Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Anche il fatto che la riflessione sul VII canto dell'Inferno non sia tra i principali modi di sballarsi il sabato sera è un esempio di dinamica sociale non mainstream :sisi: |
Re: Psicoterapia boff
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(sorry :mrgreen: mi pare l'approccio sia simile, costruito attorno a certezze travestite da dubbi) |
Re: Psicoterapia boff
Non ho capito se ho capito (!), comunque le certezze mi paiono quelle di chi è in grado di definire sempre e comunque cosa è disfunzionale e cosa no.
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Re: Psicoterapia boff
Lasciamo perdere la "disfunzionalità" che è un terreno spinoso, lasciamo perdere anche il concetto di "sbagliare", "verità oggettiva", ecc. che trovo fuorvianti. Quel che io trovo bizzarro è se in tutti i comportamenti e stati emotivi che ti possano causare sofferenza tu riscontri SEMPRE che son tutti completamente condizionati e controllati dall'esterno. Se così è buon per te, sei probabilmente l'unica persona non nevrotica che io abbia mai conosciuto, nonché probabilmente allo stesso tempo la più nevrotica. Ma se così non è, allora ti rivolto la questione: se almeno in qualche caso ci fosse qualche pensiero/comportamento modificabili per stare meglio, non varrebbe la pena di provare a capire quali siano, per quanto non siano la panacea ad ogni male (ho capito che oltre all'interno ci sarà comunque sempre l'esterno su cui non si può agire)? :nonso:
Poi oh ciascuno fa le sue valutazioni, se sei giunto alla conclusione che i tuoi problemi (sempre che tu ne abbia, lavoratore e fidanzato privilegiatone che non sei altro :mrgreen:) son condizionati dall'esterno e non puoi farci nulla mica qualcuno ti obbliga, sarebbe anzi masochistico spenderci soldi. :nonso: |
Re: Psicoterapia boff
Un problema mi sembra appunto il fatto di attribuirsi e vedersi attribuita una certa identità, che rappresenta un modo di essere piuttosto che di interagire. Si finisce dunque per leggere il cambiamento come una correzione della propria immagine: come un diventare diversi di fronte a uno sguardo altrui. Non solo come questo, ma è un comunque un fattore importante, che non si può negare né sminuire.
La logica delle patologie e delle terapie in questo non aiuta affatto, perché incentiva a concentrarsi su fantomatici "problemi oggettivi" da cui siamo "afflitti", più che sul proprio reale rapporto attivo con la realtà e con noi stessi. Mi sembra una logica in sé "patologica", non sistemica, che però non è condivisa affatto da tutti i professionisti del settore. Anche se resta che il linguaggio che viene utilizzato, così come le ideologie che vanno per la maggiore (come quella psichiatrica), mi sembra proprio facciano una lettura di questo tipo. Il diverso, eventualmente anche il disfunzionale (negando il fatto che ciò che è tale è funzionale per altri versi), come qualcuno tarato da guarire. |
Re: Psicoterapia boff
Non saprei, io ci sono andato quando il grosso dei miei problemi li avevo già risolti (non che sia meglio di altri, ma ho avuto la fortuna di trovarmi in certe situazioni e contesti che non ho scelto per risolvere i miei problemi psicologici, ma per un moto di rivalsa, di rivolta, rispetto a una vita in cui mi sentivo uno schiavo, una nullità, morto), ma non li avevo ben compresi, desideravo parlare con qualcuno che mi potesse capire, che mi potesse valutare, che mi potesse dare dei suggerimenti per altre questioni a certi malesseri, un confronto, mettermi in discussione.
Dalla mia io nn ho mai accettato e continuo a non accettare una cosa fondamentale (per me), non sopporto nella maniera più assoluta sentirmi uno schiavo, non sentirmi libero, non sentirmi indipendente quando sono io l artefice di ciò. Avere paura di entrare in un bar, stare male e farsi venire il cagotto, evitare, per me sono costrizioni, mancanza di libertà ed essere consapevole che l unica persona che permette tutto questo sono io mi fa venire questo senso di ribellione. Quando leggo certi commenti di chi accetta tutto questo, scrivendo... non posso farci niente... Ogni volta a me ribolle il sangue. |
Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
Scusate, vi rendete conto che siamo a pagina 4 e il topic non è ancora degenerato? Vi ricordo che conta solo il bel faccino e se si è belli non serve nessuna psicoterapia perché tanto è sempre la donna a scegliere, non ci sono più le mezze stagioni, e piove sempre sul bagnato.
Non capisco perché restare ancora in topic quando esiste un solo argomento che sia utile discutere, e voi sapete quale ^_^ |
Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
Aggiungo il mio parere per quel che vale: credo che verso la psicoterapia si abbia un atteggiamento troppo sbilanciato, sia in positivo che in negativo: ci si aspettano a seconda dei casi miracoli o la si svaluta come una chiacchiera da bar (per di più molto costosa)
Io la vedo banalmente come una forma di apprendimento..e come tutte le forme di apprendimento richiede capacità ed impegno da parte di entrambe le parti: ci vuole un buon maestro ma anche un allievo disposto a faticare per imparare. Che poi i buoni maestri in giro siano pochi ok..ma ritenere impossibile l'apprendimento mi sembra eccessivo |
Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Re: Psicoterapia boff
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Nel mio caso, aggiungi una buona dose di perfezionismo, che è sempre lì che preme, e forse dal tentativo di ostacolarlo modulando male l'uso di registri diversi nei vari contesti. Il che spiega anche perché rispondo alle domande retoriche :ridacchiare: |
Re: Psicoterapia boff
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Comunque alla fine io non capisco perché sto qui a fare l'elogio alla psicoterapia, ci ho speso una barca di soldi e i risultati sono stati minimi. Infatti per me il problema alla base è più che altro quello di trovare la persona e l'approccio giusto che faccia per sé; non è facile. Quindi credo tuttora in modo convinto nella teoria psicoterapeutica ma nella pratica anche io alla fine direi boff. Quote:
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Re: Psicoterapia boff
Piccolo appunto personale, anzi due.
Il mio terapeuta non ha mai affrontato diagnosi, anzi, mi ha espressamente detto che considera la terapia un occasione di crescita personale da vedere organicamente con l'individuo, le diagnosi arrivate sono arrivate perchè da me sollecitate. E' anche vero che io seguo una terapia di gruppo (seguita dallo stesso terapeuta) un po' particolare e le sedute vis à vis sono tutto sommato poche (a scanso di equivoci, il lavoro di gruppo richiede l'iscrizione all'albo :D) Il secondo appunto è una considerazione sui benefici che posso dire di aver avuto, e ne ho effettivamente avuti. Mi sento più aperto, con meno difficoltà a gestire certe situazioni sociali rispetto a prima. Per me rimane comunque a metà tra boff e non boff perchè non sono riuscito ad apprezzarne risultati tanto tangenti quanto avrei voluto, ma quel che sento di aver guadagnato è la spontaneità, e non di poco. Proprio una maniera diversa di affrontare le cose penso derivante dal fatto che il lavoro che faccio abbia un impronta molto teatrale. I miei commenti prima non erano un apologia alla psicoterapia quanto un modo per fare chiarezza. Si criticava la psicologia sulla base di basi (eheh) che io non ho personalmente riscontrato, e volevo mettere i puntini sulle i in merito, dato che le sedute singole sono sedute "classiche". |
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