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Leucina 04-09-2021 11:36

Accettazione della morte di un familiare
 
Accettereste e metabolizzereste più facilmente una morte rapida e improvvisa di un vostro familiare/amico carissimo o una lunga e dolorosa ma purtroppo preannunciata e attesa?
Vi è capitato? Avete esperienze da raccontare?

zoe666 04-09-2021 11:43

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
ho avuto entrambe le esperienze.
Penso sia peggio la morte improvvisa ( nel mio caso era anche di una persona giovane ) perchè quella persona la vedi il giorno prima e il giorno dopo è morta. Non riesci a metabolizzare, a capire, a fartene una ragione.

Con la morte lenta soffri durante, quando la persona è biologicamente viva ma magari non è più molto in se ( nel mio caso però è stata un attesa di un mese circa, in cui le condizioni si aggravavano constantemente sino ad arrivare allo stato catatonico e - per fortuna - all'incoscienza ). Io mi sono sentita sollevata alla sua morte, lo ammetto. Perchè c'è stata tanta sofferenza prima e tanta impotenza. Vieni a patti prima con quello che deve accadere, e il lutto cominci a vivertelo mentre è ancora in vita.

E' peggio la morte improvvisa, fa più male, ma la sofferenza dell'attesa non la augurerei a nessuno.

nonsense 04-09-2021 14:12

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
le ho sperimentate entrambe. per me fa differenza l'intensità e la profondità del rapporto, ma anche l'età in cui si incappa in una delle due.

se si ama molto, poco cambia se una persona ci lascia in una settimana, senza nemmeno un preavviso oppure dopo due anni di costrizione a letto, in attesa della fine...:piangere:

Leucina 04-09-2021 16:07

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
Chiedo ai moderatori perchè questo mio topic si trova qui in questa sezione dalla visibilità minima.
I lutti capitano a tutti, adulti e meno adulti e non c'era nessun riferimento al suicidio.

sconfitto 04-09-2021 17:34

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
.

Hor 04-09-2021 17:45

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 2634602)
Chiedo ai moderatori perchè questo mio topic si trova qui in questa sezione dalla visibilità minima.
I lutti capitano a tutti, adulti e meno adulti e non c'era nessun riferimento al suicidio.

C'è la parola "morte" nel titolo, quindi il topic viene spostato automaticamente in questa sezione.

Leucina 04-09-2021 18:07

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2634664)
C'è la parola "morte" nel titolo, quindi il topic viene spostato automaticamente in questa sezione.

Perfetto. La morte va censurata, non sia mai che i vivi si scandalizzino.

Leucina 04-09-2021 18:34

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
Quote:

Originariamente inviata da JR_Reloaded (Messaggio 2634674)
vedere qualcuno che ami soffrire è come ricevere delle iniezioni di veleno che intorpidiscono la tua anima, almeno per me (ed il problema è che è una cosa irreversibile) tanto più dura, tanto più veleno ricevi.

Pensa se sono due... io ho voglia di ammazzarmi.
(Tanto in questa sezione si può dire)

Laurence 04-09-2021 21:57

Re: Accettazione della morte di un familiare
 
Ho avuto modo di interagire con la prima, cioè la morte improvvisa di una persona vicina. Sono io ad aver trovato il cadavere, ricordo bene il tutto e non sapevo come reagire.

Devo ammettere che non ho vissuto bene la cosa perché ero incredulo, avevo pensato che magari non stava bene ma una volta entrato, non mi aspettavo di ritrovare quello. Mi sentivo scosso, molto triste, né avevo accettato la realtà dei fatti nonostante la avessi davanti. Mi aveva avvolto una sensazione strana in quel momento però, visto il mio blocco, non sono riuscito a piangere. Mi sentivo completamente inutile in quel momento, annullato.

E' passato "molto" tempo, ma ogni volta che mi capita di ripensarci mi sale sempre una profonda angoscia. Questa persona mi ha aiutato, era presente per me in più occasioni ma poi quando si è lasciata abbandonare alla solitudine, alle dipendenze, io non ero lì a dare sostegno.

Mi sento in colpa per quello che è successo? Sì, completamente, mi manca quella persona. Non dico che la mia presenza avrebbe migliorato la situazione, che non avrebbe fatto quello che ha fatto, ma almeno avrebbe avuto qualcuno vicino, che gli dava conforto.


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