Originariamente inviata da Gummo
(Messaggio 2591655)
Thread via di mezzo fra il racconto comico e la richiesta di un parere. Anche se obiettivamente potete aiutarmi ben poco, alla fine dovrò essere io a darmi una mossa...
In pratica un po' di giorni fa ero sul treno e vedo un tizio sulla trentina in evidente difficoltà. Non capiva in che stazione dovesse fare il cambio per prendere il successivo. Ascoltando, ho capito che dovevamo fare lo stesso tragitto, allora mi sono fatto avanti e gli ho detto: 'guarda, vado anch'io dove devi andare tu, magari quando siamo arrivati ti faccio un fischio così stai tranquillo, non ti preoccupare'. Pensavo che la cosa fosse finita lì, un mio gesto gentile e il suo cenno affermativo, invece no, non l'avessi mai fatto: il tizio si è seduto vicino a me e ha iniziato a parlare della qualsiasi, come se quella fosse una scusa per dare inizio a un flusso di coscienza. Io sto al gioco - anche perché non avevo di meglio da fare - e lo ascolto, lui per lo più parla della Sacra triade calcio-figa-macchine, poi si contraddistingue per perle tipo: 'io non ho mai aperto un libro e ne vado fiero, io sono contro i libri' / 'guarda quello (riferito a un tizio di colore, ndr) mamma mia che faccia, fa paura...', io ovviamente non so mai che dire per tutto il tempo, tant'è che anch'egli se ne accorge e mi fa: 'ho notato che quando parlo di calcio diventi muto, vabbè non parliamone più' (e non parlarmi proprio più no?), una cosa tira l'altra, siccome sono una persona che non sa farsi indietro, gli do corda mentre mi parla un po' della sua famiglia/fidanzata/lavoro, mi racconta di dove sta andando, e io mi apro un po' sulla mia situazione. A un certo punto mi fa: 'dopo dammi il numero che magari una volta ci becchiamo per un aperitivo', io soprassalto internamente e accenno un timido 'sì', sperando che poi si scordi del proposito, poi pochi minuti dopo mi chiede se ho Instagram, e io ho pensato che sarebbe stato saggio dirgli di Sì, così avrei evitato di dargli il numero ti telefono (molto più invasivo) e poi avrei fatto perdere le mie tracce. Lui mi porge il cellulare e mi dice di auto-aggiungermi tramite il suo profilo, io lo faccio. Arrivati a destinazione ci salutiamo (mi batte il cinque, mi chiama 'fratello', ma da dove salta fuori quest'espansività?) , io voglio credere sia tutto finito , invece inizia a taggarmi in Storie su Instagram (anche in una dove si sta facendo un caffè... in treno parlavamo di quanto ci andasse un caffè, tutto qui) e mi manda un audio chiedendomi che gli dedichi anch'io uno stato mentre bevo il caffè (?!), poi ogni giorno mi chiede come va, come sto, - io rispondo a monosillabi nella vana speranza di fargli intendere qualcosa, invece lui continua imperterrito a cercarmi! - un giorno si è indignato perché ero passato in zona da lui e non gli ho detto niente, mi ha fatto promettere di dirgli qualcosa la prossima settimana... Io ovviamente non lo ho la benché minima intenzione di rivederlo anche soltanto per un minuto della mia vita.
Al di là del fatto che proprio NON RIESCO A CAPIRE come abbia fatto a prendere in simpatia me, che in pratica sono il suo esatto opposto come persona, con cui non è venuto fuori nessun particolare motivo di legame, io mi chiedo se vi siano mai capitate situazioni simili. Io vorrei bloccarlo in tronco ma ho paura di ribeccarmelo sul treno e di non sapere cosa dire. Perché lui fa spesso quel tragitto. E purtroppo bloccando qualcuno su Instagram la tua chat rimane, quindi fa subito a comprendere che gli hai oscurato il profilo e quindi lo hai bloccato per levartelo dai maroni.
Vorrei tanto essere una persona che dice papale papale: 'Guarda, non mi va di esserti amico, non mi va di uscire con te, questa è la mia vita e quella è la tua, arrivederci e grazie'.
Rule n°1: mai aiutare gente sul treno.
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