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Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Ho grandissimi problemi ad affrontare i problemi, scusa il gioco di parole. :-(
Appena vedo delle difficoltà un po' più grandi mi viene istintivo girarci intorno. Poi col tempo, con gli anni che passano, mi pervade sempre più la paura del cambiamento. come se facessi fatica a immaginare qualcosa di realmente diverso dalla solita prigione. Mi dispiace tu ti sia sentita triste e amareggiata. Parte tutto dalla consapevolezza però, è un grande punto d'inizio, e io non riesco a darti consigli purtroppo... ma sono anch'io timorosa di guardare in faccia la realtà. |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Sono sempre stato cosciente di avere dei problemi nella gestione del quotidiano, sin da quando ero piccolo, questo sì, ma per quanto riguarda le relazioni umane pensavo di essere io "nel giusto" (uso quest'espressione per intenderci) e gli altri "nel torto": era il Mondo che doveva adeguarsi a me, a com'ero fatto io, e non viceversa. Ma quando ho visto cadere uno a uno i rapporti umani che avevo, quando ho cominciato a essere circondato dalla vera solitudine, quando ho constatato le immani difficoltà che facevo e faccio per instaurare relazioni nuove, allora mi sono detto che forse c'è qualcosa che non va anche dal mio lato. È stata una presa di coscienza difficile, e che forse è tutt'ora in corso. Non so se ho inteso correttamente la tua domanda e se ho risposto, ma questa è la mia esperienza. |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
E' un argomento importante e delicato.
Da una parte è sempre opportuno essere consapevoli dei propri problemi, dall'altra parte però è anche importante trovare una certa accettazione di sè stessi che permetta un minimo di autostima. La percezione di avere un problema più grave di quanto si pensasse è brutta. E' molto brutto anche non piacersi. Personalmente mi capita di vivere momenti estremamente angoscianti, anche pensando a persone che mi sono vicine. Tuttavia si tratta di un aspetto sul quale bisogna sforzarsi di avere un pensiero equilibrato, e non nevrotico o ossessivo. |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Ehh capisco bene.. anche io tempo fa ero convinto che qualcosa di profondamente storto e sbagliato accadesse negli altri, che gli altri fossero poco adatti per me perché persone di cui non potevo fidarmi, che gli altri fossero stupidi, banali, superficiali, non interessanti, monotoni, se non completamente degli arroganti privi di scrupoli ecc.. in fondo mi preservavo e preservavo il mio narcisismo dal dover accettare le mie fobie, i miei rifiuti, i miei evitamenti.. insomma c’era sempre qualcosa di storto dall’altra parte.. penso che questo sia un meccanismo che ancora adesso metto qualche volta inconsapevolmente o quasi in atto e penso sia abbastanza diffuso in molti di noi. Ero arrivato ad un punto tale in cui necessariamente dovevo trovare una giustificazione radicale della degenerazione della nostra società contemporanea, prendevo spunti da molte parti, studiai sociologia ecc.. per dimostrare a me stesso quanto fosse marcio il mondo contemporaneo ed io dovevo quanto meno difendermene.. nel frattempo però evitavo la maggior parte delle semplici uscite.. che contraddizione. |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
A me stessa non ho mai mentito,so bene i miei difetti ,i nei limiti e le mie zone d'ombra. Le so e ci convivo ,dove posso cerco di migliorarmi .
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Leggendo i tuoi post nel corso del tempo ho notato che a volte sei molto critica con gli altri, quello è infantile, quella è immatura, quello è debole, quelli si comportano come bambini... Forse lo fai per sentirti più forte tu, però gli altri potrebbero avvertite questi giudizi negativi che hai di loro, anche se non glie li dici esplicitamente. Dimmi se può avere senso quello che ho scritto o se è una cazzata:D
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Forse non dovresti colpevolizzarti, prova a pensare che non incontri le persone giuste e affini con il tuo carattere e i tuoi ideali. Forse il problema non sei tu, o meglio sbagli a cercare di rapportarti con persone che non ti interessano. Ci sono persone la cui compagnia ti fa percepire più solitudine della solitudine vera e propria. Ma il più delle volte non è colpa di nessuno, semplicemente sono compagnie di circostanza che si trovano li per puro caso, senza che ci sia nessuna affinità.
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Il fatto che abbiano rifiutato la consulenza psicologica perchè hai più di 24 anni mi suona strano, forse è un servizio di consulenza per adolescenti.
Quanto alla tua domanda non ho mai pensato che fosse 'colpa degli altri' o un 'problema sociale' se sono isolato è solo colpa mia, e di chi sennò? solo che non è affatto facile cambiare quelli che sono sempre stati i miei atteggiamenti ed in questo appunto la psicoterapia potrebbe giovarci... |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Jr. forse semplicemente non hai trovato le persone giuste.
Vedi, a volte tendiamo a dire "le cose non vanno perché sbaglio, non sono capace, ecc". E per carità, sicuramente degli errori o delle mancanze da parte nostra ci sono ed è giusto prenderne atto. Però contano tanto anche altri fattori. L'ambiente, le occasioni, le persone che incontriamo (o non incontriamo). E' tutto collegato. |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Non riuscire a relazionarsi anche quando si avrebbe la possibilità è tremendo
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Nel mio caso più che dare la colpa dei mie problemi ad un agente esterno, c'è stato un ignorare e nascondere la testa sotto la sabbia... c'è qualcosa che non va ma preferisco pensare ad altro e procastinare la cosa.
Ma la difficoltà di stringere qualsivoglia rapporto sociale è evidente, decifrare le regole non scritte dello stare insieme una fatica che richede momenti di pausa. Alla fine un uomo che non sa stare nel sociale è come un delfino che non sopporta l'acqua... |
Io riconosco di avere dei problemi, ho provato pure a risolvere ma quando lo facevo mi rendevo proprio conto che sono incapace e pensavo subito di andar via e non farlo più e poi si susseguivano tali convincimenti, cioè di non aver bisogno di nessuno. Io ora che sono sola, non sto uscendo e non incontro proprio nessuno avrei pure voglia di farlo ma son sicura che se si presentasse l'occasione tornerei a pensare quello.
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Pure io faccio fatica a stringere con le persone e mi sono chiesta a lungo il perche', poi ho capito... Penso che te, come me sei molto sensibile e stai sulle tue, per stringere con le persone bisogna aprisi al mondo. Le persone non ti conoscono e non sanno quanto te sei meravigliosa, quindi e' tutta una questione di atteggiamento e di apertura. Cerca di capire gia' dall' inizio con chi ti senti a tuo agio e con chi no, per evitare inutili sofferenze e poi fai vedere quanto sei bella dentro. Sono sicura che troverai delle persone che sapranno apprezzarti. Ti auguro il meglio e ti mando un abbraccio |
Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
Certe persone sono come dei fiori riottosi ad aprirsi, ma quando lo fanno si mostrano in tutta la loro bellezza non comune.
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Re: Nascondere a se stessi la verità per paura di essere impotenti
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Il non sentirsi capace di stringere legami e relazioni interpersonali è una idea che si fa strada nella mente quando si ha alle spalle una storia di insuccessi, non perché si è incapaci. Si deducono qualità negative solo sulla base degli esiti del relazionamento. Ma questi esiti non dimostrano affatto una incapacità. Questi insuccessi dipendono dai comportamenti abituali che si fanno "in automatico"; dipendono da quei flussi di pensieri negativi che, transitandola, pervadono la mente; dipendono dalle paure innescate da tali pensieri. Se nel tuo sistema cognitivo di base ci sono definizioni di te come persona incapace, tutti i comportamenti, i ragionamenti (pensieri emotivi e non oggettivi) e le conclusioni non possono che essere viziati dalle proprie idee del sé. Ho scritto diversi articoli su questo problema delle credenze di base, su come si formano e su come condizionano i nostri comportamenti. Si tratta di credenze che hanno avuto la loro incubazione negli anni precedenti l'adolescenza, quindi, hanno una lunga storia. Si tratta di credenze formatesi su base emotiva. Del resto le capacità del pensiero oggettivo, di quello astratto e critico si sviluppano, nel cervello umano, solo nella seconda adolescenza. Ora si sono radicalizzate e irrigidite e le senti come tristi verità. Tuttavia i pensieri non sono la realtà. Sentirsi impotenti non significa esserlo: il sentirsi tali è un fatto emotivo che scaturisce dal dolore dell'insuccesso, dal percepirsi incapaci. Piuttosto che pensare o ragionare su presunte qualità negative proprie, sarebbe meglio porsi alcune domande. Quali sono gli errori oggettivi che commetto? Quali sono i comportamenti che attuo e che mi precludono l'agire con efficacia? Come posso correggerli? Che modelli comportamentali e relazionali dovrei apprendere e su essi esercitarmi fino alla noia? Se non puoi andare all'asl, puoi sempre rivolgerti a un psicoterapeuta privato. Ma il problema è che devi prima motivarti. Pensa, non una volta sola, ma molte volte, alla te stessa di adesso, poi pensa alla te stessa se non avessi queste idee negative si di te, se non avessi queste paure e poi chiediti: Che ci guadagno rinunciando al cambiamento? L'idea dell'impotenza è un pensiero indotto dalle credenze di base disfunzionali, credenze che stanno a un livello inconscio. Il sistema cognitivo inconscio difende se stesso dal cambiamento e ti induce all'immobilismo creando appunto idee come quella dell'essere impotente: devia il tuo pensiero su temi che ti allontanano dal mutamento. così dire di essere impotenti è trovare una scusa per non fare, al di là della tua volontà. |
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