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Cambiare
ma voi volete cambiare o vi accettate/piacete per come siete fobbbici?
no perchè molti si lamentano di qui, si lamentano di li, ma poi nel concreto spesso manco ci provano io cmq mi piaccio :D un pr con tante erre alla solfa |
Cali tu sei un caso a parte...buuuuuu
Credo però che qui tutti abbiano voglia di rinascere estroversoni, io per prima....poi ci sono quelli che si commiserano di più e quelli che provano di più a rimediare.... |
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piocca, dovresti imparare ad accettarti per fobicomesei :)
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io ho rinizio a parlare e soprattutto rinizio ad interessarmi agli altri e alla vita o giuro che la faccio finita...
mi sto dando una prima e ultima nuova possibilità: ho già fatto il passo di lasciarmi alle spalle tutte le persone che ho conosciuto negli ultimi annetti (e infatti anche il mio amico mi ha tempestato stasera di messaggi x uscire con lui e gli altri x una solita pallosissima serata ed io non l'ho minimamente considerato e degnato di una risposta...)... o cambio definitivamente e con tutte le persone (e non solo con qualche persona, in qualche situazione, in qualche momento) e ritorno ad essere, non dico estroverso come una volta, almeno attratto dall'idea di conoscere gli altri e di interessarmi alle cavolate della vita o qui non si tira più avanti. Sono sempre stato di un'idea: la vita non è fatta x viverla come tortura... io non sono uno di quelli che dice: "bisogna imparare a soffrire e allontanare l'idea del suicidio ad ogni costo". No.... O SI VIVE SERENI O NON HA SENSO VIVERE X SOFFRIRE ESCLUSIVAMENTE....VIVERE DEVE ESSERE UNA GIOIA...SE è SOLO SOFFERENZA è INUTILE PROLUNGARE TALE STATO. Mi sto mettendo da solo ad un bivio...o si cambia a breve....brevissimo...a giorni (come mi pare di stare pian pian facendo a momenti)...o....o....o.... |
aspettiamo con ansia il tuo prossimo topic d'addio :lol:
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Re: Cambiare
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No, tu non ti piaci, sennò non ti vergogneresti. A noi puoi contarla giusta... |
e se fosse una forma di snobbismo? 8)
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Tu chiamala come vuoi, la situazione, ma è la situazione che dà il senso alla parola che usi per nominarla, non il viceversa. |
Re: Cambiare
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Per rispondere...prima mi piaceva ciò che m'illudevo d'essere, ora, man mano che recupero spontaneità e capacità di essere me stesso, mi piaccio per come sono in realtà. Cambia l'oggetto dell'apprezzamento: prima era un'illusione, un'immagine parziale di me stesso, adesso è sempre più un'immagine completa e reale, coi miei limiti e i miei difetti. |
YAWNNN
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Posso affermare di piacermi abbastanza, soprattutto per quanto riguarda personalità, visione del mondo, e modo d’essere, ma ci sono aspetti di me di cui farei ben volentieri a meno.
Non amo quella parte del mio carattere che si lascia irretire dalle proprie paure e di conseguenza influenzare nelle scelte di vita. La paura imbriglia le mie aspirazioni, mi blocca dalla reale espressione di ciò che potrei essere, se solo questo maledetto timore dell’altro non ci fosse. C’è quindi questo lato oscuro che sento un po’ estraneo a me, che si sovrappone e controlla le mie scelte ed il mio agire, conducendolo verso sentieri che forse non percorrerei mai di mia spontanea iniziativa. Non mi riconosco in questa forza oscura che spesso prende il sopravvento in me e la eliminerei – se fosse possibile – tanto volentieri. Ma cambierei anche altre cose di me: c’è una sorta di pigrizia e indolenza che sovente mi tiene in scacco, a farmi sentire quasi svuotata e priva di scopi. Quando sono attenagliata da questa forza non ho voglia di fare nulla, né di essere nulla. Vorrei tanto uccidere questa strana (non) forza prima che essa uccida me; talvolta essa assume il controllo della mia mente e del mio corpo, succhiandomi tutte le energie del vivere, riducendo la mia esistenza ad uno strano stato di sopravvivenza passiva. Ecco uno stralcio del vischio di Pascoli: in questo poemetto lui esprime benissimo questo senso di estraneità di una forza parassitaria che ha invaso l'anima del poeta, rendendola sterile e modificandola nel profondo....è un pometetto adatto ad esprimere la condizione di noi timidi-fobici... Albero ignoto! (io dissi: non ricordi?) albero strano, che nel tuo fogliame mostri due verdi e un gialleggiar discordi; albero tristo, ch'hai diverse rame, foglie diverse, ottuse queste, acute quelle, e non so che rei glomi e che trame; albero infermo della tua salute, albero che non hai gemme fiorite, albero che non vedi ali cadute; albero morto, che non curi il mite soffio che reca il polline, né il fischio del nembo che flagella aspro la vite... ah! sono in te le radiche del vischio! V Qual vento d'odio ti portò, qual forza cieca o nemica t'inserì quel molle piccolo seme nella dura scorza? Tu non sapevi o non credevi: ei volle: ti solcò tutto con sue verdi vene, fimo si fece delle tue midolle! E tu languivi; e la bellezza e il bene t'uscìa di mente, né pulsar più fuori gemme sentivi di tra il tuo lichene. E crebbe e vinse; e tutti i tuoi colori, tutte le tue soavità, col suco de' tuoi pomi e il profumo de' tuoi fiori, sono una perla pallida di muco. VI Due anime in te sono, albero. Senti più la lor pugna, quando mai t'affisi nell'ozïoso mormorio dei venti? Quella che aveva lagrime e sorrisi, che ti ridea col labbro de' bocciuoli, che ti piangea dai palmiti recisi, e che d'amore abbrividiva ai voli d'api villose, già sé stessa ignora. Tu vivi l'altra, e sempre più t'involi da te, fuggendo immobilmente; ed ora l'ombra straniera è già di te più forte, più te. Sei tu, checché gemmasti allora, ch'ora distilli il glutine di morte. |
Mi piaccio ma mi capita non di rado di pensare "starà pensando che ho questo e quello di sbagliato" "sembro troppo..." "do l'impressione di essere..." "non vado bene"
In linea generale mi sento obbligata ad apparire sempre al meglio, perchè non trovo concepibile di poter essere apprezzata se non mi rendo apprezzabile. :? Risultato: mi sento apprezzabile (per quello che dico o faccio o appaio) nel 20% dei casi, anche se poi nei fatti non è così ed è un discorso che vale per quei rapporti superficiali in cui ciò che conta sono le impressioni. La fobia mi porta a desiderare di dare il meglio in tutto (a un esame, a una prova, in una discussione, anche solo sembrare simpatica) e non è qualcosa di eccezionale, per me è la normalità, se scendo sotto quel livello (è da esseri umani mostrare imperfezioni e debolezze), mi sento una perdente quasi. Eppure non concepisco la perfezione come valore, sono solo convinta che gli altri mi possano volere bene solo se rendo al massimo, altrimenti penso che per colpa mia, delle mie debolezze, sia giustissimo essere disprezzata. Analizzando la cosa ho capito che è un'idea che mi si è fissata nel corso del tempo, passando dall'essere insultata (specie in famiglia) a quei tempi in cui ero obbiettivamente spregevole al sentirmi amata, col cambiamento e il rendimento, sotto vari punti di vista. Sono andata off topic mi sa, il tutto per dire che adesso mi piaccio ma è sempre legato al mio rendimento come persona, la fobia alza solo alle stelle quel livello minimo che basta per piacersi :| |
Tornando in topic:
vi piaciete anche da timidi? si. |
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Soprattutto mia madre mi ha inculcato il mito della persona intelligente e brillnante che deve essere apprezzata solo se dà il meglio di sè. Purtroppo però nell'aspirare sempre a questa idea di perfezione irragiungibile, rischio la paralisi dell'azione, perchè nel momento in cui mi sembra di non poter dare il meglio o di non essere pronta per dimostrare sino in fondo il mio valore, tendo a ritrarmi e a non mettermi in gioco, avvertendomi inferiore a quegli standard d'eccellenza che ho interiorizzato in anni di rigida educazione. La conseguenza è stata una rinuncia continua a causa di un perfezionismo esasperato, che mi ha fatto e mi fa tuttora sentire inadeguata alle richieste implicite del mondo esterno....e così finisco con l'evitare e non mettermi in gioco perchè mi sembra di non poter dare mai abbastanza..... Spesso all'università passavano mesi prima di dare un'esame, non lasciavo mai nulla al caso perchè non mi sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello di andare a fare una prova senza prima essermi preparata ogni virgola del libro!! |
mi apprezzo solo se sono apprezzata.
non mi interessa se appaio timida o estroversa. l'importante per me è non essere mai fuoriluogo. ... alla fin fine mi apprezzo solo se sono perfetta. ma la perfezione non esiste. e quindi.. NO. non riesco mai ad apprezzarmi. |
Questa è facile, bassa autostima non ti piaci, non vedo dubbi.
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Re: Cambiare
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e nel mio piccolo ci sto provando, x l'ennesima volta... ps: ma che cos'è questa "solfa" ?? :lol: |
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