Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Penso di esserci nato, e ho sempre percepito molto forte la predisposizione innata; col tempo ho solo dato una forma razionale alle mie sensazioni.
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
1 allegato(i)
Secondo me lo si diventa in 3 passaggi:
1) Predisposizione genetica, complicazioni del parto e del periodo prenatale, e in genere ciò che avviene di storto nell'intervallo tra il concepimento e la nascita 2) Una inesistente o pedestre educazione alla socialità nel periodo tra i 0 e i 5 anni 3) Nel caso si sia fatto casino nei punti 1 e 2, non apportare degli interventi correttivi di emergenza nell'intervallo tra i 5 e i 15 anni, che sarà ovviamente costellato dagli attacchi dei bulli che si avventeranno su di te come api sul miele A questo punto, salvo miracoli, sei già |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Vabbè, Dep, dai... Se l'iposocialità risale a traumi durante il parto, un genio come è stato trattato durante il parto?
Magari siamo tutti diversi perché la diversità è naturale. Siamo diversi fisicamente, perché non caratterialmente? |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Io sono aspie funzionavo già da piccolo così,ricordo a 9 anni ero l'unico con la bici con le rotelle..
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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A questo punto farei un sondaggio su quanti di noi sono nati a seguito di complicazioni :D |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Dipende dai casi. Io e il mio psico concordiamo sul fatto che ci sia diventata in età adulta.
Altri invece ci nascono, ma riescono ad affrontarla. Comunque prima dei 20, non ho mai avuto atteggiamenti evitanti. Probabilmente è qualcosa che si è sviluppato nel tempo senza che ci facessi caso. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Secondo me lo si diventa evitanti attraverso le esperienze della vita e l'ambiente in cui si cresce. Nel mio caso, guardando una videocassetta di quand'ero piccolo dov'ero al mare, ho visto che ero molto socievole, andavo di sdraio in sdraio a far vedere i miei giocattoli.
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Poi bisogna stare attenti a non confondere il disturbo evitante col disturbo schizoide, perché sono molto simili come sintomi. Entrambi evitano, ma mentre chi è evitante vorrebbe partecipare alla vita sociale e ne soffre se non può farlo, lo schizoide evita perché non prova alcun piacere a fare cose con gli altri, avere relazioni eccetera
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Io ho probabilmente iniziato a evitare le situazioni sociali ai tempi dell'asilo, mi ricordo che spesso stavo in disparte e non volevo partecipare alle attività con gli altri bambini perché non mi interessavano o mi sentivo a disagio a farle.
Da lì in poi non ci sono stati particolari eventi avversi, semplicemente non avendo in pratica mai trovato persone con un carattere affine al mio ho continuato a tirarmi indietro quando c'era la possibilità di partecipare a qualcosa (sport, eventi sociali, ecc.), e il divario tra me e chi faceva queste cose fin dall'infanzia non ha fatto altro che aumentare, causando ulteriore disagio... |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Io credo di essere nato evitante, da che ricordi già all'asilo tendevo all'isolamento, ed ero attirato da cose opposte rispetto a quelle che piacevano a gli altri bambini.
Alle elementari andavo malissimo e ho iniziato a essere vittima di bullismo, le maestre mi scresitavano, non facendo nulla per farmi migliorare. Nel frattempo iniziai a soffrire di attacchi epilettici, che durarono qualche anno, così feci qualche visita neurologica e inziai delle cure che oltre a tenermi a bada gli attacchi, mi fecero diventare più socievole (non so se esistano psicofarmaci per bambini, ma credo lo fossero). Questa mia socialità improvvisa, nei confronti dei coetanei, fu un vero disastro, in quanto essendo quello "strano", il bullismo aumentò e iniziai a soffrire dell'escusione dei miei compagni, cosa che prima mi importava poco e niente, la situazione andò avanti fino alla 3 media. Adesso mi piace stare solo, ho evitato situazioni lavorative per paura del giudizio o di dovermi mettere in competizione con colleghi. Quest'anno per miracolo ho trovato un lavoro come guardiano notturno in un camping e lavorare da solo di notte, devo dire faccia proprio per me. |
Guardiano notturno deve essere il sogno di ogni fobico
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Alla faccia dei miei ex compagni bulletti che sono finiti a fare lavori faticosi sotto il sole |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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immagino che sarà pure frequentato da turisti, per cui deve essere anche interessante vedere gente di tutto il mondo |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
25% si nasce (predisposizione) 75% si diventa
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Nel mio caso l'evitamento è stato rafforzato dalle esperienze negative della vita, soprattutto con gli altri.
Quando ero bambino ero un pò introverso e mi piaceva passare il tempo da solo, tuttavia avevo anche qualche momento di curiosità verso situazioni esterne potenzialmente sociali..che però poi mi presentavano sempre il conto con esclusioni, inadeguatezza, derisioni e solitudine. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Soprattutto si diventa, secondo me.
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Visto che ho aperto io il thread ormai più di un anno fa, e dopo aver letto gli ultimi interventi e in seguito al procedere del mio percorso presso degli specialisti, voglio (ri)dire la mia.
Attualmente penso che la radice della mia situazione mentale (e di conseguenza sociale) sia il trovarmi nello spettro autistico e, secondo la psicologa specializzata in autismo che mi ha visitato, non sul lato lieve dello spettro bensì su quello medio. E questo trovo spieghi bene molte delle difficoltà che ho vissuto e vivo quotidianamente nella vita. Tendo a evitare, è vero, anche a evitare molto, ma questo ora lo vedo come un effetto inevitabile dei continui scontri che ho avuto col vivere sociale e con le altre persone. In pratica ho preso talmente tante mazzate che alla fine ho via via appreso l'abitudine a evitare, per salvaguardarmi emotivamente e perché ho imparato mio malgrado che a interagire col Mondo "non ne vale la pena". Ripensando ai miei anni passati, sin da bambino, posso constatare che avevo già i tratti autistici, che sono rimasti immutabili, ma questo non significa che rifuggissi la socialità o il mettermi in gioco (nelle attività scolastiche o con le possibilità di esprimere me stesso, e quest'ultima cosa l'ho sempre vissuta come molto importante), anzi, in diversi casi ero anche molto intraprendente, riuscivo a buttarmi. Poi a volte andava bene, spesso andava male, e col passare del tempo è andata sempre peggio. Riguardo al disturbo schizoide di personalità non riesco proprio a vederlo come mio, perché io ho costantemente cercato la socialità, ho avuto sempre un fortissimo bisogno di trovare persone con cui comunicare... solo che ci sono riuscito poche volte e quelle poche non sono quasi mai riuscito a gestirle sul lungo periodo. Ho bisogno di socialità ma mi sono ritirato socialmente perché non riesco a viverla. I primi tempi dell'isolamento, quando mi sono ritrovato senza quasi più nessuno, sono stato davvero male... adesso che il tempo è passato mi sono "abituato" alla solitudine e quasi non ci faccio caso. Ma ovviamente se potessi cambiare la situazione lo farei volentieri. Concludo ribadendo che a seguire con assiduità il forum continuo a pensare che diversi utenti si trovino come me nello spettro autistico senza ancora saperlo. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Finisce tutto in un circolo vizioso dove ovviamente la miccia che scatena il tutto è la caratteristica innata.
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Penso che mezzo forum sia Asperger ed e un peccato non abbiano la loro giustizia,perché nessuno gli fa una diagnosi,quei 4 che abbiamo certificati siamo fortunati e privilegiati..se hai tratti autistici da giovane sopratutto se hai difficoltà ad interagire,i rapporti muoiono la solitudine diventa forzata ma inevitabile..per 2 anni sono anche uscito a Catania..ma e dal 2017 che e cominciato l'isolamento..spero che a Ragusa o a carrapipi ci sia una svolta,e cercherò di presentarmi con l'entusiasmo di un ragazzino,
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Sono sempre stata disadattata e incompatibile con le altre persone per quanto ricordo.
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No scusa mi sono espresso male,ho sofferto un cane da ragazzo bullismo,balbettavo,a parte andare a scuola,stavo davanti al PC,mi ricordo che mi studiavo le formazioni di calcio e le imparavo a memoria,fino alla serie b,avevo una grande memoria,oggi di meno anche se sta tornando a ottimi livelli,dicevo fortunati perché io non ho mai mascherato un cacchio,vikingo a un certo punto ha capito che dove vive la sua immagine era quella dell' uomo schivo e riservato,dopo i 20 anni fino ai 27 ho provato a inserirmi da ogni parte,qualche esperienza l'ho fatta,ma poi quando cominciano comorbilita problemi di salute,ti viene voglia di stare solo,lo farebbe chiunque,come lo fanno tanti utenti,la solitudine diventa la tua compagna,per di più quelle poche amicizie che avevo in pandemia si sono sgretolate,più la sfera economica ecc..parlo di fortuna perché da quando ho la diagnosi da 2 anni anche con questa psicologica mi sembrò migliorato per il mio profilo..ed e meglio saperlo che non saperlo per me..al di là di prendere i soldi,l'invalidità sono scelte personali,uno può anche fregarsene,ma fare un percorso terapeutico adatto di miglioramento..quella di volere l'invalidità e stata una mia scelta,erche era il 2020 e ho temuto di finire alla Caritas,a 32 anni,anche perché oggettivamente per un Asperger senza categoria protetta e ne laurea,a 34 anni non so dove potrebbe lavorare,la categoria protetta e il rdc,saranno criticabili come scelte,tutto quanto,ma sono 2 strade che possono portarti a lavorare..però sentendo diversi utenti i tratti autistici si percepiscono meno di me probabilmente,ma ci sono..tra l'altro sulla stranezza,io sono sempre apparso eccentrico bizzarro,quando ho cominciato a fregarmene,vivo meglio,lasperger a mascherarsi,il masking comporta enorme stress,cose che i neurotipico non capiscono..
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Non saprei definire se pure io mi trovi nello spettro autistico o meno, ma sono d'accordo con chi chiede aiuti come l'invalidità.
La mia vita con il DEP mi ha portato a non lavorare mai, se non a 21anni per un mese in fabbrica (un disastro) e adesso a quasi 27 farò il guardiano per i 2 mesi estivi. Vedo gente meno intelligente di me, riuscire nella vita e io mi sento prigioniero di una gabbia. Il colmo che abbia anche molte competenze meccaniche, elettroniche e informatiche, ma rimangono solo dentro me e per ciò che riguarda me (mai portata la macchina dal meccanico per esempio, riesco a fare quasi tutto da me). |
Si sottovaluta una cosa,ricordo quando andavo al negozio e lavoravo e stavo a contatto con la gente che tornavo a casa esausto,e dovevo prendermi mezza giornata,un mese fa sono andato alla rappresentazione classica,era il primo evento tra la gente dopo diverso tempo forse 2 anni,sono tornato a casa stressatissimo,mi sento migliorato,ma finita la pandemia devo testarmi in condizioni normali,e non mi pento di aver fatto un lavoro individuale,sento dire qui dentro di gente stressata che subisce mobbing,mi ritengo migliorato,ma sono un po' impulsivo non so in un ufficio con qualche collega di autorità superiore se avrei avuto qualche problema,non tutti gli Asperger hanno problemi con l'autorità o col prendere ordini forse i bipolari,ma meglio evitare casini eventuali in ambienti di lavoro..se non ti senti sicuro di reggere,meglio cercare qualcosa di adatto,senza fretta,a maggior ragione che coi sussidi mille euro li prendo circa,tra l'altro sul rdc per me modificheranno qualcosa ma non credo lo tolgano perché l'aumento della povertà sarebbe raddoppiato...
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
si diventa spesso, se avete a che fare con ambiente e persone ostili
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Penso che ci sia una predisposizione genetica ma che poi siano i fattori ambientali ad innescarlo (bullismo, genitori anaffettivi
e svalutanti, ecc...) Mi è stato diagnosticato dopo i 30 anni e mi ricordo che ho da sempre provato un certo disagio nei gruppi sociali, ma sono stati poi una serie di avvenimenti a fare in modo che esplodesse e avvelenasse ogni secondo della mia vita. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Ma la domanda non dovrebbe essere se ci si nasce o ci si diventa, ma come uscirne...:pensando:
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Comunque la teoria che ho letto di complicazioni al momento del parto è interessante...mia madre mi disse che quando nacqui ebbi il cordone ombelicale stretto al collo o qualcosa del genere...
:nonso: Ecco perché la mia vita è come se avessi un cappio al collo.. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
Credo che per alcuni ci sia una vera e propria predisposizione, per altri invece lo si può diventare per alcune cause.
Nel mio caso lo sono diventato principalmente per la mia inadeguatezza dovuta soprattutto al mio aspetto fisico, sicuramente sono sempre stato timido fin da bambino, ma indubbiamente se avessi avuto una presenza più gradevole la mia situazione sarebbe completamente diversa. |
L'aspetto fisico fa,la timidezza la si associa alla bruttezza,spesso,non avevo questo aspetto da ragazzo,ma anche tanti uomini..se non prendi fedback come vuoi essere con le donne,se uno non riceve fedba
C cosa volete che faccia.. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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Ma se uno non ha doti comunicative è un problema. |
Re: Evitanti si nasce o si diventa?
è la somma che fa il totale. se già non sei bello, sei introverso e magari pure tirchio, ti sei scavato la fossa.
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
La simpatia serve per diventare amichetti al massimo
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Quella che mi dato il like non ha risposto..danno il like per gioco ormai su Meetic vergognoso,fanno perdere tempo ai ragazzi seri,per bene..se non ti piace qualcuno cosa gli metti il like...mi verrebbero di fare lo stronzo per davvero..
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Re: Evitanti si nasce o si diventa?
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E poi, in un sistema sessocentrico, parlare di simpatia è sempre declinato allo sguardo sessuale femminile. Cioè non sono simpatico se faccio ridere solo gli uomini. |
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