Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
bah...io dove lavoro parlo principalmente con anziani....meglio loro sinceramente dei giovani...mi tengono la giornata serena... soprattutto per quanto riguarda il passato e i vari matrimoni... vivo attraverso loro...di mio non ho più niente da vivere.
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
la mia mancanza di amicizie ( e solitudine fisica ) potrebbe rivelarsi normale, se facessi il guardiano del faro in una sperduta isola del mediterraneo. :sisi:
Ma a questo punto, e a questa età non posso che considerarlo un fatto ineluttabile. Quindi mi rassegno e quello che viene, viene... |
Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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poi magari uno è tipo il dottor manhattan che vive su marte e posso capire :nonso: (ma persino lui può teletrasportarsi sulla terra in qualsiasi momento :D ) https://s.aficionados.com.br/imagens...hattan_cke.jpg |
Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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https://i.imgur.com/Vhm1Abw.jpg |
Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
La pandemia ha cancellato i miei contatti sociali che prima anche se altalenanti c'erano. Nel mio caso i vari lockdown hanno inciso pesantemente, e si in parte sembrerò vigliacco ma do la colpa al coronavirus. Sono praticamente senza amici di Luglio, una pesante delusione sentimentale mi ha affossato l'umore, poi le persone che frequentavo sono rimaste con i legami forti che avevano, gli anelli deboli come me e tanti altri sono rimasti a piedi nel deserto. Ormai mi sono abituato a questa situazione anche se è stato un processo lento e doloroso di accettazione.
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
Sono sempre stato convinto che i rapporti e relazioni sociali sono tutte cose facili SE vengono in automatico, in quel SE ci sono raccolte varie cose :se si ha una vita normale fin dall'infanzia, se non si soffre di disturbi tipo i nostri, se caratterialmente sei una persona aperta, socievole, che sa stare in mezzo agli altri e si sa relazionare.
Se invece si hanno determinati problemi, blocchi, gravi incapacità sociali, una infanzia difficile, mancanza di serenità, fobie ed evitamenti vari, tutto diventa maledettamente complicato, non ci sono i presupposti perché lo sviluppo, la crescita avvenga in modo naturale e automatico. Il solo stare a pensare di non riuscire a vivere come gli altri, di non riuscire a fare questo e quello e quell'altro mentre agli altri riesce tutto o quasi tutto, é già sintomo che qualcosa non funziona proprio nei naturali meccanismi sociali, di inserimento, relazionarsi eccetera. |
Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
Io mi ricordo che già a 15,18,20 anni non ero capace di stare in mezzo agli altri, però forse a quell'età si ha una leggera incoscienza, ci pensi di meno e pensi di avere tanti anni davanti, ma dopo i 30 e adesso, quando vedi che quelli della tua età si sono fatti esperienze, una famiglia eccetera e tu sei sempre fermo al solito punto, la cosa è davvero frustrante.
Voi quando vi siete accorti di essere fatti fuori irrimediabilmente dai giochi? Subito a 15 anni o verso i 30 o 40? |
Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Re: Solitudine, solitudine, solitudine...
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Soprattutto negli anni indietro, anni 80 e 90 e 70,mi riferisco a chi è nato in quegli anni, che non c'era un uso come adesso di internet dove basta andare sullo smartphone e vengono fuori pagine e video su questi disturbi,era altamente improbabile che un genitore si accorgeva di cose di questo tipo su un bambino di 5 anni. Forse adesso c'è qualche possibilità in più, perché se ne parla di più. Forse se un genitore si accorge di problemi del genere sul proprio figlio, forse, e sottolineo il forse, c'è qualche piccola possibilità di uscirne, ma vanno presi in tenera età, a 5/8 anni. Dopo è tardi, se a 18 anni uno è a zero in amicizie, relazioni, se già da lì non matura nessuna esperienza, secondo me diventa davvero una impresa complicata risolvere questi problemi, perché nel frattempo gli altri vanno avanti, fanno esperienze alle varie età che servono come palestra di vita per le tappe successive. Cosa intendo dire? Io sono arrivato a 47 anni senza aver mai baciato una ragazza, mai una relazione, mai niente di niente, incapacità sociali gravi e profonde che mi hanno completamente compromesso una parte della vita, quella dei rapporti sociali, del trovare una persona eccetera. È impensabile recuperare adesso ciò che non ho mai vissuto prima, mancano completamente le basi su tutto. Poi ci sono quelli che dicono che basta che esci e risolvi tutto e che non è vero che la gente sta a guardare come sei socialmente parlando... Invece lo guardano eccome, e ti evitano se sei un incapace sociale, altro che non è vero |
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