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Eccessiva responsabilità per l’altro.
Vorrei sapere da voi alcune cose su questo punto.. vi capita di sentirvi talmente responsabili in una determinata situazione sociale da pensare che molte cose dipendano da voi.. mi spiego meglio, se un amico caro, oppure un partner, una qualsiasi persona alla quale siete affezionati, chiunque sia, dimostra di essere annoiata da voi in una precisa circostanza, oppure dimostra di essere delusa da voi ecc.. non vi sentite automaticamente responsabili della noia provata e della delusione provata da lei/lui? Non so bene come spiegarmi.. provo a spiegarmi meglio.. se si creano attimi di silenzio ad esempio, quando vi ritrovate con le mani in mano, state grondando di sudore, temete che la situazione vada male per il vostro disagio, non sapete che cosa cavolo dire, sentite la mente “vuota” quasi paralizzata e bloccata attraversata soltanto da percezioni negative ecc.. ecco in quelle circostanze non vi sentite responsabili del vostro fallimento? Non vi sentite responsabili di aver annoiato, appesantito, deluso l’altro per il vostro comportamento così impacciato ed insicuro? Non avete paura di deludere, di appesantire, di complicare, di annoiare e di restare incompresi? Forse sbaglio io ad avere questa naturale tendenza a dover sempre compiacere l’altro.. non so se mi sono spiegato bene..
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
Sì ti sei spiegato e provo questa cosa costantemente, ma in un modo un po' meno forte.
Non lo sento come un fallimento e non ci sto così tanto male però in ogni situazione in cui sono coinvolto e/o magari mi sono fatto promotore di quella giornata sento il peso di dover rendere la giornata piacevole per tutti, riuscire a non scontentare nessuno, intrattenere. Ecco perché o non organizzo mai nulla o se capita tendo a mettere 6 mani avanti. |
Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
"Va bene, ammetto di non avere momentaneamente nulla da dire, cercherò qualcosa per far ripartire una conversazione, ma se neanche l*i sta facendo nulla a tal proposito, mica posso rimproverarmi, magari di parlare per qualche minuto neanche ne ha voglia...o magari sta avendo qualche pensiero brutto che conviene allontanare parlando qualcosa di piacevole? Diamine posso mica legger* nel pensiero..."
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
Poi va a finire che per non scontentare l’altro, per non farlo sentire a disagio, per non annoiarlo, per non deluderlo, per non appesantirlo, per compiacerlo, per renderlo felice ecc. sono talmente focalizzato sull’altro che tendo a trascurare quello che effettivamente fa star bene me, quello che mi fa sentire a mio agio.. oppure, per meglio dire, mi mette più a mio agio sapere che l’altro non é a disagio... paradossalmente se so che l’altro é a disagio basta questo per sentirmi a disagio in modo maggiore se invece fossi a disagio soltanto io e non l’altro.. potrebbe essere una tendenza al comportamento dipendente.. non so..
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
io penso che focalizzarsi troppo sull'altra parte sia controproducente, si finisce a trascurare dei dettagli esterni, spunti di conversazione o altro che potrebbero portare la situazione in cui ci si trova piacevole per entrambi...dimostrarsi troppo disponibili,accondiscendenti,avendo a paura di creare disagio nell'altro secondo me c'è il rischio di diventare stucchevoli e noiosi
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
E' solo una sensazione, se ti concentri sulle cose che devi fare o su altre cose, non ti sentirai piu' cosi
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È quello che sentivo quando uscivo con il ragazzo che mi piace, ci stavo malissimo perché cercavo anche di sforzarmi e ho notato che aumenta di più quando la persona ci piace particolarmente :(
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
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Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
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Anche io non so bene che cosa significhi intrattenere, più che altro avrei timore di annoiare facilmente quando parlo oppure di dire cose poco sensate e poco divertenti, so che in passato avevo più lucidità e più volontà di discutere e di dire la mia opinione su varie cose, adesso lo faccio meno (per varie delusioni).. soprattutto quando mi trovo in compagnia di ragazze che possono piacermi e così ho fatto recentemente.. so che questo atteggiamento può apparire insensato, poiché se mi apro di meno, oppure cerco soltanto di dire cose “pseudo formali” senza chissà quale coinvolgimento emotivo.. alla fine come potrò sentirmi apprezzato proprio da chi desidero? Sarò apprezzato per i discorsi “pseudo-formali”? Vorrei cercare soltanto chi apprezzi quello che sono semplicemente per quello che sono.. |
Re: Eccessiva responsabilità per l’altro.
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