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Hor 19-12-2021 11:14

Il pensiero della mòrte...
 
Come affrontate il pensiero della morte e che effetto ha sulle vostre vite?

In teoria a me dovrebbe spronarmi a impegnarmi per valorizzare le (poche?) capacità che ho e costruire qualcosa.
In pratica l'idea di poter sparire da un momento all'altro e la prospettiva che tanto un giorno tutto sarà dimenticato mi paralizza completamente e non combino niente.

Darby Crash 19-12-2021 11:25

Re: Il pensiero della mòrte...
 
È irrazionale pensare che si possa sparire da un momento all'altro: non tanto perché non sia vero, quanto perché a meno che non si sia vecchi o gravemente malati ciò è altamente improbabile che accada.

Non siamo in guerra, in cui ad ogni momento una bomba o un'imboscata ci possono ammazzare... purtroppo ci tocca costruire un futuro.

Il fatto che tutto un giorno sarà dimenticato non è esattamente vero. Ci sono persone ancora ricordate a distanza di secoli: se si vuol essere ricordati a lungo bisogna compiere grandi cose.

Detto ciò, per quanto mi riguarda il pensiero della morte non ha nessun effetto. Anche perché la vedo come qualcosa di lontano e fumoso.

Leucina 19-12-2021 11:52

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Negli ultimi anni per la mia famiglia è stata una carneficina, ho perso il conto delle persone che mi sono morte intorno e che stanno morendo. Io aspetto il mio turno che arriverà sicuramente presto e non di certo per vecchiaia (nella mia famiglia pochissimi hanno avuto il privilegio di invecchiare) e non faccio proprio niente, non c'è il senso di impegnarmi per qualcosa di buono se tanto non potrò goderne.

Blue Sky 19-12-2021 12:16

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Se ci si riferisce al pensiero della propria morte, non è un pensiero che influisce particolarmente nelle mie dinamiche psicologiche e nelle mie scelte.
E' un evento che mi fa certamente paura, però è collocato mentalmente in un momento lontano. Chiaro che potrebbe accadere oggi stesso, però nei miei pensieri quotidiani tendo a vedere la vita davanti come lunga.

Sono molto più influenzato dal pensiero della vecchiaia, il pensiero di vivere la seconda parte della vita, quella successiva alla morte dei genitori, e sono molto angosciato al pensiero della solitudine e della mancanza di mezzi economici o di salute.
Per rispondere alla domanda del topic, direi che le conseguenze di questo pensiero nelle mie azioni sono abbastanza funzionali, cioè cerco di compiere delle scelte di stabilità, di risparmio per la pensione, di cura per la salute, e cerco di investire nei rapporti, anche se purtroppo questo è il punto più problematico. Il pensiero di non avere una compagna e invecchiare senza avere figli mi spaventa molto.

Se ci si riferisce invece all'idea "filosofica" della morte, cioè la condizione umana di mortalità, è un concetto con il quale non ho mai avuto particolari problemi a fare pace. Non sono religioso, seppure non sia estraneo alla spiritualità, e quindi non ho mai sentito il bisogno di una prospettiva ultraterrena come quelle delle grandi religioni monoteiste.

Trinacria 19-12-2021 12:17

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Penso che mentre che sono ancora in vita dovrei provare a combinare qualcosa in modo da dare un minimo senso a tutto ciò. Il problema è che non sto combinando niente che abbia senso. Lavoro, guadagno e tiro avanti ma non ho nessun motivo per farlo. Vorrei tanto avere uno scopo, un obiettivo, qualcosa per cui valga la pena vivere e non solo tirare avanti.

Varano 19-12-2021 12:24

Re: Il pensiero della mòrte...
 
è una domanda importante...da qualche anno avverto la sensazione che il tempo scorra troppo velocemente, e la mia paura è quella di non avere il tempo materiale per realizzarmi.
ho capito che il mio percorso personale sarà lungo e irto di ostacoli, se morissi oggi non lascerei granché né come eredità spirituale né come altro.
la prima parte della mia vita è stata di accumulazione, di sacrifici e di sofferenza, nella seconda dovrei raccogliere qualche risultato.

_dharma_ 19-12-2021 12:33

Re: Il pensiero della mòrte...
 
cerco di passare parte del mio tempo imparando cose nuove ... mi diverte un casino! essere curiosi credo sia importante... tenersi aggiornati a lavoro.. lavorare con gente smart! divertirsi, non invecchiare mai dentro :bene:

Leucina 19-12-2021 13:26

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Il pensiero della morte è diventato un pensiero ossessivo per me. Ha perso valore tutto e tutto è diventato inutile, passate le festività ho idea di lasciare il lavoro perché inutile pure quello, il mio posto lo prenderà qualcuno che ne ha bisogno.

gaucho 19-12-2021 13:54

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Il pensiero della morte mi da conforto, vorrei capitasse anche adesso

lonely heart 19-12-2021 14:28

Re: Il pensiero della mòrte...
 
La morte mi fa abbastanza paura, ma anche la vita. Pensare che ho vissuto 30 anni in modo assolutamente passivo mi devasta.
Lotto tutti i giorni con la mia mente cercando di non sprofondare, a volte me la cavo e altre volte no.
Ho paura del mio futuro perché non sono in grado di prendermi cura di me stessa, sarò senza soldi perché non mi sono tutelata cercando attivamente un lavoro e sarò anche zitella, quindi solo mio fratello potrebbe aiutarmi e mi sento una merda a dover gravare su di lui.
Vivere così è una lenta agonia, ovviamente mi capita di pensare di finirla qui, ma poi sono divisa tra quello e il non volere sprecare ulteriormente il tempo che rimane.
È che non sono in grado di migliorare la mia condizione, quindi vado avanti giorno per giorno sperando di poter cambiare qualcosa :miodio:

gaucho 19-12-2021 14:33

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Io dovrò cavarmela totalmente da solo quando i miei non ci saranno più, mio fratello ha la tipa vive in un’altra città non abbiamo tutto questo rapporto, mia sorella purtroppo è già esaurita di suo tra figli e lavoro.

Non so proprio cosa capiterà, a volte non riesco proprio a vivere alla giornata perché ho sempre tutti sti pensieri.

edward00767 19-12-2021 15:00

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Con la depressione esistenziale questo pensiero è una fiammella che alimenta il tutto...Io mi ci ero fissato sulla morte, pensavo a come sia effimera la vita e di base inutile, se la vedi sotto l'ottica prettamente razionale, finisci per angosciarti e vedere il mondo sotto un ottica strana, cominci a vedere tutte le azioni che le persone compiono senza un vero scopo, tanto tutto finisce...Questi pensieri per me sono morte interiore, che mi rallentano il percorso per la serenità personale, ma ci ricado spesso, avendo vissuto buona parte della mia vita isolato dal mondo è una cosa che mi turba assai, i momenti non vissuti, il tempo che avanza, il ciclo della vita che va avanti senza fermarsi e tu rimani nel limbo di incertezza sull'identità... L'intelligenza umana è troppo sviluppata per questo mondo, siamo in gabbie esistenziali, ambienti urbani con persone annebbiate dalla visione collettiva, se cominci ad avere visione iper razionale in questo ambiente finisci per angosciarti per cose basilari. Penso che la depressione esistenziale sia uno dei peggiori stati mentali, perchè non puoi biasimare quel pensiero, non è delirante ma anzi è molto realistico, le persone "normali" non si fissano su questi quesiti, vivono meglio e sereni, la cose migliore è inibire la iper razionalità a questo punto, trovare un proprio scopo... Ma è estremamente difficile quando arrivi a pensare alla vita in questa ottica.

cancellato22544 19-12-2021 15:06

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Sinceramente nessuna delle due risposte. La morte la considero un bel sollievo, almeno prima o poi questa tragedia finirà. Purtroppo siccome nasco sfortunata finirà più dopo che prima, ma cercherò di avvicinarmi a lei evitando di sottopormi a cure che allungherebbero la vita.
Per l'atteggiamento verso la vita, invece, direi che si vive alla giornata, tanto ormai da costruire a una certa età è rimasto ben poco.
In ogni caso mi sento molto serena di fronte alla morte.

alien33 19-12-2021 15:39

Re: Il pensiero della mòrte...
 
ne l una ne l altra, non mi spinge a impegnarmi a fare niente ne mi blocca impedendomi di fare qualcosa o realizzare progetti che non ho. ci penso sempre ma la vedo come una liberazione anche se non so cosa mi aspetta dopo. per me questa vita che mi tocca vivere è come una condanna per qualcosa di sbagliato che forse ho commesso e qualcuno ha deciso di farmela pagare. o forse invece non ha alcun senso ma ho avuto solo sfortuna.

Angus 19-12-2021 15:48

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Credo di aver a lungo associato la morte alla dannazione infernale, e cioè a una sofferenza inenarrabile (e addirittura eterna). Anche se non ho avuto un'educazione religiosa, nella mia famiglia questa idea è comunque filtrata di generazione in generazione, raggiungendo anche me. Più che la morte in sé, c'è questo dietro molta mia ansia: l'idea di una punizione futura per presunte mie colpe, tra l'altro indipendenti dalle mie azioni.

Anche la morte mi preoccupa, ma intesa come riduzione della mia libertà, il non poter più dire "oggi faccio questo, domani faccio quello". Morire per me significa non poter più andare al mare, parlare con qualcuno o passare la mattina a dormire, e questo sì, lo trovo straziante.

Si dice: ma quando ci sarà la morte non ci sarai più tu. Forse c'è della saggezza in questo, ma io non riesco a immedesimarmi nel "non esserci". Per ogni cosa, non posso fare a meno di chiedermi come mi sentirei, anche per il non sentirmi, nonostante sia una contraddizione in termini.

Stasüdedòs 19-12-2021 15:53

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Non mi spaventa, ma se arriva deve fare sul serio e rapidamente, non tirarla per le lunghe...

Da quel punto di vista ho le idee ben chiare: o salute (almeno accettabile) o morte.

Finchè manterrò la salute farò di tutto per vivere, ma se la perdo (irrimediabilmente) farò di tutto per morire. Vie di mezzo (tipo finire per 5-10-20 anni in stato simil-vegetale, invalido o totalmente incapace di intendere e volere) sarebbero ben peggiori della morte in sè.

Ruoppolo 19-12-2021 16:47

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Le uniche cose che mi spaventano sono il dolore, la sofferenza e l'eventuale agonia nel momento del trapasso, se dicessi che non ho paura di soffrire in quei momenti o per una malattia, incidente o altro, mentirei. Per il resto la morte in sé non mi spaventa affatto ma mi dispiacerebbe per chi dovesse star male a causa del mio decesso.
Poi, siccome credo che dopo la morte fisica non sia tutto finito, il pensare a cosa può esserci dopo mi turba.

Franz86 19-12-2021 20:32

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Il fatto che le uniche opzioni proposte siano quelle mi dà l'idea di una visione alquanto tragica dell'esistenza che mi appartiene poco, io la vedo e la vivo più sul versante farsesco.
Con il concetto del "costruire" qualcosa poi ho sempre avuto avuto una scarsa affinità, e questo penso sia anche stato uno dei nodi principali nella mia esistenza specialmente fino a una certa età. L'essere dimenticati poi è molto legato a questo concetto del costruire: ma chi non costruisce nulla non viene dimenticato da nessuno perché non c'era neanche mai stato niente da ricordare.

Comunque a me dà molto più da pensare la vecchiaia con gli acciacchi e il declino fisico e cognitivo (non che mi ossessioni nemmeno questo); la morte in sè e per sè, per come la vedo io, è solo un momento di cui volendo potrei anche stabilire la tempistica esatta, il processo dell'invecchiamento che conduce alla morte naturale invece personalmente mi pare più problematico.

Crepuscolo 19-12-2021 20:47

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Vedo la non esistenza (quello che c'è quando si muore quindi) come il nostro stato naturale. Cioè, noi non esistevamo prima di nascere (almeno è quello che dovrebbe essere seguendo un ragionamento logico) e non esisteremo neanche dopo la morte, quindi è la vita ad essere un qualcosa di anomalo, un'eccezione di brevissima durata.

Ruoppolo 19-12-2021 21:11

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2666616)
Vedo la non esistenza (quello che c'è quando si muore quindi) come il nostro stato naturale. Cioè, noi non esistevamo prima di nascere (almeno è quello che dovrebbe essere seguendo un ragionamento logico) e non esisteremo neanche dopo la morte, quindi è la vita ad essere un qualcosa di anomalo, un'eccezione di brevissima durata.


varykino 19-12-2021 23:23

Re: Il pensiero della mòrte...
 
mi ricorda che qualsiasi cosa faccio o non faccio cambia poco , da un lato mi leva tutte le ansie e quindi devo per forza pensarci , ho bisogno di pensarci alla morte .... dall altra mi sento un coglione perchè penso a qualcosa di cui nn ho il minimo controllo e non posso sapere niente ..... cmq l'idea di avere una scadenza molta gente vuole cancellarla dalla mente e agisce e pensa da immortale , per me è più inquietante quello della morte stessa .

ho idea che mi affascina perchè è una roba strana , nel senso uno passa la vita da vivo e mai da morto quindi per forza di cose si domanda " ma che cazzo è?"

ma allo stesso tempo so che nn c è niente di affascinante

Black_Hole_Sun 20-12-2021 08:05

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Con il passare degli anni è diventata una consapevolezza. Ho visto morire amici e parenti stretti fra cui un genitore, ho visto morire persone in diretta. Quando vedi che le persone muoiono a qualsiasi età e per i motivi più disparati capisci che non è un ostacolo da temere ma un passaggio obbligato. Con la depressione poi mi capita anche di desiderarla e ad avere ideazioni suicidarie. Il fatto di morire mi lascia abbastanza indifferente come il fatto di vivere. Potrebbe essere anche oggi o domani, non vedo la differenze fra l'essere vivo in uno stato di completa inutilità e il trovarsi per l'eternità dentro una cappotto di legno quattro metri sotto terra.

Mela~ 20-12-2021 17:39

Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2666446)
Come affrontate il pensiero della morte e che effetto ha sulle vostre vite?

In teoria a me dovrebbe spronarmi a impegnarmi per valorizzare le (poche?) capacità che ho e costruire qualcosa.
In pratica l'idea di poter sparire da un momento all'altro e la prospettiva che tanto un giorno tutto sarà dimenticato mi paralizza completamente e non combino niente.

Fin da piccola ho paura della morte, inteso come spegnimento del mio cervello. Ho paura di non esserci.

Anche per me, però, ha un effetto di sprone.

Impasse 20-12-2021 22:23

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Anche per me nessuna delle due risposte.
Non sono ossessionato da questa cosa del "lasciare traccia" prima di morire, è una cosa che lascio ai pieni di sè e a chi si illude di crearsi una sorta di immortalità attraverso di essa.
Non è nemmeno la morte in sè la fonte della mia "paralisi", ma piuttosto è la vita nel suo insieme, la mia inadeguatezza e varie dinamiche del mondo che non riesco ad accettare.

Boyyy82 20-12-2021 22:44

Re: Il pensiero della mòrte...
 
A me rassicura il fatto che un giorno morirò, non so come certa gente vorrebbe vivere molto a lungo se non essere immortale (eh si ci sono anche questi, anzi pensano di esserlo).
anzi per me sarebbe meglio che fosse tutto più breve, già viviamo troppo.... si potrebbe vivere meno e con una qualità della vita più alta (che poi diciamocelo chiaramente... se non hai più la salute dopo i 60/70 anni che razza di vita è? certo magari campi ancora 15/20 anni ma "sopravvivi"... ma già dopo i 40/50 anni non hai più le potenzialità di un 20/30 enne).
rispondendo alle domande dell'autore:
Da un lato il fatto che so che un giorno diventerò vecchio (e morirò) mi sprona a fare cose e ad attivarmi su qualcosa che mi piace (ad esempio coltivare un hobby o un attività piacevole, qualcosa che posso fare ora che sono ancora giovane e che posso ancora fare e godermi).
Da l'altra più passa il tempo e più tendo a dare meno importanza a certe cose (sia in contesto lavorativo che non), a volte penso che la gente si fa tanti "mal di pancia" per 2 giorni che ha ancora da vivere, stress inutile o comunque problemi inutili per piccolezze o cose superflue

Newage 20-12-2021 23:10

La morte è un enigma per tutti diciamo. Quando ero più ragazzo cercavo di non pensarci, avevo più paura per la morte dei miei cari. Sono arrivato a un punto in cui ho dovuto vedere la mia possibile morte, sono entrato dentro a questo pensiero. Ora la morte non mi da più molto fastidio, porto i strascichi e i condizionamenti che si fanno sentire alle volte. A tratti non credo più all'esistenza della morte.

Domanda: come può la vita morire?

XL 21-12-2021 13:56

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Vorrei vivere bene (il mio senso di bene), ma non ci riesco. La realtà mi disturba, la morte se non altro dissolverà questo problema, alla fine la morte è solo uno dei limiti insiti nell'esistenza e non è il più rilevante per me. L'invecchiamento, le malattie, e le varie forme di impotenza rappresentano la vera iattura per me.

Kitsune 22-12-2021 07:31

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Non ho trovato un senso alla vita.
Non ho sogni e progetti, non sento il vuoto da colmare quindi non devo andare alla ricerca per dare una forma al vuoto, quindi non c'è la sensazione che il tempo stia finendo con la sopraggiunta della morte perché non mi serve tempo, quindi la morte non fa tanto paura.

Equilibrium 23-12-2021 07:26

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Traggo ispirazione da una frase di un film...Tutti dobbiamo morire, l'importante è morire bene.

La cosa che mi turba di più non è la morte, ma vivere di rimpianti.

AndreaB 23-12-2021 23:23

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Mi lascia totalmente indifferente. Per me la vita non ha senso e non c'è nulla dopo la morte, il che non vuol dire che io veda tutto in maniera negativa, semplicemente non credo che ci sia qualcosa dopo la morte e non credo che tutto debba per forza avere un senso o una risposta. Però siamo esseri umani, e riconosco che il pensiero che dopo la morte ci sia qualcosa, che non possa finire tutto così, è prettamente umano.. Quindi capisco che è bello pensare che ci sia qualcosa dopo la morte, un posto dove poter rincontrare le persone care..

Ilsaggio 24-12-2021 18:38

Non ho un bel rapporto con questo tema... Non tanto per la mia ma quella delle altre persone .

In particolare per i miei genitori. Ho sempre sofferto per questo tema e tutt'ora soffro forse per l'estrema sensibilità.

Il pensiero di non averli più mi porta già oggi ad essere distaccato, assente e indifferente alla loro presenza.

cancellato21736 24-12-2021 20:18

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Ho votato "mi paralizza e non riesco a combinare nulla", ma non perché la morte mi spaventa o cose simili, ma perché se penso alla morte tutto mi sembra ancora più inutile ed insignificante di quanto mi appaia già normalmente. Per questo non riesco più a trovare senso in niente e mi blocco (anche se già accade quasi quotidianamente per via dell'anedonia).

E il fatto che prima o poi tutti debbano morire e di fronte alla morte siamo tutti uguali (per il momento) mi fa pensare come ad una sorta di riscossa verso tutta la gente "marcia" che c'è nel mondo.

L'idea di poter morire da un momento all'altro, che tutto possa finire all'improvviso, mi rassicura.
Vorrei tanto avere un'ultima crisi epilettica improvvisa, perdere i sensi, cadere a terra sbattendo la testa e rimanere lì, senza essermi reso conto di niente.

Moon90 25-12-2021 11:31

Mi fa paura quando ci penso anche se invece spesso penso che sarebbe la mia unica soluzione ai problemi

Blue Sky 25-12-2021 12:13

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Hor, posso chiedere perché hai messo l'accento sulla o di morte?

cancellato22544 25-12-2021 12:14

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Quote:

Originariamente inviata da Blue Sky (Messaggio 2668280)
Hor, posso chiedere perché hai messo l'accento sulla o di morte?

Per non far finire la discussione in altri temi per adulti dove è più nascosta.
Stessa cosa si può fare per non far finire le discussioni in sessualità solo perché nel titolo c'è la parola sesso.
Insomma, per evitare lo spostamento automatico.

Hor 25-12-2021 12:21

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Quote:

Originariamente inviata da Ortica (Messaggio 2668282)
Per non far finire la discussione in altri temi per adulti dove è più nascosta.
Stessa cosa si può fare per non far finire le discussioni in sessualità solo perché nel titolo c'è la parola sesso.
Insomma, per evitare lo spostamento automatico.

Proprio così.

Ruoppolo 25-12-2021 12:27

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Hor, dovevi scriverlo così: môrtê :ridacchiare:

Blue Sky 25-12-2021 14:32

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Quote:

Originariamente inviata da Ortica (Messaggio 2668282)
Per non far finire la discussione in altri temi per adulti dove è più nascosta.
Stessa cosa si può fare per non far finire le discussioni in sessualità solo perché nel titolo c'è la parola sesso.
Insomma, per evitare lo spostamento automatico.

Esiste uno spostamento automatico a seconda delle parole nei titoli? Non lo sapevo.

Leucina 25-12-2021 16:49

Re: Il pensiero della mòrte...
 
Non vedo l'ora che finisca tutto.


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