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aids & diabete & buone notizie
finalmente l'AIDS è stata FERMATA
per merito del dr. Gero Hütter( Berlin Charité Medical university) sfruttando le staminali di un uomo con il gene che rende resistenti all'hiv è stato curato un uomo sieropositivo sono FELICISSIMA ^_________^ mi sembra un bel progresso Quote:
si può guarire anche dal DIABETE grazie al prof. Antonio Secchi (Istituto Scientifico Universitario San Raffaele - Milano) ha fatto un trapianto di cellule del pancreas su un paziente che ora non è più diabetico Quote:
----------> EDIT 23.00 per me è ragionevole dire che un ceppo del virus HI è stato reso inoffensivo, quello che usa la Ccr5 per entrare nelle cellule (R5-using). Se non può entrare non può nemmeno riprodursi, evolversi, né tantomeno uccidere i linfociti T facendo precipitare il malato nell'AIDS... quindi, l'aids per la prima volta è stata fermata (non rallentata!) e senza la morte del paziente. E' un caso unico, ma meglio di zero casi... ora la ricerca può andare in questa direzione Da segnalare che il paziente del dr. Hutter dopo mesi non presentava nemmeno HIV-DNA, che di solito segnalano i depositi del virus... certo: - questo processo di cura è supercostoso e molto duro da affrontare (prima di trapiantare il midollo va distrutto il sistema immunitario del paziente) - i ceppi dell'hiv che non sfruttano la ccr5 ma altri co-recettori (CXCR4 e altri) non sono stati "disattivati" ma l'ottimismo c'è comunque. Da parte mia anche la felicità per questo paziente che è scampato al virus più bastardo del mondo ;-) Quote:
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e comunque la loro evoluzione e modificazione è casuale, data da errori nella copia del dna... quegli stessi "errori" del codice genetico che invece noi cerchiamo di sopprimere od evitare a tutti i costi ... |
Per la fobia sociale niente?
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vuol dire che stasera per festeggiar si va tutti a troie e facciamo a gara a chi piglia l'iads prima. :lol:
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per la fobia sociale non so... ci sono persone più preparate di me sulla questione farmaci ;-)
comunque la ricerca pura si applica di più sui problemi che interessano la maggioranza della popolazione mondiale, per la ricerca applicata a decidere la sorte dei progetti di ricerca sono le possibilità di profitto per le case farmaceutiche e/o altri... quindi, in teoria, per le minoranze malate le cose vanno più a rilento; anche la ricerca per malattie molto gravi e mortali langue se si tratta di patologie rare. credo funzioni così, ma sarei felice di essere smentita mi aspettavo comunque il solito sguardo rivolto al proprio orticello ma pensavo che almeno alcuni sarebbero stati contenti se non quanto me, almeno un poco... :roll: |
è stata fermata, che parolone, non corriamo
ne hanno di lavoro da fare per poter affermare una cosa del genere, se mai ci riusciranno |
Re: aids & diabete & buone notizie
C'è solo in inglese:
"A number of new experimental HIV drugs, called entry inhibitors, have been designed to interfere with the interaction between CCR5 and HIV, including PRO140 (Progenics), Vicriviroc (Schering Plough), Aplaviroc (GW-873140) (GlaxoSmithKline) and Maraviroc (UK-427857) (Pfizer) [Queste sarebbero le robe che modificano la proteina, proabilmente ci aggiungono qualche pezzo]. A potential problem of this approach is that, while CCR5 is the major co-receptor by which HIV infects cells, it is not the only such co-receptor. It is possible that under selective pressure HIV will evolve to use another co-receptor. However, examination of viral resistance to AD101, molecular antagonist of CCR5, indicated that resistant viruses did not switch to another coreceptor (CXCR4) but persisted in using CCR5, either through binding to alternative domains of CCR5, or by binding to the receptor at a higher affinity. Development of Aplaviroc has been terminated due to safety concerns (potential liver toxicity). [2]" http://en.wikipedia.org/wiki/CCR5 Secondo me non è che l'HIV è stato fermato, anzi, domani c'è già la nuova versione. Anche perchè se no a quest'ora il mondo sarebbe in subbuglio, mentre non vedo prime pagine sulle news, anzi non vedo niente. Spero che comunque si possa applicare a tanti pazienti. Comunque colgo l'occasione per ribadire quanto sia straordinaria la vita. Pensate è il virus che lotta contro di noi, si modifica, si evolve, fa di tutto per sopravvivere contro tutta la nostra furia chimica... Certo che è un punto di vista un pò cinico alcuni diranno, soprattutto per chi è nel lettino e domani muore, però questo è l'altro punto di vista, quello dell'altra parte. In fondo anche noi stiamo cercando di ucciderlo no? alessandro01 sei d'accordo? In questo secolo magari vedremo chi è che si è adattato di più. |
cmq i virus ce l'hanno per lo più con gli estroversoni, il fobico medio verrà riselezionato darwinamente
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Ora, non discuto che ci siano aspetti commerciali che influenzano il costo e la diffusione di alcuni farmaci e che le case farmaceutiche talvolta se ne approfittino però è la multinazionale farmaceutica che ricerca e trova terapie adatte a salvaguardare la salute della maggioranza della popolazione mondiale, non qualche baroncino all'università. |
volevo essere smentita ma non lo sono stata così tanto
prima mi riferivo alla ricerca per la salute, dove di fatto trovi una distinzione anche tu (data dai mezzi economici delle multinazionali) tra chi può fare più ricerca biomedica e chi può permettersi di fare ricerca farmacologica se negli altri ambiti (come quello del SETI...) questa distinzione non esiste né in teoria né in pratica mi fa piacere... ma nell'altro post non parlavo della ricerca in generale. Quote:
Magari all'estero questa "sinergia" funziona meglio, per fortuna e comunque mi spiace essere stata imprecisa, anche perché sembra che tu tenga parecchio a questo argomento: non volevo sminuire le case farmaceutiche parlando delle loro priorità, è solo un dato oggettivo che la ricerca di queste multinazionali non si concentri su malattie rare, o minori, preferendo quelle più diffuse grazie per la risposta seria ;) |
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Cmq seriamente parlando mi fa un piacere immenso che si riesca ad andare avanti nella cura di queste due malattie :) |
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meglio non "agitarsi" troppo per certe cose... :| |
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Non volevo smentire la scelta di concentrarsi sulle malattie rare tanto è vero che se rileggi attentamente ciò che ho scritto, lo confermo. Il tuo amico è ricercatore in Italia mi pare di capire e quindi conferma quello che dicevo io. In ricerca scientifica Italia e resto del mondo sono anni luce di distanza. Tu fai conto che in Italia l'università è una scuola che nel tempo libero fà qualche ricerca, mentre nel resto del mondo l'università è un istituto di ricerca che attraverso le lezioni diffonde le conoscenze acquisite nella collettività. Purtoppo i pregiudizi di cui parlavo e che sono sia nella sfera pubblica sia in quella privata in Italia più la piccolezza, non solo di dimensioni, delle imprese italiane spinge a trovare risultati in fretta e da spendere subito. Altrove l'industria sa vedere lontano ed intraprendere progetti ambiziosi. Io non ho parlato di mezzi economici, che è riduttivo, ma di struttura e organizzazione per svolgere le ricerche. Quando si deve sviluppare un farmaco si inizia col fare delle considerazione diciamo a tavolino, sulla base delle teorie e delle esperienze precedenti, e questo si fà anche insieme alle università e centri di ricerca pubblici, da cui si producono magari 3000 molecole che sono potenziali farmaci per quel malessere che ci interessa. A questo punto inizia tutta la fase di screening successivi per trovare quali sono effettivamente efficaci, quali effetti collaterali hanno, su quali soggetti (pazienti diversi con anamnesi diverse reagiscono in modi differenti, addirittura le etnie possono fare differenza), prima fai le cose in provetta poi passi agli animaletti e alla fine sull'uomo. E tutto questo va fatto seguendo le norme (alla faccia del Papa che sostiene che la Scienza non ha regole e deve essere guidata dalla Sua morale). Poi quando hai sviluppato il prodotto e ti sembra di aver finito devi fare le certificazioni per venderlo e molti paesi ancora non si fanno mutui accreditamenti delle certificazioni. Quindi un altro lavoraccio tenendo conto anche delle regole dell'organizzazione mondiale della sanità. Tutto buono, tutto giusto. Ma per tutto questo ci vuole proprio una grossa organizzazione con anni di esperienza che non si improvvisa nemmeno se hai tanti soldi. Anche se i tanti soldi poi li devono recuperare vendendo. Sicuramente anche con margini da farabutti :evil: . Ma se uno è piu piccolo non cava fuori niente di sostanziale. Tant'è vero che le malattie rare si curano male e spesso portano alla morte malgrado ci sia qualche manipolo di eroi che se ne occupa. Allora la differenza non è tra ricerca di base e applicata neanche nella ricerca farmaceutica ma tra occuparsi di un prodotto di nicchia oppure no. E questo effettivamente è un limite dell'attuale sistema industriale, ti dò ragione. Ma se vuoi fare ricerca devi essere grande, altrimenti non ci riesci e per essere grande devi fare per forza certe scelte. |
Monet, se ti dà noia scendere nel personale puoi evitare di rispondere :) ma sei così informato perché lavori nel settore o per altri motivi?
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questo forum ne è la dimostrazione... sei estroversone? ottimo...ti cerchi una ragazza dopo l'altra per fartela dare...---> ma almeno ti auguri che è qualche scema che te l'ha data a te e pochi altri e che non si faccia di eroina e/o se la sia fatta con uno che aveva l'HIV. viceversa....sei introversone? nessuno te la dà ---> c'è il consiglio del forum "vai a prostitute" --> lì ci andranno almeno 28 persone al giorno che hanno contratto il virus....magari quel giorno la prostituta è particolarmente depravata e lo vuole fare senza preservativo (tu ovviamente ci stai)...e zac :P |
Minkia, questa si che è scienza.
Comunque anche per la fobia sociale esiste la cura, una supposta. La prendi nel @#|0. |
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