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BadDream 09-11-2008 12:46

La forza di tirare avanti nonostante gli handicap
 
Nella mia università mi è capitato di vedere molte persone "diversamente abili", affette da handicap più o meno gravi, che possono andare da un difetto di deambulazione a varie sindromi come Down o nanismo.

E non posso fare a meno di ammirarle, con tutto il cuore. Dove trovano, queste persone, la forza di alzarsi la mattina, vestirsi, uscire di casa, mettersi al confronto con il mondo, credere in se stesse e nel proprio futuro, studiare, dare un senso alla loro vita?

Le ammiro perché non possono certo dire che "Madre Natura" sia stata generosa nei loro confronti, eppure hanno la forza di stare al mondo e tirare avanti. E le vedi sorridere, fare amicizia, godersi la vita nonostante i propri limiti!

E ammirandole provo una profonda vergogna verso me stesso. Io che ho avuto la fortuna di nascere fisicamente sano, non sono in grado di trovarmi un nuovo amico in tre anni di università e soffro di fobia sociale o qualcosa di simile. Sono depresso e non so nemmeno bene il motivo. E loro cosa dovrebbero dire? Non avrebbero forse ben più motivi di lamentarsi, rispetto a me? Non sono partiti più svantaggiati? Eppure lottano contro il proprio destino, danno un senso a se stesse e alla loro esistenza, pedalano molto più veloci di me! che perdo tempo a lagnarmi, autocommiserarmi, piangermi addosso e non fare concretamente nulla per migliorare. Sembre bloccato in questo limbo, sempre impantanato in questo stagno, da anni e anni.

Una volta mio padre mi disse che, fuori dal suo ufficio, aveva visto un uomo che accompagnava il figlio handicappato su una carrozzina. Ed entrambi sorridevano, erano felici, sembravano il ritratto della solarità! E lui mi disse di provare moltissima ammirazione nei loro confronti, specialmente a confronto con la nostra (problematica, senza reali motivi!) famiglia. E ancora adesso, a distanza di molti anni, mi ricordo di questo episodio, e di molti altri cui ho potuto assistere personalmente.

(fine prima parte)

SiVieneESiVa 09-11-2008 13:14

Non c'è modo migliore per farsi del male

confrontare la propria vita con quella degli altri
bisogna superare questa cosa.

Reverendo_Pride 09-11-2008 14:26

Quote:

Originariamente inviata da SiVieneESiVa
Non c'è modo migliore per farsi del male

confrontare la propria vita con quella degli altri
bisogna superare questa cosa.

Quotissimo.

BadDream 09-11-2008 14:33

inevitabile che sia così!
 
Hai ragione, si rischia di farsi molto male, perché spesso il confronto è impietoso e mortificante.

Ma bisogna anche ammettere che l'uomo è un animale sociale ... e come tale, una persona non può fare a meno di confrontare la propria vita con quella altrui. Viviamo immersi in una società altamente competitiva, piena di status symbol, di scale e gradini sociali, di "must" dei quali non puoi fare a meno per essere considerato "normale" o "right" (fidanzata, amici, soldi, bel lavoro...) voglio dire, anche volendo, io non riesco a bendarmi gli occhi e tirare dritto x la mia strada facendo finta di nulla, è del tutto inevitabile che nasca un confronto con l'Altro...a maggior ragione quando mi sento "diverso" e mi rendo conto che mi mancano tutti gli standard per essere considerato uno "normale", a posto, vincente...

... il problema è che, finché il confronto si basa con quelli che stanno "al di sopra" di me in tutto, mi sento avvilito e depresso fino a un certo punto.
Ma quando vedo persone che avrebbero molti più motivi di me per lamentarsi e maledire la vita, per gridare all'ingiustizia e nascondersi dietro qualche alibi che li protegga dai loro insuccessi ... e tuttavia queste persone fanno quello che io non riesco a fare, si impegnano, lottano, combattono, e strappano successi alla vita e al destino ... beh, oltre ad essere avvilito dal confronto in sè, mi vergogno tremendamente di me stesso, provo rabbia e frustrazione, perché mi rendo conto che i miei sono tutti alibi, che sono imprigionato in una gabbia mentale che nemmeno conosco, ma che mi impedisce di fare cose del tutto fattibili, che sarebbero alla mia portata, ma che io vedo come impossibili o enormi da affrontare... sì, insomma, mi crollano tutti gli alibi, tutte le scuse, tutte le comode giustificazioni che mi consolavano con un bel "non è colpa mia, è la vita che è stata ingiusta con me".

calireo 09-11-2008 14:39

Quote:

Originariamente inviata da SiVieneESiVa
Non c'è modo migliore per farsi del male

confrontare la propria vita con quella degli altri
bisogna superare questa cosa.

SiVieneESiVa è più alto di meeeee buahhhhhhhhhhhhhhhhhhh

BadDream 09-11-2008 14:52

calimero tu scherzi, ma il ragazzo della mia ex migliore amica era alto 1.87 e (essendo io segretamente innamorato di lei) all'epoca mi ero fatto venire i complessi pure x l'altezza! :? dev'essere nel mio dna, nn so, nn riesco a fare a meno di confrontarmi con il prossimo, spesso temo il suo giudizio, le critiche nei miei confronti ... oggi ho letto del disturbo evitante della personalità e devo dire che mi ci riconosco molto, troppo x essere una coincidenza

calireo 09-11-2008 14:55

et voilà
http://www.fobiasociale.com/postt6921.html

cmq l'altezza o l'aspetto fisico in generale è un complesso comune a molti
anche quando hai una persona, hai sempre paura che possa preferire qualcuno più alto o bello di te
sono paure difficili da sradicare, poi se non hai nulla e vedi spilungoni assieme a tappine che sarebbero troppo basse anche x te, ti girano pure :D

SiVieneESiVa 09-11-2008 15:36

Baddream
alle volte bisogna avere la forza di dire "chissenefrega"
non siamo uomini migliori, ma neppure peggiori di altri
non dobbiamo sentirci male per sempre
Quote:

Originariamente inviata da calireo
Quote:

Originariamente inviata da SiVieneESiVa
Non c'è modo migliore per farsi del male

confrontare la propria vita con quella degli altri
bisogna superare questa cosa.

SiVieneESiVa è più alto di meeeee buahhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Dai cali, supereremo anche questa...
:)

vetro 09-11-2008 15:59

Quote:

di "must" dei quali non puoi fare a meno per essere considerato "normale" o "right" (fidanzata, amici, soldi, bel lavoro...)
Hai menzionato in ogni caso delle cose che non piovono dall'alto ma che vanno conquistate.Come?
Con la volonta',tenacia,passione,voglia di migliorarsi.
Inoltre devi capire cos'è bene per te,come vuoi essere e non come gli altri vogliono che tu sia per essere "normale".

Incubus 09-11-2008 18:43

Quote:

Originariamente inviata da calireo

i sintomi sono terribilmente familiari! :?

Quote:

Originariamente inviata da vetro
Inoltre devi capire cos'è bene per te,come vuoi essere

hai colto nel segno, vetro, penso sia proprio questo il mio problema principale, il nucleo da cui derivano tutti gli altri...dopo più di vent'anni non ho ancora capito chi sono veramente, cosa voglio dalla vita, quali sono le mie potenzialità, quale futuro può aspettarmi...e più ci penso e meno ci capisco...sono come nel mio avatar: una sagoma oscura, indecifrabile, solitaria, annichilita...mah, beati coloro che hanno le idee chiare!

morenson000 09-11-2008 18:44

guarda non parliamo della mia famiglia.di male in peggio.

gattasilvestra 09-11-2008 20:01

Re: inevitabile che sia così!
 
Quote:

Originariamente inviata da BadDream
... il problema è che, finché il confronto si basa con quelli che stanno "al di sopra" di me in tutto, mi sento avvilito e depresso fino a un certo punto.

mi sembra inutile e dannosa questa visione superficiale... ti fa fissare su falsi problemi... quando si dice che "i soldi non fanno la felicità" e altre amenità (non riesco a considerarle banalità...) simili, si pensa appunto a chi non sa godersi la vita, in ogni caso

Quote:

Originariamente inviata da BadDream
E loro cosa dovrebbero dire? Non avrebbero forse ben più motivi di lamentarsi, rispetto a me? Non sono partiti più svantaggiati? Eppure lottano contro il proprio destino, danno un senso a se stesse e alla loro esistenza, pedalano molto più veloci di me!

ti auguro che la tua ammirazione per chi è "felice nonostante tutto e tutti" si trasformi in ispirazione per cambiare la tua situazione...

vetro 09-11-2008 20:47

Quote:

dopo più di vent'anni non ho ancora capito chi sono veramente, cosa voglio dalla vita, quali sono le mie potenzialità, quale futuro può aspettarmi...
Piano piano lo capirai.Datti tempo.Ma devi fare esperienze,confrontarti, per capirti e capire cosa vuoi.


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