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E noi? intro-pride
Più diritti a tutte le minoranze, e gli introversi? Non esistono.. o forse sono agnelli sacrificali.. Li si lascia in balia di loro stessi poiché non è rimasto più nessuno da prendere in giro?
Io non so come queste cose si possono portare all'attenzione pubblica, ma non mi sembra normale che un balbuziente venga preso in giro da quando nasce a quando muore, e ci si fanno pure le barzellette e l'introverso pure. Non chiedo il diritto alla parità relazionale, perché amici e partner non si possono imporre per legge, ma almeno il rispetto della persona e del lavoratore introverso. |
Re: E noi? intro-pride
E a chi lo chiedi?
Bisogna uscire fuori a chiedere i propri diritti, magari trovi qualcuno che li appoggia, ma se i soggetti coinvolti non si attivano per primi facendo sentire la loro voce nessuno gli andrà dietro. |
Re: E noi? intro-pride
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Re: E noi? intro-pride
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Ti faccio un esempio, ho un problema di salute il quale è molto spesso minimizzato e sottovalutato nel senso comune. Ci sono quindi dei gruppi a tema. In questi gruppi i ci si sfoga e ci si compatisce e consiglia all'interno, ma qualcuno ha anche fondato delle associazioni, fa divulgazione, si è mosso per creare delle realtà di volontariato e attivismo, per portare al di fuori la cosa. Dalle challenge al telefono amico alle conferenze. Ci sono stati vari risultati concreti, quest'anno quella patologia è stata riconosciuta malattia sociale. Ma si è riusciti anche a fare cancellare certe pubblicità offensive sul tema. A fare variare certi protocolli terapeutici. Avere il politico aiuta, ma non è partita dal politico la cosa, ma da chi ne soffre che si è attivato a vario titolo. |
Re: E noi? intro-pride
Guarda con sospetto tutto ciò che ha a che fare col pride..... megli essere humble
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Re: E noi? intro-pride
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Ci sarebbe pure la LIDI, Lega Italiana per la tutela dei Diritti degli Introversi, ma non mi pare che sia molto attiva. |
Re: E noi? intro-pride
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Re: E noi? intro-pride
Le difficoltà sorgono con l' introversione problematica, gli introversi socialmente abili in larga parte sarebbero gli ultimi a voler essere accomunati agli introversi socioritardati.
Ed è difficile creare unità quando sono proprio le difficoltà specifiche a costituire il problema più che la tendenza all' introversione in sè, un introverso cluster A vede il mondo e vive in maniera molto diversa da un introverso cluster C. I cluster B poi sono degli estroversoni acchiappafiga e non li vogliamo. |
Re: E noi? intro-pride
Ci vorrebbe prima di tutto un'identità, e già qui la cosa è difficile, visto che si mettono spesso insieme l'introversione in sé e un bel po' di problemi di vario tipo.
Un introverso "risolto" poi non so quanto ne avrebbe bisogno. Lo stigma è più che altro verso certi tratti/comportamenti, e sarebbe forse più utile un pride per i "disturbi" mentali. La Lidi, comunque, è ufficialmente fallita da un decennio. |
Re: E noi? intro-pride
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Btw se serve una figura politica non carismatica e che non sa comunicare in modo efficace fatemi un fischio,mi candido io :V |
Re: E noi? intro-pride
Come ho detto più volte, tutto parte dai media. I media dettano l'agenda politica, ma non si capisce chi ci sia realmente dietro queste rivendicazioni.
La comunità LGBT è un altro discorso perché hanno anni e anni di attivismo, però altre battaglie portate di recente alla ribalta non è che abbiano chissà quali meriti. Chi c'è dietro la campagna del body shaming? Io non penso che abbiano ottenuto tutta questa attenzione andando in piazza a protestare. La verità, molto cruda secondo me, è che ci sono molte battaglie che sarebbero utili a molte più persone ma l'attenzione mediatica focalizza i problemi solo su alcune, tralasciando di conseguenza le altre. Le morti sul lavoro sono una catastrofe in Italia, come morti ne causa tantissimi, più del covid-19. Dobbiamo autoflagellarci noi lavoratori perché non ci battiamo per i nostri diritti, oppure qualcuno non sta dando il giusto risalto alla cosa? Quando vogliono battere su un tasto, ci fanno cento articoli al giorno, migliaia di post sui social, la tv ne parla al tg e di conseguenza tutti si sensibilizzano su problemi che prima erano percepiti come secondari (violenza sulle donne, cyberbullsimo, bodyshaming, razzismo) - non che siano battaglie meno importanti, però davvero monopolizzano tutto. |
Re: E noi? intro-pride
Dal mio punto di vista, lo sbaglio è ragionare come categorie singole perchè sono infinite: quello grasso, quello con gli occhiali, quello che fatica negli studi, etc. Andrebbe semplicemente messo "in particolari condizioni fisiche o psichiche" e racciuderle tutte.
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Re: E noi? intro-pride
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Re: E noi? intro-pride
Io vedo gente scendere in piazza per cause giustissime, vedi i genitori dei ragazzi disabili, bellamente ignorati dall'opinione pubblica. Oppure il caso Ilva, ecc., ci sarebbero mille esempi di attivismo che non acchiappa i like.
Poi arriva la telecamera, inquadra Greta Thunberg in una piazza a Stoccolma e i media non fanno altro che parlarne, nasce l'hastag #fridayforfuture e via dicendo. Adesso in realtà sembra essere calata l'attenzione, forse perché in questo momento non fa comodo questa cosa. Non sto dicendo che l'ambientalismo non sia importante, ma che sia stato strumentalizzato di recente perché bisognava cambiare la società è indubbio. Dietro deve esserci per forza una regia, un piano, un disegno che alcuni gruppi di potere hanno in testa per noi occidentali. Scendere in piazza non fa male ma non basta, senza l'appoggio dell'apparato dei media non vai da nessuna parte. |
Re: E noi? intro-pride
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Re: E noi? intro-pride
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Inoltre di per se questi problemi sono "invisibili" perché considerati alla stregua di roba normale, come l'ansia o la timidezza. Però una cosa è provare ansia ed essere timidi, un'altra avere disturbi d'ansia e di evitamento, con tutte le relative disfunzioni. |
Re: E noi? intro-pride
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Il concetto di "plusdotazione" ad esempio mi sembra per molti aspetti sovrapponibile all'introversione, è circoscritto e ben riconosciuto, e molti qui ci si riconoscerebbero. https://www.stateofmind.it/2021/03/p...zione-emotiva/ |
Re: E noi? intro-pride
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Io non mi ritengo introversa, ho delle condotte sicuramente di tipo introverso dovute al disturbo di ansia sociale , a vissuti personali e altro, ma non mi ci riconosco come indole e temperamento, non certamente appieno. Comunque sì, il primo a fare un lavoro di accettazione dell'introversione come variante di indole non negativa è il soggetto, se egli stesso la trova una brutta cosa a prescindere dal pregiudizio altrui anzi ci va dietro, io personalmente non sposerei la causa. É diversa da una patologia, che in quanto tale è negativa per chi la vive e per chi la vede. L'introversione è un po' come l'orientamento sessuale, non ha niente di intrinsecamente negativo, se non il pregiudizio che la accompagna. |
Re: E noi? intro-pride
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Per il resto non sono per nulla convinto, il qi superiore non mi pare l' unico indicatore di introversione come pure il discorso sulla "sensibilità" mi pare molto ambiguo; la sensibilità in sè come tendenza alla reazione immediata di qualche tipo allo stimolo mi pare anzi una caratteristica della nostra epoca più che di un dato profilo psicologico, a meno di non ammantarla di virtù morali varie ( cosa invece tipica ) in modo da riconoscerla solo in determinate manifestazioni e non in altre. |
Re: E noi? intro-pride
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Questa è un po' la solita storia "se non ottengo il massimo, e per quello servono certe cose, allora non vale la pena fare niente". Liberissimi di volere tutto o niente, ma non di dire che se non sei un fenomeno gigante con amicizie potenti non ottieni nulla, perché la realtà non è questa. |
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