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Vendere l'anima al diavolo (metaforicamente)
Secondo voi è possibile che l'incontro casuale e poi la scelta di frequentare persone di ''dubbia moralità'' per dirla in termini eufemistici porti a scadere, anche per scelta?
a emulare, a diventare più cinici, peggiori, venirne influenzati in quel senso?e a trasformarsi piano piano, in ciò che non si era? se sì, secondo voi è frequente questo fenomeno? why? |
Re: Vendere l'anima al diavolo (metaforicamente)
Non credo che il topos del patto del diavolo sia diventato tanto diffuso per caso.
Penso che in qualche modo spieghi il dilemma continuo al quale noi umani siamo chiamati, visto che vivere da umani senza compiere scelte morali è impossibile. Credo che la fascinazione del Male sia una componente frequente nella sfera delle emozioni umane, e che in sé e per sé non sia particolarmente nefasta, ritengo anzi possa portare a operare meglio in dimensione del Bene. Ma in linea di massima è più facile che una mela marcia ne faccia marcire altre cento, piuttosto che il contrario. Poi non credo che la decadenza sia un percorso obbligatorio; ma se ragioniamo in termini di probabilità credo che sia il riscontro più attendibile. A volte anche per scelta. Perché è più facile. Perché il male succede e non bisogna fare granché. E prima o poi succede sempre, quindi è apparentemente confortante schierarsi con esso. Ma poi uno deve vedere cosa vuol fare della propria vita e del proprio futuro. |
Re: Vendere l'anima al diavolo (metaforicamente)
Ho trovato questo video attinente, se non capisci bene l'inglese ci sono i sottotitoli ad aiutare
Val la pena poi guardarsi quello sugli Dei della mesopotamia. |
Re: Vendere l'anima al diavolo (metaforicamente)
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Re: Vendere l'anima al diavolo (metaforicamente)
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