Dubbio radicale
 

Lo so che la sicurezza in se stessi aiuta molto.. mi rendo conto di quanto sia difficile avere delle idee fisse, stabili, intendo delle convinzioni. Avere delle convinzioni aiuta.. l’azione, intendo qualsiasi azione, necessita di convinzioni.. senza convinzioni come si potrebbe agire? Dubitassimo di noi stessi ad ogni passo compiuto non saremmo in grado di fare niente di valido, allora avere poche convinzioni o dubitare ossessivamente di non averne ed essere così esposti al nulla non rende per niente facile qualunque cosa.. ecco mi trovo in una situazione (da tempo) che potrei definire l’angoscia del dubbio esistenziale, situazione in cui dubito e sento di dubitare fino all’estremo di qualsiasi cosa.. chiaramente dubitare di qualunque cosa significa anche porsi “al di fuori” delle situazioni della vita ordinaria, se dubito sono scettico e se sono scettico non mi “immergo” nelle situazioni solite proprio perché ne sono scettico, dunque questo dubbio isola dalla vita sociale ordinaria.. sarò forse eccessivo perché vado cercando forse non consapevolmente delle certezze senza buchi, certezze indubitabili e del resto non ho nessuna fede che possa rendermi assolutamente certo di qualcosa.. non credo in nessun Dio.. credere in Dio aiuta, credere in Dio facilita.. ma non posso percorrere la strada della fede.. scusate se vi ho tediato con questo pippone esistenziale.. cerco delle vie d’uscita dai dubbi esistenziali..

Re: Dubbio radicale
 

L'importante è che non ti colpevolizzi; alcuni di noi sotto fatti anche per essere tremendamente insicuri, è il modo in cui si mette in discussione la convocazione dominante. È uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo. Sii fiero della tua insicurezza, ti rende giovane, flessibile e plasmabile. Se all'esterno apprezzeranno non lo so, io ho notato che è difficile inquadrare chi non si inquadrato lui, e allora si compensa con un'immagine caricaturale che normalmente non rende giustizia.

Mi interessa sapere gli oggetti delle tue riflessioni.

Re: Dubbio radicale
 

Non saprei bene come descrivere questo stato.. non si tratta di un dubbio epistemologico alla Cartesio, ma di un dubbio radicale esistenziale.. si avvicina ad uno stato di morbosa sospettosità e di scettica diffidenza radicale verso tutto il mondo che mi circonda e nel quale vivo, uno stato nel quale (soprattutto in passato, adesso meno perché sono più stanco) tendo a voler sovra-analizzare le situazioni che mi circondano, come se dovesse esserci sempre qualcosa da cui difendermi, come se istintivamente sapessi che qualcosa potrebbe farmi molto male e non riuscendola ad identificare con chiarezza giungo alla difesa generalizzata, alla sospettosità generalizzata, alla messa in dubbio radicale che tutto quello che mi circonda sia effettivamente ciò che è.. non consiglio a nessuno questo stato simile, significa non essere mai quieti e tranquilli.. inoltre mi porta a sperperare una marea di energie nervose che potrebbero essere incanalate da qualche altra parte.. se solo sapessi da dove sorgono questi dubbi..