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Eucalipto 17-12-2019 12:38

Perché non ho mai imparato niente riconoscendo i miei problemi
 
Troppa teoria e poca pratica; oramai vi è un disturbo per ogni disagio, un nome, una teoria, una tabella e compiliamo e compiliamo moduli e ci sentiamo sempre più ricchi e più vicini alla verità

Il disagio esiste e questa è la verità primaria ed è latente ed equidistante in tutti in tutte le sue forme larvali e pronto a manifestarsi in modo originale per ogni individuo e possiamo dargli dei nomi come "famiglie" così ci sentiamo più sicuri di arginare il problema ma dal caos è che nasce e straripa portandosi dietro gli argini insieme al letto del fiume quando è in piena e chi c'è li ha messi con loro

Non è che dandogli un nome si risolve il problema : non è dare una spiegazione alle cose dato che se sto male con le persone è perché ho la fobia sociale e se ho la fobia sociale è perché sto male con le persone.
non è che debba fungere da alibi

claire 17-12-2019 13:58

Re: Perché non ho mai imparato niente riconoscendo i miei problemi
 
I nomi non si danno per avere alibi, vengono dati da chi studia i disturbi per circoscrivere il problema e cercare terapie adatte.
Se tutte le patologie si chiamassero "star male",come si farebbe a curarle?Dando un' aspirina per tutti?

misantropico 17-12-2019 14:39

Re: Perché non ho mai imparato niente riconoscendo i miei problemi
 
In parte mi sento di dar ragione ad Eucalipto, anche se secondo me esposto così il discorso ha poco senso.

Una cosa che percepisco in questa realtà, sia da un punto di vista soggettivo che da un punto di vista professionale, è che l'etichettamento venga fatto con troppa semplicità.

Ci vuole un approccio più sistemico che manca, un approccio più analitico e funzionale, sia dal punto di vista del paziente che dal professionista.

L'etichetta dovrebbe essere il punto di partenza di un percorso, ma vedo troppo spesso che viene usato come punto di arrivo e così forse fa ancora più danni.

Eucalipto 17-12-2019 17:31

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2385970)
I nomi non si danno per avere alibi, vengono dati da chi studia i disturbi per circoscrivere il problema e cercare terapie adatte.
Se tutte le patologie si chiamassero "star male",come si farebbe a curarle?Dando un' aspirina per tutti?

Magari cercando la radice dei problemi

claire 17-12-2019 18:34

Re: Perché non ho mai imparato niente riconoscendo i miei problemi
 
Quote:

Originariamente inviata da Eucalipto (Messaggio 2386095)
Magari cercando la radice dei problemi

E anche quello si fa, a volte è un lavoro complesso, ma si può tentare.
Comunque a volte anche se trovi la radice non è automatico estirparla, percui nemmeno quello è risolutivo.
Quando si hanno problemi complicati secondo me bisogna uscire dall'ottica del "risolvere e guarire" e mettersi in quella di "tentare di stare meglio'".
Poi se viene la guarigione tanto meglio.

Eucalipto 17-12-2019 19:09

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2386152)
E anche quello si fa, a volte è un lavoro complesso, ma si può tentare.
Comunque a volte anche se trovi la radice non è automatico estirparla, percui nemmeno quello è risolutivo.
Quando si hanno problemi complicati secondo me bisogna uscire dall'ottica del "risolvere e guarire" e mettersi in quella di "tentare di stare meglio'".
Poi se viene la guarigione tanto meglio.

Allora non c'è problema, dato che l'ottica non è guarire rimaniamo sempre in superficie senza mai andare affondo al perché tutta sta gente è malata non c'è niente in comune tra noi malati?


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