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Eracle 28-07-2021 06:46

riflessioni etiche e filosofiche
 
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MoussakaChaos94 28-07-2021 08:14

Discussione interessante!

Per rispondere alla tua domanda, c'è una teoria nel mondo delle scienze mediche secondo la quale il nostro libero arbitrio sarebbe una illusione. Le scelte che facciamo sono quasi predeterminate dagli eventi che viviamo, le quali ci formano in un determinato modo. Così ci appassioniamo a qualcosa che era inevitabile ci appassionassimo, e di conseguenza leggiamo ciò che era inevitabile leggere.
Se tutto ciò fosse così, allora si potrebbe dire che non è il libro ad influenzarci, ma siamo già stati influenzati dalla vita stessa che abbiamo vissuto, e quindi il libro letto è solo una manifestazione di quello che sono le nostre tendenze.

Crepuscolo 28-07-2021 08:24

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da MoussakaChaos94 (Messaggio 2620112)
Discussione interessante!

Per rispondere alla tua domanda, c'è una teoria nel mondo delle scienze mediche secondo la quale il nostro libero arbitrio sarebbe una illusione. Le scelte che facciamo sono quasi predeterminate dagli eventi che viviamo, le quali ci formano in un determinato modo. Così ci appassioniamo a qualcosa che era inevitabile ci appassionassimo, e di conseguenza leggiamo ciò che era inevitabile leggere.
Se tutto ciò fosse così, allora si potrebbe dire che non è il libro ad influenzarci, ma siamo già stati influenzati dalla vita stessa che abbiamo vissuto, e quindi il libro letto è solo una manifestazione di quello che sono le nostre tendenze.

E se uno legge un libro che gli è stato prestato? Quindi non scelto da lui. O se compra un libro senza conoscerne il contenuto? Così, solo perché gli piaceva la copertina.

MoussakaChaos94 28-07-2021 08:27

Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2620114)
E se uno legge un libro che gli è stato prestato? Quindi non scelto da lui. O se compra un libro senza conoscerne il contenuto? Così, solo perché gli piaceva la copertina.

Potrebbe non piacerti il libro che ti è stato prestato, oppure ti piace e quindi riflette un tuo vissuto particolare!

Nella seconda ipotesi, magari il libro non ti piace, e c'è qualcosa nella copertina che può richiamare a un tuo modo d'essere plasmato dalla vita!

Xchénnpossoreg? 28-07-2021 09:51

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
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Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620103)
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Ad esempio secondo voi leggere libri horror/negativi incide negativamente sul pensiero del lettore?

Dipende.
Certe persone sono più sensibili a vari stimoli "emotivi" altre meno... a volte conta molto anche l'abitudine.
Per quanto mi riguarda i libri (film, videogiochi) horror o negativi non incidono particolarmente sul mio pensiero.

Crepuscolo 28-07-2021 11:16

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da MoussakaChaos94 (Messaggio 2620115)
Potrebbe non piacerti il libro che ti è stato prestato, oppure ti piace e quindi riflette un tuo vissuto particolare!

Nella seconda ipotesi, magari il libro non ti piace, e c'è qualcosa nella copertina che può richiamare a un tuo modo d'essere plasmato dalla vita!

A volte alcune cose non ci piacciono ma poi con il tempo e conoscendo meglio quell'argomento ci iniziano a piacere. O una canzone che ci inizia a piacere dopo il terzo o quarto ascolto.

Da'at 28-07-2021 11:44

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Gli antichi greci credevano nel valore catartico e apotropaico del dramma.

L'horror non è altro che questo. A chi piace il genere può solo fare bene, aiutando a tirar fuori dell'ombra, e quindi a integrarla, junghianamente.

edit: certo, c'è il rischio di farsi influenzare negativamente se si è in uno stato mentale poco stabile già di suo. Ciascun adulto ha la responsabilità di conoscere sé stesso e i propri bisogni di esplorazione narrativa, per poterli meglio soddisfare; fai bene a star lontano dagli horror se ti causano turbamento.

Edwin 28-07-2021 11:49

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Io sento che l'horror (fatto bene) sia il genere che più mi porta a fare riflessioni su me stesso, in quanto spesso il tema è una fragilità personale che viene affrontata od esternata tramite mostri, paure ed insicurezze.

Poi vabbè, Pasolini disse una frase in cui mi rivedo molto "Io penso che scandalizzare sia un diritto, essere scandalizzati un piacere, e chi rifiuta di essere scandalizzato è un moralista, il cosiddetto moralista" , per cui anche le cose più estreme/strane le cerco per il solo gusto di scandalizzarmi, anche se in effetti spesso questa cosa è trasversale al genere.
Che in qualche modo è anche questa una riflessione su sè stessi :ridacchiare:

Hor 28-07-2021 11:57

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Non frequento il genere e faccio molta fatica a capire chi si diletta o prova piacere (sempre che sia una questione di piacere) per narrazioni o immagini appositamente costruite per generare brivido, terrore, raccapriccio. Il massimo dell'incomprensione, da parte mia, è quando si tratta di prodotti splatter, fatti di corpi martoriati, macellati, esposti nella loro interiorità più brutale.

Ma mi rendo conto che forse è un limite mio.
E anche se non comprendo, non mi ergo a giudice di chi è appassionato del genere, e penso che ognuno abbia diritto di consumarlo.

Per quanto riguarda il rischio di generare emulazioni, mi limito a notare che da decennî, almeno secondi i dati nudi (che sono diversi dagli allarmismi creati dai media e dalla percezione dei singoli), tutti i crimini violenti sono in calo, e questo a fronte di una sempre maggiore libertà d'espressione nel genere horror.

Inosservato 28-07-2021 13:32

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620103)
Ad esempio secondo voi leggere libri horror/negativi incide negativamente sul pensiero del lettore?

secondo me certamente sì, influisce, soprattutto se ci si fossilizza sul genere

MoussakaChaos94 28-07-2021 13:35

E secondo me dipende anche sempre dal tipo di persona che si è e dalle proprie convinzioni.

Per esempio, se io non credo al sovrannaturale in che maniera può incidere un film dell'orrore che parla di fantasmi? Direi in nessuna maniera.
Magari se invece sono uno che crede ai fantasmi magari invece potrebbe influire sulla percezione che ho di questi

Ergo, si parla sempre di soggetti piuttosto che oggetto (film in sé, horror in se stesso).

pokorny 28-07-2021 13:38

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Hor (Messaggio 2620176)
Non frequento il genere e faccio molta fatica a capire chi si diletta o prova piacere (sempre che sia una questione di piacere) per narrazioni o immagini appositamente costruite per generare brivido, terrore, raccapriccio. Il massimo dell'incomprensione, da parte mia, è quando si tratta di prodotti splatter, fatti di corpi martoriati, macellati, esposti nella loro interiorità più brutale.

Identico pensiero vale per me. Non capisco veramente cosa possa attrarre oltre un certo limite se non un compiacimento o chi sa che altro; beninteso non giudico negativamente nessuno ma io provo un fortissimo disagio per certi libri o film.

Comunque, indimenticabile Cattivik (se ho colto la citazione) :D

Edwin 28-07-2021 13:38

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da MoussakaChaos94 (Messaggio 2620202)
E secondo me dipende anche sempre dal tipo di persona che si è e dalle proprie convinzioni.

Per esempio, se io non credo al sovrannaturale in che maniera può incidere un film dell'orrore che parla di fantasmi? Direi in nessuna maniera.
Magari se invece sono uno che crede ai fantasmi magari invece potrebbe influire sulla percezione che ho di questi

Ergo, si parla sempre di soggetti piuttosto che oggetto (film in sé, horror in se stesso).

Molti film di fantasmi hanno come tema, semplicemente, il lutto!
Oppure mi viene in mente Babadook in cui è vero che c'è un mostro cattivo, ma esso rappresenta la depressione.
Nel senso, in un film horror fatto bene il mostro o la cosa spaventosa non è che la superficie di ciò di cui parla il film.

(poi chiaramente esistono film horror senza sostanza sotto, e quelli tendenzialmente non mi garbano)

zoe666 28-07-2021 13:39

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
sono una fruitrice del genere horror in ogni sua manifestazione ( film, libri, etc ) da quando sono piccola. Horror anche estremo, indipendente, sporco, fortemente splatter, sadico, etc.
L'horror lo uso principalmente per rilassarmi. Mi scarica, mi riequilibria. Ha un effetto benefico e mi calma. Quindi no, non credo che ( su persone mediamente sane e non fortemente influenzabili ) un genere come questo possa influenzare negativamente.

XL 28-07-2021 13:51

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Il vero libro dell'orrore è quello che racconta la verità e il mondo che sta attorno a noi, gli horror (che siano libri o film) sono praticamente fantasy. Non sono mai cosí squallidi quanto la realtà.

Winston_Smith 28-07-2021 15:30

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620103)
Mi piace ascoltare, leggere e in generale affrontare temi di tipo etico e filosofico, o comunque aspetti che hanno a che fare con l'essere umano.
Creo uno spazio per chi ha lo stesso interesse.
Ad esempio secondo voi leggere libri horror/negativi incide negativamente sul pensiero del lettore? Per quanto uno possa sentirsi distaccato da quello che sta leggendo secondo me ne veniamo comunque influenzati, io ultimamente preferisco leggere cose tipo saggi istruttivi o romanzi con una visione costruttiva.

Può succedere o meno, ma vale per qualsiasi cosa. Anche leggere saggi "costruttivi" può influenzare in negativo, se non è il messaggio giusto per la persona che legge (non tutto funziona per tutti).
Personalmente riguardo all'horror ritengo che sia pregevole quello che spinge riconoscere l'orribile nella realtà quotidiana, che si fa metafora e mette in guardia sulla "anormalità" della "normalità". Quello che ammucchia passaggi truculenti giusto per fare scena lo trovo privo di valore.

Hor 28-07-2021 18:49

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
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Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620289)
4
Adesso sto leggendo "l'ultimo cavaliere" di Stephen King, e lo trovo abbastanza negativo come libro, non ci sto trovando quello che cerco. Ma magari non lo sto leggendo nel modo giusto, magari mi sfugge qualcosa, o semplicemente nel libro non c'è nessuna intenzione di trasmettere qualcosa di positivo o non fa per me.

O forse è semplicemente scritto male. :ridacchiare:

Da'at 28-07-2021 20:25

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
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Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620289)
"la retta via"

Leggi 12 regole per la vita di Jordan Peterson

Blue Sky 28-07-2021 20:37

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
E' un tema su cui non avevo mai riflettuto.
Ho fruito tantissimo horror per anni, ma negli ultimi anni, in cui ho cercato di concentrarmi su valori positivi, ne ho fruito meno, per motivi casuali credo. Non credo che ci sia una correlazione.

Non è facile rispondere, e la risposta "è soggettivo" è probabilmente la migliore.
Comprendo la sensazione di non voler guardare horror per non esporsi a troppi pensieri negativi.
Penso che l'ideale sia dare pieno sfogo al proprio desiderio di emozioni positive e riflessioni su valori positivi, in altro modo, e in abbondanza, ma allo stesso tempo, se piace il genere horrror, è bello goderne perché, come ha detto Edwin, è un gran genere artistico che offre tanti spunti.

Konkurs 29-07-2021 15:53

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
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Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620103)
Ad esempio secondo voi leggere libri horror/negativi incide negativamente sul pensiero del lettore?

io guardo solo film horror e se leggo non-fiction sono dissertazioni dello stesso tema ma non so dire se mi influenza negativamente perché il mio pensiero di base è lo stesso.
effettivamente l'ultimo libro del genere che ho letto non è stato esattamente botta di ottimismo.

https://images-na.ssl-images-amazon....1qaEoVUzaL.jpg

Da'at 30-07-2021 00:01

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2620696)
Per carità...!

Beh la storia della sua vita giovanile a Fairview è interessante, bisogna ammetterlo.

Da'at 30-07-2021 11:45

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2620716)
Non lo so, non l'ho letto (quindi a regola non potrei esprimere un giudizio).
Ho solo visto diversi dei suoi interventi online. Su YouTube ci sono molti eventi dove lui ha partecipato e ha pure un canale tutto suo.

Io non penso che dica cose sbagliate.. anzi molte degli interventi che fa secondo me hanno un senso......però è sempre incazzato. A volte non si capisce bene con chi o con cosa. Inoltre, ha una visione di molte cose.. o è tutto bianco o è tutto nero. Poi molti dei suoi video sono mirati a persone che si sentono un po' sperse nella vita o che cercano consiglio/aiuto... ciò che va bene per una persona può non essere valido per un'altra.
Non so.. è un guru, si é fatto molti followers e gli stessi followers mi chiedo se pendono così totalmente dalle sue labbra senza chiedersi se tutto quello che dice sia giusto o sbagliato oppure se ci sono altre vie percorribili a quella che lui pensa/propone.

Diciamo che non sono rimasta così ammaliata da leggermi il suo libro.

Ti dirò, ne ho visti tanti di guru e lui non si atteggia minimamente in tal modo.
L'etichetta di "guru" di solito è eteroattribuita. Perfino io me la sono beccata qualche volta.

Io.

Che mi sono dovuto diplomare al serale e che sono riuscito a mandare a puttane una vita a livello di difficoltà "facile in maniera imbarazzante".


J. B. Peterson è una persona molto analitica. Ho passato mesi a cercare confutazioni alle sue teorie (che non mi piacevano, essendo io totalmente agli antipodi rispetto al conservatorismo) e ti assicuro che non ne ho trovate. Forse nel video del dibattito con Zizek, che non sono riuscito ad ascoltare mancando i sottotitoli.
Comunque è anche capace di ammettere un cambio di idea se gli viene dimostrato. Cosa non facile perché comunque non è uno scemo qualsiasi che un giorno si è svegliato e ha deciso di insegnarci come si vive, ma è un ex professore che prima di insegnare a Toronto ha avuto esperienza ad Harvard, ha un PHD, ha fatto ricerche importanti sull'alcolismo e il suo h-index è di 55.
https://scholar.google.com/citations...22UAAAAJ&hl=en

Va ascoltato con senso critico, ma merita attenzione e se si vuole criticarlo merita una non semplice analisi dei testi e riferimenti che cita di continuo. Difficilmente afferma qualcosa senza citare i riferimenti.

Anzi, dovrei aprirgli un thread.

Il libro, ti dirò, può esser perfino superfluo se si considera che alla fine tutto il suo contenuto lo mette online. Però alcuni aneddoti extra, tipo cosa vuol dire vivere in un posto dimenticato da Dio dove nelle giornate d'inverno la temperatura è a -40° (e la notte, beh lasciamo stare la notte), valgono il prezzo completamente.

Ah e se non lo vuoi vedere incazzato, ti mando un link di un video che a me ha fatto piangere da quanto è commuovente:


muttley 30-07-2021 11:48

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Guru : fobia sociale = bluepillato : forum dei brutti

E ho detto tutto.

franz90 30-07-2021 12:11

Quote:

Originariamente inviata da spezzata (Messaggio 2620716)
Non lo so, non l'ho letto (quindi a regola non potrei esprimere un giudizio).
Ho solo visto diversi dei suoi interventi online. Su YouTube ci sono molti eventi dove lui ha partecipato e ha pure un canale tutto suo.

Io non penso che dica cose sbagliate.. anzi molte degli interventi che fa secondo me hanno un senso......però è sempre incazzato. A volte non si capisce bene con chi o con cosa. Inoltre, ha una visione di molte cose.. o è tutto bianco o è tutto nero. Poi molti dei suoi video sono mirati a persone che si sentono un po' sperse nella vita o che cercano consiglio/aiuto... ciò che va bene per una persona può non essere valido per un'altra.
Non so.. è un guru, si é fatto molti followers e gli stessi followers mi chiedo se pendono così totalmente dalle sue labbra senza chiedersi se tutto quello che dice sia giusto o sbagliato oppure se ci sono altre vie percorribili a quella che lui pensa/propone.

Diciamo che non sono rimasta così ammaliata da leggermi il suo libro.

Proprio su consiglio di Daat (non ho voglia di mettere L’ apostrofo😂) ho guardato alcuni suoi video su YouTube ed ho preso anche il suo libro (usato) che mi deve arrivare in questi giorni.

Anche io non concordo al 100% con quello che dice ma offre spunti di riflessione interessanti che uno può “cucire” su misura sulla propria persona e ragionarci su…

Non è che per forza se uno segue certi contenuti debba vedere come un semidio L’ autore di essi…o quantomeno per me è così (ovviamente se escludiamo da questo discorso muttley e Germano Mosconi, lì si supera il concetto di divinità stessa)

Equilibrium 30-07-2021 12:43

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2620103)
Ad esempio secondo voi leggere libri horror/negativi incide negativamente sul pensiero del lettore?

Se vuoi risposte di tipo generale non ne ho, quello che posso dirti è l'effetto che fanno su di me: :yawn:, oppure mi viene la pateticità.

Invece subisco la fascinazione di roba di scienza, fantascienza, avventura, esplorazione.

MoussakaChaos94 30-07-2021 14:33

Jordan Peterson può essere interessante se considerato nel suo campo di indagine, ovvero la psicologia. Anche qui, a volte trovo che sconfini troppo in pseudoscienza, ma tutto sommato, su quello che dice ci si può anche costruire una riflessione.

Quando però si mette a parlare di mascolinità, di politica eccetera, è molto bravo a dire tanto per non dire nulla.
Quando viene colto in flagrante, si sa difendere con "non hai capito il senso del messaggio!", difesa che riesce ad avere proprio perché usa tante parole e logiche circolari per non dire nulla di nuovo, alla fine.

Winston_Smith 05-08-2021 10:23

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2620771)
Guru : fobia sociale = bluepillato : forum dei brutti

E ho detto tutto.

Casomai, se proprio, il parallelo andrebbe fatto tra guru e redpillati.
Le somiglianze? Eccole:
a) Pretesa di universalizzazione a partire dalla propria esperienza (guru: "se va bene a me, buona camicia a tutti", RP: "va male a me e andrà male anche a voi, a meno che non siate superman, il resto è coping").
b) Denigrazione di chi non accetta la suddetta universalizzazione (guru: "se non hai successo seguendo i miei consigli è colpa tua che non ti impegni abbastanza, abbiamo tutti le stesse possibilità e valgono gli stessi presupposti per tutti", RP: "io possiedo la verità universale e quindi vale anche per te, se non sei d'accordo sei un BP o comunque un ottuso che non vede l'evidenza").
c) E soprattutto, accettazione supina di certe dinamiche sociali come "naturali" e pertanto immutabili (il guru le vede positivamente come "la via" da seguire, il RP negativamente come una condanna biblica, ma entrambi le considerano alla stregua di leggi fisiche come la gravitazione universale).

muttley 05-08-2021 13:18

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Chi non si allinea con la pensée unique del pessimismo estetico sul forum dei brutti e, parimenti, chi non si allinea col pessimismo esistenzial-disfattista per cui tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia su fs, viene "categorizzato" (si sono pure inventati dei termini specifici) ed additato al pubblico in quanto elemento di "disturbo", si organizzano shitstorm virtuali al suo indirizzo e si intentano azioni di ban (una su tutte, senza dire quale ma credo sia ancora noto, fu quanto di più artificioso e tirato per i capelli mi sia capitato di vedere).

MoussakaChaos94 05-08-2021 13:25

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2622967)
Chi non si allinea con la pensée unique del pessimismo estetico sul forum dei brutti e, parimenti, chi non si allinea col pessimismo esistenzial-disfattista per cui tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia su fs, viene "categorizzato" (si sono pure inventati dei termini specifici) ed additato al pubblico in quanto elemento di "disturbo", si organizzano shitstorm virtuali al suo indirizzo e si intentano azioni di ban (una su tutte, senza dire quale ma credo sia ancora noto, fu quanto di più artificioso e tirato per i capelli mi sia capitato di vedere).

Pollice su per Montale 😀

Winston_Smith 05-08-2021 13:33

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2622967)
Chi non si allinea con la pensée unique del pessimismo estetico sul forum dei brutti e, parimenti, chi non si allinea col pessimismo esistenzial-disfattista per cui tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia su fs, viene "categorizzato" (si sono pure inventati dei termini specifici) ed additato al pubblico in quanto elemento di "disturbo", si organizzano shitstorm virtuali al suo indirizzo e si intentano azioni di ban (una su tutte, senza dire quale ma credo sia ancora noto, fu quanto di più artificioso e tirato per i capelli mi sia capitato di vedere).

Non sono sicuro di capire a chi tu ti riferisca nel caso singolo, ma io mi sono attenuto al modo consueto di porsi delle due categorie indicate quando espongono la loro Weltanschauung. Tu invece mi pare ci tenga più che altro a difenderne una delle due come vittima di ingiusto ostracismo. Il che, in parte/in alcuni casi, potrebbe anche darsi, ma IMHO non toglie un grammo di veridicità al paragone che ho fatto nel post precedente: le argomentazioni e le metodologie delle due rispettive "filosofie" (per restare in tema) sembrano molto simili. Per il resto evito di accennare ancora, pur se lateralmente, alle varie "pillole", visto che non è argomento consentito qui.

Silent Bob 05-08-2021 13:42

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Si riferisce a Liuk, suppongo.

Winston_Smith 05-08-2021 13:53

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Silent Bob (Messaggio 2622975)
Si riferisce a Liuk, suppongo.

Ah beh, rientrerebbe bene nella definizione di guru a cui mi riferivo prima.
Nel suo caso, aveva ammesso lui stesso di essere qui da "esterno" al forum e spesso e volentieri aveva l'atteggiamento tipico dell'uomo appena uscito dalla caverna platonica, pronto a comunicare la sua "verità" dall'alto di un bel piedistallo di consuetudini sociali spacciate per leggi inesorabili. Per non parlare di certe uscite volutamente provocatorie (e lui stesso ammise che ci marciava un po' su certe provocazioni), tipo quando diceva di aver fatto leggere ad alcune sue colleghe alcune problematiche del forum, riportandone con compiacimento le relative perculate. E lasciamo stare il motivo per cui è stato bannato a vita (multiaccount). Non proprio il miglior esempio per difendere i "guru", direi.
Poi che possa essere stato biasimevole il fare branco contro di lui e attaccarlo sul personale (se e quando è stato fatto), è altro discorso.

muttley 05-08-2021 13:55

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2622972)
Non sono sicuro di capire a chi tu ti riferisca nel caso singolo, ma io mi sono attenuto al modo consueto di porsi delle due categorie indicate quando espongono la loro Weltanschauung. Tu invece mi pare ci tenga più che altro a difenderne una delle due come vittima di ingiusto ostracismo. Il che, in parte/in alcuni casi, potrebbe anche darsi, ma IMHO non toglie un grammo di veridicità al paragone che ho fatto nel post precedente: le argomentazioni e le metodologie delle due rispettive "filosofie" (per restare in tema) sembrano molto simili. Per il resto evito di accennare ancora, pur se lateralmente, alle varie "pillole", visto che non è argomento consentito qui.

Il discorso potrebbe essere fatto anche paragonando le "filosofie" disfattiste dei bruttoforumisti con quelle di una certa corrente pessimistica qui imperante. Ad unirle lo stesso dogmatismo e pretese di assolutezza varie, ma con in più anche la visione disperata dell'esistenza (caratteristica che invece non hanno da spartire il pensiero "guru" ed il pensiero redpill).
A questo c'é l'ulteriore trait d'union dell'ostracismo che entrambe esercitano verso chi la pensa diversamente (ovviamente in questo forum in forma molto blanda rispetto a quello dei brutti).

Winston_Smith 05-08-2021 14:05

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2622983)
Il discorso potrebbe essere fatto anche paragonando le "filosofie" disfattiste dei bruttoforumisti con quelle di una certa corrente pessimistica qui imperante. Ad unirle lo stesso dogmatismo e pretese di assolutezza varie, ma con in più anche la visione disperata dell'esistenza (caratteristica che invece non hanno da spartire il pensiero "guru" ed il pensiero redpill).
A questo c'é l'ulteriore trait d'union dell'ostracismo che entrambe esercitano verso chi la pensa diversamente (ovviamente in questo forum in forma molto blanda rispetto a quello dei brutti).

Il pessimismo che "impera" qui (non sono completamente d'accordo, ma per non complicare ulteriormente il discorso facciamo come se fosse così) non mi sembra universale e assoluto, neanche se inteso riferito a tutta la "comunità" dei fobici. Più spesso c'è la gara a chi sta peggio, quella sì, si dice all'altro che in fondo sta messo meglio per enfatizzare la propria problematica. Si è (molto) spesso pessimisti per quanto riguarda le prospettive personali, ma il "moriremo/morirete tutti" è un mantra di una ristretta minoranza, mi pare.
E di ostracismo qui non ne vedo, almeno non indirizzato sempre unilateralmente da un gruppo verso un altro. Casomai, quando si verifica, è un po' una guerra per bande o guelfi vs ghibellini con adesioni più "ideologicamente" convinte e altre meno (magari per simpatia o maggior frequentazione con un certo utente). Inoltre gli argomenti di discussione e divisione riguardo a prospettive più o meno pessimistiche cambiano, e con essi gli "schieramenti" dei diversi utenti: chi è pessimista riguardo al lavoro magari non lo è riguardo al trovare partner, e viceversa, così come ci può essere chi vede come principale problema, ai limiti dell'insolubilità, il trovare amici, oppure l'indipendenza dall'influsso dei genitori, e così via.

MoussakaChaos94 08-08-2021 21:46

Esistono parole di uso comune che comunque non fanno l'idea del classico "volgo"... Secondo me di può benissimo usare un linguaggio colloquiale anche per esprimere concetti impegnativi.
Anzi, è indicato.

Il tecnicismo lo possiamo lasciare agli addetti ai lavori che discutono tra loro.

House 08-08-2021 22:19

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2624253)
Secondo voi è meglio utilizzare un linguaggio il più semplice possibile, con il rischio di risultare poveri di linguaggio, appunto, oppure utilizzare parole ricercate e poco conosciute? Io propendo verso la prima schiera, il linguaggio comune è comunque abbastanza ricco da poter esprimere quasi tutte le cose, mi stanno sulle palle gli "ovvero" usati per dire "oppure", e i termini da sapientoni. Anche le parole astruse hanno un significato che puo' essere espresso con parole semplici, perché avere parole superflue?

Dipende dal contesto e da chi è il mio interlocutore!!
"Ovvero" usato per dire "oppure" non l'avevo ancora sentito! L'ho sempre usato con la funzione esplicativa.
Non mi sono mai posto il problema della ricercatezza fine a se stessa, semmai mi interessa arricchire il mio vocabolario sia per variare il lessico sia per esprimere meglio i concetti. Ah ecco, forse un po di giramenti di testa venivano quando mi capitava di ascoltare gli interventi di Diego Fusaro! :miscompiscio: una cosa è certa, il linguaggio "alto" può dare una carica di comicità ai discorsi se usato bene

House 09-08-2021 18:03

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
@Eracle
@MoussakaChaos94

A proposito! Mi è appena venuta in mente la divertentissima imitazione di Crozza del prof. Locatelli :D:D:D (la potete gustare appieno se conoscete Locatelli, in pratica la satira riguarda proprio il suo linguaggio molto formale).


Hor 14-08-2021 17:39

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2625877)
Io non mi vergogno dei miei errori ideologici, sono sempre alla ricerca di un pensiero più attinente alla realtà e più utile al vivere bene, e in questo processo commetto molti errori, ma lo ammetto anche (se mi rendo conto dell'errore).

Io faccio molta fatica ad ammettere di star facendo errori nel presente, ma poi se mi guardo indietro vedo che il mio pensiero su molte cose è cambiato, a volte in maniera anche radicale, posizioni che si sono completamente invertite. Dovrei concentrarmi maggiormente su questa prospettiva di mutazione per mettere in discussione anche nell'oggi ciò che penso. Inoltre non vedo come un dramma il mutare delle mie idee nel tempo, forse perché sono sempre stato affascinato dal modo in cui le cose cambiano, mutano, si trasformano. Non so, però, se questo cambiamento che vivo sia un progresso, sia un miglioramento o qualcosa di simile, forse è un semplice cambiamento senza aggettivi, non giudicabile. In ogni caso noto che col passare degli anni ho tendenzialmente sposato via via idee che mi hanno sempre più allontanato dal sentire comune, e anche questo ha contribuito al mio isolamento rispetto agli altri.

House 15-08-2021 19:11

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2625877)
Che punto di vista avete rispetto all'idea di considerare i vostri stessi pensieri come limitati e/o sbagliati? E di conseguenza cambiare idea a seguito di una valutazione meglio ponderata? Mi sembra che ci sono persone che a costo di non ammettere di aver sbagliato, insistono sempre sulle stesse idee anche a seguito di una smentita, o cambiano discorso o cercano di trovare scuse pur di non ammettere l'errore. Io non mi vergogno dei miei errori ideologici, sono sempre alla ricerca di un pensiero più attinente alla realtà e più utile al vivere bene, e in questo processo commetto molti errori, ma lo ammetto anche (se mi rendo conto dell'errore).

Se commettessi degli errori e li riconoscessi come tali, non avrei timore ad ammetterli. L'idea di considerare i propri pensieri come falsificabili è fondamentale. E' anche vero che sono un cocciuto della madonna su tante cose :mannaggia:

Andando un po' più nel generale, da filosofo non posso che ricordare un bel passo del "Gorgia" di Platone, nel quale Socrate dice:

"Sono convinto, Gorgia, che anche tu hai esperienza di molte discussioni e che hai osservato questo: non è facile che gli interlocutori, sulle cose intorno a cui hanno intrapreso a discutere, sappiano risolvere la disputa, avendo ben definito i loro punti di vista, insieme, e gli uni e gli altri, imparando e insegnando. Anzi avrai osservato che, se c'è qualche punto in cui si trovano in disaccordo, e se l'uno non ammette che l'altro parli con esattezza o con chiarezza, si infuriano, e ciascuno crede che l'altro parli per invidia, volendo a ogni costo avere ragione, anziché procedere all'esame della questione proposta nella discussione [...] Dunque, se anche tu sei di quel tipo di uomini a l quale appartengo, ben volentieri ti interrogherei, se no, lascerei stare. A che tipo di uomini appartengo? A quel tipo di uomini che volentieri si lasciano confutare, se dicono qualche cosa non vera, e che volentieri confutano, se altri dice cosa non vera, e che, comunque, si lasciano confutare non meno volentieri di quanto amino confutare".

La solita calma olimpica di Socrate, lui non si incazza mai :D

House 16-08-2021 11:46

Re: riflessioni etiche e filosofiche
 
E' un aspetto che viene definito metodologico. La premessa metodologica di qualsiasi conversazione razionale, oggi diremmo scientifica.
Una delle caratteristiche dei dialoghi platonici è proprio il rigore con cui Socrate sollecita al dibattito razionale, logico etc. Poi vabbé le teorie platoniche sono molto discutibili (anche perché son state scritte tipo 2500 anni fa :D ) Però appunto il rigore spietato dei dialoghi è una cosa che colpisce sempre.


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