Fobico all'estero
 

Ciao a tutti, sono un ragazzo di 26 anni che attualmente vive all'estero, ad Amsterdam. Nonostante possa sembrare una cosa non da fobico, sto vivendo in realtà male questo periodo. Non riesco a lavorare, mi vengono pensieri bruttissimi di abbandono, suicidio, di scappare via per non so dove. I colleghi per fortuna sono bravi, ma durante il lavoro mi sento umiliato da me stesso, per non riuscire a fare le cose più banali. Inoltre, sto zitto per tutte le 8 ore e, comunque, non ho amici all'esterno. In Italia ho pochissime connessioni, ma che ovviamente poverine non possono reggere da sole il tutto. I miei problemi sono quindi: timidezza patologica, ansia sociale, incapacità manuale, disturbo evitante, dipendenza affettiva, paura dell'abbandono, idealizzazione suicida. Mi è stata diagnosticata una lieve distimia. Questo forum lo leggo da un po', l'ho trovato penso come lo trovano tutti, cercando ansia e timidezza su google.

Grazie per l'attenzione, spero che mi attiviate

Re: Fobico all'estero
 

Benvenuto! :)

Ti invito, come nuovo utente, a leggere

• Il regolamento del forum
• Le modalità di segnalazione delle scorrettezze.

Re: Fobico all'estero
 

Benvenuto!

Come dici tu stesso, il fobico tende a muoversi il meno possibile dalla propria casa, da quegli ambienti che considera familiari, non va certo all'estero da solo... quindi devo chiederti per forza come sei finito in Olanda.

Re: Fobico all'estero
 

Diciamo che ormai era l'ultima spiaggia, e non avessi provato questa esperienza sarebbe stato peggio. Poi più che fobico diciamo che sono tanto inadeguato socialmente, ansioso, introverso e asociale, in realtà per esempio nel lavoro, non ho neppure troppa ansia, ho proprio menefreghismo non so se dato da una distimia

Re: Fobico all'estero
 

benvenuto :applauso:

Re: Fobico all'estero
 

Essendo nella stessa situazione, devo dissentire. Purtroppo ci sono delle situazioni in cui sei costretto a partire, nonostante le paure e le fobie. Il fatto che una persona sia all'estero non cambia il modo di vivere (esempio: se uno sta a casa h24 lo starà anche in un altro paese) o come percepisce le relazioni sociali. Un sociofobico può partire, può lavorare (anche perché purtroppo le spese e l'affitto non si pagano con le fobie), andare a fare la spesa ma non significa che non provi disagio nel fare queste cose o che preferirebbe non farle.