto il percorso personale, più dell'introspezione e analisi, le circostanze entro cui mi sono trovata mio malgrado. Niente è solo negativo.