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Nessuna via d'uscita.
Non penso di essere fatto per questo mondo.
Sono nato nel corpo sbagliato, nella dimensione sbagliata. Non ho interesse ad arruffianarmi le persone, non mi piace interagire con loro, fingere di essere loro amico, non mi piace essere il centro dell'attenzione, non mi piace vantarmi del mio lato peggiore o spacciarmi per chi non sono. Non so fare nulla che è apprezzabile per le masse, che mi aiuterebbe a navigare questo mare di persone. Non sono il tipo di persona, il tipo di uomo, per questa realtà. Tutti c'hanno un po' di luce nel cervello, un piccolo Sole che illumina il loro cammino in momenti di difficoltà dove tutto è buio. Ma io sono nato senza questa qualità, mi hanno buttato su questo geoide sprovvisto di una stella, costretto a generare il mio Sole, un fantoccio, che non riuscirà a sciogliere il ghiaccio che ricopre la mia mente o a illuminare il buio. Guardi sempre di più nel buio. Vedi sempre meno, trovare questa luce fra le ragnatele è impossibile. L'unica cosa che ti fa compagnia in questo buio è pensare. Fa paura pensare troppo, sentire il suono dei propri pensieri farsi sempre più forte, l'eco della negatività accompagnato dalle mani tremanti. Mi fa paura pensare troppo perché a tua esistenza, già di per sé estenuante e insopportabile, è tutto condito da un cervello in perenne ricerca di ragioni e secondi fini, che ti impedisce di vivere serenamente. Non puoi semplicemente smettere di pensare e iniziare a vivere i momenti, gli attimi. C'è sempre qualcosa che non va. Forse pure nel migliore dei mondi possibili non starei bene. Io non sono fatto per esistere, ho l'anima perennemente eclissata. Ho l'autostima che è paragonabile a un cavaliere che deve difendere un castello fatto di sabbia da solo, che è sotto attacco giorno e notte. E poi ti mettevano ad aspettare non si sa cosa, a dirti che i farmaci servono, che sono utili, che ti migliorano la vita. La terapia non serve, psicologi, psichiatri, semmai hanno peggiorato la situazione. Questa gente pensa che ti bastano quei tre per sistemarti la vita. Sai quanti soldi sono andati via, dati a gente a cui non importava niente di te. Finirà mai? Chissà, so solo che ho fallito e che la realtà mi spaventa sotto ogni punto di vista. La mia vita non ha nessuna via d'uscita, sono una persona non grata in un mondo che mi ha dichiarato tale prima di nascere. |
Re: Nessuna via d'uscita.
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Mi chiedo se riuscirò mai ad essere normale, adattarmi, socializzare... Mi creo speranze, cerco il miglioramento, puntualmente mi vengono a dire che le cose vanno male, non posso continuare a vivere sulle spalle di mia nonna, e il senso di colpa mi divora, e la rabbia con me stesso e con il mondo sale sempre di più. |
Ormai sei nel gioco e tocca giocare.
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Re: Nessuna via d'uscita.
Ti capisco, molte delle tue sensazioni sono anche le mie. Avrei preferito non essere mai nato.
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Re: Nessuna via d'uscita.
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Re: Nessuna via d'uscita.
In questa realtà, in questo mondo è solo pura sopravvivenza, con il comfort tendiamo a scordarcelo, ma ogni giorno in natura l' essere umano potrebbe morire, non c'è nessuna via di uscita da ciô, è così e basta, quindi gli esseri viventi cercano di sopravvivere nel modo a loro più conveniente e che li fa stare meglio.
Una cosa che mi mette inquietudine è pensare che se davvero possa esistere una anima e una sorta di reincarnazione, bene allora mi viene da pensare che abbiamo scelto noi di tornare qui in questa realtà e questo mondo, se così fosse siamo stati davvero ingenui o di la non si sta tanto meglio. |
Re: Nessuna via d'uscita.
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Non voglio partecipare al gioco della società, con le loro perverse dinamiche sociali da animali che si credono evoluti. Sono umano come loro, ma si sentono superiori a me. Sono degli arroganti che vogliono solo apparire, vivono col timore di sembrare disagiati. Non si possono permettere di stare fuori dal coro anche solo qualche minuto, si giocano la loro credibilità. Basta solo apparire per ciò che non si è. Io e queste persone veniamo da due mondi diversi. Non ho chiesto io di nascere, di partecipare a questo gioco. In un mondo ideale, uno come me non esiste. |
Re: Nessuna via d'uscita.
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Re: Nessuna via d'uscita.
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Quindi, avendo da anni appurato di essere un errore, resta una sola cosa da fare. Ma sono ancora qua. |
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O giochi o sprofonda sempre di più, a te la scelta. |
Re: Nessuna via d'uscita.
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Se vuoi partecipare a questo gioco, aderire alle bugie della società e crearsi una falsa immagine di sé, al punto di ridicolizzarsi, fallo pure. Ma non provare a coinvolgere gli altri in questo mondo troppo sordo, a cui non frega niente dell'individuo. Le cose non cambiano perché uno lo vuole, non decidi cosa puoi fare. Soprattutto se nasci con le caratteristiche sbagliate. Ti sforzi solo per essere adeguato, accettato. Ma resti lo stesso patetico agli occhi altrui. |
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Dico solo che devi andare per la tua strada e devi fottertene di cosa pensano gli altri, non hai bisogno di farti accettare da nessuno. |
Re: Nessuna via d'uscita.
Anche io mi rivedo nella tua descrizione..per molti aspetti la mia vita non mi piace più come prima, le cose hanno perso il sapore che avevano un tempo e quest ultimo mi rendo conto è passato in un lampo.
Sto sviluppando odio per la società, per le occasioni perse con le ragazze e per gli arroganti schifosi che c erano alle scuole superiori e molti altri che mi hanno ignorato al tempo. Sono diventato un solitario,arrabbiato, cinico e chiuso al mondo. Forse come diceva un altro utente era meglio non nascere per non essere partecipi di tutto questo. |
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