La donna che piange
 

Si dice che alle donne è maggiormente perdonato di piangere. Io dico che è vero solo in ambito relazionale, forse.

Se una donna piange in alcuni contesti la condanna è altrettanto dura che per un uomo. Una donna che piange, o rischia di piangere, a lavoro è letteralmente fottuta. Appare come la solita donnicciola emotiva a cui non si può che riservare un grado basso perché non può essere razionale ma viene guidata dalle emozioni. Oltre alla condanna personale verso la specifica donna, c'è tutto il substrato, dietro, di pregiudizio sulle donne che sono tutte emotive, isteriche, incapaci di controllarsi e ragionare razionalmente a mente sgombra.
Mai, mai mostrare un momento di debolezza a lavoro, perché già una donna è considerata più debole e incapace di un uomo, in quanto sicuramente più emotiva e meno razionale, ma mostrare la debolezza conferma questo pregiudizio è quindi verrai derubricata a pazzerella ormonale che al massimo può fare la segretaria. Perché la mente umana è fatta per assecondare i propri bias, quindi notare e ricordare solo ciò che conferma i propri pregiudizi.

Se litigate con un amico o un'amica, se vi mettete a piangere sarete più tollerate? Forse sul momento, ma pure lì verrete catalogate come pazzerelle ormonali cui dare il contentino momentaneo per poi perdere ogni credibilità. Tanto è quella che impazzisce e piange perché non sa domare le sue emozioni, tipico delle donne.

Forse solo nella coppia è più accettato. Ma in merito a ciò non ho esperienza diretta, quindi prendo per buono quel che si dice.
Sul resto, invece, è provato su di me, che ho sempre frequentato ambienti maggiormente maschili (per interessi e inclinazioni), per cui ho vissuto sulla mia pelle questi giudizi e li ho sentiti più volte da loro riferiti ad altre donne.

Lo stigma sociale c'è sia che sei uomo sia che sei donna. È diverso, quello sicuramente. Se sei uomo ti danno della femminuccia. Se sei donna ti danno dell'irrazionalità lunatica ormonale e mestruata. In ogni caso sei considerato incapace di agire razionalmente e con decisione.

Re: La donna che piange
 

Le vere donne non piangono

Re: La donna che piange
 

Si hai ragione, in ogni caso piangere è visto male in certi contesti.
Ogni volta che ho pianto davanti agli altri è stato quando ai tempi mi massacravano, mi tiravano gli elastici a na certa mi misi a piangere (avevo 17 anni) e mi dissero "che femminuccia". Per dirti, ormai ci si può permettere di piangere solo ai funerali o se finisce una storia sentimentale...

Re: La donna che piange
 

Penso che la donna che piange sia condannata soprattutto dalle altre donne, le donne tra di loro sanno essere molto cattive.

Re: La donna che piange
 

il pianto delle donne è un classico fin dai tempi dell'antica Grecia. Viva la donna che piange e abbasso la donna moderna! :mrgreen:

Re: La donna che piange
 

Re: La donna che piange
 

Dipende dalla persona. Ho visto anche miei le mie superiori donne piangere, ma ciò non toglie nulla alla loro capacità.
Anche una mia collega a volte piange per qualche secondo, ma poi è come se si ricaricasse di energia positiva e diventa un specie di super sayan.
Se un uomo piange è doppiamente penalizzante perché oltre alla sua tenuta psicologica viene messa in discussione anche la sua virilità, per la donna quantomeno viene messa in discussione solo la tenuta psicologica. Anche se ormai credo ci sia più parità di giudizio.

Re: La donna che piange
 

Sono d’accordo che piangere in contesti non appropriati ti esponga allo sputtanamento sociale, cambia però l’intensità dello sputtanamento. Un conto è scivolare in pubblico un altro è cagarsi addosso in mezzo alla gente, ci sono vari gradi e livelli di vergogna alcuni dipendono anche da parametri nostri come età e sesso.
Più imbarazzante di tutti è un uomo grande e grosso che frigna come un bambino, risulterebbe ridicolo a uno sguardo superficiale.