Re: Cosa ne pensate?
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altra epoca ma forse le due madri non sono così diverse?... cioè al di là dell'essere permissivi vs. punire i comportamenti sbagliati (quella del video puniva suo figlio ma non serviva cmq). |
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É proprio o.t. però. |
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Il motivo per cui va avanti e si realizza è perché non si pente di quello che ha fatto, questa altro che carcere a vita...... occhio per occhio |
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Se i vicini fan schiamazzi... chiama Olindo e Rosa Bazzi |
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e' che quando si ha la tentazione di fare qualcosa di negativo e poi non lo si fa si pensa di avere alla fine scelto il bene, la via piu' scomoda, di essere moralmente meritevoli rispetto a se si avesse agito, non che era gia' nella natura delle cose o lo stesso quando si fa un grosso sacrificio cioe' se no l'individuo non ha mai una sua arbitrarieta' di comportarsi meglio o peggio |
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Le persone che hanno subito certe angherie difficilmente accetterebbero l'idea che si prenda un delinquente alla Alex di Arancia Meccanica e lo si rieduchi e reinserisca, anche far osservare che conviene alla società in termini utilitari non riuscirebbe a convincere completamente. Una persona potrebbe anche mettersi nei panni delle vittime, e se sei vittima, il colpo subito alla fine vuoi anche restituirlo, c'è poco da fare. Se il senso di giustizia a monte ha degli elementi alla "occhio per occhio, dente per dente" ogni discorso utilitario non riuscirà a convincere completamente. Il principio che la mente segue forse è del tipo "tu hai tolto qualcosa a me, io la tolgo a te". Penso che una persona si disinteressi del fatto che l'altro sia libero di scegliere qualcosa o meno, torni poi a delinquere se lo si tratta male in certi modi, e così via, vuole solo restituire all'altro un male analogo a quello subito. Ha qualcosa di sadico 'sta cosa? Probabilmente sì, ma sotto sotto alla fine queste pulsioni (e idee) base ci spingono a fare qualcosa, la ragione diventa solo un mezzo per incasellare queste spinte ed idee che vengono prima e non possono essere trattate in termini utilitari perché sono dei fini e non dei mezzi per ottenere qualcos'altro. Probabilmente sotto certi aspetti dà più soddisfazione punire che rieducare, soprattutto là dove una persona ha subito un torto, anche se punire in termini sociali potrebbe avere maggiori costi su altri versanti. |
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Bisogna capire che se un padre di famiglia venisse ucciso da un assassino o morisse colpito da un masso franatogli addosso da una montagna, non farebbe alcuna differenza: entrambi sono cause determinate a monte da altre cause. La volontà dell'assassino è vincolata da innumerevoli variabili a commettere il delitto tanto quanto il masso è costretto a percorrere la propria traiettoria dalla forza di gravità. La famiglia dell'uomo avrebbe tutto il diritto di soffrire per l'effetto, cioè la perdita di una persona cara, ma se odiasse l'assassino a rigor di logica dovrebbe essere disposta ad odiare pure il masso, il che mi sembra improbabile. |
Re: Cosa ne pensate?
comunque rispondendo al vero tema del thread, sicuramente il tizio non se l'è sposata perché è una omicida e una "cattiva ragazza", semplicemente si sarà innamorato di lei, gli sarà piaciuta come persona, magari ha visto che in qualche modo è cambiata e non è più la stessa persona che ha ammazzato mamma e fratello, ma una persona che ha fatto un percorso di vita.. per dirne qualcuna
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Re: Cosa ne pensate?
Interessante quanto ricorra il tema del libero arbitrio su questo forum. :pensando:
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Nessuna delle tue compagne delle medie si iscriverebbe in una scuola professionale (fattore ambientale) e, siccome temi il loro giudizio (fattore temperamentale), non prendi in considerazione quest'opzione. Il tecnico non ti interessa perché non sei una smanettona (fattore temperamentale) e hai sempre visto i tuoi genitori enfatizzare l'importanza di avere una cultura elevata (fattore ambientale). Questo loro comportamento ti ha colpito particolarmente (fattore temperamentale) e perciò restringi il campo di scelta fra liceo classico e scientifico. Avendo in casa una piccola biblioteca in cui si trovano classici latini (fattore ambientale) che hanno stimolato la tua curiosità (fattore temperamentale) e avendo avuto alle medie un insegnante di matematica incapace (fattore ambientale) che ti ha indotta ad odiare la materia (fattore temperamentale), alla fine scegli il classico. Premettendo che sia i fattori temperamentali che quelli ambientali non dipendono dalla tua volontà, in quanto gli uni scaturiscono dalla genetica e gli altri da ciò che ci circonda, nel giorno X, all'ora X, al momento di compilare il modulo di iscrizione, non potrai che compiere una "scelta" che è il risultato della somma di quei fattori in quel momento. Potrai dire che avresti avuto la possibilità di scegliere diversamente solo quando il momento in cui hai effettivamente preso la decisione sarà già trascorso e i fattori in gioco saranno cambiati. |
Re: Cosa ne pensate?
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Ad esempio se bisogna dare un risarcimento e l'evento dove c'è un tizio che ti devasta l'auto è equiparabile all'evento del masso che te la schiaccia, nessuno dovrebbe dare alcun risarcimento a nessuno in entrambi i casi? :nonso: Secondo me la vendetta è una forma di risarcimento morale equiparabile a quello economico. Ma in tutti questi discorsi qua per me non c'entra nemmeno di striscio la questione relativa al libero arbitrio, e nemmeno si può razionalizzare la questione relativa al risarcimento morale (non è semplicemente un deterrente), libero o meno tu se fai la tal cosa in determinati stati psicologici la legge può costringerti a risarcire sia moralmente che economicamente la persona colpita. Non basta il risarcimento economico secondo me, né il rimettere le cose a posto, l'altro deve pagare anche in altri sensi. Buona parte del senso di giustizia diffuso là dove c'è un agente che danneggia altri, per me ruota attorno alla questione del risarcimento, sia materiale che morale, ed è chiaro che queste cose possono andare in conflitto con certi scopi rieducativi. Certi principi che si reputano giusti, il giusto risarcimento ecc. non sono un qualcosa che si può rendere oggettivo ed esaminare alla luce della ragione, vengono prima secondo me, poi a partire da questa cosa che non si fonda su nulla si cerca di regolare tutto con certe leggi e accordi sociali. Dubito comunque che si troverà un accordo unanime in materia di giustizia. |
Re: Cosa ne pensate?
Tempo fa era stato postato questo articolo in materia di libero arbitrio che secondo me esaurisce abbastanza il discorso (salvo nuove scoperte scientifiche): http://www.lescienze.it/news/2014/01...atura-1950046/.
Alla fine il succo del discorso mi sembra che sia del tutto irrilevante che le proprie scelte siano predeterminate già dal momento in cui l'Universo si è generato o meno. Siamo comunque noi che prendiamo le decisioni e noi siamo responsabili delle stesse. E non cambia molto che si riesca a dimostrare che il libero arbitrio esiste o se le scelte sono una combinazione di casualità e causalità. |
Re: Cosa ne pensate?
Però aspettate un attimo, ritratto tutto. Ho pensato ad un esempio immaginario in cui riescono ad inventare una macchina capace di "costringere" una persona a fare certe scelte sentendosi però psicologicamente libera nel farle.
Se si inventasse una macchina del genere e un tizio ammazzasse qualcun altro in base alle istruzioni del tizio che possiede la macchina, l assassino materiale pur avendo scelto lui di fare certe cose, va punito o no? Qua secondo me ognuno si fa (ed ha a monte) idee un po' diverse in relazione al senso di responsabilità di questo o quell agente, non è una cosa oggettivabile e riducibile a qualcosa di causale. Nel caso specifico io me la andrei a prendere con chi usa la macchina e deresponsabilizzerei totalmente il tizio "pilotato". Se questo non sapesse che c è l altro tizio direbbe come noi altri che scegliamo qualcosa liberamente. Ma è solo una sensazione psicologica questa. |
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