Fuori luogo, sempre.
 

Ennesimo sfogo,

Oggi sono uscito per un'oretta e mezza per fare due passi vicino casa, all'aria aperta in campagna.

Riflettevo sui miei pensieri e stati d'animo che vivo quotidianamente.

In sintesi in ogni circostanza mi sento fuori luogo,evito di fare notare la mia presenza e ritengo ogni volta la mia presenza priva di valore aggiunto, Anzi al contrario genera solo insicurezza con le mie affermazioni.

Percepisco i messaggi di insicurezza, di conseguenza la trasmetto.

Costantemente penso che questo modo di essere mi abbia portato in una quotidianità nella quale non riesco a sentirmi a mio agio.

Circondato da persone che per me sono volti, nomi, cognomi.. nulla di più.

Continuo su questa strada ma prima o poi dovrei iniziare a volermi bene..

Mi sento esattamente come te da una vita... Io mi sento fuori luogo perché Sono fuori luogo... Non provo emozioni e sensazioni e sentimenti come gli altri... La mia alternativa è solo diventare schizoide... Cioè sono fatto così e me ne frego se gli altri sono diversi da me... Quindi li evito perlopiù

Re: Fuori luogo, sempre.
 

...Anche se secondo la mia esperienza lo schizoide è un caso meno grave e pesante di depressione....in ogni momento riesce a mascherare il suo problema eclissandosi o rispondendo in modi "normali"....difficilmente viene "beccato" per quello che è a meno che nn sia lui stesso a volerlo....ho 3 amici così e sono fatti con lo stampino....io sono il peggiore perkè la mia situazione non mi permette una soglia di autostima almeno sufficiente x potermi saltuariamente arrportarmi agli altri....in pratica quando sono a contatto con le persone sono cosciente del fatto che ai loro occhi sono "uno con problemi"....lo capiscono da come parlo ,dai miei movimenti e da come mi pongo (ogni tanto...ma solo ogni tanto riesco a sembrare "normale")

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Anche io mi sento senza valore aggiunto. Probabilmente lo sono. in parte è anche la società che chiede troppo, e gli altri che sono troppo superiori in tutto.. quantomeno in tutto ciò che riguarda la sfera relazionale.

Anche io mi sento così.
sicuramente non meglio, ma neanche peggio.. semplicemente fuori luogo.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

idem...uno che nn c'entra

Io non riesco ad affrontare la vita se non in maniera remissiva ed in costante balia degli eventi, che porta inevitabilmente a sofferenza e sentirsi costantemente fuori luogo

Re: Fuori luogo, sempre.
 

si, esatto, io non c'entro niente con gli altri.. questa gente che vuole essere competitiva.. prevalere sul prossimo.. questa gente che smania nel fare regali di natale.. io che c'entro con questi.. niente, zero.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Sempre fuori luogo, estraneo, alienato in ogni contesto. Sempre quel senso di "non dovrei essere qui, non ho nulla da spartire con queste persone."

Solo la compagnia di massimo 2-3 amici fidati di vecchia data mi fa sentire al mio posto, o meglio al sicuro.

Mai sentito parte di niente, sempre fuori da tutto a dover combattere solo con questa vita infame. Mai avuto quel senso di appartenenza a un determinato contesto che è così importante per la vita delle persone.

Il "fare gruppo" o "collaborare" per realizzare qualcosa per me sono concetti fuori dalla realtà.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

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Re: Fuori luogo, sempre.
 

Fuori posto, fuori epoca, fuori universo.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

E' veramente dura questa condizione. Ogni tanto vedo i tossicodipendenti che vanno al SERT, fanno gruppo fra di loro. Sono amici, si sentono parte di qualcosa e hanno compagnia a loro simili più di me, si accoppiano pure fra di loro. Io sono più solo di queste persone eppure non ho mai fatto del male. Le persone come i drogati sono più tutelate e sostenute e hanno amici simili a loro più di un depresso e un fobico che è davvero considerato la feccia del mondo. Impossibile non riflettere su queste cose.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Sono d'accordo..il depresso è trattato molto peggio di un criminale

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Mi rivedo in ogni cosa che avete detto, però attenzione, io sono fobico, evitante, depresso, e su molti aspetti anche schizoide. Attenzione perché schizoide, su tante cose non ti interessa proprio farle ma il risultato è comunque disastroso perché ti porta a rimanere fuori da tutto, tagliato fuori da ogni contesto, e finisci da solo come un eremita. Solo in apparenza sembra che accetti la tua condizione meglio perché non ti interessa fare alcune cose, in realtà la fine che fai è la stessa del evitante. Io sono sia evitante, si schizoide, sia depresso, e mi sento anche io fuori luogo da tutto come voi.
Ma vi faccio una domanda :oltre ai problemi descritti che abbiamo, non è che però la fuori ci sono troppi paletti, troppe pretese, troppe menate per essere accettati?

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Indubbiamente noi abbiamo i nostri limiti, ma la società non è affatto inclusiva. Ti puoi trovare in situazioni in cui non sei ne abbastanza marginalizzato da poter stare con i barboni, i tossici, i poveri più poveri, etc. ma neanche sei adeguato per le persone normali visto che ci si aspetta che sai fare e puoi fare 1000 cose, 1000 abilita e soldi che non finiscono mai. Non mi interessa cercare ma ogni tanto vado su tinder così giusto per passatempo.. ed è diventato il teatro dell'assurdo.. devi avere la capacità di girare il mondo, di fare climbing.. queste mode assurde.. poi devi essere interessante, colto, etc.
Secondo me si è proprio perso il senso di comunità, il piacere di fare cose semplici, di essere persone normali.. andare in un parco, in un prato, a mangiare una pizza.. con la gente non ho più rapporti.. troppo inadeguato, troppo fuori dal tempo e fuori da tutto.

Anche io condivido la maggior parte delle cose che avete scritto, mi sono sentito e mi sento quasi sempre fuori posto ed inadeguato in molte situazioni sociali anche le più banali a volte.
Noto che esponendomi socialmente mi fa più male che bene, perché mi fa rendere conto di quanto sia distante e diverso dalla maggior parte delle persone che incontro fuori.
Infatti più che altro esco proprio il minimo indispensabile per situazioni di necessità, e per fare due passi all' aria aperta per provare a distrarre la mente ed uscire dal clima familiare che purtroppo è sempre più irrespirabile.
Ma spesso sono mazzate tremende per l' autostima, rendersi conto che gli altri non fanno altro che mettere in risalto e aggredire i tuoi punti deboli.

Re: Fuori luogo, sempre.
 

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Re: Fuori luogo, sempre.
 

Non aggiungo altro, solo che ciò che hai scritto sarebbe da incorniciare con la pergamena

Re: Fuori luogo, sempre.
 

Si avvicina il giorno del mio compleanno, al lavoro sento che quando compiono gli anni loro organizziamo party, anche in casa, anche se ci sono i divieti, hanno mille agganci, riescono a intavolare feste, aperitivi, hanno amici e amiche, io non ho mai avuto niente di tutto ciò, nessuno sa neanche che esisto, per carità, mi troverei a disagio in mezzo a feste eccetera, ma ho fatto questo paragone per fare capire quanto sia impietoso il confronto con gli altri, cioè capito loro sono ricercati, ricordati, hanno mille amicizie, mille agganci, e quando sento parlare loro che festeggiano un compleanno vedo ancora di più la mia lontananza in anni luce da tutte le situazioni sociali.
Ripeto, io neanche mi troverei a mio agio in quelle situazioni, mi basterebbe una persona che passa una giornata con me perché ha il piacere di farlo,ma neanche una giornata intera, anche solo un'ora a mangiare una pizza, una persona semplice e che non giudica e non rompe i coglioni con le solite stronzate che sei uno sfigato perché sei da solo e non festeggi il tuo compleanno con 400 persone e con tutto il battaglione della brigata alpina Julia, una persona che non rompe i coglioni con ste cazzate che non vali niente se non hai gli amici, se non hai viaggi e svariate avventure da raccontare eccetera eccetera...
Ma probabilmente una persona così non esiste, bisogna apparire, avere, dimostrare per contare e quindi essere accettati.
Non è un mondo che piace a me se i rapporti devono funzionare così, io in quei cazzo di meccanismi non ci sono mai riuscito ad entrare e forse in fondo non mi è mai neanche interessato entrarci.
Non ho mai capito fin da ragazzino cosa cazzo vuol dire che per piacere dovevi fare il deficiente esaltato capobranco in paese e in discoteca, non ho mai capito da adulto perché per destare interesse verso un'altra persona devi essere un arrogante prepotente col giro di conoscenze e di soldi e con la posizione lavorativa altolocata.
Si sono persi i valori che dovrebbero davvero contare, a discapito di un mucchio di cazzate, a parer mio.

[QUOTE=sconfitto;257177

O detta diversamente: messo male abbastanza da fare una vita di merda ma non abbastanza da ricevere aiuto.[/QUOTE]

Proprio così purtroppo

Ti capisco ma sto mondo funziona al contrario