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Ncode 09-02-2020 18:33

Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Ciao a tutti,

credo sia giunto il momento di confidarmi ! La mia condizione è molto diversa dalla vostra ma non meno problematica!

La mia infanzia è stata felicissima: sempre pieno di amici, di giochi, di cose da fare, ero anche il primo della classe, mi facevano tanti complimenti sia per l'aspetto che per i risultati. Ero anche il primo figlio, primo nipote, primo di tutto insomma.

Inutile dirvi che, questa condizione, mi ha portato a sentirmi sempre un po' migliore degli altri. Anche perché, qualsiasi cosa facessi, veniva imitata da tutti. Sono sempre stato un leader in ambiente scolastico, lavorativo e sportivo.

A volte ero imbarazzato, mi facevano davvero troppi complimenti, e questo mi faceva sentire una specie di eletto. Piacevo a tutti! Le mamme mi buttavano letteralmente addosso le loro figlie perché ero considerato anche un buon partito. Poi sono cresciuto... tra qualche delusione amorosa e qualcuna (tante) in amicizia, ho iniziato a capire meglio di chi fidarmi.

In tutto questo devo aggiungere che ero anche un "sognatore" eh si... ritenevo l'amicizia un sentimento nobile e, per questo, ero sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno! Amavo gli animali e li amo tutt'ora, facevo stragi di cuori ma, quando mi innamoravo di qualcuna, diventava sempre un incubo tormentato dalla gelosia... e questo mi cambiava dentro ogni volta... fino all'ultima che mi ha fatto concepire l'amore in modo più razionale (nel senso che sarà difficile che mi innamori di nuovo).

Per non portarla alle lunghe (ci sarebbe davvero tanto da scrivere). Dopo l'università ho iniziato il mio percorso lavorativo, girando per importantissime aziende e contratti davvero molto interessanti! Fino poi ad arrivare a Milano e decidere di tornare nel mio sud perché i soldi e il prestigio aziendale non mi rendevano felice.

Tornato nella mia città, ho avuto meno lavoro, pochi guadagni, ma sempre tantissima popolarità e stima da parte di tutti. Sono trascorsi alcuni anni e la mia popolarità è cresciuta ulteriormente grazie ai social (dai quali mi sono cancellato mesi fa). Premetto che non sono uno youtuber o cose del genere, la mia popolarità è dovuta principalmente alla mia personalità, alle mie scelte e risultati raggiunti.

Cosa è successo e perché sono qui:

da oltre un anno non partecipo più a nessun evento, non esco il sabato sera, non ho più voglia di stare là fuori, di andare in giro per locali, amo la tranquillità, forse anche troppo... Mi piace leggere, informarmi, studiare e dare sfogo alla mia creatività. (ho 33 anni)

Questa specie di segregazione volontaria è arrivata dopo una delusione di amore che ho superato, e che non ritengo essere la causa (forse inizialmente si). Il problema è che non mi piace più stare tra le gente. Le tante esperienze che ho avuto mi hanno insegnato così tante cose nelle relazioni da trovare tutto estremamente scontato! Cose già viste, già vissute... un nuovo amore, una nuova amicizia... nel momento in cui conosco la persona, riconosco immediatamente la sua personalità e le scelte che è portata a compiere.

Questa capacità deriva dall'aver vissuto sempre tra la gente, in strada, sin dalla tenera età, con amici, ragazze.. aver fatto tantissime esperienze diverse, cambiato migliaia di gruppi! Inoltre sono sempre stato pioniere di tante cose e viaggiavo da solo con i treni già a 14 anni!

Il problema principale è che vedo l'essere umano troppo scontato, troppo primitivo! Mi sembra di essere fuori razza e preferisco non avere niente a che fare con nessuno.

D'altronde non posso star chiuso in casa per sempre... devo lavorare, e realizzarmi professionalmente ma, dato che odio le iterazioni umane perché le trovo scontate e primitive, come faccio a venirne fuori ?!

Al momento l'unica soluzione che ho trovato è di andare via dal mio sud e iniziare tutto da capo. Dove non sono popolare e non mi interessa diventarlo...

Soltanto che se continuo con questo andazzo.. ad evitare tutto e tutti, farò quello che spesso ho letto in questo forum: l' hikikomori ! ... e non va bene.

Qualcuno, dettato dall'invidia, potrebbe dire: "ben ti sta" ti sei divertito e ora sta bene che soffri"

Purtroppo anche la malignità delle persone mi ha reso sempre più diffidente, concedendo la mia amicizia a poche e selezionatissime persone.

Inosservato 09-02-2020 18:48

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
vabbè ma vai tranquillo, mica è obbligatorio socializzare

fallo per lavoro e via, nel tempo libero non sentirti obbligato ad andare dietro alla gente:nonso:

~~~ 09-02-2020 19:22

Allora non sei fobico, sei annoiato
O non ho capit

Perché la chiami fobia sociale?

Daytona 09-02-2020 19:34

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Hai mai pensato di sfruttare questa tua capacitá di leggere il prossimo dandoti alle truffe come prossima attivitá?
Forse non risolverai il problema dell'essere cercato dagli altri,ma sicuramente risolveresti quello dell'essere amato e popolare
:sisi:

Masterplan92 09-02-2020 19:55

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Bah..sei soprattutto modesto xD

Ncode 09-02-2020 19:56

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da SolaEtPensosa (Messaggio 2407600)
Ciao Ncode, penso che quello che stai vivendo sia qualcosa di normalissimo per l'essere umano. Non sentirti strano se attualmente senti l'esigenza di vivere in questo modo più isolato, anzi ascolta sempre ciò di cui ha bisogno il tuo corpo e la tua anima. Noi non siamo prodotti da esporre sullo scaffale di un supermercato con un'etichetta, oggetti che stanno lì fermi e statici sempre uguali. Noi siamo esseri umani, con una personalità che è in continua evoluzione grazie al contatto con l'ambiente esterno, l'uomo che sei oggi non è quello che eri ieri nè quello che sarai domani. Concediti la possibilità di esplorare, di cambiare, di vivere cose e situazioni nuove senza dover restare ingabbiato nella trappola dell'autodefinizione, dell'etichetta che ti hanno appiccicato addosso o che ti sei autoincollato. Lasciati vivere vivendo questa nuova condizione, cheti trasformerà cambiandoti, ma sarà un tassello in più nel tuo percorso di crescita personale

Il tuo messaggio è molto confortante, ti ringrazio. Proprio leggendo questo forum mi sono resto conto di vivere in una condizione simile ad una trappola. Per farti un esempio molto semplice, non riesco ad uscire dal mio ruolo di leader e chiedere a qualche amico influente di poter lavorare nella sua azienda qui nel sud (ne ho la possibilità, conosco gente molto importante). Oltre ad odiare questi compromessi tipici del sud, mi sentirei in una situazione di debito e questa cosa la odio, inoltre il mio vissuto mi impedisce di "abbassarmi" a chiedere una cosa del genere ad un amico. Poi pensando a tutta la situazione credo sia importante che io mi allontani da questo ambiente dove vivo appunto una situazione di trappola.. Per iniziare tutto da capo.

Ncode 09-02-2020 19:57

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 2407604)
Allora non sei fobico, sei annoiato
O non ho capit

Perché la chiami fobia sociale?

la chiami noia evitare amici (ne ho tanti), le loro telefonate, non rispondere ai messaggi, non uscire il sabato ?
Il mio comportamento evitante mi sta portando nel baratro.

Ncode 09-02-2020 20:05

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Creeper (Messaggio 2407609)
...(difficile vedere persone del genere qui).

Questo lo so... La mia storia può servire a capire che non si nasce fobici e che le amicizie, gli amori e le mille esperienze, viaggi, carriera, ecc. non sono cose che ti rendono la vita più semplice. In alcuni casi la complicano. Quando per radio senti una canzone di Kurt Cobain, ti chiedi come possa aver rinunciato a tutto quello che aveva... bhe inizio a capire cosa provasse.

Quote:

Originariamente inviata da Creeper (Messaggio 2407609)
Ma a prescindere, se tu non vedi l'isolamento come un problema, ed è pure una scelta volontaria, allora non capisco cosa ti dia noia.
Se tu volessi rientrare in un giro di amicizie ed uscite, credi potresti riuscirci repentinamente, dall'oggi al domani? La gente ti cerca ancora con continuità?

non è noia... il thread è lungo e possono sfuggire dei passaggi chiave ma io mi senti intrappolato in casa, hikikomoro. HO scelto volontariamente l'isolamento, mi piace la tranquillità che ho scoperto ma non mi sono realizzato professionalmente (anche questo per scelta). Senza aver un buon rapporto con gli altri (evitandoli)diventa difficile anche cercare compromessi per lavorare.

~~~ 09-02-2020 20:19

Quote:

Originariamente inviata da Ncode (Messaggio 2407619)
la chiami noia evitare amici (ne ho tanti), le loro telefonate, non rispondere ai messaggi, non uscire il sabato ?
Il mio comportamento evitante mi sta portando nel baratro.

Hai detto che ti sei rotto i coiò degli umani perché sono pallosi e ormai prevedi già come si comporteranno, e perché ti paiono troppo primitivi (nel senso di burini o di menti semplici?), ma la fobia prevede che ci sia una paura legata all'evitamento, quale sarebbe la tua paura?

cancellato20857 09-02-2020 20:23

Secondo me qui siamo proprio al contrario della fobia sociale, qui c'é un grosso complesso di superiorità, tipo: "spostatevi, plebei".

Ncode 09-02-2020 20:23

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2407613)
Mi stai già antipatico, nulla di personale per carità :sisi:, ma mi sento troppo inferiore.

Come fai a sentirti inferiore ? Mi sono completamente chiuso in casa e devo soltanto trasferirmi fuori per tentare di ritrovare un me stesso che parte da zero...

Posso invece aiutarti a ridimensionare situazioni che ti sembrano rosee ma non lo sono per niente. Le trappole di un ruolo di primo piano ti schiavizzano e ti impediscono di vivere liberamente, ti senti costantemente giudicato perché sei sempre al centro dell'attenzione e dei discorsi di tutti e non fa eccezione fb!

Iac80 09-02-2020 20:26

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Sembra la storia di un milionario famoso che va in depressione perché le ha provate tutte e non sa più come divertirsi, una cosa alla Lapo

Ncode 09-02-2020 20:27

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da ~~~ (Messaggio 2407623)
Hai detto che ti sei rotto i coiò degli umani perché sono pallosi e ormai prevedi già come si comporteranno, e perché ti paiono troppo primitivi (nel senso di burini o di menti semplici?), ma la fobia prevede che ci sia una paura legata all'evitamento, quale sarebbe la tua paura?

non sono un psicologo (e penso nemmeno tu) ma vivere evitando la gente, e allo stesso tempo, doverti realizzare professionalmente non è un problema secondo te ?

Come fai a lavorare se non ti trovi a tuo agio con la gente e preferiresti restare in casa ? bhe certo se tu vivi di rendita non vedi il problema

Ncode 09-02-2020 20:29

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Iac80 (Messaggio 2407626)
Sembra la storia di un milionario famoso che va in depressione perché le ha provate tutte e non sa più come divertirsi, una cosa alla Lapo

a parte i milioni (che non ho) e la droga (che detesto) Tutto il resto ci sta.

Ncode 09-02-2020 20:47

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da marco82 (Messaggio 2407630)
che dirti, beato te. E telo dico non per sminuire un disagio che stai provando ma la maggior parte degli utenti qui hanno storie di sofferenza profonda che si trascinano fin dall infanzia. Capisci bene che cmq la tua condizione è decisamente più leggera ma, ripeto, sempre rispettando il disagio che descrivi; quasi tutti credo pagherebbero per aver il tuo vissuto soprattutto quello d'infanzia e adolescenza perchè proprio in quei periodo si forma e si fortifica la parte emotiva e l'autostima

Così mi dai la possibilità di ragionare su un argomento interessante che è il contesto sociale in cui cresciamo.

Il mio problema lo vedi leggero perché infondo ho avuto un infanzia felice ma invece sono bloccato come te e come tutti gli altri a 33 anni, sono single, sto evitando tutto e tutti e non sto lavorando. Mio padre alla mia età aveva già 3 figli! Ognuno di noi genera delle aspettative basate sopratutto sul vissuto dei propri genitori.

Ti faccio un esempio: tuo padre è un medico importante e tu che fai? sei costretto sin da bambino ad avere obiettivi MOLTO IMPEGNATIVI che non hai scelto tu...

Da questo punto di vista sarei già un fallimento perché non sono diventato medico ma ho scelto un altro campo. Sarebbe stato tutto più leggero se mio padre fosse stato un operaio. Qualsiasi cosa avessi fatto sarebbe stata sempre buona ma i miei volevano sempre il top, dovevo essere il migliore dei migliori, ti assicuro che era un peso enorme e che grava ancora oggi sulle mie scelte.

cancellato21344 09-02-2020 21:10

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Visto che ti sei scandalizzato quando ti ho chiesto se ti sentivi ridicolo a frequentare questo forum provo a riformulare la domanda: avresti il coraggio di dire a tutti i tuoi fan, alle mamme che ti lanciano addosso le figlie, ai molteplici amici, alle persone influenti che conosci, eccetera, che passi il tempo libero su fobiasociale.com?

Ncode 09-02-2020 21:14

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da marco82 (Messaggio 2407634)
per quello che si riesce a percepire il tuo è un blocco circa scelte personali e di vita in generale. La maggior parte qui ha l'estremo terrore anche per prendere un caffè al bar, fare la spesa, andare dal parrucchiere, cose quotidiane che risultano dei compiti estremamente difficili soprattutto per la sofferenza emotiva e fisica che comporta poterli assolvere. Mettendo sul piatto della bilancia i tuoi disagi coi nostri, capisci bene la differenza.

Sei arrivato al nocciolo della questione!
Vorrei poter aiutare chi ha queste enormi difficoltà sfruttando il mio vissuto e allo stesso tempo capire da voi come affrontare la mia fobia sociale/professionale che mi sta letteralmente immobilizzando in casa! Sto diventando lento anche nelle decisioni, mi sento come sprofondare in una situazione che da un lato sto cercando io ma che allo stesso tempo mi preoccupa molto (per il mio futuro).

Masterplan92 09-02-2020 21:19

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Kusari (Messaggio 2407635)
Visto che ti sei scandalizzato quando ti ho chiesto se ti sentivi ridicolo a frequentare questo forum provo a riformulare la domanda: avresti il coraggio di dire a tutti i tuoi fan, alle mamme che ti lanciano addosso le figlie, ai molteplici amici, alle persone influenti che conosci, eccetera, che passi il tempo libero su fobiasociale.com?

Ahahahahah

Ncode 09-02-2020 21:26

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Quote:

Originariamente inviata da Kusari (Messaggio 2407635)
Visto che ti sei scandalizzato quando ti ho chiesto se ti sentivi ridicolo a frequentare questo forum provo a riformulare la domanda: avresti il coraggio di dire a tutti i tuoi fan, alle mamme che ti lanciano addosso le figlie, ai molteplici amici, alle persone influenti che conosci, eccetera, che passi il tempo libero su fobiasociale.com?

Non vedo cosa c'entri tirare in ballo una mezza frase, ignorando tutto il mio discorso, soltanto per generare malumore.

Nessuno qui si è iscritto con nome e cognome, la tua domanda, non ha ragione di essere.

cancellato21344 09-02-2020 21:35

Re: Parlo di me e della mia strana forma di fobia sociale
 
Tu pensi che io ti stia attaccando ma non è assolutamente così. È una domanda che farei a tutti gli utenti. Il fatto è che il 90% mi risponderebbe: “con chi dovrei vergognarmi visto che non conosco nessuno, e quei pochi che conosco non hanno considerazione di me?”

Mentre invece tu sei una persona che ha una vita sociale, nonostante la fobia (vera o presunta), perciò ti ho fatto questa domanda.

Dico vera o presunta perché onestamente anche io credo che tu stia sopravvalutando il tuo problema.


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