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Ossessione per la laurea
Qualcuno la ha o l ha avuta?non importa se pensata o se indotta..che non laureandosi ci si sente dei falliti?che finché non si riesce a farlo ci si sentirà incompleti?ditemi le vostre esperienze..
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Re: Ossessione per la laurea
io mi sento un fallito per varie ragioni, non essere laureato a 25 anni è una di queste,
ma resterei fallito anche se mi laureassi, lo farei troppo tardi e laurearmi in triennale a 27 anni non mi darebbe pressoché nessuna soddisfazione. |
Re: Ossessione per la laurea
Non è la laurea ma le capacità e la tenacia della persona a decretarne il "successo", o se vogliamo usare un termine migliore la soddisfazione.
Io ho la laurea ma guadagno come se non meno di un diplomato e sono un emarginato, sfigato e depresso. |
Re: Ossessione per la laurea
Mai andato all'università, forse l'unica scelta che ho preso con convinzione e di cui non porto alcun peso
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Le ossessioni non sono mai positive purtroppo , portano inevitabilmente a soffrire
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Re: Ossessione per la laurea
Io ho avuto il primo tracollo dopo essermi laureato, non avendo più scuse ho dovuto scontrarmi con lo spietato mondo del lavoro.
A me piaceva la routine universitaria, anche la socialità, purtroppo non ho potuto apprezzarla a pieno perché ero pendolare e comunque già sull'orlo di una depressione latente. |
Re: Ossessione per la laurea
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É una delle mie ossessioni...per due motivi:
-lavorare come ingegnere era il mio sogno -Mi sento un fallito se faccio il paragone con i miei parenti, dato che la maggior parte sono laureati |
Re: Ossessione per la laurea
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Re: Ossessione per la laurea
1 allegato(i)
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Re: Ossessione per la laurea
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Re: Ossessione per la laurea
Mai fatta l'università, mai importato niente di farla. Già prendere il diploma è stata un'impresa.
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Io ho frequentato per un anno l' Accademia di belle Arti, ero bravo nel disegno, e volevo coltivare i miei sogni giovanili di diventare un fumettista o un illustratore, tra l'altro alle superiori io e lo studio facevamo a botte, anche se mi sono diplomato con una buona media ma piuttosto in ritardo.
Ho avuto occasione di poter alloggiare in un convitto per studenti perché ero borsista. Ci sono stati momenti belli in cui ero contento di aver preso quella decisione, ho conosciuto diverse persone interessanti, avevo fatto amicizia con due ragazze del convitto e talvolta mi invitavano nella sala comune a fumare qualche canna e mi capitava ogni tanto di andare a delle feste organizzate dai ragazzi del corso. Dentro di me però c'era sempre quel senso di inadeguatezza in confronto agli altri che mi portava a vivere queste situazioni con estrema timidezza e chiusura. Se gli altri non organizzavano niente, non avevo comunque il coraggio di scrivere a qualcuno per uscire durante le serate universitarie. Capitavano settimane in cui la mia vita era alloggio => sede dell'Accademia=> alloggio e non vedevo l'ora di tornare a casa il fine settimana. Dopo un anno e 2 esami mancanti avevo perso completamente motivazione nel continuare quel percorso di studi e abbandonai, all'epoca andavo da uno psicologo che mi sconsigliò di farlo, anche per mantenere comunque quel piccolo giro di conoscenze che nel frattempo mi ero creato. Alla fine me ne tirai fuori, quasi tutti i contatti persi (rimasi in contatto solamente con un ragazza) e iniziai questa grande corsa inarrivabile alla ricerca di una qualsiasi occupazione. Traendo delle conclusioni, penso che con un percorso di studi del genere, a meno che uno non sia molto motivato non ti potrebbe lontano. Sono troppo pippa, o almeno è questa l'idea di me stesso per poter frequentare un altro percorso universitario, e alla mia età finirei per laurearmi dopo i 30 anni (stando preciso nei tempi). Ho nostalgia della vita degli universitari, feste, uscite, ubriacature e quant' altro, ma con i problemi che ho e per come è la mia personalità mi ritroverei a viverle sempre come eventi particolarmente stressanti, a volte vorrei che il mio cervello smettesse di crearsi tutti questi problemi e vivermi le cose come il resto della gente. Comunque sì, mi sento molto svantaggiato nel non possedere un titolo come la laurea, non posso ambire a lavori più decenti (anche se si vede quanto in questo paese anche per chi è laureato sia molto difficile l'inserimento lavorativo, e quanto gli stipendi siano da fame pure per un laureato), e soffro di una sorta di complesso di inferiorità in cui, quando mi capita a volte di interagire con persone laureate, di sentirmi molto a disagio e avere l'idea di non essere degno di confrontarmi con loro. Scusate per il lungo papiro 😅. |
Re: Ossessione per la laurea
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Io sono laureato in Ingegneria con ottimi voti ma faccio un lavoro che potrebbe fare anche qualcuno che non ha il diploma. Alla fine nel mondo del lavoro alle aziende non importa chi sei e le potenzialità di crescita professionale che puoi avere ma a loro interessa soltanto le competenze che hai, le esperienze professionali che hai fatto e quanto ti sai "vendere". In pratica ho studiato 9 lunghissimi e faticosissimi anni per ottenere una laurea con cui mi ci potrei tranquillamente pulire il sedere ...
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Re: Ossessione per la laurea
Le lauree veramente necessarie sono poche. Male non fanno, ma tolti dei settori specifici, si può fare molto anche senza.
Ovviamente servono tenacia e un obbiettivo concreto, purtroppo |
Re: Ossessione per la laurea
È un' ossessione orribile,non c'è nulla da fare finché non avrò quel cazzo di pezzo di carta non sarò tranquillo..
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Mi mancano 10 esami alla triennale (9 se passo quello di domani), se non avessi neanche mai provato a fare l'uni (soprattutto con un diploma di liceo scientifico) penso che ne ne sarei pentito. Mi sono iscritto a 22, meglio tardi che mai. La pandemia ha un po' "scombussolato" questa mia esperienza ma pazienza..
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