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Gendo 16-11-2020 17:39

Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
volevo parlare un po' di questa sensazione che provai durante la mia settimana lavorativa, in questa bella azienda attiva e prosperosa.

scappai sicuramente a causa del mio disturbo ansioso, però c'erano altre cose che mi hanno colpito.

per esempio, come da titolo, l'alienazione. il fatto di stare a contatto con persone "brillanti" mi faceva male. il fatto che fossero eleganti, dinamici, propositivi, sorridenti - mortacci loro -, come i personaggi di wall street (anche se michael douglas era simpatico, in quel film).

il fatto che dovessi indossare giacca e cravatta, ma se è per questo anche una banale camicia non sembrava darmi requie.

tutto quel mondo... mi fa male. non capisco il motivo; ero molto timoroso nei confronti dei capi, e va beh questo è tipico del disturbo evitante, ma era proprio quel mondo, dentro il quale ci stavo soffrendo.

e insomma... perché?

Keith 16-11-2020 17:48

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Ma è normale, è un mondo che non ti appartiene, bisogna esserci così. Non tutti lo sono, anzi una minoranza di gente lo è.
Meglio fare un lavoro più introspettivo, meno formale. Certo, difficilmente si avanzerà di grado se non si è come "quelli lì", ma pazienza, e poi non è neanche detto.

claire 16-11-2020 17:51

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Ti capisco, per me sono più alienati loro.
Spero di non dover mai lavorare in azienda.

Gendo 16-11-2020 18:13

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
dipende dal telefilm, lavorare per michael scott di the office ci metterei la firma pure io.

invece con questi mi sento sbagliato. non capisco perché, ci penso ma non riesco a comprendere il motivo.
sarà invidia.

Teach83 16-11-2020 18:16

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Io giacca e cravatta le indosso solo ai matrimoni, ai funerali, e ai colloqui (se serve).
Gli ho elencati in ordine dal piacevole, al meno piacevole.

Hor 16-11-2020 18:23

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Io in posti del genere non riuscirei nemmeno a mettere piede anche solo per dare un'occhiata.
Quando studiavo all'università vedevo gente del genere, tutti studenti di economia, erano lontani da me mille abissi.
Non si tratta, almeno per quanto mi riguarda, di giudicarli, di decretare chi, tra me e loro, sia migliore, sia il più adatto, sia il più integrato o il più alienato.
Si tratta semplicemente di constatare una differenza incolmabile. Loro faranno il lavoro per cui si sentono predisposti, quello della giacca, della cravatta, della dinamicità col sorriso e via dicendo, io faccio il mio di lavoro, e credo di farlo abbastanza bene, nonostante tutto.
(certo, poi c'è il fatto che magari loro guadagneranno due, tre, quattro volte quello che guadagno io, ma questo è un altro discorso)

Palmiro 16-11-2020 18:35

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Capisco la sensazione di alienazione, tutto sta a mettersi una maschera sociale e fingere di integrarsi con i colleghi. Alla fine basta mantenere un rapporto di facciata e si va avanti tranquillamente.

Il problema è che lavori del genere oggi sono il meglio assoluto che si possa trovare, e sono richiestissimi (oltre che introvabili). Lavori meno qualificati e con meno contatto sociale hanno paghe da fame, zero diritti, turni che non ti fanno vivere e a volte possono esporre al rischio di infortunio o di forte stress.

Keith 16-11-2020 18:36

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536286)
dipende dal telefilm, lavorare per michael scott di the office ci metterei la firma pure io.

invece con questi mi sento sbagliato. non capisco perché, ci penso ma non riesco a comprendere il motivo.
sarà invidia.

Potrebbe essere invidia, oppure anche la paura di sentirsi inferiori. La gente così di solito ha anche una vita sociale intensa, viaggia, va in locali costosi, e qui verrebbe fuori il gap con il nostro modo di vivere, di cui noi ci vergogniamo, ma in realtà sono solo due diversi modi di vivere.

Mik80 16-11-2020 18:39

Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2536294)
Capisco la sensazione di alienazione, tutto sta a mettersi una maschera sociale e fingere di integrarsi con i colleghi. Alla fine basta mantenere un rapporto di facciata e si va avanti tranquillamente.

Il problema è che lavori del genere oggi sono il meglio assoluto che si possa trovare, e sono richiestissimi (oltre che introvabili). Lavori meno qualificati e con meno contatto sociale hanno paghe da fame, zero diritti, turni che non ti fanno vivere e a volte possono esporre al rischio di infortunio o di forte stress.

Perché lavori di quel tipo non generano stress?

Palmiro 16-11-2020 18:40

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Mik80 (Messaggio 2536296)
Perché lavori di quel tipo non generano stress?

Ne generano ma pensi che consegnare pizze con un algoritmo che calcola quanto tempo ci metti sia più rilassante.?

Gendo 16-11-2020 19:18

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2536294)
e si va avanti tranquillamente.

eh non lo so.
come detto, dopo una settimana sono scappato a gambe levate.
l'idea di passare 40 ore a settimana così era terrificante... però non lo so se è solo perché sono malato, indolente o se semplicemente non è naturale per me stare là.
questo non riuscirò mai a capirlo.
qualcuno suggeriva cose tipo "aspetta di sentire la fame... vedrai poi come ti adatti". e m'adatterò, ma non credo che starò meglio.
quando penso a certi dilemmi, come dico sempre, la soluzione migliore è controllare se esiste l'aldilà o la reincarnazione.
avercelo, il coraggio.

idk 16-11-2020 19:58

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536266)

e insomma... perché?

Il lavoratore oltre a vendersi per la sua conoscenza tecnica e per il suo tempo, è obbligato (in particolare nel settore servizi) a mettere sul piatto anche il suo reparto emozionale in tutte le sue declinazioni di atteggiamenti e doti attoriali, che siano in linea con la policy aziendale e che riflettano la "mission" e i valori del management. Si è la rappresentazione fisica del brand e quindi le risorse emotive sono parte integrante del processo produttivo aziendale... Si è impiegati e allo stesso tempo agenti di marketing e vigilanti. Si vende direttamente tutto lo stato mentale e lo si inculca ai colleghi, le puttane hanno molta più dignità.

Gendo 16-11-2020 20:07

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da idk (Messaggio 2536323)
Il lavoratore oltre a vendersi per la sua conoscenza tecnica e per il suo tempo, è obbligato (in particolare nel settore servizi) a mettere sul piatto anche il suo reparto emozionale in tutte le sue declinazioni di atteggiamenti e doti attoriali, che siano in linea con la policy aziendale e che riflettano la "mission" e i valori del management. Si è la rappresentazione fisica del brand e quindi le risorse emotive sono parte integrante del processo produttivo aziendale... Si è impiegati e allo stesso tempo agenti di marketing e vigilanti. Si vende direttamente tutto lo stato mentale e lo si inculca ai colleghi, le puttane hanno molta più dignità.

è agghiacciante.

pokorny 16-11-2020 20:14

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536286)
dipende dal telefilm, lavorare per michael scott di the office ci metterei la firma pure io.

invece con questi mi sento sbagliato. non capisco perché, ci penso ma non riesco a comprendere il motivo.
sarà invidia.

Forse lo stesso mio o almeno in parte: si è messi di fronte alle proprie inadeguatezze, nel mio caso più di tutte l'incapacità di competere. Nei contesti a cui ti riferisci questo clima è al massimo, come del resto in tutte le aziende in cui la domanda di lavoro è nettamente inferiore all'offerta (ovvero: se sei il solo al mondo a saper fare una cosa puoi anche andare al lavoro in mutande).

Gendo 16-11-2020 20:19

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da pokorny (Messaggio 2536331)
Forse lo stesso mio o almeno in parte: si è messi di fronte alle proprie inadeguatezze, nel mio caso più di tutte l'incapacità di competere. Nei contesti a cui ti riferisci questo clima è al massimo, come del resto in tutte le aziende in cui la domanda di lavoro è nettamente inferiore all'offerta (ovvero: se sei il solo al mondo a saper fare una cosa puoi anche andare al lavoro in mutande).

competere...
ma perché uno deve competere, prevaricare, avere la meglio su qualcun altro.
a me sembra una cosa un po' tossica, forse anche per quelli che si trovano a proprio agio a farlo.

Equilibrium 16-11-2020 20:26

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Però che ne sai se rimanevi un mese come ti saresti sentito?
Il fatto è che spesso accade che si rinuncia troppo presto perché proiettiamo l'immagine di noi stessi (che non é buona e capace) nel futuro.
Quindi non sto bene ora, ho paura, ansia, cagotto, non potrà che andare peggio.

Il problema non sta nelle capacità, perché quelle col tempo (più o meno tempo) le si acquisisce, ma nella proiezione negativa che si ha di sé stessi.
Sta anche nell'accettare le proprie fragilità, che é il primo passo per superarle.

Invece succede che rinunciando nn fai altro che confermare l'immagine di te negativa, quello scoglio allora diventerà ancora più alto e si va a finire come la volpe con l'uva.

Gendo 16-11-2020 20:31

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2536342)
Però che ne sai se rimanevi un mese come ti saresti sentito?
Il fatto è che spesso accade che si rinuncia troppo presto perché proiettiamo l'immagine di noi stessi (che non é buona e capace) nel futuro.
Quindi non sto bene ora, ho paura, ansia, cagotto, non potrà che andare peggio.

Il problema non sta nelle capacità, perché quelle col tempo (più o meno tempo) le si acquisisce, ma nella proiezione negativa che si ha di sé stessi.
Sta anche nell'accettare le proprie fragilità, che é il primo passo per superarle.

Invece succede che rinunciando nn fai altro che confermare l'immagine di te negativa, quello scoglio allora diventerà ancora più alto e si va a finire come la volpe con l'uva.

è difficile darti torto, probabilmente non ce l'hai.
più o meno funziona come hai detto tu, è così che funziona il disturbo evitante.
però a 'sto giro sono fortemente convinto di aver fatto l'unica scelta possibile.
almeno in quella occasione, non c'era alcuna speranza, era una tortura annunciata.

e lo avevo capito fin dal primo colloquio, anzi già l'annuncio m'aveva fatto sospettare.
sono andato fin troppo avanti, rispetto ai miei standard.

alien boy 16-11-2020 20:33

Sto in smartwork per un'azienda che terrà a questi aspetti di immagine, non so fino a che punto perché appunto (gioco di parole non voluto) non ci ho mai messo piedi finora. La comunicazione è molto formale, non è incentrata molto sulla brillantezza, sul dover fare i "fighi", è più impostata; in un certo senso così mi va anche bene, perché non sono un tipo a cui conviene lasciarsi andare e a cui piace farsi coinvolgere dalle situazioni in cui sei comunque abbastanza giudicato. Non so se in sede è richiesto un dress code particolare, spero di no, giacca e cravatta le ho messe solo alle discussioni delle tesi di laurea (triennale e specialistica), ma pure dovermi mettere sempre una camicia mi romperebbe abbastanza.
L'altro giorno ho dovuto fare una videochiamata con un capo dell'azienda con cui non avevo mai interagito ed ero nervoso perché sapevo che avrei dovuto dare una buona impressione. Alla fine ho fatto qualche gaffe probabilmente, comunque dopo non ci ho pensato più di tanto. È più semplice, da un lato, quando non condividi lo stesso ambiente fisico (anche se virtualmente se vai in videochiamata ti senti ancor di più gli occhi addosso). Sto cercando di accettare il fatto che sono probabilmente considerabile in genere una nota stonata dal punto di vista caratteriale e relazionale e poco ci posso (e voglio) fare. Mi deprime forse di più il non riuscire a rispondere ai requisiti tecnici, ho paura di vedermi incapace dal punto di vista delle mansioni da fare. In effetti dovrei farmi una ragione anche di questo. Alla fine mi induco a pensare che finché mi mandano i money (non molti ma spendo poco) "a casa" posso ancora resistere.

Gendo 16-11-2020 20:34

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2536346)
Pendo che qualsiasi lavoro faccia quest’impressione all’inizio, è questione di abitudine. Non sono alieni e non lo sei neanche tu..

non lo so, ho fatto il commesso quindici anni, ma in effetti ero sempre da solo quindi non potevo soffrirne. ma ho lavorato anche con colleghi, altrove, per sette anni, e non mi sono affatto sentito così.
certo litigavo con tutti, ma questa sensazione qua l'ho provata solo in quel contesto.

Surrounded 16-11-2020 20:48

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
La cosa più importante non l'hai detta (o non l'ho letta io) : come lavoro ti piaceva?
Se la risposta è affermativa secondo me valeva la pena dare a te stesso del tempo in più per valutare la situazione. A fine mese quando arriva lo stipendio un pò di insofferenza passa. Di sti tempi poi..

Gendo 17-11-2020 02:21

Quote:

Originariamente inviata da Surrounded (Messaggio 2536351)
La cosa più importante non l'hai detta (o non l'ho letta io) : come lavoro ti piaceva?
Se la risposta è affermativa secondo me valeva la pena dare a te stesso del tempo in più per valutare la situazione. A fine mese quando arriva lo stipendio un pò di insofferenza passa. Di sti tempi poi..

in tutta sincerità no, non mi piaceva.
però mi dicono che fare ciò che piace è un lusso che non ci si può permettere...

Michiru-1990 17-11-2020 09:46

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536527)
in tutta sincerità no, non mi piaceva.
però mi dicono che fare ciò che piace è un lusso che non ci si può permettere...

Oddio... anche esaurirsi perché si fa una cosa che non piace, in un posto in cui non di sta bene, è un lusso che un fobico non si può permettere.
Io penso che i casi siano 2. Puoi provare a cercare lavoro sempre nello stesso ambito e vedere se anche li si replica lo stesso disagio; oppure, visto che tanto non ti piaceva, cercare qualcosa di completamente diverso.
Ovviamente ora non é il periodo migliore...magari dovrai cercare per molto tempo.
Penso che chi faccia un lavoro che gli piace sia molto fortunato e penso anche che nella vita bisogna adattarsi il più delle volte.... ma credo anche che chi è fobico rischi il crollo emotivo molto piu6 velocemente di altri. Quindi non trovo giusto doversi far andare bene un posto, in cui si sta male, per forza.
Magari la prossima volta stringi i denti e cerca di farti almeno 1 mesetto o più... ma poi se non stai bene cercati altro.

Masterplan92 17-11-2020 09:58

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Il contatto coi colletti bianchi impomatati freschi laureati dinamici e assertivi.. l'invidia..lo stress..i sensi di inferiorità..tutto comprensibile..io proverei le stesse identiche cose..temo che le proverei un po' ovunque perché il mio senso di inferiorità c'è sempre

Keith 17-11-2020 10:11

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536527)
però mi dicono che fare ciò che piace è un lusso che non ci si può permettere...

Non dare retta, questo lo dicono quelli insoddisfatti del proprio lavoro. In realtà la gente cambia spesso, se non altro il luogo, proprio per trovare un posto dove stare bene.. o anche benino. Perché è importante fare un lavoro che piace almeno un po', almeno una parte del lavoro.

Gendo 17-11-2020 15:01

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Michiru-1990 (Messaggio 2536582)
Oddio... anche esaurirsi perché si fa una cosa che non piace, in un posto in cui non di sta bene, è un lusso che un fobico non si può permettere.
Io penso che i casi siano 2. Puoi provare a cercare lavoro sempre nello stesso ambito e vedere se anche li si replica lo stesso disagio; oppure, visto che tanto non ti piaceva, cercare qualcosa di completamente diverso.
Ovviamente ora non é il periodo migliore...magari dovrai cercare per molto tempo.
Penso che chi faccia un lavoro che gli piace sia molto fortunato e penso anche che nella vita bisogna adattarsi il più delle volte.... ma credo anche che chi è fobico rischi il crollo emotivo molto piu6 velocemente di altri. Quindi non trovo giusto doversi far andare bene un posto, in cui si sta male, per forza.
Magari la prossima volta stringi i denti e cerca di farti almeno 1 mesetto o più... ma poi se non stai bene cercati altro.

ti ringrazio molto, apprezzo queste parole dopo una carovana di insulti che mi beccai all'epoca, quando mi licenziai.
ovviamente da gente IRL, non qua.

Gendo 17-11-2020 15:05

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Masterplan92 (Messaggio 2536585)
Il contatto coi colletti bianchi impomatati freschi laureati dinamici e assertivi.. l'invidia..lo stress..i sensi di inferiorità..tutto comprensibile..io proverei le stesse identiche cose..temo che le proverei un po' ovunque perché il mio senso di inferiorità c'è sempre

certo, credo anch'io siano forme di complesso di inferiorità e invidia, o forse anche un po' di "paura", non riuscendoli a capire.
però l'idea di sentirsi inferiori che abbiamo incamerato dalla società... beh io quella non la sopporto molto.
vorrei riuscire a respingerla.

Michiru-1990 17-11-2020 16:17

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536702)
ti ringrazio molto, apprezzo queste parole dopo una carovana di insulti che mi beccai all'epoca, quando mi licenziai.
ovviamente da gente IRL, non qua.

gli insulti te li prenderai sempre da chi non capisce il disagio che passi.
Anche a me fanno pressione per cercare un posto migliore con contratto ecc.
Eppure mi prende l'ansia e cerco di evitarlo. Perchè non so dove andrei a finire e non so se reggerei un ambiente competitivo ecc.
Però il mio senso i inferiorità e l'ansia mi fanno diventare lenta ad apprendere le cose e anche reticente a parlare con i capi o essere schietta con loro.
Eppure gli altri non lo capiscono e sembro scema.
Quindi non ti capirà nessuno che almeno una volta non ci sia passato seriamente.

Gendo 17-11-2020 17:14

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Michiru-1990 (Messaggio 2536728)
gli insulti te li prenderai sempre da chi non capisce il disagio che passi.
Anche a me fanno pressione per cercare un posto migliore con contratto ecc.
Eppure mi prende l'ansia e cerco di evitarlo. Perchè non so dove andrei a finire e non so se reggerei un ambiente competitivo ecc.
Però il mio senso i inferiorità e l'ansia mi fanno diventare lenta ad apprendere le cose e anche reticente a parlare con i capi o essere schietta con loro.
Eppure gli altri non lo capiscono e sembro scema.
Quindi non ti capirà nessuno che almeno una volta non ci sia passato seriamente.

già, non possono capire, ma non posso fare a meno di provare rabbia verso chi è così superficiale. anch'io vedo comportamenti negli altri che non capisco, ma andare subito alle conclusioni è una scelta che non compio. loro sì.

il senso di inferiorità è una sorta di malattia da debellare, non riesco a capire perché l'abbiamo lasciato accomodare così facilmente.

beh. eravamo piccoli.

Winston_Smith 17-11-2020 17:36

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2536589)
Non dare retta, questo lo dicono quelli insoddisfatti del proprio lavoro.

Che sono tanti, mi pare.
Sembra quindi che fare ciò che piace davvero sia un privilegio/fortuna riservata a pochi.

Gendo 17-11-2020 18:32

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Goh (Messaggio 2536756)
Ok allora forse avevi trovato un ambiente particolare. Come mai questo cambiamento così radicale?

beh perché come spesso accade sono rimasto a trent'anni senza un'entrata, e quindi ho provato a studiare un settore nuovo e ho trovato impiego, per poi scoprire di aver probabilmente buttato via il mio tempo, in quanto non sembro idoneo né in quel settore, né soprattutto agli inevitabili rapporti umani.

Gendo 17-11-2020 18:51

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
le mie reazioni emotive sono in larga parte misteriose.

percepivo quelle persone come molto minacciose, mi aspettavo che potessero ferirmi da un momento all'altro. e mi stavano pure sui maroni, istintivamente!

ma la verità dei fatti è che non m'hanno fatto niente. magari erano anche simpatici. non ho lasciato loro il tempo di fare alcunché, in quanto il disagio assoluto mi ha raggiunto prima.

è incredibile il mio cervello.

Ezp97 17-11-2020 20:58

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Gendo (Messaggio 2536266)
volevo parlare un po' di questa sensazione che provai durante la mia settimana lavorativa, in questa bella azienda attiva e prosperosa.

scappai sicuramente a causa del mio disturbo ansioso, però c'erano altre cose che mi hanno colpito.

per esempio, come da titolo, l'alienazione. il fatto di stare a contatto con persone "brillanti" mi faceva male. il fatto che fossero eleganti, dinamici, propositivi, sorridenti - mortacci loro -, come i personaggi di wall street (anche se michael douglas era simpatico, in quel film).

il fatto che dovessi indossare giacca e cravatta, ma se è per questo anche una banale camicia non sembrava darmi requie.

tutto quel mondo... mi fa male. non capisco il motivo; ero molto timoroso nei confronti dei capi, e va beh questo è tipico del disturbo evitante, ma era proprio quel mondo, dentro il quale ci stavo soffrendo.

e insomma... perché?

anche io non sono così, quindi evito certi lavori...e poi certa gente ti da proprio il voltastomaco

Nightlights 17-11-2020 22:24

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
I lavori a stretto contatto col pubblico, o dove le pubbliche relazioni sono fondamentali possono aiutare a sbloccarsi inizialmente, ma bisogna esserci adatti ed avere il carattere giusto nel lungo periodo, vale a dire trovare stimolante il continuo rapportarsi con gli altri, altrimenti diventa una tortura se non ti piace. Lo so bene perché nel mio vecchio lavoro dovevo stare al banco a servire la clientela (non sempre per fortuna) ed era una cosa che odiavo profondamente, col tempo ho imparato a gestire la cosa perché mano mano sapevo sempre più cose con l'esperienza, ma torni a casa sfibrato ed esaurito perché ti senti sempre un pesce fuor d'acqua.

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Winston_Smith 18-11-2020 20:32

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Io invece più passa il tempo e più mi abbatto...

Winston_Smith 18-11-2020 20:39

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2537314)
Magari sei nella fase nera, poi potrebbe arrivare un periodo migliore

No, peggiora sempre più. L'unica è smettere di lavorare, ma non posso.

Gendo 19-11-2020 00:13

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
anch'io avevo ed ho necessità di avere un'entrata al più presto, ma l'idea di 9 ore al giorno in quelle condizioni?
era una situazione estrema forse, non saprei...
potevo prolungare l'agonia sperando che diminuisse, ma non ci credo molto, che le cose sarebbero migliorate.

claire 19-11-2020 08:04

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Non basta che "piaccia". Può piacerti, ma se hai problemi non è sufficiente che piaccia ; così funziona per chi non ha problemi, mi piace e mi prendono= a posto.
Se stai male diventa un incubo di attacchi di panico pianti e insonnia anche il lavoro più bello del mondo.
Beati quelli che possono ragionare a mi piace/non mi piace, io funziono da sempre che faccio quello che riesco e se riesco in qualcosa è già il massimo, cosa mi piace non lo so nemmeno.
Il lavoro che faccio so che mi piace.
Ma non è mai diventato il mio lavoro fisso e mai lo sarà e non perché non mi assumono loro.

Winston_Smith 19-11-2020 10:38

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Quote:

Originariamente inviata da Eracle (Messaggio 2537326)
L'unica che vedi in questo momento forse

No no, l'unica e basta, a meno che non cambi il modo di lavorare comunemente inteso.

muttley 19-11-2020 10:44

Re: Alieno - la mia settimana in un'azienda
 
Difficilmente sarei potuto essere il tipo che fa carriere in un'azienda, e questo è il lascito di una famiglia che gestisce lo stile parentale secondo i dettami dell'ossessione compulsione per il controllo e l'unidirezionalità delle dinamiche interazionali. A casa mia, tutte le interazioni genitori figli, erano rigidamente strutturate secondo l'idea che tutto doveva essere controllato da loro, mentre il mondo del lavoro aziendale richiede dinamismo e una concezione fluida del rapporto con l'autorità. Devi stare alle regole ma al contempo ritagliarti spazi di autonomia...una situazione apparentemente contraddittoria per chi non ha interiorizzato un'idea dinamica dei termini di una relazione.
Quando entrai in azienda per me avrebbe dovuto funzionare che il capo mi diceva fai questo e quello e io lo facevo, ma non era esattamente così che andavano le cose...da lì capì che il mio possibile futuro come persona realizzata lavorativamente sarebbe stato quello di un'attività imprenditoriale: decido io e non devo rendere conto a chi sta sopra del mio operato.

Gendo 19-11-2020 11:20

pensate che le cose possano andare meglio in una realtà diversa, come ad esempio un'agenzia di comunicazione? tecnicamente è un'azienda anch'essa, ma non so quanto possa essere simile come ambiente.


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