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Originariamente inviata da AloneInTheDARK
(Messaggio 1405905)
Anch'io sono un trentenne, non è possibile arrendersi cosi', come se sia troppo tardi. Impegno con una grande e costante forza di volonta ci vuole. Più degli altri perchè con una vita normale sarebbe più facile, ma partendo da determinate condizione si richiede ed è necessario uno sforzo maggiore. Stella 32 anni? pensa a quali risultati puoi ottenere in 5 anni dedicati ad un tuo obiettivo concreto se inizi ora. Io sto cercando di vederla cosi'... ho 34 anni e prima dei 40 voglio avvicinarmi almeno in qualche punto di quello che volevo quando avevo 20nni. Ovviamente cerco di stare con i piedi per terra, inutile puntare a qualcosa di irrangiungibile, ma e questo vale anche per te e per tutti qui dentro, esistono ampi spazi di miglioramento, bisogna cercare le condizioni giuste per ottenerle.
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Grazie,grazie davvero,mi hai trasmesso fiducia,dai che ce la possiamo fare,dobbiamo partire da adesso però,non da domani (questo è il tuo,come il mio di problema).Dovremmo trovare la forza di cambiare ora,stile di vita,approccio alla vita,è difficile perchè è da tanto tempo che viviamo così,arresi.Ma non abbiamo un handicap,io e spero anche te,non abbiamo una malattia nè fisica,nè psichica(mi è stata diagnosticata una forma di fobia sociale indotta,che comunque non è una malattia).Siamo solo arresi alla vita e non troviamo più ragioni e fiducia per rialzarci,e il nostro unico problema è probabilmente uno stile di vita sbagliato,sterile e lo sappiamo.Siamo ancora giovani,siamo come gli altri,se non si hanno limiti oggettivi fisiologici,
noi siamo come gli altri,nè più,nè meno.Il tempo che passa e che lasciamo passare senza trovare il coraggio di cambiare,ci sta condannando,è questo che è mortale ed è grave,ma siamo noi che vogliamo che sia così.Non concepisco la differenziazione che si fa tra "normaloni" e "non normali".Il fatto che conduciamo per abitudine mentale consolidata nel tempo,una vita non normale,non vuol dire che non siamo normali,lo siamo!Ma agiamo come se avessimo un reale problema,limite fisico,biologico.Abbiamo raggiunto sicuramente,negli anni,un gran caos nel meccanismo chimico cerebrale,sicuramente alterato rispetto a quello che dovrebbe essere ordinario,ma il meccanismo biologico è normale.Quasi sicuramente per traumi,affettivi o altro,noi ci ritiriamo,ci difendiamo,entriamo nel panico e ci sembra di diventare incapaci di gestire una relazione,un lavoro,la vita.Proviamo un disagio immenso,a tratti invalidante,quando siamo con gli altri,quando dobbiamo affrontare la vita e torniamo nel bozzolo fisicamente(ci ritiriamo davanti al pc) e mentalmente(siamo ancora lì,magari sul posto di lavoro,ma la mente si blocca e si ritira magari di fronte ad una problematica) e tutto questo disagio è provocato dalla chimica del cervello che va in tilt,che a sua volta viene scatenata da una difesa nostra interna alta,estrema,abbiamo paura,proviamo rifiuto,non vogliamo.Tutto questo malessere ci porta ad evitare queste situazioni,e col passare del tempo ci riteniamo malati,incapaci cronicizzati,il pregiudizio degli altri fa il resto e la vita persa è servita su un piatto d'argento.Ma penso che non sia così in realtà;è così,perchè noi e gli altri la vogliono così,è più semplice.Stiamo realmente sprecando e buttando la nostra vita e siamo dei criminali consapevoli purtroppo,non potremmo mai sentirci felici e appagati sapendo di commettere questo.Dico questo,l'ho sempre pensato,tuttavia so,che è tremendamente difficile agire,forse e parlo per me,perchè non voglio che io stia bene nonostante tutto il male che mi è stato fatto,come se niente fosse mai successo e sacrifico la vita come fosse una punizione contro terzi,ma sto facendo del male solo a me,gli altri vivono e io muoio.Una strategia veramente stupida.