Raffaele |
26-07-2020 22:23 |
Angoscia di stare da soli.
Paradossale, no? Sto vivendo costantemente quest’angoscia di restare da solo, di non avere compagnie, di non avere amicizie, non che non ne abbia alcuna ma sicuramente sono molto poche e sicuramente questa fobia mi sta limitando tantissimo ormai da tanti anni.. il problema che sto avvertendo è che quest’angoscia di restare da soli, abbandonati, incompresi, senza amici ecc.. di per sé mi produce un sacco di problemi perché non smuove la fobia sociale, si inserisce nella fobia sociale e crea un grande pasticcio, da un lato l’impossibilità (presunta) di non poter mai avere delle relazioni soddisfacenti e dall’altra però l’angoscia che di per sé mi spingerebbe ogni mattina appena alzato a cercare compagnie ed amicizie, sui rapporti sentimentali la questione si complica ovviamente... non so vorrei sapere se qualcuno di voi si é trovato in questa situazione: avere una voglia immensa di costruire e costruire amicizie (avvertita in realtà come angoscia molto penosa e forte) e le enormi resistenze di questa “malattia” che ci abita. Non scrivo su questo forum da tantissimo tempo, più di un anno almeno, ed adesso sento il bisogno di qualche conforto e un po’ di sano dialogo. Mi trovo in una situazione complessa: sono fuori casa, lontano dai miei da quasi un anno, frequento l’università in un’altra città rispetto a quella in cui mi trovo adesso e nel frattempo sono qui soltanto per proseguire la mia analisi con un analista. Inutile dire che in questa città non conosco nessuno a parte i miei coinquilini in casa e questo non aiuta per niente, da un anno circa sono immobilizzato.. non ho costruito amicizie, non mi sono ambientato bene, vivo qui soltanto per proseguire l’analisi ed essendo “tagliato fuori” da tutte quelle attività che un tempo nel bene e nel male mi tenevano legato comunque ad una “vita sociale”.. ad esempio l’università e le amicizie che avevo costruito oppure quei pochi amici della mia città natale che sono rimasti nel tempo.. sono a dir poco gettato nella mia infinita solitudine e per colpa della solitudine sono preso da queste angosciosissime forme di disperazione.. a volte mi sento un pazzo ad uscire di casa da solo senza meta e scopo.. in pratica esiste soltanto il mio analista ed è l’unico rapporto sociale vivo attualmente.. vi siete mai trovati in una situazione simile? Trovarvi in una città “nuova” e non avere nessuna-molta-nessuna voglia di intraprendere nuove relazioni sociali? Il problema é che non ci sono dei punti di contatto, non conosco nessuno.. come faccio? Ho il terrore delle nuove conoscenze come buon fobico e dunque non ci provo nemmeno... risultato? La solitudine mi sta ammazzando.
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