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Non riuscire a divertirsi
Con le altre persone si intende, per me con i videogiochi e netflix non c'è problema.
Il mio problema più grande è che non riesco a divertirmi e a passare del tempo positivo con gli altri. Non so come spendere il mio tempo libero se non passare la giornata attaccato alla play... Non so se è la depressione o altro ma non riesco a godermi niente in compagnia degli altri, non so di cosa parlare, ma soprattutto ogni minuto che sto con gli altri sento il bisogno costante di tornare a casa e rinchiudermi in cameretta. Inoltre non so cosa mi piace fare quindi non riuscirei a proporre niente neanche se avessi una ragazza e degli amici leali. (in singolo so anche cosa mi piace fare ma per attività di gruppo non saprei, il ristorantino e la discotechina non è che mi interessino tanto) Sono demoralizzato perché qualunque meta io raggiunga sarò infelice perché non mi riesco a godere niente. Tipo se andassi in pensione oggi sarebbe un disastro perché avrei una vita davanti di tempo libero che non saprei come impiegare, finirei a passare anni e anni da hikikomori senza accorgermene. |
Abbiamo sviluppato una sorta di corazza contro gli altri, una corazza difficile da togliere...ti capisco bene, al contrario tuo non è tanto che voglio tornare a casa ma non so che dire sinceramente dopo aver parlato del più e del meno, nel senso, che poi si passa allo step figa e amici e io non ho niente da dire...uno che non ha una vita non ha niente da dire
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Re: Non riuscire a divertirsi
La vita offre molte opportunità ma poche cose davvero stimolanti..si,abbiamo sviluppato una corazza e forse essere stati soli tanto tempo ci ha abituato così...
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Re: Non riuscire a divertirsi
Eh si, pure io quando esco , quelle poche volte l'anno, con gli "amici" non mi diverto. Da un lato trovo davvero pochissimi argomenti di cui parlare e poi dall'altro lato ho costruito un muro , per cui mi sento molto lontano a livello emotivo con gli altri
No quote |
Re: Non riuscire a divertirsi
Io ormai non mi diverto manco da solo. Mi sono davvero rotto i coglioni.
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Re: Non riuscire a divertirsi
Io ho provato a fare quello che faccio da solo con qualcun altro ma non ho combinato un po' perché non ho nessuno e un po' perché non le poche persone che conosco non hanno i miei gusti.
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Re: Non riuscire a divertirsi
Il divertimento per me è compagnia,amici,pazzie.....cose che non ho mai fatto.
Rimpiangono e rimpiangerò per sempre la decade persa 20-30 anni. Dopo i 30 ho provato a raddrizzare e rimediare ma non ci sono riuscito. Anzi, è stato un assaggio di quello che ho perso. Non avendo degli amici o compagni storici non mi sono gustato il vero divertimento. So solo che,mi sarebbe piaciuto viverla. |
Re: Non riuscire a divertirsi
Proprio così. Quella corazza ci porta a focalizzare la nostra attenzione nemmeno su noi stessi, ma esclusivamente sul nostro disagio. E più ci si chiude, più ci si estranea, più ci si aliena, più si segue la mente (depressa o ansiosa che sia) 24/7.
Chiaro che anche uscendo, quella chiusura la si porta con sé: purtroppo l'apertura agli altri, non è una cosa che ci viene naturale. Ci vuole allenamento, e meno ci si allena e più la si perde. Se hai un professionista che ti segue parlagliene. E aiutati con la meditazione con cui puoi allenare proprio quell'attitudine di gentilezza e apertura. Soprattutto ridimensiona le compulsioni (videogiochi, socialnetwork), ritaglia dei tempi per fare altro, anche leggere, fare attività e anche se uscire e stare con gli altriti sembra "strano" o "poco divertente", cerca di farlo comunque. L'uomo è animale sociale, non è fatto per la solitudine. Evitare di perdere il contatto con l'esterno, sarà sempre come un'ancora che ti tiene con i piedi per terra, per non farti prendere del tutto il volo col vortice della mente, i famosi Vritti di cui parlano gli induisti e che causano la nostra frustrazione. Un saluto. |
Re: Non riuscire a divertirsi
Per me il tempo del divertimento è passato da un pezzo per ragione anagrafiche. In passato ho avuto delle parentesi in cui ho trovato amicizie con le quali sono stato bene, ho avuto momenti di condivisione e divertimento. Ma come ho detto sono state parentesi, non flussi di continuità. Praticamente tutte gli amici con cui avevo cose da condividere li ho perduti per strada, forse ne sono rimasti 1 o 2 ma ci si vede ogni tanti perchè sono fidanzati (uno sta per avere un figlio) e hanno i cazzi loro come tutti. Ma per la gran parte ho sempre avuto difficolta enormi a fare gruppo e sentirmi parte di qualcosa, la tendenza ad estraniarmi e sentirmi fuori contesto ovunque mi ha accompagnato per tutta la vita, va da se che il divertirsi in compagnia è stato solo una questione di fortunate coincidenza, essere nel posto giusto al momento giuso. Ora non c'è più nella e nessuno, le persone passano di qua e svaniscono nell'oblio, le donne specialmente
"Then she runs away from me, faster than i crawl. |
Re: Non riuscire a divertirsi
Vero.. certe volte, anzi spesso, anche io non posso constatare altro che un fastidioso irrigidimento, una incapacità a godere di svariate situazioni sociali e questo mi preoccupa per l’assenza di momenti “leggeri” e meno tesi, quelli più spontanei e rilassanti ecc.. in compagnia capitano raramente, sono condizioni rare e per me delle perle preziose quando capitano.. alla fine spesso capita che l’eccessiva ansia e le preoccupazioni riescono a vincerla sulle emozioni positive
e ciò mi porta a farmi una domanda fastidiosa: ma sto accumulando altra ansia oppure effettivamente qualcosa sta cambiando piano piano? |
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Re: Non riuscire a divertirsi
Appunto.. proprio perché “innaturale” e contro-intuitivo è abbastanza difficile.. le percezioni e le emozioni ci sospingono verso la chiusura, questo avviene così facilmente che è veramente come bere un bicchier d’acqua.. spesso penso che siano necessarie chissà quante contro-percezioni più efficaci delle percezioni solite ma.. faticoso.. chiodo schiaccia chiodo.. le paure vengono schiacciate solo da paure più grandi, ma cercare paure più grandi che siano più efficaci delle paure solite non è facile
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Re: Non riuscire a divertirsi
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Re: Non riuscire a divertirsi
io mi diverto a fasi alterne con altri, se ho giornata no preferisco non vedere nessuno.
Anni fa il massimo del divertimento per me era flirtare o comunque parlare con ragazze. Ora ho un paio di conoscenze / amicizie maschili ma per anni ho avuto a che fare praticamente solo con ragazze. |
Re: Non riuscire a divertirsi
Per me va a periodi ma anche dipende molto a quali persone si fa riferimento ,intendo che con alcuni potrei non sentire divertimento o interesse mentre con altre potrei parlare ore e ore senza annoiarmi.(Queste ultime sono molto rare infatti sono eccezioni)
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Re: Non riuscire a divertirsi
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Si ma dipende tanto pure dal carattere, se uno è portato all’essere solitario non è detto sia anormale, magari esce poco ogni tanto a parlare con qualche conoscente e se ne torna a casa, non è detto che abbia qualcosa che non va...è chiaro che una comitiva di amici ci vuole a 20 anni ma non è che tutti quelli che non hanno amici abbiano problemi.
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Re: Non riuscire a divertirsi
Non mi sono mai divertita con altre persone ,un conto è se ho ache fare con una persona singola come un amica o il ragazzo altrimenti per me è troppo impegnativo ,se si parla già di un gruppetto è solo sinonimo di disagio .
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Re: Non riuscire a divertirsi
Nel mio caso dipende dalle persone e anche dalla durata. Dopo un po' di tempo mi stufo anche solo a sentire tutte quelle chiacchiere inconcludenti :D
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