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Brutton 10-11-2020 05:14

Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Espongo per la prima volta un pezzetto della mia storia.

Non sono praticamente mai uscito di casa fino alla fine dell'adolescenza (19 anni), non mi sono mai ribellato, a niente e a nessuno. Mai sballato.

La mia famiglia non mi ha mai fatto mancare niente, un pasto caldo, un tetto, un apporto, ma forse è mancata nella cosa più importante e per la quale è molto difficile dimostrarlo, ed è forse la dimostrazione più difficile da fare di questo mondo: l'affetto.

Sono sempre stato protetto, eccessivamente troppo, cresciuto tranquillamente in una bolla, sottovalutando maledettamente ciò che poi sarebbe successo e ne sarebbe stato del mio futuro, una volta tra i grandi: "un piccolo tra i grandi".

E' come se non fossi mai nato veramente. E' come se non ci fossi mai stato, mentalmente, su questo mondo. Ma un giorno di circa 2 anni fa forse nacqui per la seconda volta. E da lì che poi ha avuto inizio il tutto, nel bene e nel male.

Dico un giorno di 2 anni fa perchè è quello di più che ricordo come fosse ieri, che ha cambiato forse la mia esistenza.

Per la prima volta presi una decisione mia, di mia spontanea volontà, pazza, coraggiosa: quella di scapparmene di casa.

Ero stanco già dei continui bombardamenti psicologici della mia famiglia, sul perchè non uscissi, sul perchè non facessi le cose che farebbero normalmente i miei coetanei, sul perchè non volessi lavorare, sul perchè non avessi una ragazza.

Così arrivai a prendere la decisione, che per come ero fatto io, mi sarebbe pesata molto: quella di scappare di casa.

Me ne stetti in totale 2 giorni fuori, conoscendo la vita dei barboni per una notte e stando con loro durante il giorno. 2 giorni solamente che sarebbero dovuti essere a tempo indeterminato, sicuramente infiniti per me. 2 giorni solamente perchè inerme, non sapevo nel frattempo cosa stesse accadendo a casa mia: la mia famiglia in disperazione, la denuncia ai carabinieri, la mobilitazione del mio piccolo paesino per trovarmi.

Da quel giorno, molte cose sono cambiate.

Il rapporto con i miei genitori è cambiato: ora non mi danno più problemi, mi proteggono (troppo), mi dimostrano affetto (troppo), mi cullano come se fossi appena ri-nato.

Da quel giorno vengo seguito da più psicologi e psichiatri, sia pubblici che privati, vengo a conoscenza, o meglio, prendo coscienza, dei miei enormi disagi e delle mie infinite fobie (tra cui quella sociale), non che prima non le avessi, ho scoperto di avere alcune patologie mentali (tutt'ora in fase di conferma), sono stato imbottito di farmaci, ho seguito un percorso di riabilitazione presso una categoria protetta, sono tutt'ora in rieducazione al CSM grazie ad esperte della riabilitazione ed educatrici.

Nonostante ciò, dentro di me non mi sento affatto cambiato. Anzi. Sento di essere totalmente uguale a me del passato, se non peggiorato.

Mi sento sempre più confuso, mi dimentico tutto e subito, sia a breve che a lungo termine, ho difficoltà di comprensione e apprensione, autostima andata definitivamente a farsi benedire...

Ps: non ho mai scritto cosi assai, questa la dice lunga sulla mia proprietà di linguaggio e sulla mia profondità[emoji16]

Buonanotte. Anzi... quasi buongiorno




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claire 10-11-2020 09:01

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Auguri.

Michiru-1990 10-11-2020 09:48

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Un po' ti capisco. Anche i miei genitori mi hanno sempre tenuta in una bolla. Mi aiutavano in tutto oppure facevano tutto loro per me (compiti esclusi ahahah).
Per mia mamma molte cose erano "pericolose" quindi non me le faceva fare.

Però, purtroppo, questi comportamenti non ci fanno costruire l'autostima; senza un minimo di autostima è dura fare qualcosa.

Quello che mi lascia basita è che sei seguito da 3000 specialisti e nessuno é in grado di aiutarti. É grave come cosa (ovviamente parlo di loro non di te).
Forse ti sei,inconsciamente, un po' adagiato su questa situazione? E sotto sotto non vuoi farti aiutare o non vuoi provare a cambiare ?
Non ti conosco, ci mancherebbe... cerco solo di capire come mai nessuno di quelli che ti segue sia riuscito a smuovere qualcosa.

Brutton 10-11-2020 10:15

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Quote:

Originariamente inviata da Michiru-1990 (Messaggio 2533591)
Un po' ti capisco. Anche i miei genitori mi hanno sempre tenuta in una bolla. Mi aiutavano in tutto oppure facevano tutto loro per me (compiti esclusi ahahah).
Per mia mamma molte cose erano "pericolose" quindi non me le faceva fare.

Però, purtroppo, questi comportamenti non ci fanno costruire l'autostima; senza un minimo di autostima è dura fare qualcosa.

Quello che mi lascia basita è che sei seguito da 3000 specialisti e nessuno é in grado di aiutarti. É grave come cosa (ovviamente parlo di loro non di te).
Forse ti sei,inconsciamente, un po' adagiato su questa situazione? E sotto sotto non vuoi farti aiutare o non vuoi provare a cambiare ?
Non ti conosco, ci mancherebbe... cerco solo di capire come mai nessuno di quelli che ti segue sia riuscito a smuovere qualcosa.

Ovviamente la paura del cambiamento c'è, è innegabile. Però cambiare non vuol dire per forza migliorare, ma sicuramente è un processo importante e duro da affrontare, anche a piccoli passi. Detto questo, non è che non voglio farmi aiutare, in questo caso non è facile nemmeno da parte dei professionisti individuare per bene le possibili menomazioni e le possibile cause delle mie mancanze, dei miei problemi. Non è che non voglio farmi aiutare, forse semplicemente non è possibile essere aiutati per le difficoltà e problemi che c'ho, perchè derivanti da mancate esperienze del passato (ed indietro non si torna) sommato ovviamente ai problemi psichici (difficili da individuare e andare a intervenire).

A te come è andata?

Brutton 10-11-2020 10:15

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2533578)
Auguri.

Che crudezza:mrgreen:

Michiru-1990 10-11-2020 11:36

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Quote:

Originariamente inviata da Giuseppe_ann98 (Messaggio 2533600)
Ovviamente la paura del cambiamento c'è, è innegabile. Però cambiare non vuol dire per forza migliorare, ma sicuramente è un processo importante e duro da affrontare, anche a piccoli passi. Detto questo, non è che non voglio farmi aiutare, in questo caso non è facile nemmeno da parte dei professionisti individuare per bene le possibili menomazioni e le possibile cause delle mie mancanze, dei miei problemi. Non è che non voglio farmi aiutare, forse semplicemente non è possibile essere aiutati per le difficoltà e problemi che c'ho, perchè derivanti da mancate esperienze del passato (ed indietro non si torna) sommato ovviamente ai problemi psichici (difficili da individuare e andare a intervenire).

A te come è andata?

Lo so, ma è anche vero che se ci si ferma a "indietro non si torna" allora non si va nemmeno avanti. Anche io non ho fatto molte cose... e adesso per molte mi pento di non essermi buttata.
Io ho cercato di lavorare su me stessa. Per molte cose mi sono fatta forza e mi sono lanciata. Ora ho molta meno paura di fare un sacco di cose.
Per altre ancora faccio fatica ma se costretta ci provo.
Ma se non ti sforzi tantissimo non ne esci.
Di sicuro non cambierai schioccando le dita... ma serebbe bellissimo, vorrei farlo anche io :mrgreen:

Brutton 10-11-2020 14:07

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Già, è vero. Ma questo oltre che grazie agli sforzi si acquista con la consapevolezza di sé stessi, che non è facile trovare o avere di primo impatto, ma bisogna essere anche fortunati a crearsela e farla crescere pian piano col tempo.

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Brutton 10-11-2020 14:09

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Quali sono le cose che ormai riesci a fare quasi schioccando le dita ed invece quelle a cui fai ancora fatica farle?

Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk

Wrong 10-11-2020 14:19

Re: Quel giorno che mi cambiò la vita...
 
Del tuo racconto mi rimane impresso l'atteggiamento dei tuoi genitori: quando sei scappato di casa si sono disperati e hanno fatto di tutto per trovarti. Se se ne fossero sbattuti saresti ancora con i barboni. Staresti meglio? Penso di no ma nessuno può dirlo.
In ogni caso hai dei genitori che ti vogliono bene, se sbagliano è perché, come dice la meravigliosa Cher in "Sirene": "Non veniamo al mondo con un manuale delle istruzioni"


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