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Il nostro migliore amico
Alla fine, il nostro migliore amico siamo noi stessi. Siamo noi che viviamo nel nostro corpo e nella nostra mente. Siamo noi che facciamo un percorso di vita di tot anni e che cambiano continuamente anima, corpo, modo di pensare, modo di fare, ambiente, persone che ci stanno intorno. Non dovremmo contare così tanto sugli altri, ma semplicemente considerarli comparse in un film dove i protagonisti siamo noi. Comparse importanti, da amare e di cui prenderci cura, da trattare bene e con rispetto, ma che non devono diventare più importanti della persona con cui passeremo tutta la vita assieme, cioè noi stessi. Nel nostro percorso potremo migliorare, cambiare e accogliere altre persone, non fraintendetemi, lo so che su questo sito abbiamo, io per primo (ho avuto 4 amici in totale in 25 anni) problemi a conoscere persone, ma insomma che dobbiamo fare? Io penso che alla fine dovremmo pensare ad evolvere noi stessi, e prendere quello che passa nel nostro cammino. Si chiudono, purtroppo, dei capitoli, ma noi continueremo ad esistere comunque. Se ora ho perso delle amicizie, io continuerò a progredire nei miei interessi e nel mio percorso di vita, e poi magari me ne farò delle altre, finiranno, ne arriveranno di nuove. Dovremmo amarci di più e contare meno sugli altri.
Change my mind |
Re: Il nostro migliore amico
Si, sono piuttosto d'accordo con quello che hai scritto in questo primo post. Però il fatto è che, non è sempre così semplice, ci vuole impegno e perseveranza...poi dipende molto da che tipo di persona sei..da che abitudini hai acquisito. Molte volte per poter fare questo, occorre cambiare radicalmente le tue abitudini, il tuo modo di rapportarti con gli altri. Poi, si deve anche ammettere che, in alcune situazioni non si è in grado di fare tutto da soli...anche per la più abile e capace delle persone.
In generale però direi che è una buona impostazione, ma non deve diventare assoluta...cioè si deve capire quando non si possono superare da soli i propri limiti. |
Re: Il nostro migliore amico
Già hai ragione.
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Re: Il nostro migliore amico
Riconoscere, accogliere e fidarsi;viene immediato e facile negare e farsi la guerra
il proprio tempo in mezzo che prosegue a termine |
Re: Il nostro migliore amico
bah mi sa che ho scritto un sacco di cavolate
l'uomo è nato per essere un animale sociale, senza affetti la maggior parte della gente si ammazzerebbe perchè sono davvero l'unica cosa che conta in un mondo schifoso fatto di routine alienante e di vita senza senso altro che stronzate, senza affetti non si è completi e si muore |
Re: Il nostro migliore amico
anzi mi vergogno di aver scritto quelle cose prima, di solito odio i new age hippie wannabe
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Re: Il nostro migliore amico
Quote:
Detto questo, sarei stato meglio se questo mio migliore amico mi avesse dato un po' di tregua. |
Re: Il nostro migliore amico
Ci sta, però è difficile contare unicamente su noi stessi quando ci odiamo.
Mi sembra tanto un discorso sull'automiglioramento, più che legittimo ma anche molto difficile da attuare per la maggior parte di "noi". |
Re: Il nostro migliore amico
Fatalità stavo pensando qualcosa di simile proprio oggi, secondo me è un punto di vista valido. A maggior ragione su questo forum dove è un bombardamento continuo di thread in cui l'argomento principale è "gli altri" (amici, donne, ecc. ecc.)
Maggiore enfasi sull'io, poi che vengano anche gli altri, ma l'io prima di tutto. Bisognerebbe stare bene innanzitutto con se stessi, solo dopo aver fatto questo poter andare verso gli altri, e non buttarsi verso gli altri sperando che questi "ci salvino", ecc. ecc. |
Re: Il nostro migliore amico
Il guaio è quando si è anche il proprio peggior nemico..e ci si odia..bisognerebbe bilanciare..
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Re: Il nostro migliore amico
E' un tema importante.
La persona e il suo equilibrio, la sua resilienza, la sua salute, e perché no, anche il suo senso etico e la sua coscienza, è il primo bene che si ha a disposizione e su cui bisogna cercare di lavorare. Non vuol dire negare il carattere sociale dell'uomo. Sono due piani separati. E' giusto ciò che è stato detto sullo spostare il focus su sè stessi invece che sul riconoscimento altrui. Ciononostante a volte, soprattutto per chi è timido o sociofobico, è necessario fare l'opposto e non impuntarsi sull'autoriflessione ma concentrarsi sulle altre persone e sul contesto. Insomma, la psicologia non può essere monodirezionale, sono necessarie diverse dimensioni e sviluppare la capacità di accoglierle tutte. |
Re: Il nostro migliore amico
Sto pensando che il migliore amico è il tempo e lo tradisco nei modi più vani, anche adesso il tempo è intorno .... e io sono qui, e lo ignoro, e lo perdo. :/
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Re: Il nostro migliore amico
Stare bene con se stessi è fondamentale, mettere i propri bisogni e sogni davanti al resto è importante ma alle volte bisogna fare eccezioni perché dare e ricevere l'affetto da qualcuno può non aver paragoni con quello che riusciamo a dare a noi stessi.
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Re: Il nostro migliore amico
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Re: Il nostro migliore amico
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Cioè io sono nato così. Però credo che quando dici che dobbiamo evolverci, l'evoluzione dell' introverso è diversa dall'evoluzione dell'estroverso. Io credo che quando il percorso dove siamo forti si satura si necessita uno sviluppo sulla dimensione carente. |
Re: Il nostro migliore amico
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