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Essere "bisognosi"
Si dice che una persona "bisognosa" di attenzioni non sia attraente.
I bisognosi non se li fila nessuno, sono visti come il lebbroso che mendica, il bisognoso da la sensazione di chiedere chiedere senza mai dare niente in cambio. A me questo modo di vedere le cose fa particolarmente incazzare... Cioè come cazzo è possibile che uno non necessiti attenzione da altri esseri umani. Cosa deve fare uno, chiudersi nel suo stanzino? Dopo una vita passata ad essere ignorato, le attenzioni le voglio eccome, ma non per questo vuol dire che sono un egoista di merda. Il fatto di volere attenzioni mi sembra sicuramente una motivazione più genuina rispetto a stare con una persona per soldi o per sesso. Ma poi volere un po' di attenzione mi sembra la base, scusa come fai a considerare amico/a una persona che non ti caca manco di striscio? Non è che voglio l'attenzione, la pretendo, altrimenti cosa si interagisce a fare? A me i rapporti interpersonali sembrano una grande fregatura Forse devo provare a prendere un cane. |
Re: Essere "bisognosi"
Io direi piuttosto che la persona "needy" trasmette di avere dei bisogni più grandi di quelli che gli altri pensano di poter soddisfare. Vale in tutti gli ambiti.
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Re: Essere "bisognosi"
Io invece credo che la concentrazione debba per forza essere sul dare. Che sia attenzione o altro. Il problema è la richiesta, percepita o meno. L'attenzione, come l'amicizia o qualsiasi altra cosa può nascere soltanto in modo libero nell'altro. L'unica cosa che possiamo fare è dare, l'altro ha la scelta di ricambiare o meno. Se ricambia allora ci sta come cosa, senno niente. È come pretendere che una persona ti ami, non puoi, l'unica cosa che puoi fare è amarla, poi può succedere che lei ad un certo punto inizi a provare le stesse cose, come no.
Secondo me è molto più bello cosí il mondo, l'atto di attenzione incondizionato è nobile. Poi è come piantare fiori, tu dai, poi qualcuno prima o poi cresce. Ovviamente le persone dovrebbero essere più comprensive e molte volte si stancano velocemente se una persona non è a suo agio o reattiva o palesemente gioiosa nel vederli. Certe volte troppo velocemente, ma se uno cerca e si sforza molte volte le persone non si fanno troppi problemi ad includerti. Una cosa che mi sono abituato a fare è sorridere forzato, molte volte semplifica le cose. Comunque secondo me più vuoi una cosa, più devi darla, anche se un pò complessa la cosa. Se vuoi un sorriso devi darlo, se vuoi appoggio e comprensione devi darla. Se qualcuno se ne approfitta il meglio è smettere subito, i limiti sono importanti. Io sono sempre stato generoso quando ero al liceo e davo un morso dei miei panini sempre a tutti, un giorno un mio compagno mi ha rubato il panino e se le mangiato. A quel tempo ero stupido ed immaturo e mi sono arrabbiato senza fare molto, infatti a continuato per altre volte, ma ripensandoci avrei dovuto smettere di darlo a tutti e mandarlo a fanculo di brutto. |
Sono d'accordo con Vento, anche se come sempre la teoria è molto più facile della pratica.
Il fatto è che, nelle relazioni in generale,il bisogno esprime una mancanza interiore (di solito si fa riferimento ad una mancanza di amore,affetto, intesi per sé) ,e se quella cosa è mancante non potremo a nostra volta darla. Si è spesso mendicanti,due mendicanti che chiedono all'altro ciò che loro stessi non hanno. Colui che non chiede,che non mendica,che non pretende, attrae a sé proprio perché porta in evidenza la propria autonomia emotiva. Ciò detto, mi rendo però perfettamente conto che in situazioni di scarsa socialità,e di scarsi rapporti personali,o isolamento,il bisogno di attenzioni esterne sia forte,prepotente, e la sensazione che gli altri siano indifferenti al nostro richiamo porti ad una notevole sofferenza. |
Re: Essere "bisognosi"
Vento ha ragione, certe cose possono essere richieste, altre no. Per le prime è giusto farlo e puntare i piedi, per le altre puoi solo cercare di comportarti con gli altri come vorresti che gli altri si comportino con te, a volte funziona a volte no.
Aspettarsi un ritorno e pretenderlo, rischia di creare pericolose dinamiche di doppio legame (soprattutto nei rapporti affettivi), paralizzando l'altro e vanificando i tuoi sforzi per ottenerlo. |
Re: Essere "bisognosi"
Quote:
Se uno chiedesse solo di uscire insieme ad un altro, non penso che chiede la luna, il problema è che poi potrà dare poco in termini relazionali e l'altro si romperà i coglioni se può scegliere una persona migliore con cui poter uscire. A me fa quasi venire il vomito quando sento certe persone che fanno volontariato e iniziano a dire che i tizi più disperati hanno tanto da dare ma poi si guardano bene nella loro vita privati di frequentarli spazzando via subito quel che affermano a parole. Con un tizio del genere investiresti seriamente risorse? Se la risposta è no sono solo belle parole. E con questo non mi reputo di certo superiore moralmente, io faccio lo stesso, l'unica differenza è che a me non va di ripetere sempre le stesse fesserie. Io vedo che certi individui certe cose per altri le fanno, quindi non è proprio vero che questi bisogni di un altro non possono soddisfarli perché eccessivi visto che poi con altri riescono. Non è credibile dire che risultano eccessive certe richieste se poi quando l' altro può ricambiare adeguatamente o in natura o con altri mezzi si riesce a soddisfarle. Se io chiedessi ad una certa donna di fare l'amore o un bacio questa non può dirmi che questa richiesta è eccessiva quando poi la stessa donna queste cose ad altri c è riuscita e come a darle. Il problema qua è il "pagamento" quel che si può dare in cambio e non il fatto che la richiesta sia eccessiva. Se uno chiedesse di mangiare adeguatamente e non avesse un centesimo il fatto che questa richiesta non viene soddisfatta non dipende da una domanda abnorme ma dal fatto che il cibo che chiede il tizio in questione non può pagarlo. |
Re: Essere "bisognosi"
Se si ha un vero amico che ci vuole bene lo si avrà vicino nel bisogno , non è semplice avere una persona così nelle nostre conoscenze , una persona sensibile , dolce e simpatica , però se si ha una persona così non si è mai soli secondo me , ne nel bisogno e ne nelle cose belle
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Re: Essere "bisognosi"
Aggiungerei che la persona needy a volte non chiede davvero, soprattutto cose ragionevoli, ma si limita a frignare.
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La persona needy non risulta attraente per il fatto che, quello che attrae di una persona è di solito il carisma, la personalità...oltre all'aspetto. Se è pur vero che ognuno di noi ha bisogno di ricevere qualcosa dagli altri, tuttavia manifestarlo in modo evidente...porta spesso a non ottenere quello che si vuole..per il fatto che chi si dimostra apertamente ed eccessivamente bisognoso risulta avere ben poco carisma e personalità e a volte viene percepito come qualcuno che si apiccica, invadendo il tuo spazio e dando poco in cambio.
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Re: Essere "bisognosi"
Quote:
Un individuo che per svariati motivi può e riesce a dare poco riceverà poco. Qua con dare non mi riferisco necessariamente a qualcosa che si fa ma anche a quel che si è, e anche questo va chiarito. Se vuoi ricevere qualcosa devi individuare i bisogni dell altro e/o dimostrare di essere capace di soddisfarli, a questo punto può avviarsi una negoziazione. I disperati staranno e potranno stare al piú insieme ad altri disperati finché restano tali. Viviamo in un mondo stratificato dal punto di vista economico (e non mi riferisco solo ai soldi, una persona di bell'aspetto già ha un capitale da investire relazionalmente in certi ambiti rispetto ad un altra), se chi sta sotto volesse intrattenere relazioni solo con chi sta sopra è destinato a stare solo. Il valore in questa stratificazione non ce lo diamo da soli, siamo in questo simili a degli oggetti, al piú quello che si può fare è valorizzarsi acquisendo competenze, migliorando la aspetto, raggiungendo una certa posizione socio economica e cosí via. Se una lampada malandata potesse autopulirsi, ripararsi e cosí via acquisirebbe valore rispetto a quello che le viene dato: se si ristruttura un appartamento questo acquisisce valore, non è che se a parole dico a un altro che un tugurio vale quanto un altro appartamento ben messo, lo convinco per magia grazie all autopersuasione. Non penso sia una questione di atteggiamento psicologico superficiale se una persona viene emarginata da certi ambienti, è tutta l'esistenza e capacità di quella persona che spinge il resto del consorzio umano a piazzarla gerarchicamente là dove sta, si è molto piú simili ad un branco di lupi e roba del genere di quanto poi molti vogliono fare ctedere. "Noi non siamo bestie, siamo altro", sí s'è visto. |
Re: Essere "bisognosi"
Ma insomma basta anche con questa storia..vorrei vedere chi propaga queste teorie per quanto mesi della sua vita è rimasto solo..figuriamoci se questi hanno mai provato a stare ANNI in questa condizione..facile parlare da fuori
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Re: Essere "bisognosi"
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Re: Essere "bisognosi"
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Re: Essere "bisognosi"
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Questa mi pare una realtà abbastanza diffusa, ovvero che essere considerati positivamente sotto certi aspetti non implica essere considerati tali sotto tutti gli aspetti. C'è chi "va bene" come amico ma non come partner (o viceversa), chi "va bene" solo come conoscente o come collega di lavoro... tipo quei posti dove "bello sì, ma non ci vivrei" o al contrario ben serviti e comodi ma poco "turistici". Insomma, immagino che certe affermazioni vadano contestualizzate, individui e contesti sociali hanno tante sfumature ed è difficile che una persona sia considerata accettabile o preferibile sotto qualsiasi aspetto. |
Re: Essere "bisognosi"
Pure i finti indipendenti hanno bisogno.
Dei bisognosi dai quali distinguersi per sentirsi meglio. La gente che sta male non la vuole nessuno, razionalmente. Poi di fatto ci si sceglie in base ai disturbi dell'altro che più fanno comodo ai propri. Il non bisognoso non esiste, anche solo per il bisogno di essere lasciati in pace. O il bisogno di dare. I peggio sono quei manipolatori che sembrano autosufficienti e volutamente solitari, solo perché ad oggi hanno già manipolato, illuso, usato e gettato abbastanza e sono sazi. E fanno sentire l'altro una cacchetta bisognosa, quando magari lui sì, che veramente si è arrangiato senza calpestare nessuno, e i conti coi suoi problemi li ha fatti guardandosi allo specchio. Senza il "bisognoso", l'appagato non è niente. |
Si possono benissimo avere rapporti interpersonali non amicali, basta non spacciare queste iterazioni per "presunte" amicizie.
Quante persone dicono di avere amici a destra e a manca, quando in realtà la metà di questi manco risponde nel momento del bisogno ? In questi casi la risposta giusta da dare in alla domanda, "hai molti amici ?" Sarebbe: "cononosco gente che respira" |
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