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Locharb 04-12-2019 19:54

Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Con lo scorrere degli anni, cresce in me la consapevolezza dell'insensatezza dalla vita.
Non solo, più passa il tempo e più divento paranoico, al punto che sono arrivato a credere di essere costantemente sotto controllo.
Avete mai sentito parlare del progetto "Blue Moon" o dell' "Mk Ultra" , solo per citarne alcuni? Alla politica che non è mai riuscita a cambiare nulla, chiunque sia salito al potere? Ci riflettete mai su quello che viene definito oggi "complottismo"? Io si, spesso.
Ora, siete liberi di credere o meno a queste presunte teorie, alle scie chimiche, alle torri gemelle, o agli illuminati, eccetera... Fatto sta che personalmente mi sento come un animale in gabbia, ho la certezza che oggi se volessero (e secondo me lo stanno già facendo), potrebbero controllare il nostro pensiero, farci respirare determinate sostanze e spingerci a comportarci in un certo modo.
Di fronte a questo scenario, alla quasi certezza che la mia vita sia condizionata da un ristretto gruppo di persone, senza poterci fare nulla, per uno come me già incline a depressione e senso di vuoto diventa difficile riuscire a vivere sereno.
Ormai per me nulla ha più senso, il lavoro, il denaro, il titolo di studio, i beni materiali, i progetti futuri, gli obiettivi, i traguardi, le amicizie, gli amori, i divertimenti...
Mi chiedo solo con quale spirito uno come me potrà affrontare i prossimi 60 anni di vita (se tutto va bene).
Chiudo questo post con una domanda:
Riuscite ancora a ritagliarvi un pezzo seppur minimo di felicità quotidiana? (Suppongo di si, altrimenti finireste per impazzire) Se si, in che modo? Cos'è che vi fa stare bene seppur per un breve istante?

--
Ma poi, alla fine, la vita non è forse già senza senso di per se? Anche senza controlli globali. Non è forse un rimandare la morte e basta?

Peste Nera 04-12-2019 19:58

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Non ricordo neanche più cosa sia la felicità. Comunque a volte pure io penso alle varie teorie del complotto e devo dire che il dubbio che ci sia un fondo di verità mi è venuto più volte.

Gummo 04-12-2019 20:04

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Essere depressi e soli ci rende fragili. È molto facile arrivare a credere di essere controllati, anche io l'ho sospettato per un certo periodo. Ma poi ci si rende conto che non c'è bisogno del controllo mentale per spiegare simili cose... La nostra mente, autonomamente, se giunta al limite, crea un senso di vuotezza incolmabile. E tanto più tempo libero hai tanto meno ti sembra di averne, visto che riempi questo tempo "ammazzandolo" e non vivendolo. Credo che la società del terzo millennio stia creando persone sole e senza sicurezze. Gente che magari svolge 3 lavori per arrivare alla fine del mese e che non ha alcuna identità... Come puoi averne una se fai 3 cose diverse per vivere?
Siamo poi così tanti e così insignificanti che il controllo individuale non è possibile. C'è certamente un controllo collettivo, quello sí, gli bastano le televisioni e la tecnologia che VOLONTARIAMENTE accettiamo. Stupidamente c'è chi compra i cosiddetti 'smartwatch', poi magari ha paura che il governo metta i microchip per legge. Non capiscono che del microchip non c'è bisogno perché abbiamo già, spontaneamente, messo in vendita la privacy, le foto, i nostri spostamenti.
Poi sí, l'Mk-ultra ... È esistito fattualmente. Esiste ancora. Ma scelgono delle cavie per sviluppare nuovi sistemi civili e militari. Hanno un tale potere, un tale fagotto di conoscenze profonde, che potranno schiacciarci se ce ne sarà bisogno. Fino ad allora la tecnologia penserá già di suo a tenerci al nostro posto. E piú ci separa, più ci deprime, più ci annichilisce, meglio è, perché non possiamo scappare dall'ingranaggio del sistema.

Idiota 04-12-2019 20:42

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2381256)
C'è certamente un controllo collettivo, quello sí, gli bastano le televisioni e la tecnologia che VOLONTARIAMENTE accettiamo.

Se si scegliesse di non accettarle si verrebbe esclusi dalla vita civile e lavorativa: gli headhunters per valutare l'idoneità ad un posto di lavoro ormai controllano i profili social degli aspiranti candidati; ogni pratica burocratica tra poco si svolgerà completamente al pc; se non si ha whatsapp non si può nemmeno comunicare con gli amici...

siamo in un cul de sac.

Gummo 04-12-2019 23:14

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Infatti ormai è troppo tardi.
Il mio "Volontariamente" in Caps Lock non è una critica indiscriminata. Molti di noi si sono semplicemente adattati. O scaricarsi WhatsApp o esser tagliati fuori dal mondo, come hai giustamente scritto tu. Tempo che le generazioni più anziane passino a miglior vita e tante, tante cose che ora si possono fare ancora dal vivo, saranno riconvertite esclusivamente nel digitale. O ci faremo l'account X, o daremo l'autorizzazione Y sui dati, oppure non potremo pagare le bollette, non potremo acquistare nuovi oggetti, etc.
Poi la società occidentale te lo mette nel culo due volte. Dicono che viviamo in un regime di liberalità, dove ognuno fa quel che vuole. Ma è la libertà che si può concedere a un uomo perso nel deserto senza nulla da bere. O ti adatti al sistema, o, "liberamente", puoi marcire.

thevenin 05-12-2019 03:45

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
C'è un problema di distribuzione delle ricchezze. Tanti soldi e di conseguenza potere e controllo nelle mani di pochi. Credo ci sia una sorta di "controllo", ma non attraverso teorie stupide come la Terra piatta o le scie chimiche.

Il sistema in cui viviamo è fatto in modo che poche persone detengano il "comando", però teoricamente tutti possono arrivare in cima. Facendoti spazio nella politica oppure in qualche azienda importante. Non sempre puoi farlo in maniera pulita e limpida.

zoe666 05-12-2019 09:55

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Quote:

Originariamente inviata da Locharb (Messaggio 2381251)
Ora, siete liberi di credere o meno a queste presunte teorie, alle scie chimiche, alle torri gemelle, o agli illuminati, eccetera...

la gente ha paura di quel che non conosce, di qualunque cosa vada contro la verità ufficiale che i media pompano come vera.
Le teorie del complotto son qualcosa da deridere perchè quello è il sentimento che vien da usare per qualcosa che fa paura. E' un sentimento innato, una reazione di opposizione. Più facile deridere che interrogarsi e porsi dei dubbi, fu proprio la cia a inventare questo termine per screditare qualcosa che comprende cose serie, su cui quantomento sarebbe da porsi dei dubbi ( sull'11 settembre credere davvero alla versione ufficiale è da folli, quando sia lo stesso proprietario delle torri che il segretario di stato ammisero candidamente la demolizione controllata ) a fandonie come la terra piatta.
Che poi, ci sta che renda più infelici e in gabbia sapere che un manipolo di persone controllano false flag, menzogne, verità acclarate su commissione.


Quote:

Originariamente inviata da Gummo98 (Messaggio 2381256)
Stupidamente c'è chi compra i cosiddetti 'smartwatch', poi magari ha paura che il governo metta i microchip per legge. Non capiscono che del microchip non c'è bisogno perché abbiamo già, spontaneamente, messo in vendita la privacy, le foto, i nostri spostamenti.
.

snowden insegna.
Hanno già ogni nostro dato, ogni nostra conversazione, tramite accordi con i social più famosi e tramite la tecnologia. Ormai il microchip sarebbe quasi obsoleto al confronto.

claire 05-12-2019 10:05

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Non mi sono mai sentita libera,quindi non mi importa di essere controllata.
Comunque non ci credo, credo che chi ha la ricchezza e il potere decide come va il mondo, ma non è niente di nuovo, è sempre stato così.

lowman's 05-12-2019 10:18

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
io ormai ho una visione piuttosto nichilista della vita, sai che cambierebbe se cii controllassero col microchip (a parte che oggi è possibile controllare un individuo già con lo smartphone), viviamo costantemente immersi in un grande complotto, non siamo mai stati liberi da quando ogni giorno dobbiamo alzarci per lavorare, produrre, consumare, pagare le tasse, altrimenti si è fuori dai giochi

thevenin 05-12-2019 11:27

Quote:

Originariamente inviata da zoe666 (Messaggio 2381364)
. Più facile deridere che interrogarsi e porsi dei dubbi sarebbe quasi obsoleto al confronto.

Mi viene in mente un comportamento adottato su questo forum, incredibile

Nightlights 05-12-2019 16:51

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Quote:

Originariamente inviata da thevenin (Messaggio 2381378)
Mi viene in mente un comportamento adottato su questo forum, incredibile

Si, anche a me...

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk

Integrale 05-12-2019 20:55

Il controllo globale e individuale sta già avendo luogo in alcune città cinesi dove con l'ausilio del 5g e di milioni di telecamere. ai cittadini viene fornito un certo punteggio che potrà aumentare o diminuire a seconda dei comportamenti all'interno della società.
Ma pure gli stati d'animo saranno monitorati grazie al riconoscimento facciale attraverso l'enorme database da essi stessi volontariamente fornito con i selfie e i social.

Molto simile ad un episodio famoso di Black mirror.

https://youtu.be/ydPqKhgh9Mg

SamueleMitomane 05-12-2019 22:26

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Jeez

Dorian Gray 06-12-2019 00:14

Re: Riflessione sulla vita e controllo globale
 
Quote:

Originariamente inviata da Locharb (Messaggio 2381251)
Con lo scorrere degli anni, cresce in me la consapevolezza dell'insensatezza dalla vita.
Non solo, più passa il tempo e più divento paranoico, al punto che sono arrivato a credere di essere costantemente sotto controllo.
Avete mai sentito parlare del progetto "Blue Moon" o dell' "Mk Ultra" , solo per citarne alcuni? Alla politica che non è mai riuscita a cambiare nulla, chiunque sia salito al potere? Ci riflettete mai su quello che viene definito oggi "complottismo"? Io si, spesso.
Ora, siete liberi di credere o meno a queste presunte teorie, alle scie chimiche, alle torri gemelle, o agli illuminati, eccetera... Fatto sta che personalmente mi sento come un animale in gabbia, ho la certezza che oggi se volessero (e secondo me lo stanno già facendo), potrebbero controllare il nostro pensiero, farci respirare determinate sostanze e spingerci a comportarci in un certo modo.
Di fronte a questo scenario, alla quasi certezza che la mia vita sia condizionata da un ristretto gruppo di persone, senza poterci fare nulla, per uno come me già incline a depressione e senso di vuoto diventa difficile riuscire a vivere sereno.
Ormai per me nulla ha più senso, il lavoro, il denaro, il titolo di studio, i beni materiali, i progetti futuri, gli obiettivi, i traguardi, le amicizie, gli amori, i divertimenti...
Mi chiedo solo con quale spirito uno come me potrà affrontare i prossimi 60 anni di vita (se tutto va bene).
Chiudo questo post con una domanda:
Riuscite ancora a ritagliarvi un pezzo seppur minimo di felicità quotidiana? (Suppongo di si, altrimenti finireste per impazzire) Se si, in che modo? Cos'è che vi fa stare bene seppur per un breve istante?

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Ma poi, alla fine, la vita non è forse già senza senso di per se? Anche senza controlli globali. Non è forse un rimandare la morte e basta?

Non escludo l'esistenza di questi complotti, tuttavia preferisco non pensarci.
Sono felice solo quando vado a prendere il caffè al bar o quando qualcuno mi fa ridere o mi stimola e quando finalmente vado a dormire. E quando la gatta mi dà il buongiorno.


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