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Angus 03-12-2019 16:40

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Purple rain (Messaggio 2380824)
Il fatto è che si presuppone automaticamente che un soggetto che agisce nel pieno della sua razionalità, sia del tutto consapevole e quindi responsabile (la classica capacità di intendere e volere), però non è detto che questa apparente razionalità sia “sana”, anche se non ci sono patologie psichiatriche sottostanti.

Io la vedo così. Non mi convince la distinzione netta tra persone capaci di intendere e volere, e quindi sottoponibili a una pena, e persone incapaci.

Anche per me è così. Si può essere cognitivamente funzionanti, anche molto, e provare emozioni del tutto sballate, o non provarne affatto, o provarne di finte/simulate. E' possibile poi costruire narrazioni su quello che si prova a loro volta sballate, e crederci.

Angus 03-12-2019 16:43

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380849)
Mi dovete spiegare come il pedofilo potrebbe trovare lo sprone per accettare di avere una malattia e curarsi, se appena apre bocca sulla sua condizione la società lo condanna a prescindere in quanto "mostro" invece di considerarlo una persona problematica da recuperare.

Questo lo trovo (fortunatamente) un po' vittimistico. Non è necessario alcun riconoscimento da parte della "società" per occuparsi di se stessi.

Idiota 03-12-2019 17:08

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2380875)
E' possibile poi costruire narrazioni su quello che si prova a loro volta sballate, e crederci.

Non si può scegliere se qualcosa ci appare sensato, credibile oppure no. Perché ci si costruisce una narrazione piuttosto che un'altra? Il mondo dei fenomeni mentali non è governabile né dai sani né dagli squilibrati.

Idiota 03-12-2019 17:11

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 2380879)
Questo lo trovo (fortunatamente) un po' vittimistico. Non è necessario alcun riconoscimento da parte della "società" per occuparsi di se stessi.

Ma è uno dei fattori utili ad evitare che il criminale commetta il reato. Possiamo lavorare solo sugli aspetti estrinseci all'individuo, quelli intrinseci non sono influenzabili.

Idiota 03-12-2019 17:34

Quote:

Originariamente inviata da Purple rain (Messaggio 2380889)
Mi trovi d'accordo sul fatto che il lavoro educativo non può essere centrato sulla repressione degli impulsi malati (proprio perché la volontà è viziata, sarebbe un lavoro inutile). Sarebbe opportuno invece fare luce sui motivi per cui un soggetto è arrivato a sviluppare certe pulsioni e accompagnarlo verso una comprensione della sua storia e del suo passato, dei motivi che lo hanno portato a delinquere, e di quello che può fare per riparare il danno.

La carcerazione, a mio avviso, andrebbe ridotta al minimo, solo nei casi più gravi che non si riescono a gestire all'esterno

La volontà è sempre viziata, anche nei sani. Per questo il libero arbitrio non esiste. Sul resto concordo.

cancellato2824 03-12-2019 17:53

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Purple rain (Messaggio 2380824)
Il fatto è che si presuppone automaticamente che un soggetto che agisce nel pieno della sua razionalità, sia del tutto consapevole e quindi responsabile (la classica capacità di intendere e volere), però non è detto che questa apparente razionalità sia “sana”, anche se non ci sono patologie psichiatriche sottostanti.

Io la vedo così. Non mi convince la distinzione netta tra persone capaci di intendere e volere, e quindi sottoponibili a una pena, e persone incapaci.

Sicuramente ci sono le persone che agiscono (anche atti criminosi) in piena consapevolezza...o detto meglio nella normale consapevolezza che hanno usualmente le persone nel quotidiano... un po' di consapevolezza e di scelta sulle nostre azioni usualmente ce la si avra', no?
Ci sono anche le persone palesemente alterate, che e' giusto che vengano giudicate in quanto tali (che poi insomma finire in psichiatria e magari iniezioni coattive di antipsicotici a vita non so quanto sia meglio della prigione). O anche meno palesemente alterate, visto che uno cerca sempre di razionalizzare i suoi pensieri e sentimenti per quanto assurdi e patologici ("pazzo? io?") . Teoricamente gli psichiatri dovrebbero saper valutare con esattezza se alterato o meno, ma non sempre si riesce a farlo, anche perche' puo' essere qualcosa di temporaneo e sfumato, non totale.

cancellato2824 03-12-2019 17:56

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380899)
La volontà è sempre viziata, anche nei sani. Per questo il libero arbitrio non esiste. Sul resto concordo.

andiamo tutti a derubare Idiota, tanto lui sa che se lo facciamo non abbiamo vera colpa, non libero arbitrio di fare diversamente

claire 03-12-2019 17:58

Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380820)
Il ragionamento sballato è costruito però su emozioni che si originano senza la propria volontà, nel caso in questione l'odio verso la madre. Se non si riesce a provare lo stesso livello di odio non si può compiere l'omicidio che Erika ha perpetrato; è perciò giusto condannare penalmente ma non moralmente, semplicemente perché non ha senso, siccome nessuno controlla il funzionamento della propria psiche e delle proprie emozioni.

Al di là di tutto ciò, i dati parlano chiaro: con le carceri tradizionali 7 detenuti su 10 tornano a delinquere; in quelle dove vengono adottate misure alternative 2 su 10. Se si è interessati a risolvere i problemi della società e non solamente a punire per soddisfare il proprio personale senso di giustizia, l'unica soluzione efficace è un ordinamento penitenziario che si prefigga come obiettivo la rieducazione.

Prima parte: si può invece ci dannare moralmente in quanto non è l'emozione che fa uccidere, ma la volontà.Altrimenti saremmo incapaci di intendere e volere tutti.
Puoi odiare ma razionalmente scegliere di non agire.
Seconda parte: perfettamente d'accordo.
Sull'esempio del pedofilo: se non dà seguito ai propri gusti sessuali con azioni che coinvolgano bambini in alcun modo( compresa la pedopornografia), io non lo condanno.
Semplicemente essere attratti dai bambini è un dato di fatto , il libero arbitrio sta nel decidere di non passare all'azione.Gli impulsi si dominano se recano danno, questo fa la ragione.

Hazel Grace 03-12-2019 18:04

Re: Cosa ne pensate?
 
che doveva marcire in galera, pane e acqua, senza mai vedere la luce del sole
sto cazzo che ha pagato, quanto valgono le vite di due persone? una madre e un fratellino di 11 anni? basta qualche annetto di carcere e via, rifacciamoci una vita? non ha rubato un pacchetto di noccioline, vent'anni fa. Per un crimine di questo tipo si, si deve pagare a vita

Idiota 03-12-2019 18:10

Quote:

Originariamente inviata da ila82 (Messaggio 2380908)
andiamo tutti a derubare Idiota, tanto lui sa che se lo facciamo non abbiamo vera colpa, non libero arbitrio di fare diversamente

Rubare non è una colpa, è un effetto generato da cause. Se si disinnescano le cause, i problemi si potrebbero evitare; lo stesso non succede quando ci si limita a tagliare le mani al ladro.

claire 03-12-2019 18:16

Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380914)
Rubare non è una colpa, è un effetto generato da cause. Se si disinnescano le cause, i problemi si potrebbero evitare; lo stesso non succede quando ci si limita a tagliare le mani al ladro.

Ma tu togli completamente la responsabilità individuale.Si fanno delle scelte.Non sempre chi ruba sta morendo di fame.

cancellato2824 03-12-2019 18:29

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2380909)
Sull'esempio del pedofilo: se non dà seguito ai propri gusti sessuali con azioni che coinvolgano bambini in alcun modo( compresa la pedopornografia), io non lo condanno.
Semplicemente essere attratti dai bambini è un dato di fatto , il libero arbitrio sta nel decidere di non passare all'azione.Gli impulsi si dominano se recano danno, questo fa la ragione.

Comunque il discorso pedofilo e' delicato... non passare all'azione ok ma quanto deve tenerlo nascosto e per se' ? troveresti accettabile che scriva ripetutamente su facebook o un forum post riguardo "come sogna di farsi la tal bambina e la tal altra, come lo eccita l'idea dei loro seni non sviluppati ecc" o chesso' postasse disegni di adulti con bambine piu' o meno ambigui? o che nel topic "la vostra ragazza ideale" postasse quella di una bimba di 5 anni?
Non lo si condanna per un desiderio ma deve essere consapevole che anche la sua attrazione non e' un semplice orientamento come un altro (come per me non lo e' neanche volersi fare una pecora, un gatto o un cadavere) ma qualcosa di disturbato e disfunzionale, che bisogna cercare per quanto possibile di almeno reprimere o meglio cercare di correggere (anche perche' c'e' sempre il rischio che prima o poi il desiderio diventi tale da condurre all'azione)

Idiota 03-12-2019 18:42

Secondo me non è chiara la questione del libero arbitrio. La volontà non è libera, non posso controllarla, essa è sempre soggetta a qualche influenza che la determina. Se mi piacciono le caramelle (e non esiste nessun motivo razionale per cui dovrebbero piacermi di più rispetto ai cioccolatini), tenterò naturalmente di comperarle ogni volta che vado al supermercato. L'unico motivo per cui dovrei trattenermi sono solo le influenze provenienti dall'ambiente, ad esempio le credenze rispetto al cibo che si sono acquisite nel corso degli anni dall'esterno, come la convinzione che mangiando dolci si ingrassi (perché poi su di me tali credenze abbiano attecchito e su altri individui no resta un mistero). Nel caso in cui il desiderio di comperare caramelle superasse la paura di ingrassare, continuerei ad abbuffarmi di caramelle; se la paura di ingrassare superasse la mia brama di caramelle, smetterei di mangiarle.

Il risultato è sempre e soltanto uno, la scelta è sempre determinata.

untipostrano 03-12-2019 18:48

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 2380911)
che doveva marcire in galera, pane e acqua, senza mai vedere la luce del sole
sto cazzo che ha pagato, quanto valgono le vite di due persone? una madre e un fratellino di 11 anni? basta qualche annetto di carcere e via, rifacciamoci una vita? non ha rubato un pacchetto di noccioline, vent'anni fa. Per un crimine di questo tipo si, si deve pagare a vita

Penso che la minore età venga sempre vista come un'attenuante....se avessero commesso quelle atrocità a 20 anni se lo sarebbero beccati eccome l'ergastolo

Hazel Grace 03-12-2019 19:01

Re: Cosa ne pensate?
 
Quote:

Originariamente inviata da untipostrano (Messaggio 2380927)
Penso che la minore età venga sempre vista come un'attenuante....se avessero commesso quelle atrocità a 20 anni se lo sarebbero beccati eccome l'ergastolo

a 16 anni sei benissimo in grado di fare scelte consapevoli, sei già adulto. O sei un mostro o non lo sei

claire 03-12-2019 19:21

Quote:

Originariamente inviata da ila82 (Messaggio 2380922)
Comunque il discorso pedofilo e' delicato... non passare all'azione ok ma quanto deve tenerlo nascosto e per se' ? troveresti accettabile che scriva ripetutamente su facebook o un forum post riguardo "come sogna di farsi la tal bambina e la tal altra, come lo eccita l'idea dei loro seni non sviluppati ecc" o chesso' postasse disegni di adulti con bambine piu' o meno ambigui? o che nel topic "la vostra ragazza ideale" postasse quella di una bimba di 5 anni?
Non lo si condanna per un desiderio ma deve essere consapevole che anche la sua attrazione non e' un semplice orientamento come un altro (come per me non lo e' neanche volersi fare una pecora, un gatto o un cadavere) ma qualcosa di disturbato e disfunzionale, che bisogna cercare per quanto possibile di almeno reprimere o meglio cercare di correggere (anche perche' c'e' sempre il rischio che prima o poi il desiderio diventi tale da condurre all'azione)

Hai ragione.

claire 03-12-2019 19:27

Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380924)
Secondo me non è chiara la questione del libero arbitrio. La volontà non è libera, non posso controllarla, essa è sempre soggetta a qualche influenza che la determina. Se mi piacciono le caramelle (e non esiste nessun motivo razionale per cui dovrebbero piacermi di più rispetto ai cioccolatini), tenterò naturalmente di comperarle ogni volta che vado al supermercato. L'unico motivo per cui dovrei trattenermi sono solo le influenze provenienti dall'ambiente, ad esempio le credenze rispetto al cibo che si sono acquisite nel corso degli anni dall'esterno, come la convinzione che mangiando dolci si ingrassi (perché poi su di me tali credenze abbiano attecchito e su altri individui no resta un mistero). Nel caso in cui il desiderio di comperare caramelle superasse la paura di ingrassare, continuerei ad abbuffarmi di caramelle; se la paura di ingrassare superasse la mia brama di caramelle, smetterei di mangiarle.

Il risultato è sempre e soltanto uno, la scelta è sempre determinata.

Nel commettere crimini la scelta deve essere determinata dal fatto che è moralmente inaccettabile , perchè si deve essere cresciuti in una società che condanna moralmente il far male ad altri, e aver acquisito questo principio.
Oppure almeno si deve aver acquisito il principio che non si va contro la legge.
Se uno non ha dentro di sé queste limitazioni che lo trattengono, o non sono abbastanza forti, paga.
Tu dici che non è colpa sua se non ha interiorizzato certe cose.Io dico di sì, se non ci sono disturbi mentali, la volontà di agire secondo coscienza e legge deve prevalere , perchè per 18anni la famiglia, scuola e società ti ha formato a questo, non c'è scusa che tenga.

Ti faccio un esempio: c'è un alunno che dalla prima picchia i compagni.Ovviamente gli insegnanti lo riprendono.La madre però continua a giustificarlo da 3anni, il risultato è che questa settimana ha picchiato un compagnetto molto forte per futili motivi.
É colpa della madre se lui non ritiene di doversi controllare, ma comunque a scuola e da altre parti viene sanzionato, perchè deve impararla questa cosa.
Se a 18anni commetterà crimini, il fatto di aver avuto una mamma disfunzionale non sarà un'attenuante, perchè vive in una società dove certe cose si condannano e deve averlo acquisito, altrimenti la paga.

Idiota 03-12-2019 19:49

Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2380937)
Nel commettere crimini la scelta deve essere determinata dal fatto che è moralmente inaccettabile , perchè si deve essere cresciuti in una società che condanna moralmente il far male ad altri, e aver acquisito questo principio.
Oppure almeno si deve aver acquisito il principio che non si va contro la legge.
Se uno non ha dentro di sé queste limitazioni che lo trattengono, o non sono abbastanza forti, paga.
Tu dici che non è colpa sua se non ha interiorizzato certe cose.Io dico di sì, se non ci sono disturbi mentali, la volontà di agire secondo coscienza e legge deve prevalere , perchè per 18anni la famiglia, scuola e società ti ha formato a questo, non c'è scusa che tenga.

Ti faccio un esempio: c'è un alunno che dalla prima picchia i compagni.Ovviamente gli insegnanti lo riprendono.La madre però continua a giustificarlo da 3anni, il risultato è che questa settimana ha picchiato un compagnetto molto forte per futili motivi.
É colpa della madre se lui non ritiene di doversi controllare, ma comunque a scuola e da altre parti viene sanzionato, perchè deve impararla questa cosa.
Se a 18anni commetterà crimini, il fatto di aver avuto una mamma disfunzionale non sarà un'attenuante, perchè vive in una società dove certe cose si condannano e deve averlo acquisito, altrimenti la paga.

Sì, ma deve andare in carcere in quanto è pericoloso per gli altri, non perché la deve "pagare". Ogni persona è semplicemente il frutto di fattori genetici e ambientali, cioè cose su cui non si ha alcun potere: ha scelto di avere un'indole violenta? Ha scelto di avere una mamma disfunzionale che gli impedisse di imparare le regole della convivenza civile? No. Allora come avrebbe fatto a comportarsi in modo diverso?

SamueleMitomane 03-12-2019 19:58

Re: Cosa ne pensate?
 
Un delitto orribile, con tutto che era minorenne. Non so come non si sia presa l'ergastolo. Ma tant'è, non mi piace nemmeno la foga nel condannare una persona alla sofferenza. Basta che si sta bona ora che è fuori.

claire 03-12-2019 20:01

Quote:

Originariamente inviata da Idiota (Messaggio 2380942)
Sì, ma deve andare in carcere in quanto è pericoloso per gli altri, non perché la deve "pagare". Ogni persona è semplicemente il frutto di fattori genetici e ambientali, cioè cose su cui non si ha alcun potere: ha scelto di avere un'indole violenta? Ha scelto di avere una mamma disfunzionale che gli impedisse di imparare le regole della convivenza civile? No. Allora come avrebbe fatto a comportarsi in modo diverso?

L'ho detto: le regole non le insegna solo la mamma e a 18 anni non hai scuse per non averle acquisite, a meno che tu non sia stato costretto a vivere su in eremo senza mai venire a contatto con le regole del vivere civile e con persone che le hanno acquisite e te le comunicano quotidianamente.
Questa deresponsabilizzazione totale a cui tu fai riferimento, a me non convince.
Sono per la riabilitazione ma essa passa anche attraverso la punizione, o chiamiamola come vogliamo, detenzione, castigo.
Se non hai capito che le azioni comportano conseguenze, la legge te lo fa capire con una sanzione.
Poi gli altri metodi di rieducazione e reinserimento ben vengano.


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