''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Secondo voi è normale dire ad una persona in cura per ansia depressiva '' non sei più come prima, ora sei sempre triste e non è un comportamento corretto '' o sentirsi delusi perché ne è affetto?
Stavo seguendo un percorso terapeutico per affrontare dei traumi e questa stessa persona mi ha detto '' Guarda che se ti dice (il terapeuta) che ti devi allontanare da me non ci vai più''.


Purtroppo la persona è un mio genitore e sento costantemente dai loro sguardi ''Sei una delusione, perché non puoi essere normale?''
:unsure:

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Secondo me è più preoccupazione da parte loro. Forse gli dispiace vederti così e secondo loro in questo modo ti spronano a migliorare.
É come quando mia mamma non sta bene e io mi arrabbio con lei perchè non sta bene. Ovviamente mi rendo conto che non è colpa sua se si sente male ma è come uno strano meccanismo di difesa, come se non si accettasse che quella persona possa stare male.
Anche questa frase che hai scritto '' Guarda che se ti dice (il terapeuta) che ti devi allontanare da me non ci vai più'' sembra più detta per paura.
Però ovviamente non conosco la situazione quindi sto solo facendo ipotesi.
Mi rendo conto che questa situazione non ti aiuta per niente ma non devi farti venire i sensi di colpa.

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Secondo quel babbeo la tristezza è assimilabile ad un comportamento, abbiamo a che fare con un esimio luminare delle neuroscienze intento a illustrare la sua inedita teoria.

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

E da quando l'ansia depressiva sarebbe un "comportamento"?? :confused:

Ci sta la preoccupazione/tristezza di un genitore nel vederti in uno stato depressivo, ma a maggior ragione non ti dovrebbe affossare con queste frasi infelici... e soprattutto dovrebbe desiderare per te quello che realmente potrebbe darti un beneficio

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Devi cercare di concentrarti sulla tua terapia senza farti frenare, se riuscirai a migliorare potrai ottenere progressi inaspettati da te e gli altri. I genitori probabilmente vogliono bene ai figli ma con la stessa probabilità non possiedono lucidità, forza e conoscenze necessarie ad aiutarli veramente in situazioni particolari, pur in buona fede potrebbero complicare le cose.

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Bah,molto molto sensibile..io non so se molto genitori si rendono conto dei danni che possono fare certe loro esternazioni..specie quando si è piccoli

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

Un mio ex ragionava così, una roba allucinante.
"Come fai ad essere depresso se hai me?"
"Senti, ho avuto una giornata pesante e tornando a casa non mi va di vedere gente depressa."
"Vorrei tanto buttare nel cesso tutte quelle medicine che prendi."
A quest'ultima reagì chiedendo: "E come mi curo? La depressione è una malattia, lo sapevi." Silenzio...

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

i genitori reagiscono a loro modo,ci sono quelli più comprensivi e quelli che cercano di spronarti.non credo che lo fanno per cattiveria,ma semplicemente per farti reagire e combattere.non so quale sia stato il motivo che ti ha fatto andare in questa ansia depressiva,ognuno ha la propria storia e ogni volta e sempre diverso.quello che posso dirti che farsi delle paranoie e il modo sbagliato di ragionare,anche io sono stato in cura per diversi anni per un caso simile.ti capisco che in questo momento difficile vedi tutto nero,ci sono passato e in quel periodo sentivo tutti contro di me sopratutto la mia famiglia.ma più andavo avanti e più mi rendevo conto che ero io il vero problema,e vero in questa società di oggi le persone con problemi di salute non sono presi in considerazione e molte volte la cattiveria prende il sopravento ma il mondo di adesso va cosi.di sicuro la famiglia dovrebbe essere più comprensiva con un figlio con certe problematiche,ma a volte non e cosi.:pensando:

Re: ''Mi dai fastidio se sei triste''
 

E' comunque squallido che tu debba risollevarti per loro piuttosto che per te stessa

Più che squallido io direi, appunto, triste