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JohnReds 20-10-2008 21:40

Siamo noi fobici che miglioriamo o è il mondo che cambia?
 
Oggi, per lavoro ho avuto a che fare con molte 15-16-17-18-enni...sia maschi che femmine(cavolo, come sono belle e frizzanti le adolescenti! non pensatemi pedofilo, ho sempre 21 anni. :wink: )
E mi sono accorto che, nonostante pensassi in questi ultimi anni di essre migliorato, di essere il solito timidone bloccato.

Io come ho già scritto, soffro di "timidezza selettiva", ovvero finchè sono al lavoro sono estroversissimo e non temo nulla, non appena "timbro in cartellino" per staccare divento più fobico di superfobic :) .
E anche qui, non appena sono uscito dall'ambito lavorativo, sono diventato il solito Johnnino quindicenne che di fronte alle ragazze si blocca, s'imbarazza e non sa che dire.

Ma allora, mi è vanuto da pensare, tutti i miglioramenti che ho fatto, sono perchè il mondo è diventato " più gentile"?
Se ci avete caso quando si è piccoli, il modo di fare è molto basato sullo scherzo, le battute, è sfrontato, facciato, e questo specie con le ragazze: un quinidcenne che ci prova con una quindicenne(ma vale fino ai 18 ) la prende in giro pesantemente, ci scherza, la "tratta male"(voi ci avete mai fatto caso che più vengono trattate male le ragazze piccole più sono affascinate? amano i bulletti per definizione).

Crescendo, invece, il rapporto diventa più "formale", più "gentile", c'è il corteggiamento, si va al ristorante, si esce per un appuntamento, ci sono delle "modalità" abbastanza standard.

Ora, negli ultimi anni la mia introversione ha fatto passi da ginagte, ma oggi sono regredito di anni, bloccandomi come non succedeva da atempo
Io mi sono accorto che con le ragazze della mia età ci parlo abbastanza bene, perchè, se per caso volessi provarci, dovrei cmq essere gentile, non avere quel modo da 'bulletto' che di solito serve. Quindi la mia natura timida e bloccata, in un sistema di relazioni più basato sulla gentilezza e la cortesia si trova più a suo agio.

Ora, mi è sorta la domanda: sono io che cambio e miglioro, oppure è il mondo intorno a me che cambia e si fa più "facile" per un fobico/timido?

Sto propendendo per la seconda ipotesi, anche se non scarto la prima, però mi sa che è il cambiamento del mondo che ha fatto più lavoro. uff, c'è ancora tanta strada da fare. :roll:

JohnReds 21-10-2008 12:08

Re: Siamo noi fobici che miglioriamo o è il mondo che cambia
 
Quote:

Originariamente inviata da -Lilly-
Te 6 migliorato e maturato..e le modalità di rapportarsi tra persone di 20 anni ti sono + congeniali.
Inoltre hai trovato una tua dimensione, che ti soddisfa, nel lavoro che svolgi.
Bravo :)

Si ma mi deprime un pò il fatto che se per caso mi troverò in una situazione tra ventenni simile alle situazioni di quando si è più piccoli regredirò...anche perchè non è che coi ventenni ci sto bene, semplicemente c'è meno disagio, anche se lo sento sempre.

Cioè sento molto che i miglioramenti dipendono dal mondo che mi circonda, non da me stesso, e mi da fastidio. Mi sembra di non essere padrone di me stesso, io che in genere credo moltissimo nell'automiglioramento. :?

Per quanto riguarda il lavoro...bah non è tanto il lavoro che mi piace, ma il fatto che quando rivesto "un ruolo", cioè ho una giustificazione esterna nel mio rapportarsi con gli altri, mi comporto normalmente.
Non appena sono "me stesso e basta", crolla tutto...

Ah riguardo alle quindicenni che amano i bulletti... non volevo fare la solita disquisizione, maschilista, la mia era un'osservazione di carattere generale sull'adolescenza: lo stesso vale per i maschi, che per rapportarsi tra di loro sono molto più "animaleschi", molto più spacconi, quindi i timidi parecchio emarginati.

piocca 21-10-2008 14:33

Re: Siamo noi fobici che miglioriamo o è il mondo che cambia
 
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds
Ora, mi è sorta la domanda: sono io che cambio e miglioro, oppure è il mondo intorno a me che cambia e si fa più "facile" per un fobico/timido?

Forse un po' tutt'è due le cose...il mondo cambia, le esigenze e le situazioni mutano....ma al contempo tu maturi e acquisti nuove consapevolezze e conoscenze che ti permettono di adattarti all'ambiente e di guardare con distacco ai tuoi comportamenti passati.... :?

bardamu 21-10-2008 17:09

Cambiano i contesti. Forse hai delle delle paure selettive, che si manifestano solo in determinate condizioni. Sul lavoro impersoni un ruolo, che funge da scudo e in qualche modo ti protegge. Fuori devi essere te stesso e fai più fatica.
Poi si, i rapporti fra persone adulte sono più mediati e attutiti da una miriade di convenzioni, rispetto a quelli fra adolescenti, ma non devi certo fartene un demerito.
Crescendo il linguaggio delle persone si fa sempre meno diretto e più ricco di eufemismi, convenzioni, regole non scritte e non detti, che permettono di smorzare l'istintività e l'attacco diretto. Questo in virtù del fatto che la società con gli adulti è molto meno permissiva per quel che riguarda l'istintività, vista come contraltare della serietà e dell'impegno.
Gli adulti si prendono sul serio, per questo prendono sul serio ogni affronto. Nasce da qui il bisogno di strumenti linguistici più raffinati, capaci di far arrivare i messaggi in maniera non esplicita.

Una persona che teme il giudizio degli altri si troverà sicuramente meglio con una comunicazione più implicita, anche se poi quel che c'è dietro non cambia di molto.


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