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Non mi piace più nulla
Non mi piace più nulla di ciò che facevo prima (videogames, film, serie tv, anime ecc...), anche se stavo in casa, prima almeno riempivo le giornate e pensavo poco.
Invece da aprile ad adesso sono entrato in una depressione grandissima, ho pensieri continui che non riesco a fermare che mi buttano giù e mi rendono un vegetale. Se penso al pc che mi ero fatto (ordinando i pezzi su amazon e tutto) tutto entusiasta 3 anni fa, come un bambino inconsapevole sul momento ero "felice" nonostante la fobia sociale e l'isolamento. mi viene il senso di colpa di essermi rovinato con le mie stesse mani. E ora nemmeno la voglia di vivere ho... Piango spesso ho sempre un senso di malinconia, penso ai miei parenti che hanno sempre cercato di sollevarmi e di spronarmi a vivere normalmente ed io che come un ottuso ho sottovalutato i miei problemi mentali. Non ce la faccio più. |
Re: Non mi piace più nulla
Un classico della fase più grave della depressione. Ti sei reso conto che tutte le cose che facevi in precedenza erano solo dei palliativi, delle attività per perdere tempo che ti aiutavano a non pensare alle cose negative della tua vita. In parole povere, come nel film matrix hai deciso di prendere la pillola rossa.
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Re: Non mi piace più nulla
Ti capisco, anche io non provo più piacere in niente, è una sensazione molto brutta perché non ci si può distrarre in nessun modo.
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Re: Non mi piace più nulla
Identici "sintomi" anche per me. Nulla mi interessa più, seguo ancora tanti forum legati agli interessi che avevo ma solo perché mi fa passare il tempo libero. Per il resto sensazioni identiche. L'unica è che non piango perché non fa parte della mia natura, "compenso" con vagonate di alcool.
Quello che hai descritto, se ricordo bene, si chiama "anedonia" e guarda caso è uno dei sintomi associati alla depressione anche se una cosa non implica l'altra. |
Re: Non mi piace più nulla
sto vivendo forse una fase simile alla tua. prima leggevo, studiavo, andavo a camminare, guardavo anime, disegnavo, mi piaceva anche stare vicino ai parenti. ora non mi piace più nulla. neanche leggere per cui ho sempre avuto una passione da fuori di testa. adesso mi piace solo dormire.
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Re: Non mi piace più nulla
Ma penso che sia normale arrivare a queste situazioni. Noi neanche ce ne accorgiamo, ma molto di ciò che facciamo ,anche se ci sembra che ci piace, anzi ci piace proprio, però è come un riempitivo di qualcosa che manca: isolamento, impossibilità a lavorare, etc.
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Talvolta anche delle routine ossessive possono servire a riempire il vuoto esistenziale.
Magari sembrano pure attività piacevoli, soprattutto all' inizio. Poi diventano "necessarie" per tappare i buchi che mano a mano diventano voragini. |
L'importante è sapere che è la depressione, che fa parte di noi ma non "siamo" noi.
Vale a dire che il potenziale che abbiamo rimane inespresso, ammazzato e castrato dalla depressione. Se non sei già in cura ti consiglio di rivolgerti a psicologo e psichiatra, e anche di assumere dei farmaci se ritengono di prescriverteli |
Re: Non mi piace più nulla
C'è stato un fattore esterno che ti ha buttato giù e ha innescato i sensi di colpa oppure questo disagio è avvenuto per gradi e autonomamente?
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Re: Non mi piace più nulla
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Personalmente credo proprio sia dovuto alla mancanza di partner, no non voglio fare il solito discorso secondo il quale tutto è meglio e la vita è in discesa basta avere un partner, non sto dicendo questo. Però nella vita di un uomo (ma anche donna) è essenziale l'approvazione di un partner, è la principale spinta che la natura ci dà dopo il cibo, l'acqua e il rifugio. È naturale quindi trovare superfluo tutto ció che viene a condire il piatto (hobbies, attività, lavori ecc..) quando il piatto è vuoto, puoi mangiare condimenti, ma manca comunque il cibo nel piatto. Da bambini e giovani si hanno interessi che poi inevitabilmente vanno a scemare perché entra in gioco il vero obbiettivo, quello riproduttivo, e la natura si fa sentire anche a livello cerebrale iniziando a farti provare tutto superfluo. Inutile negare che uno dei più grandi motori di questa esistenza è la spinta riproduttiva (cioè sesso, cioè intimità e tutto ciò che ne consegue, attenzioni, validazione ecc..) Non voglio dire che chi non ha relazioni con l'altro sesso è destinato ad essere depresso perché non lo penso affatto, ma penso che si scambi spesso questa sensazione di superfluo e di mancanza con la depre. |
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Re: Non mi piace più nulla
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Re: Non mi piace più nulla
Secondo me un ruolo importante ma sottovalutato lo gioca la chimica nel nostro cervello e purtroppo non la controlliamo.
Ho detto una banalità? Ho avuto in passato dei periodi di melanconia, non c'era nulla di razionale dietro quei "che piacere c'è nel...?". Ma non c'è nulla di razionale nemmeno dietro il divertimento. |
Re: Non mi piace più nulla
Non sei l'unico che ha perso interesse in quello che prima sembrava TUTTO. Il nostro piccolo mondo dove eravamo felici. Quella sensazione rassicurante che ci faceva dimenticare come stavano davvero le cose. Poi quando si realizza e si metabolizza o per meglio dire finisce quella magia, siamo sotterrati dalla disperazione. Ti capisco benissimo, ma non possiamo rimanere sempre nel nostro comfort creato da noi stessi. Forse è un bene che adesso tu l'abbia capito, per quanto sia veramente dura la tua situazione e, sarà molto difficile superarla, se ci riesci cambierai come persona davvero. E devi riuscirci.
Non giudicarmi per quello che scrivo, non pretendo di avere la verità in tasca, la tua situazione è quasi identica alla mia in passato. |
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Re: Non mi piace più nulla
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Al di là delle mancanze, se la mente è infiammata, va lenita e curata
Che sia con l'isolamento, con il silenzio, con la riflessione, con la scrittura, l'autoconsapevolezza, con la psicoterapia, con i farmaci Ognuno deve affrontare il suo percorso e le ragioni della sua infiammazione Ad un certo punto arriva la crisi (o arrivano le crisi) e crolla tutta l'impalcatura. Che fare allora? Provare a chiedere aiuto, ad avviare un percorso. Sono cose che richiedono tempo. A me il farmaco ha aiutato tantissimo ma ero già io stessa in via di miglioramento da alcuni anni, piano piano, un po' per volta. Detto questo, non è per tutti uguale. La terapia farmacologica non ha lo stesso effetto su chiunque o comunque ci sono dei nodi della psiche che rimangono, o l'ambiente in cui si vive è sfavorevole, o accadono cose brutte generando traumi e dolore. Però è importante capire che ci troviamo in uno stato alterato che ci trascina in una spirale di pensieri negativi, di rimuginii, di assenza di piacere, di voglia, di desiderii; di ricerca della solitudine, paura di stare con gli altri, ansia, scarsissime energie. Non è il nostro carattere, sono i problemi che abbiamo che ci ostacolano e ci impediscono tutto. Tutto quello che potevamo essere e che potremmo essere non è stato e non è a causa di questi problemi, ma non sono problemi irreversibili su cui è impossibile lavorare. Il problema è trovare il farmaco giusto. Lo psicoterapeuta giusto. Reagire bene ai farmaci. Mettersi in discussione. Affrontare ed attraversare tutto il proprio dolore, prendersi carico di quello stato infiammato. Anche se tutto sembra negarlo bisogna convincersi che quel potenziale è ancora lì. Anche se finché non lo si tocca con mano è difficile crederci, ma è così. |
Re: Non mi piace più nulla
Anch'io da dieci anni a questa parte vivo così, nel nulla assoluto; l'anedonia, la depressione, il DOC, mi hanno prosciugato.
Non provo più interesse, piacere, appagamento, soddisfazione in nulla (e questo è proprio un disturbo che si chiama anedonia, per il quale sono in cura). Ho perso qualsiasi piccolo sogno nel cassetto o piccolo sfizio che avrei voluto togliermi; i miei hobby e le mie passioni si sono trasformati in fissazioni ossessive che devo tenere a bada con gli psicofarmaci (come ormai qualsiasi cosa). Non trovo più senso in niente, sembra tutto inutile, insignificante, uno spreco di tempo, energie e soldi (che ovviamente dovrebbero mettere i miei perché non sono indipendente); è sempre un ripetersi "tanto non vale la pena", "tanto non riuscirò a concludere e finirò per lasciare tutto a metà per poi buttarlo via", "tanto non ho i soldi", "tanto prima di arrivarci faccio in tempo a morire"... Ormai riempio le giornate stando impalato davanti al monitor del pc (che tra l'altro anche io mi ero assemblato con tanti progetti e obiettivi in mente, tutto andato a puttane) senza neanche sapere cosa fare, cosa guardare... Oppure a vegetare sul divano o sul letto, provando magari a dormire perché almeno quando dormo non penso (se mi va bene e non ho gli incubi che ogni tanto mi fanno svegliare nel panico). E' tutto un andare avanti per inerzia, giorno per giorno, ora per ora...pensando di morire il prima possibile o di trovare prima o poi il coraggio per farla finita da solo |
Re: Non mi piace più nulla
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Re: Non mi piace più nulla
La mente è per sua natura inquieta, si distrae, il cercare di non farla pensare è come voler prendere il vento con le mani per farlo andare là dove si vuole.
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