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Chi è bravo/a a...
Creare battute, situazioni e nuovi argomenti anche seri, così, dal nulla?
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Qui è facile,
Anche questo è un topic interessante.. Per essere interessanti bisogna essere schietti, nessun pelo sulla lingua. Nella vita reale Io no di certo😆 |
Re: Chi è bravo/a a...
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Io ho dovuto inventare questo lato di me. Dovrei dire da 0 ma credo che fossi anche più indietro.
Non parlavo mai, se iniziava una discussione io dopo poso non avevo più argomenti.. Adesso sono il tipo di persona che fa battute (anche passando da argomenti molto seri quindi sono diventata il pagliaccio di gruppo) che inizia conversazioni. Mi ci sono voluti solo dieci anni di estrema sofferenza diciamo. Però ora è divertente, e quando spiego come ero a qualcuno che mi ha appena conosciuto non ci crede mai. L'unica cosa che non riesco ancora a controllare è il contatto fisico. Non mi devono toccare non mi devono abbracciare |
Re: Chi è bravo/a a...
L'unica cosa che non riesco ancora a controllare è il contatto fisico. Non mi devono toccare non mi devono abbracciare[/QUOTE]
Un fidanzamiento platonico vuoi? |
Re: Chi è bravo/a a...
Io, da sempre sono piuttosto istrionico, estroverso nei gruppi di amici, le mie fobie sociali sono altre.
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Si intende gli amici se non proprio quei 2-3 che sono come parenti. Il fidanzato ce l'ho e non è niente di platonico. Poi niente, ci stavo ripensando.. e anche fosse? Conosco una ragazza che non vuole avere nessuno perché non vuole intimità e non sopporta il contatto. Ti crea problemi? In un gruppo che si chiama FOBIA SOCIALE non mi pare una risposta proprio carina |
Re: Chi è bravo/a a...
Non sono in grado..sono noioso
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Re: Chi è bravo/a a...
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Re: Chi è bravo/a a...
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Ho sempre pensato di non piacere alle persone, di non essere interessante o divertente. Era difficile relazionarmi con chiunque per questo motivo. Anni della scuola e adolescenza un casino. Con uno psicologo ho affrontato la cosa ed ho realizzato che probabilmente il problema non ero io, ma come mi ponevo. Non piacevo perché mi rapportavo molto male. Chiusa, parlavo poco, non guardavo nessuno negli occhi.. quando avevo una battuta in mente o una frase che in quel contesto sarebbe stata azzeccata mi tiravo indietro. Dopo la scuola, non avendo amici, non mi si è presentata l'occasione per diverso tempo. Quando ho iniziato a fare volontariato ho conosciuto diverse persone, alcuni ragazzi della mia età e con loro ho voluto fare una prova. Avrei detto quello che mi passava per la testa! Così ho scoperto di essere divertente, di poter trascinare un gruppo creando discussioni e dando spunti di riflessione. Non solo finalmente piacevo alle persone, ma piacevo tanto da fare rimandare un'uscita se non c'ero. Mi ha aiutata il rapporto che si è creato con un ragazzo del gruppo che, avendo colto questo mio lato particolarmente "chiuso", ha cercato di tirarmi fuori. Ci siamo avvicinati tanto che stiamo insieme da dieci anni. Da lì in poi è stato tutto più facile anche se mi è rimasto il tarlo di dover sapere cosa pensano di me gli altri. Solitamente mi convinco che pensino qualcosa di negativo... Quando conosco qualcuno parte sempre quel pensiero, come se mi sentissi inferiore inadatta. Poi passa. È che se passi vent'anni a crederti una disgraziata, ti abitui |
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