Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
Si, ma mi basta sapere che sembrano più vecchi, per me è come fossero più vecchi.
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Si tratta di una pratica ambigua, in cui i concetti mutuati dalla medicina di "disturbo" e "cura" sono usati eccome (è solo una questione semantica? e perché non cambiare linguaggio?), e in cui l'ideologia psichiatrica, che li prende esplicitamente per buoni, raramente viene messa in discussione. O sbaglio? Posto che ovviamente dipende da chi ti trovi davanti, se ci fosse bisogno di specificarlo. |
Re: Psicoterapia boff
Per come la vedo io la psicoterapia si occupa di analizzare e eventualmente risolvere un disagio.
Se io ho un disagio interiore quando qualcuno mi fa una battuta a prescindere che sia una battuta con finalità benevoli o malevoli, oppure se ho un disagio quando qualcuno mi fa una critica, costruttiva o non , oppure se qualcuno esprime un giudizio nei miei confronti, benevolo oppure no,.... In pratica se basta un nulla per farmi perturbare e sentire un malessere interno, che mi rende instabile e mi cambia in negativo l umore, che per giorni mi fa rosicare e pensare tanto da rovinarmi anche momenti oggettivamente più positivi che si possono venire a presentare nei giorni a seguire, questo disagio allora condiziona negativamente mio equilibrio interno producendo malessere tanto che magari per non percepirlo evito di trovarmi nelle condizioni che potenzialmente me lo possono creare. Questo disagio quindi mi condiziona negativamente la qualità della vita e quindi diventa un problema certe volte può essere anche un problema per la sopravvivenza (tipo non riuscire a fare alcun tipo di lavoro e non avere nessuno che ti mantiene). Il problema quindi può essere anche di chi il disagio me lo procura, ma se io ho un disagio per colpa di qualcuno allora il problema diventa mio se poi il mio benessere interiore viene perturbato. Tipo faccio un esempio pratico, non mi riesce bene guidare, tralaltro non mi piace, sono convinto e riesco a vivere bene lo stesso.... Poi arriva un pincopalla e mi fa la battuta quasi che sembra che voglia umiliarmi e ridicolizzarmi e io mi I cazzo o mi deprimo. Ma se io mi incazzo o mi deprimo significa anche che il problema c'è lo avevo già io prima che pincopalla arrivasse e mettesse il dito nella piaga. Ora per non dilungarmi penso che la psicoterapia é utile per risolvere i propri conflitti interiori rendendo più omogenee e armoniche le varie parti di cui siamo fatti che ci permetterebbe quindi di vivere meglio gli eventi esterni che non dipendono da noi e su cui non abbiamo alcun controllo. |
Re: Psicoterapia boff
Una riflessione interessante che emerge da questa discussione è sul carattere della timidezza e fobia sociale come problemi afferenti a un rapporto.
Sicuramente è vero, sono problemi che intervengono non solo su una prospettiva monistica (io sono insicuro e non accetto i miei errori, quindi non sopporto la minima critica) ma hanno anche una prospettiva di rapporto, tale per cui io sto male se non vengo trattato con i guanti di velluto, e mi trovo nell'infelice situazione in cui gli standard etici e sociali diffusi nella nostra civiltà contemporanea non prevedono che le persone vengano trattate con i guanti di velluto, ma solo con quelli di stoffa. Parte della soluzione del problema è nell'educare culturalmente la nostra società al rispetto per le diversità, anche le insicurezze. Sarebbe utile una maggiore diffusione della psicologia tra le persone, e non solo (come avviene ora) prestarla come servizio professionale a chi si rivolge allo psicologo per richiederla (che giocoforza sarà chi nella propria vita sta male). Tuttavia non vedo una contraddizione con la parte più individuale del problema. Le due dimensioni coesistono quasi sempre. Occorre indagare bene al proprio interno, per capire se le difficoltà che incontriamo riguardano in qualche modo una nostra insicurezza, una crepa nella costruzione della nostra identità, del modo in cui vediamo noi stessi, del modo in cui reagiamo alle emozioni... o se invece io mi vado bene così come sono, sto bene a rodermi il fegato ad ogni evento negativo o a mangiarmi lo stomaco prima di ogni occasione impegnativa della vita, e (onestamente con me stesso) l'unico mio desidero sarebbe che le persone accettino questa mia ritrosìa, questa indecisione, questa lentezza, e mi trattino bene ugualmente. Se siamo nella prima ipotesi, posso cercare di intervenire su me stesso e trovare soluzioni per vivere meglio. Parallelamente lavoriamo per una società più inclusiva? certo che sì. Ma intanto io faccio ciò che posso, visto che poi questa notte mi piacerebbe riuscire a dormire. |
Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
Non ne ho molta fiducia, su di me e con i miei problemi è inutile perché sono una paziente da psichiatria ma penso che possa servire per problematiche più "leggere"
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Re: Psicoterapia boff
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Se "aggiustassimo la società" probabilmente io starei meglio :sisi: Mi si dirà: perché bisogna aggiustare la società per far star meglio te? E io risponderò: e perché devo aggiustare me (ah, ma allora sono rotto, malato, sbagliato, ecc.) per essere più funzionale alla società? |
Re: Psicoterapia boff
Quindi a te basterebbe un ritiro anacoretico con qualche libro, disco e hai risolto tutto.
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Aggiungo una cosa. Il concetto di normalità è meno semplice di quanto potrebbe sembrare, e alcune persone sono molto sensibili e reattive al modo in cui vengono identificate dagli altri (soprattutto se privilegiati, come in una terapia), secondo una norma che oppone l'accettazione incondizionata di un'identità (e della relazione) al suo rifiuto, senza vie di mezzo (che richiederebbero, probabilmente, di aver già fatto una buona terapia). Prendi una frase scritta qualche pagina fa: "Ripeto, se sei introverso non ti renderà estroverso, semplicemente proverà a non farti sentire in colpa per la tua tendenza a non aver piacere nel socializzare.". Si tratta di una descrizione che, sulla base della mia esperienza, non è assurdo sentire da uno psicoterapeuta, e che ciò nonostante è caricaturale, intrisa di senso comune e francamente disumanizzante. Non è affatto vero che gli introversi "non hanno piacere nel socializzare", e anzi questa è proprio l'identità che spesso e volentieri gli viene affibbiata da ragazzini, e con cui magari si ritrovano a litigare anche da adulti. Normalità significa anche pensare in un certo modo, e in questo caso l'idea che viene proposta è talmente distorta da portare, se accettata come elemento della propria identità (e, come detto, tra chi cerca aiuto psi non pochi sono da questo punto di vista molto vulnerabili), a "dimenticarsi" di una quota rilevante dei propri bisogni. La questione è molto rilevante, e nella terapia cc che ho fatto io si è presentata nonostante l'intenzione consapevole della terapeuta, che come da manuale ha esordito con i "siamo tutti diversi" e "siamo persone prima di tutto", per poi impegnarsi a capire "come funziono" e attribuirmi via via vari "tratti" con cui vuoi o non vuoi finiva per identificarmi. Senza essere consapevoli di questa dinamica, e senza avere strumenti per disinnescare le classificazioni altrui, i risultati possono essere negativi. Non per tutti, ovviamente, ma io capisco bene chi vuole evitare di investire in un rapporto particolare come quello terapeutico, per paura di perdercisi. Insomma, tl;dr: alcune persone sono particolarmente influenzabili, e io trovo che la psicoterapia possa essere in concreto normalizzante, nonostante le intenzioni del terapeuta, semplicemente perché lo è la nostra cultura, il nostro modo comune di pensare e parlare. Rischia di essere pericolosa, a meno di non partire già da una discreta base di autonomia rispetto agli altri, che però non è affatto scontata. |
Ragazzi ho avuto un primo colloquio con la psicologa e presto per dire se mi piace ma non posso dire che vado tutta la vita con lescort le dirò che un paio di volte ho fatto sesso gratis poi sempre pagando
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Re: Psicoterapia boff
Uno dei primi dove andai, avevo 17 anni circa, neanche ero entrata che mi chiese: ma tu ti masturbi? Traumatizzata
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Re: Psicoterapia boff
Io solo in questo ultimo periodo della mia vita sono andato in terapia, fino a quando scoppiava il coronavirus, con piu continuità per piu di un anno che l'ho fatto, ma non mi ha dato grossi benefici mi sa, certo mi sono dato una smossa nel cercare di uscire il piu possibile, di fare qualcosa che impegni la mente ecc, ma dal punto di vista dei sintomi, come umore, ansia, fobie, e ossessioni varie non è cambiato granchè.
Ormai non so che fare se cambiare terapeuta, o provare lo psichiatra direttamente boh. |
Re: Psicoterapia boff
Mi sono deciso di ricominciare con un nuovo psicologo, stavolta online. Ancora devo sceglierlo.Il problema è che la fiducia è sottozero, però non vedo altre scelte se non provarci
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Re: Psicoterapia boff
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