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GaiaDis 31-10-2020 03:39

Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Va tutto bene, anzi dopo essere uscita dal tunnel della depressione mi sento invincibile e sento di poter affrontare qualsiasi situazione.
Ma quando sono con il mio fidanzato è come se non fossi io..
Non so se non riesco più a riconoscermi perchè sono così diversa da quella che ero o perchè stendo a crederci.
Ma quando mi bacia o mi dice delle cose belle è come se parlasse o baciasse un'altra.
Avete mai avuto questa sensazione? a me succedeva anche durante gli attacchi di panico.
Non mi riconosco, mi sento come uno spettatore del film della mia vita

Kitsune 31-10-2020 07:18

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Quote:

Originariamente inviata da GaiaDis (Messaggio 2529312)
Avete mai avuto questa sensazione? a me succedeva anche durante gli attacchi di panico.

Non saprei, è un po' poco come descrizione ma mi ricorda la depersonalizzazione. A me capita quando sono molto stressato, riesco anche a farla a comando a volte ma mi fa paura perché penso a cosa potrebbe succedere se non riuscissi più a tornare normale.

XL 31-10-2020 08:36

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Che poi a me per la verità non disturba poi tanto sentirmi spettatore, la cosa che mi disturba davvero è essere uno spettatore di un film di merda.
Che sia spettatore o regista di un film di merda che poi devo sorbirmi per me cambia poco, non è questo il nocciolo del problema dal mio punto di vista.
Se sai guidare l'auto una merda e sei tu alla guida non è che sei più al sicuro così in relazione al fare degli incidenti rispetto a un tizio che lascia guidare un altro che sa guidare meglio di lui.
L'unico incidente in auto più grave che ho fatto nell'arco di tutta la mia esistenza ero alla guida io e l'ho provocato io a causa di un attimo di distrazione (trasportavo un animale in auto in una portantina, il micio allungava le zampette e avevo paura che riuscisse a rovesciarsi... E' lunga spiegare poi perché lo stessi trasportando).
Tra l'essere spettatore di un bel film e autore di un film di merda preferisco la prima cosa.

Il film della tua vita che guardi da spettatrice, piace o no?

Per me questo è più rilevante. A me non dispiace poi tanto essere passivo se poi ottengo comunque quel che desidero, né mi interessa essere così attivo se poi sono io stesso a produrre un disastro.

Se col tuo ragazzo ti senti bene nell'abbandonarti in certi momenti e lasciare che sia lui a condurre (magari sa anche meglio di te quel che ti occorre in certe situazioni), perché evitarlo? E perché mai bisogna porsi questo problema se si sta bene? :nonso:

Masterplan92 31-10-2020 08:54

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Mi capita..quando sono da solo però..come non riconoscessi le cose che provo

tsubaki 31-10-2020 09:07

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
si.
perché nella mia vita mi sembra tutto strano, mangiare è strano, lavarsi è strano, andare in giro è strano, parlare è strano.
lo faccio, ma mi sembra di non farlo davvero. perché non mi rendo conto di esistere, di essere me. effettivamente c'è un corpo, il mio, che occupa spazio nel mondo ma la verità è che mi sento impalpabile, come l'aria.

~~~ 31-10-2020 09:08

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Quote:

Originariamente inviata da GaiaDis (Messaggio 2529312)
Va tutto bene, anzi dopo essere uscita dal tunnel della depressione mi sento invincibile e sento di poter affrontare qualsiasi situazione.
Ma quando sono con il mio fidanzato è come se non fossi io..
Non so se non riesco più a riconoscermi perchè sono così diversa da quella che ero o perchè stendo a crederci.
Ma quando mi bacia o mi dice delle cose belle è come se parlasse o baciasse un'altra.
Avete mai avuto questa sensazione? a me succedeva anche durante gli attacchi di panico.
Non mi riconosco, mi sento come uno spettatore del film della mia vita

Come mai? Sembra quasi uno stato dissociativo...

tsubaki 31-10-2020 09:11

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Quote:

Originariamente inviata da XL (Messaggio 2529331)
Se col tuo ragazzo ti senti bene nell'abbandonarti in certi momenti e lasciare che sia lui a condurre (magari sa anche meglio di te quel che ti occorre in certe situazioni), perché evitarlo? E perché mai bisogna porsi questo problema se si sta bene? :nonso:

Io penso perché se baci qualcuno, stai con qualcuno vuoi vivere le sensazioni ed emozioni in prima persona.
Se ti senti distaccato dalla vita, uno spettatore di un film, tutto ciò che provi è come un eco.
E non va bene, non è bello, non è puro.
È un problema.

Equilibrium 31-10-2020 09:44

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Quote:

Originariamente inviata da GaiaDis (Messaggio 2529312)
Non so se non riesco più a riconoscermi perchè sono così diversa da quella che ero o perchè stendo a crederci.

Direi entrambe.

Cmq a stendere, i panni si stendono:D

GaiaDis 02-11-2020 00:32

Ops ho sbagliato a scrivere ahahahah

pure_truth2 02-11-2020 02:45

Potrebbe anche essere che ci siano dei problemi irrisolti nella relazione,che venissero prima ignorati ed ora siano più manifesti,o che semplicemente la stessa relazione sia vissuta in modo diverso,sotto la nuova luce della guarigione.

Ma..non escluderei l'effetto dei farmaci,mi pareva di aver capito che assumessi un antidepressivo. In quel caso può esserci un ottundimento emozionale non indifferente,e si può diventare un po' più distaccati in alcuni ambiti.

XL 02-11-2020 07:08

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Quote:

Originariamente inviata da tsubaki
Io penso perché se baci qualcuno, stai con qualcuno vuoi vivere le sensazioni ed emozioni in prima persona.
Se ti senti distaccato dalla vita, uno spettatore di un film, tutto ciò che provi è come un eco.
E non va bene, non è bello, non è puro.
È un problema.

Io non sono d'accordo con questa idea distaccata dello spettatore, anche quando guardi un film non sei mica distaccato, almeno a me non capita quando il film mi piace, non sono affatto distaccato anche se non è attiva la mia parte intenzionale e volontaria posso osservare qualcosa da spettatore senza distacco, quando il film è una schifezza (per me) mi ci distacco effettivamente, penso ad altro e mi distraggo.
Non è l'analogia giusta questa dello spettatore del film per me.
Qua più che osservare da spettatori bisognerebbe dire che la mente non è completamente presente nei confronti di qualcosa, in parte si concentra su altro, è come quando fai qualcosa distrattamente, in casi del genere non sei nemmeno passivo ma in pratica parte della mente e coscienza sono impegnate a fare qualcos'altro (che probabilmente in quel momento a te interessa di più).
Messa così afferro meglio la cosa. A me capitano cose del genere quando il mio interesse è molto scarso nei confronti di determinate cose.
Che so ero a scuola, la lezione mi annoiava e così finivo col vagare con la mente altrove e la voce dell'insegnante arrivava come un rumore di fondo senza senso. Ma alla fine non è che sia un altro a vivere questa cosa, sono sempre io che la vivo distrattamente. Non descriverei questo fenomeno sostenendo che sia un altro che è presente in classe ad acoltare l'insegnante, sono sempre io che ascolto distrattamente e perciò buona parte di quel che avviene in classe non la percepisco in modo "molto cosciente".
Altre volte mi è capitato di dover interagire con certe donne molte belle, queste parlavano e parlavano ma ero talmente concentrato sul loro aspetto che le parole arrivavano come suoni. In questi momenti qua ero più interessato all'aspetto e al suono della voce che al senso del discorso.
E così via.
Non siamo sempre concentrati su tutto allo stesso modo, almeno a me non capita quasi mai (forse è proprio impossibile, la coscienza ha uno spazio limitato credo), ci sono elementi che mi interessano di più e la mia attenzione risulta maggiore nei confronti di questi elementi, ma la trovo indipendente questa cosa dal ruolo di attore (attivo nell'azione) o spettatore (inattivo nell'azione, osservatore).

Delta80 02-11-2020 07:43

Io mi sono sempre sentito spettatore della mia vita , non ho mai inciso se non per mettermi ancora più problemi addosso

Inosservato 02-11-2020 14:11

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
c'è da dire che il mio film è adatto a tutti, pure ai bambini, le scene di sesso sono praticamente inesistenti http://upload.forumfree.net/i/ff12230885/onion1.gif

Black_Hole_Sun 02-11-2020 23:00

Re: Sentirsi uno spettatore nella propria vita
 
Dal titolo del thread immaginavo tutt'altro, estremo disagio, emarginazione e disperazione.

Invece non ho capito niente, nemmeno dove sia se c'è un reale problema. Spettatori interpreti e sceneggiatori hanno mancato il bersaglio stavolta, questo film per me sarò un fiasco al botteghino. Depressione superata e fidanzamento felice. Il pubblico vuole storie di estremo malessere senza lieto fine, diciamoci la verità.

Ora i mod mi si incxxxxx perchè sminuisco i "problemi" altrui.


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