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Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Salve amici, è da parecchio che non scrivo. Vi chiedo un parere.
Domani pensavo di andare a Roma, dove non vado da parecchio tempo, da prima che cominciasse il coronavirus che ha bloccato tutto - ed adesso si è sbloccato tutto, nel bene e/o nel male. Ci vado per vedere Roma, città amatissima, rovente quando la visito, piena di cose belle e volti nuovi; ci vado anche per fermare le donne per la strada, cosa difficilissima, che però voglio cominciare a fare programmaticamente, come un metodo di creativa disperazione. Forse ho già parlato di questo, in questo forum, non ricordo, non ho voglia di cercare. E' una cosa che voglio fare perché capisco, penosamente, che non ho altre occasioni per conoscere donne, io che le amo così tanto, che ne sento il bisogno: ho bisogno del loro amore, della loro fica, dei loro baci, anche solo dell'amicizia. Non posso vivere così per sempre, in questa solitudine che un tempo mi galvanizzava, sia pure annichilendomi, e ora mi annichilisce e basta, poiché ne ho scoperto da tempo l'infetta patologia. Se rimango ancora troppo tempo senza conoscer donne rischio di morire di crepacuore. Perché un conto è la solitudine che si sceglie, fantastica finché uno non cambia idea; un conto quella che si subisce dopo che noi la si è costruita. Io, ormai da anni, sto subendo la mia solitudine, solitudine intesa come mancanza di donne; come stasi. Ho anch'io le mie amicizie, 2 amici carissimi. Ma voglio anche una donna e so che è difficile cambiare vita. Ma fino a quando si vive, si respira, ci si muove, penso che sia possibile farlo - cambiare dico - e certe volte sia doveroso quando si è con le spalle al muro come sono io adesso, finalmente persuasi da noi stessi che le cose precipiteranno se continuano come continuano, se noi continuiamo come abbiamo quasi sempre continuato in mezzo alle cose. Nel mio caso, da un punto di vista sentimentale o sessuale, sono già precipitate, anche se ho avuto anch'io le mie storielle, di cui narrai anche qui dentro, ma adesso è da anni che c'è il deserto. Non possiamo nascondercelo, arrivare a quasi 30 anni senza donne - solo, di una solitudine stantia come la mia, che dura da troppo tempo, e che ha pietrificato il mio cuore e la mia intelligenza -, ed essere costretti a fermare le donne per la strada è come un fallimento che però devo ingoiare per sorpassarlo e dimenticarlo, perché una cosa del genere, il fermare le donne per strada, nessuno o pochi lucidi marpioni con le spalle al muro la farebbero, in fondo quasi tutti cercano le persone con cui scopare o fidanzarsi all'interno del proprio gruppo sociale; ma se come me non si ha nessun gruppo...- intendiamoci, non sto rimpiangendo il non stare in gruppo, io odio i gruppi. Ve lo dico io: se continuo(iamo?) così la situazione diventerà dolorisissima, irreversibile, ho paura che già lo sia perché la mia solitudine è molto profonda, la mia situazione in essa grottesca e drammatica. Dovrò accettare una via di solitudine perpetua, senza speranza di cambiamento? senza mai avvicinamento al genere femminile?...questo se non faccio qualcosa e forse sono ancora in tempo, dopotutto sono ancora giovane direbbero alcuni se mi leggessero, nemmeno trent'anni ho, se non so cambiare adesso che sono con le spalle al muro, quando sarò in grado? Da morto, quando da carne e ossa che fui diventerò cenere? La mancanza di flessibilità e duttilità è un grande male e forse la patologia non è nient'altro che questa estrema rigidità, il non saper cambiare le proprie azioni quando c'è bisogno di cambiarle. Alla fine cosa ho da perdere? Cosa potrebbe capitare nel peggiore dei casi?: che la ragazza fermata con una scusa mi guardi e rida, che mi sputi in faccia, che mi ignori, che chiami il ragazzo lì vicino e questo, trucemente, mi dia un pugno, approfittando della mia tremolante presenza per esternare il suo dominio pseudo Alpha agli occhi di lei da proteggere, ora in ammirazione verso di lui, dominante? Forse lì per lì non sarebbe piacevole ma sarebbero tutte esperienze da cui potrei imparare, che mi farebbero bene, per vie traverse. Perché se andassi da una ragazza e questa mi rifiutasse, addirittura schifata, mi potrei concentrare comunque sulla mia buona volonta, di essere andato da lei affrontando la paura, e se è schifata forse non sta rifiutando la mia persona ma il contesto del mio approccio, e a forza di fare così riuscirei a desensibilizzarmi e a forza di fare questo approccio, diventandone più padrone mano mano che procedo nella pratica imbarazzante ma sempre meno dopo vari tentativi, le possibilità di conoscere una ragazza aumenterebbero, anche in occasioni diverse: di approccio contestuale, quindi non a freddo, e non programmato. Come con la carina ragazza con gli occhiali con cui ho scambiato poche parole l'altro giorno che sono andato a S, poche battute al quale non è seguita una conversazione: conversazione che diversamente, se fossi stato più sveglio, avrei potuto strutturare lungo tutto il viaggio, parola dopo parola. Quindi, ripeto, sarebbe un'esperienza emozionale correttiva l'andare a parlare con una, anche a costo di un tosto e brutale rifiuto. Devo lasciar fluire l'azione, non fermarmi, procedere oltre, come un ruscello; guardare alle mie azioni coraggiose piuttosto che alle reazioni più o meno sdegnate che suscitano. E' molto semplice: dato che non ho nessuno che me ne presenti una, e dato che amo le donne troppo per accettare una vita senza nessuna di esse, tragicamente, accettando questa solitudine come un dato di fatto, come il fondo ultimo della mia personalità, fin troppo docile, ebbene, poiché dicevo non ho altre possibilità decido di fermarle a freddo, per la strada o in libreria o altrove, considerando che non posso perdere e ho tutto da vincere: se la ragazza mi rifiuta avrò fatto esperienza e potrò congratularmi con me stesso per avere affrontato questa brutale e quasi grottesca esposizione, non più evitata e addirittura autoprescritta; se invece sono fortunato la ragazza è contenta di essere stata fermata, ha voglia di parlare e ne nasce una conoscenza, che non è detto che poi debba proseguire carnalmente o spiritualmente. Se anche ne nasce una breve conversazione dove la tipa in questione, poniamo il caso, mi dice di essere fidanzata, quindi non c'è modo che io e lei ci si veda in futuro, sarò più ricco di un'esperienza e di un incontro irripetibile, provocato da me, perciò di cui essere fiero. E' una situazione difficile, certo, ma non è impossibile spuntarla penso, o almeno arrivare ad ottenere almeno una conversazione, o anche solo uno sguardo, che intanto mi provoca accensioni fugaci ma bollenti: una terapeuticità del sentire erotico, sia pure non corrisposto, scatenato da un mio marpionismo eroico. Quali sarebbero i miei tentativici di approccio? Non lo so; adesso, a freddo, non so oggettivarli. Dire qualsiasi cosa, ma dirla. Quali sarebbero i come se che mi aiuterebbero nella mia battaglia? Come mi comporterei se non avessi niente da perdere? Come mi comporterei se fossi sicuro di me ed estroverso anche in situazioni imbarazzanti come approcci a freddo? Come mi comporterei se fossi pienamente in contatto con le mie risorse personali, al di là delle mie contingenze dolorose? Come mi comporterei se non fossi più solitario ed evitante come per troppo tempo sono stato? Che ne pensate? Sono il Don Chisciotte della seduzione destinato alla sconfitta contro mulini creduti giganti? Voglio fare qualcosa per migliorare. |
Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Bisogna essere pronti mentalmente al rifiuto..tu hai già avuto qualche storiella giusto?quindi magari non sei proprio a zero come approccio..da quanti anni non ne hai più?forse riprendere così può essere utile per desensibilizzarsi
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Ho avuto qualche storiella ma le ragazze non le conobbi certo con l'approccio a freddo. Oramai è da almeno 5, 6 anni.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Se riesco ad approcciarne almeno una, ve lo farò sapere.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Alla fine non ci sono più andato, a Roma.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Non mi lamento del fatto che il mio post abbia ricevuto poca attenzione. Noto solo che in questo forum, per altro da me molto amato perché frequentato saltuariamente da anni e ripieno di bella gente, vadano per la maggiore le discussione dove ci si lamenta. Per carità, a volte è necessario anche lamentarsi, l'ho fatto e lo faccio anch'io. Ma quando c'è qualcuno che assume su di se una creatività e un dinamismo anche goffi ma rivoluzionari, lo si lascia precipitare con satanica solerzia. Il mio post poteva aprire una bella discussione su come cercare di cambiare le nostre vite.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Krieg, hai ragione: quell'uscita è stata infelice. Sono stato semplicistico. Lo so che qui dentro non ci si lamenta e basta, e poi a volte fa bene lamentarsi...Detto ciò, la buona volontà è spesso lasciata scorrere. Almeno questa è la mia impressione.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Mike, mo' non è che per sfogarti di non aver combinato nulla devi colpevolizzare chi non ha risposto al thread...
Tra l'altro a me sembrava molto più un soliloquio da diario privato che un'apertura alla discussione. Com'era quella frase: sii te stesso il cambiamento che vuoi vedere nel mondo, giusto muttley? |
Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Ma quindi ci vai a Roma a fare sta cosa o no?
Potresti comunque postare i risultati a mò di statistica |
Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Giuro che ci volevo andare. Sono stato in un'altra città, a dieci chilometri da dove abito. Lì non posso approcciare a freddo: mi vergogno. Se mi conosce qualcuno, rischio lo sputtanamento.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Comunque giuro che ci sarei voluto andare. Ci sarei andato, se non mi fossi svegliato tardi. Ma ci andrò, e vi farò sapere. Non dovete pensare che io volessi trollarvi. Volevo un parere sincero. Mi è stato dato.
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Forse in fondo non sei molto convinto di sta cosa se l'hai lasciata andare svegliandoti tardi
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
Clend...è una forzatura che faccio a me stesso, ho poca voglia di fermare sconosciute...ma che alternative ho?
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
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Se hai il coraggio di fermare le ragazze per strada non dovresti avere problema a contattare qualcuna delle decine di migliaia che vivono a Roma. |
Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
l'unico modo ormai di socializzare è con tinder o instagram. metti le tue foto e le ragazze interessate ti contatteranno.
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Re: Domani, a Roma, marpione agguerrito, vorrei fermar sconosciute: santa esposizione
L'approccio a freddo funziona solo con una triangolazione di condizioni.
1)devi essere abbastanza attraente (bellezza in sè + come ti presenti) 2)essere in un luogo adatto a certe cose, come i locali notturni o al limite i parchi 3)la ragazza in questione deve essere recettiva di base e questo fatto è a sua volta influenzato dai punti 1 e 2. Personalmente a Roma non scommetto su nulla da questo punto di vista, il socializzare è molto viziato da una mentalità poco aperta e spensierata dove tutti devono far vedere di essere speciali. Anche solo andare a firenze mi ha fatto moltissima differenza, a Roma paga molto con chi ti presenti da qualche parte a meno che davvero non hai il fisico di un top model. |
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