![]() |
Accettare la propria introversione
Salve a tutti! riflettevo sulla mia introversione, su quante volte mi sia sentita sbagliata paragonandomi ai più, e mi chiedo: ma essere introversi è così errato? cosa fate/pensate per cercare di accettare la vostra natura? avete imparato un minimo a fregarvene del giudizio altrui e in che situazioni?
|
Re: Accettare la propria introversione
quanto ti capisco.
ho passato tutta la mia vita a sentirmi strano, sbagliato, fuori posto, inadeguato, diverso, alieno. e ancora oggi è così. però non è colpa dell'introversione, o meglio non tutta. ci sono introversi che sono cresciuti in un contesto familiare e sociale che li ha portati a non colpevolizzarsi ed a valorizzare la propria personalità. queste persone non hanno problemi o comunque non più degli estroversi. luigi anepeta ha scritto molto su questi argomenti e su come la società dovrebbe imparare a non rendere gli introversi degli adulti con problemi psicologici, solo perché fanno parte di una minoranza. perché gli introversi, con tutti i loro difetti, celano delle qualità uniche. rispondendo alla tua domanda: no, non c'è nulla di errato nell'essere introversi ed è anzi un tipo di carattere che può essere molto affascinante e interessante. semplicemente fa parte di una minoranza, e come tutte le minoranze, questo mondo le rende la vita infernale. |
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
|
Re: Accettare la propria introversione
Magari fosse un problema di sola e normale introversione...
|
Re: Accettare la propria introversione
per la società siamo sicuramente quelli sbagliati e visti con diffidenza e sicuramente per riaggiungere certi risultati nella propria vita essere introversi è solo uno svantaggio. Io lo sono, introverso, non mi sento sbagliato e accetto i miei limiti, mi piacerebbe essere più estroverso? certo, avere più contatti aiuta, però vorrei essere quel tipo di estro che socializza con tutti o quasi in maniera genuina senza secondi fini, invece, troppo spesso, la gente la fuori è estroversa indossando maschere con secondi fini.
Io mi accetto per l'introverso che sono come dicevo, non è stato facile perchè ho fatto i tentativi più disparati in passato per essere "normale" quindi forse la mia è solo rassegnazione, non lo so. L'unica cosa che so è che agli occhi degli altri l'introverso viene spesso visto con disagio nel starci vicino, come una persona che sia fredda perchè in qualche modo gli stai antipatica e non degna della tua conoscenza e che si reputa superiore a te guardandoti dall'alto al basso, nella realtà l'introverso è spesso l'esatto contrario ma per la società, per le persone normali senza problemi sociali questa è l'impressione che facciamo |
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
Quindi è ovvio che non c'è nulla di sbagliato, è un po' come dire che avere la carnagione scura oppure essere brevilinei sia sbagliato. Per accettare la mia natura non ho potuto fare molto perché è normale che uno da giovane va incontro a delle esperienze che non tiene conto del fatto di avere una marcia in meno rispetto a molti altri, speri di poter cambiare, di imparare a vendere o venderti ma col tempo capisci che lo scarso collegamento con gli altri è parte di te e inizi ad ammettere che non siamo predisposti per la maggior parte dei lavori, a meno che non si compensa con altre qualità in dosi elevate. È un po' come entrare nell'età adulta dall'adolescenza. Purtroppo non posso fregarmene più di tanto del giudizio altrui perché fa parte della natura umana interessarsene, però ho messo a fuoco le qualità dell'introversione, sia quelle positive che quelle negative e i motivi della loro esistenza e ho capito che devo essere io il primo ad essere "antirazzista" anche a costo di passare uno "che non fa abbastanza per cambiare la sua condizione", cosa in cui velatamente mi si accusa anche qui. Infatti le persone spesso parlano bene dell'atteggiamento introverso ma normalmente si riferiscono a livelli di introversione moderati, un po' come quando si loda un seno piccolo perché "sta più su", "non intralcia", "non balla", "puoi andare senza reggiseno", pensando peró ad una seconda scarsa, omettendo volontariamente il giudizio sul piattume totale. |
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
L'introversione non è un difetto da correggere.. è semplicemente una caratteristica della personalità. Quote:
|
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
L'accettazione deve arrivare da te stessa, purtroppo nessuno dall'esterno può dirti "come" arrivarci, sta a te scoprirlo, ma tutto parte sempre da un percorso di auto-conoscenza di se stessi e consapevolezza dei propri limiti. Una volta acquisita l'accettazione, fregarsene del giudizio altrui (o darci moooolta meno importanza) diventa automatico. Io credo di esserci riuscito, almeno a viverci serenamente senza più tante e inutili seghe mentali... certo potrei essere stato aiutato anche dall'età (vado verso i 40)... immagino che a 20 anni o poco più sia ben più difficile. |
Re: Accettare la propria introversione
Non lo reputo errato è solo un modo di essere ,non faccio molto nel senso che mi accetto così e non saprei vedermi diversamente ,poi con le persone giuste mi apro e sono loquace ,dei giudizi ormai non mi importa più.
|
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
Ho passato anni a sentirmi "eccezionale" perché diverso, perché lontano dalla massa, perché in possesso di un sentire che mi distingueva dagli altri. Poi, col tempo, vedendo la solitudine aumentare intorno a me, vedendo gli altri allontanarsi e constatando le mie incapacità nel costruire nuovi rapporti, mi sono interrogato a fondo e ho concluso che la "colpa" di tutto ciò è da addebitare alla mia introversione e ad altri problemi caratteriali. Con tutto questo non voglio dire che mi piacerebbe essere estroverso, magari nel senso più estremo che si intende col termine (qualcuno che va in disco, che viaggia continuamente, che ha migliaia di "amici"), ma un minimo di riequilibrio ci vorrebbe. Ecco, mi piacerebbe acquisire un minimo di estroversione senza che questo vada a modificare la radice più profonda di ciò che sono. |
Re: Accettare la propria introversione
Io ho grande considerazione per le qualità dell'estroversione, e credo che certe cose che a un "estroverso puro" vengono facili siano davvero importanti, nella vita, nel lavoro e nella società.
Tuttavia l'introversione ha altrettante notevoli qualità. Una persona introversa, ma "funzionale", è capace di autocontrollo, consapevolezza delle proprie emozioni, stabilità, introspezione e capacità di intervenire su se stesso. Un introverso quando guarda dentro sè stesso si trova a navigare avendo in mano una bussola, un estroverso temo di no. Il problema non è l'introversione, ma più in generale i vari problemi psicologici che possiamo avere. Io sono una persona introversa e cerco di valorizzare le qualità, ma anche di bilanciare questa mia tendenza, per diventare una persona più completa e capace (forse un giorno) di avere interazioni che mi diano una vita felice. Nessun uomo è un'isola. |
Magari fossi solo introverso , io sono proprio evitante, vorrei non esserlo , dunque da un lato mi accetto e ho perso la speranza di una vita felice e spensierata, ma dall’altro ne soffro di questa vita vuota , di solitudine e senza emozioni positive
|
Non è ne giusto ne sbagliato. È una caratteristica come un'altra. Il problema è piacersi e accettarsi/ venire accettati con tale caratteristica. Nella società odierna penso sia più semplice vivere con un carattere estroverso secondo me, però non vuol dire che gli introversi non possano avere una bella vita. Tutto sta nell accettarsi e nel trovare persone con cui si sta bene
|
Re: Accettare la propria introversione
Ma guardate che introverso non significa problematico, fobico ed evitante, essere introversi non è una cosa patologica e debilitante, lo è essere fobico, avere il disturbo evitante o altro, io probabilmente sono più estroverso di gente con una vita normale visto il lavoro che faccio e gli eventi che frequento, ma non riesco a farmi amici, non perchè sono introverso ma perchè ho patologie vere e proprie, ho un unico amico che mai lavorerebbe nel pubblico, mai andrebbe ad eventi con 10mila persone, ma ha una vita normale, eppure è molto più introverso di me, ma senza patologie
|
Re: Accettare la propria introversione
Ve la state raccontando. In pratica sostenete che l'introverso è come un malato asintomatico, che nonostante le persone preferiscano l'estroversione, a lui lo lasciano tranquillo. E no, mi spiace, se le persone preferiscono gli estroversi o perlomeno i poco introversi, più ti distacchi dalle aspettative e più te la fanno pagare.
Se un introverso fa una vita normale, evidentemente tanto introverso non è. |
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
il mondo è scomodo e schifoso pure per gli estroversi, anche se magari hanno problematiche differenti. un introverso che accetta questa cosa può avere la stessa vita dell'estroverso, ovviamente con le limitazioni imposte, ad esempio non può aspettarsi di diventare Fiorello, ma quello in fondo è obiettivo di pochi. |
Re: Accettare la propria introversione
Eh si nel mondo sono tutti discotecari, umoristi, pieni di vita, con mille interessi, certo...li conoscete tutti voi
|
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
|
Re: Accettare la propria introversione
Ma non si è "molto introversi", si hanno problemi psicologici, è diverso, sono due cose diverse
|
Re: Accettare la propria introversione
Quote:
non dico che non sia difficile: dico che sembra ancora più difficile perché questa società non ci ha dato gli strumenti per difenderci, anzi ove possibile ce li ha sfilati. ma ci sono introversi più fortunati. pochi, ma ci saranno. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:22. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.