Re: Abolizione del lavoro
Bisogna anche tenere presente però che per un'imprenditore i robot costano molto meno di un essere umano dato che non prendono ferie , malattia, tredicesime, contributi pensionistici non si può evitare questo futuro
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Re: Abolizione del lavoro
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Credo poi che tu intenda il volontariato e attività connesse con il tuo post quindi sono d'accordo con te, queste persone se lo fanno sul serio hanno il mio rispetto e apprezzamento. |
Re: Abolizione del lavoro
Io senza lo stimolo del lavoro, che è uno stimolo che mi proviene dall'esterno, non riuscirei a combinare nulla.
Per conto mio non riesco a produrre nulla, mi limito a vegetare, faccio poco e male, vivo le giornate in maniera vuota. Quando non ho abbastanza lavoro, e lo vedo in questi mesi, anche a far le cose per conto mio e che mi piacerebbero, le faccio comunque controvoglia, non hanno lo stesso sapore, mi sembra di girare a vuoto. Il lavoro dà un senso alle mie giornate, struttura il tempo, mi costringe a organizzarmi e a darmi da fare, mi spinge a impegnarmi. Ovviamente questo è il mio modo di concepire il rapporto tra lavoro e tempo libero, e probabilmente è tutto frutto dei miei limiti mentali. Invidio persone come ad es. zoe666 che riuscirebbero a vivere bene il proprio tempo anche senza un lavoro. Io non ci riuscirei, non ci riuscirei proprio. |
Re: Abolizione del lavoro
Nella nota introduttiva a "umano, troppo umano" di Nietzsche ho trovato questa citazione bellissima di Cartesio; ecco, io vivrei secondo questo ideale, col reddito minimo garantito, senza dovermi preoccupare di finire a fare il barbone nel caso decida di non trasformarmi nello schiavo di qualche imprenditore avido:
"per un certo tempo considerai le occupazioni disparate alle quali gli uomini si dedicano in questa vita, e feci il tentativo di scegliere la migliore tra queste. Ma non è necessario qui raccontare quali pensieri mi vennero nel far ciò: basti dire che, per parte mia, nulla mi sembrò essere meglio che attenermi rigidamente al mio proposito, vale a dire: impiegare tutto il tempo della vita a sviluppare la mia ragione e a seguire le tracce della verità così come io mi ero proposto. Giacché i frutti che già avevo gustato mettendomi su questa strada erano tali che, secondo il mio giudizio, non si può trovare in questa vita nulla di più gradevole e di più innocente; oltre a ciò, da quando mi ero giovato di quel modo di considerare le cose, non passava giorno senza che io non scoprissi qualcosa di nuovo, che era sempre di un qualche peso e niente affatto conosciuto dalla generalità degli uomini. La mia anima finalmente divenne allora così piena di gioia, che tutte le altre cose non potevano più offenderla in nessun modo". Comunque nel caso di un mondo completamente automatizzato è ovvio che le macchine dovrebbero appartenere all'intera collettività, altrimenti scoppierebbe la guerra civile. Fonderò un partito con questo slogan: automazione e comunismo, tecnica e sussidi :D. |
Re: Abolizione del lavoro
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Per te era una grandissima soddisfazione avere riconoscimenti dal superiore, altre persone magari trovano soddisfazioni in altro. Quote:
E piuttosto che stressarmi, preferisco, se proprio devo scegliere, la noia e il vegetare:interrogativo: Ma è solo la mia esperienza. |
Re: Abolizione del lavoro
zoe666, oltre che dai complimenti del capo la soddisfazione me la dava il vedere prodotti realizzati con le mie mani che venivano apprezzati anche a livello nazionale nei più svariati ambienti, sia nel settore pubblico che in quello privato, per non parlare poi quando arrivavano ringraziamenti dall'estero per il lavoro svolto.
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Re: Abolizione del lavoro
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Comunque qui il discorso dell'op mi sembra "aboliamo il lavoro perché abbiamo delle difficoltà personali",e allora io dico che non serve farne un discorso generale di inutilitá del lavoro in toto, ma piuttosto bisogna cercare delle vie di integrarsi nella società e avere mezzi per vivere in quanto "persone problematiche". Dire" il lavoro va abolito siccome io sono fobico" non porta da nessuna parte, meglio farsi seguire, fare terapia, e se ci si ritrova incompatibili col lavoro chiedere le agevolazioni. Se non ci sono o sono fatte male, è questo il punto su cui incentrare la discussione. Ma ripeto, se il problematico, mentre va dal dottore col mal di piede, non va dal dottore per i problemi mentali, se lo psicologo no, i farmaci no, impegnarsi per migliorare no, allora è sano e si comporti da sano . E i sani ,ad oggi, vanno a lavorare per mantenersi, o sono nati ricchi, altro non è previsto. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Basta peró poi eh :sarcastico: |
Re: Abolizione del lavoro
Il punto è:
il lavoro, non essendocene abbastanza per tutti, non può essere NECESSARIO ai fini della SOPRAVVIVENZA. |
Re: Abolizione del lavoro
La complicazione più grossa sarebbe proprio lo sviluppo di queste intelligenze artificiali. Dovrebbero essere dei robot/compurer così sofisticati da simulare il cervello umano. A questo punto, se qualcuno usa questa tecnologia per fini terroristici, ci sarà da preoccuparsi di una vera guerra robotica. Ecco, appunto, non è detto che le guerre non ci saranno più, e di sicuro cambieranno i metodi di guerriglia e distruzione.
Poi, perderemmo le capacità pratiche di fare molte cose per conto nostro, limitandoci a capire il lavoro che svolgono le macchine ma senza metterci personalmente mano, cosa che già accade per molte cose in realtà. Ancora, ci sono certe occupazioni che non possono essere sostituite a meno che non ci immaginiamo una società da "io robot". Però non credo tu intenda dire che le macchine dovrebbero sostituire ogni lavoro, altrimenti sul serio ci annoieremmo e diventeremmo delle amebe. Solo i lavori come il fattorino (droni), l'operaio e simili. Anche se a questo problema della noia la soluzione potrebbe essere relativamente semplice: ciascun umano potrà dedicare la maggior parte della sua vita all'arte, alla filosofia e alle scienze. Questo è veramente utopico, però non credo sarebbe impossibile realizzarlo in parte. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
Se si vuole fare un discorso generale sul lavoro è estremamente riduttivo collegarlo solo al reddito: se così fosse sarebbe inspiegabile perché gente già benestante finisca per lavorare ancora di più di persone più povere.
Il lavoro è profondamente connesso al senso che si dà ( o non si riesce a dare ) all' esistenza, non per nulla anche nella ricca svizzera in un recente referendum la possibilità di un vero reddito di cittadinanza è stata respinta a larga maggioranza. |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
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Invece il futuro è questo, fino a 800 milioni di posti di lavoro a rischio entro il 2030. Che bella la vita. https://www.mckinsey.com/~/media/McK...V9_Ex5_rj.ashx |
Re: Abolizione del lavoro
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Re: Abolizione del lavoro
https://www.wired.it/attualita/tech/...ione-iniziata/
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