non ho presente, non ho passato e non ho futuro
 

Non so per quanto tempo riuscirò ancora a sopportare la vita. Se penso al passato non ho nulla per cui sperare nel futuro, ma non solo in termini di esperienze vissute, che rasentano lo zero, ma per il modo in cui le ho vissute. Non sono mai stato contento di niente, non mi ha mai emozionato niente. È tutta la vita che faccio le cose perchè me le dicono gli altri, ma non le faccio per avere il loro consenso o la loro approvazione, lo faccio perchè non ho idee mie, non so cosa voglio, non l’ho mai saputo e penso che non riuscirò mai saperlo. Sono apatico, non mi interesso di niente, passo il mio tempo libero a fissare un monitor in cerca di un argomento che attiri la mia attenzione, ma non lo trovo. Accatasto film che non guarderò mai. Non riesco a trovare qualcosa che mi dia emozione e di conseguenza non potrò mai trovare amici, o una fidanzata, se non ho niente che mi possa far sentire il piacere di stare con loro. Con chi socializzo, dove socializzo se non ho argomenti con cui c’è sintonia. Passare una serata in un locale (rarissimo evento mondano che vivo circa ogni 6 mesi) a “parlare” (verbo di cui conosco solo il significato letterario) più o meno del nulla mi dà la stessa emozione che ascoltare un programma radiofonico. Eppure la gente è contenta di questo, io invece non capisco. Quando i miei colleghi di lavoro (in pratica gli unici rapporti umani che ho a parte qualcuno del forum) mi raccontano le loro avventure, le loro passioni, le loro serate mi rendo conto che, se quelle situazioni le avessi vissute io, non le avrei sapute apprezzare come sono stati in grado di farlo loro. Sono sempre invidioso degli altri, della loro serenità, della loro voglia di vivere, del modo in cui riescono ad apprezzare anche le piccole cose. Io non ci riesco. Quindi che fare? Passare la vita ad imitarli? Sforzarmi di uscire, di socializzare, vincere le mie paure, il terrore per le donne, la fobia sociale, per poi tornare a casa e domandarmi se ne è valsa la pena, sapendo già che la risposta è no.
Forse è solo con la forza dell’amore che potrei emozionarmi, ma per me è solo un concetto astratto, probabilmente non riuscirei ad apprezzare neanche quello. E se per una serie di improbabili combinazioni astrali dovessi incontrare una donna, quanto resisterebbe? 2 giorni per poi rendersi conto di chi ha trovato.
Quindi non ne vale la pena.
Intanto il tempo passa, ho già buttato 29 anni, potrei buttarne altri 29 facendo un lavoro che fa schifo (mi mancano solo 2 mesi, poi sarà disoccupazione finchè forse, troverò un’altro lavoro che probabilmente sarà ancora peggio) e rodendomi di non saper vivere. Vorrei trovare il coraggio di farla finita, ma non lo ho. Ogni giorno vado dormire sperando di non svegliarmi il giorno dopo, non dover affrontare un’altra giornata in queste condizioni. Mi sento rassegnato, demotivato, inerme di fronte al mio destino.

Non è che devi cercare di imitare gli altri. devi cercare di fare qualcosa per te. devi prima capire che cosa ti interessa fare....

Che lavoro fai ?

In molte cose mi ci sono ritrovato, io sono eternamente confuso , influenzabile da mille fattori diversi, non ho un punto fermo .il punto fermo dovrei essere io, ma non sono fermo.sono una trottola che gira.e non riesco a far ruotare ciò che vorrei intorno a me.vorrei avere una ragazza da amare , e non la ho.e credo sia solo colpa mia.ho paura di nuove amicizie.sono sempre da solo, e mai come in sto periodo non vedo una via di uscita facile.l'unica cosa che potrei fare e tentare l'impossibile e diventare e comportarmi come fanno le persone che suppongo siano normali, felici, vincenti.magari troverei uno straccio di soddisfazione?penso di no.prima di tutto , prima di fare troppi passi, devo chiarire un sacco di cose dentro me stesso, mettere le fondamenta per poter costruire qualcosa, ma sembra che io sia davvero vuoto oramai.mi dispiace per la tua situazione, e mi dispiace per la mia.diverse, ma con qualche similitudine.ciao. :wink:

Caro Jabroni, non sono una strizza, ma il mio responso è che a causa della fobia sociale ti è venuta la depressione, però si tratta di una deprex reattiva cioè che ha una causa evidente strettamente connessa ad anni di difficoltà, evitamenti, rimpianti and so on
Dici di non sapere cosa ti piace, di non conoscerti perchè (secondo il mio modestiss parere di sbarellata doc) hai eliminato l'altro e senza lo specchio dell'altro è difficile avere un'idea di quello che siamo....
Fai fatica ad emozionarti, a divertirti perchè per proteggerti dalla sofferenza ti 6 costruito una corazza che è difficilissimo riuscire a smantellare...però io, pessimista cosmica senza eguali, credo che una picconata alla volta riusciremo a demolirla...Hai visto per caso il film LE ALI DELLA LIBERTA' in cui un prigioniero innocente per riottenere la libertà decide di evadere ed impiega 20anni per scavare un tunnel nella roccia utilizzando un cucchiaino da the?
Ti ho scritto qs righe non perchè mi piace fare la maestrina, ma perchè condivido parte del tuo vissuto ed in qs periodo sto cominciando la faticosiss opera di scongelamento....
Su qs forum una volta ho letto una belliss frase che diceva +/- cosi'..."non è mai cosi' buio, come prima dell'alba", mi piace tanto e forse me la tatuerò pure....

Segui una psicoterapia?...Penso ti aiuterebbe a cambiare questo schema mentale sbagliato e distruttivo che hai nei tuoi confronti..Purtroppo(e parlo da persona affetta da depressione)NON è assolutamente facile scavare dentro se stessi per risalire alle cause di questi malesseri.Ma se si ha la volontà di affrontare le proprie paure e affidarsi a mani competenti ,i risultati col tempo arrivano.Conosco persone che ne sono uscite completamente..ora stanno bene e donano conforto e aiuto a chi ne ha piu bisogno..Ed è anche grazie a loro che ora mi sento molto meglio..ed ho trovato la forza di affrontare i miei limiti..Anche se questo ha comportato un lungo periodo di sbalzi umorali,crisi di pianto e desiderio di rassegnazione.Ogni sforzo che farai non sarà mai vano ..se il percorso che deciderai di seguire potrà portarti a una conoscenza piu profonda di te stesso e dei tuoi desideri...Concludo dicendoti di appoggiarti a qualcuno che possa REALMENTE donarti aiuto...e di non passare piu le giornate a commiserarti e a perdere tempo in cose che non ti donano nessun tipo di emozione e di aiuto...perchè il cervello si abitua terribilmente a queste sorte di penalizzazioni di se stessi...In bocca al lupo :wink:

è una situazione simile a quella che provo io, deficit di auto-coscienza. se non sono indiscreto, che tipo di educazione hai ricevuto dai tuoi genitori? io ho sempre attribuito buona parte di responsabilità del mio stato mentale e della mia situazione personale all'educazione repressiva e ipercritica impartitami dai miei.

Attento, questo è assolutamente vero la mente si indebolisce rimuginando sul negativo.

Sembra con abbastanza avidenza una Depressione,inzia!,Aiutati che Dio ti aiuta!
Inizia leggendo storie di chi nè è uscito appieno dalla tua stessa situazione,nè piu' nè meno,è bello in questi casi pensare che siamo uguali a qualcun'altro!
Che siamo legati da un sottile filo rosso.

Sai cosa fare ,su! Neanche sto' io a ripetertelo.
Nel prossimo messaggio vogliamo novita' positive! mi raccomando..


P.S. ti consiglio questo testo:
http://www.ibs.it/code/9788817860727...urrezione.html

Dalla psicoterapeuta ci vado da 7 settimane. Dopo le prime 3/4 sedute l'entusiasmo si è affievolito e ha preso sempre più piede questa sensazione.

ciao nobile jabroni
le tue parole (quasi logorr però, occhio)
mi ricordano rectius ai tempi d'oro
credo che a parte la depressione, che non hai, non centra nulla
il livello d'entusiasmo e la voglia di vivere siano una qualità caratteriale
c'è gente più arzilla e gente più apatica
però io ti ho visto ridere, non sei uno che sprizza energia da tutti i pori, ma manco una mummia
e poi, non prendiamoci in giro, non hai interessi? non hai stimoli?
certo che li hai, ma ora ne hai uno primario che te li oscura tutti, e finchè non lo raggiungerai nulla sembrerà importante

questa cosa chi non ci è passato non la capirà mai e poi mai

forza allora, sai cosa devi fare

Io ho invece avuto genitori iperprotettivi e sempre troppo presenti nelle scelte. La mia crescita inoltre è stata influenzata da un dramma famigliare che ha condizionato pesantemente la scelta delle mie amicizie.

Mi sono rivolto alla psicoterapeuta per risolvere i problemi legati alla fobia sociale e non quelli dovuti alla depressione (che fino ad un paio di settimane fa non credevo di avere). Il motivo del calo di entusiasmo è sicuramente riconducibile alla mancanza di risultati immediati, di riscontri positivi. Sicuramente la troppa fretta di arrivare alla fine del percorso. Ho paura di fallire e non ho tempo di fallire.
Le aspettative all'inizio erano alte, la psicologa mi ha riportato con i piedi per terra, ora ho l'impressione di dovermi accontentare. Non avevo tenuto conto della mia natura, dei miei limiti.

Se conosci uno psicologo che ti fa guarire in poche settimane chiama a raduno tutti i telegiornali perchè significa che è un mago........

l'eroina....