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Ambra FI 24-11-2019 14:19

Progetto di tesi.
 
Grazie della partecipazione. Una volta svolta l'analisi dei dati ( ci vorrà qualche mese) procederò a contattare coloro che hanno lasciato i loro recapiti per ricevere il resoconto. Grazie ancora.

Daytona 24-11-2019 15:36

Re: Progetto di tesi.
 
Appena compilato,in bocca al lupo per la tesi :bene:

Darby Crash 24-11-2019 15:37

Re: Progetto di tesi.
 
compilato!

Palmiro 24-11-2019 15:46

Re: Progetto di tesi.
 
Fatto! :)

Loner 24-11-2019 15:50

Re: Progetto di tesi.
 
Fatto anch'io :bene:.

lowman's 24-11-2019 16:37

Re: Progetto di tesi.
 
quando finirà l'effetto del vinello e sarò più lucido, leggerò

Pima 24-11-2019 17:22

Mandato :)

Brutton 24-11-2019 17:53

Re: Progetto di tesi.
 
È lunghissimo

Ambra FI 24-11-2019 19:48

Re: Progetto di tesi.
 
Grazie mille a tutti coloro che hanno risposto. mi siete molto preziosi.
Si è un'pò lungo , mi dispiace.

pure_truth2 25-11-2019 03:45

Vecchia utente del forum dici..ho sempre immaginato che chi si volgesse a studiare psicologia ,o psichiatria, è perché avesse avuto lui stesso dei "problemi". L'ho notato in tutti i professionisti che ho incontrato,quel sottile sfasamento rispetto alla massa,se così si può dire. E per molti, sono anche stato gentile ad usare queste parole.
D'ogni modo è comprensibile ,una naturale spinta all'approfondimento è presente in quasi ogni persona che sperimenta una qualche forma di problema; io stesso l'ho fatto, ed avrei voluto continuare a farlo.
Solo mi chiedo,in un eventuale futuro da praticante, quanto si possa essere d'aiuto,se già si è portatori di un dato disagio psicologico, soprattutto se non ancora totalmente risolto. Forse tanto,dal punto di vista dell'empatia. È risaputo che aiutare gli altri è più facile che aiutare se stessi! Ma forse invece si avranno dei limite..non saprei. Ti auguro comunque un radioso futuro ed una buona laurea!

Brutton 25-11-2019 04:06

Re: Progetto di tesi.
 
Quote:

Originariamente inviata da pure_truth2 (Messaggio 2377381)
Vecchia utente del forum dici..ho sempre immaginato che chi si volgesse a studiare psicologia ,o psichiatria, è perché avesse avuto lui stesso dei "problemi". L'ho notato in tutti i professionisti che ho incontrato,quel sottile sfasamento rispetto alla massa,se così si può dire. E per molti, sono anche stato gentile ad usare queste parole.

D'ogni modo è comprensibile ,una naturale spinta all'approfondimento è presente in quasi ogni persona che sperimenta una qualche forma di problema; io stesso l'ho fatto, ed avrei voluto continuare a farlo.

Solo mi chiedo,in un eventuale futuro da praticante, quanto si possa essere d'aiuto,se già si è portatori di un dato disagio psicologico, soprattutto se non ancora totalmente risolto. Forse tanto,dal punto di vista dell'empatia. È risaputo che aiutare gli altri è più facile che aiutare se stessi! Ma forse invece si avranno dei limite..non saprei. Ti auguro comunque un radioso futuro ed una buona laurea!

Vediti Tosca il mercoledi sera
OLTRE LA SOGLIA

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Ambra FI 25-11-2019 12:41

Re: Progetto di tesi.
 
Quote:

Originariamente inviata da pure_truth2 (Messaggio 2377381)
Vecchia utente del forum dici..ho sempre immaginato che chi si volgesse a studiare psicologia ,o psichiatria, è perché avesse avuto lui stesso dei "problemi". L'ho notato in tutti i professionisti che ho incontrato,quel sottile sfasamento rispetto alla massa,se così si può dire. E per molti, sono anche stato gentile ad usare queste parole.
D'ogni modo è comprensibile ,una naturale spinta all'approfondimento è presente in quasi ogni persona che sperimenta una qualche forma di problema; io stesso l'ho fatto, ed avrei voluto continuare a farlo.
Solo mi chiedo,in un eventuale futuro da praticante, quanto si possa essere d'aiuto,se già si è portatori di un dato disagio psicologico, soprattutto se non ancora totalmente risolto. Forse tanto,dal punto di vista dell'empatia. È risaputo che aiutare gli altri è più facile che aiutare se stessi! Ma forse invece si avranno dei limite..non saprei. Ti auguro comunque un radioso futuro ed una buona laurea!

Propongo qui il mio personalissimo pensiero sulla questione.
Io credo che chi si avvicini al mondo della psicologia abbia, in sé, quello che tu chiami un “leggero sfasamento”. Probabilmente l’accezione che tu proponi è negativa, svalutativa, per me non lo è. Più che sfasamento da intendere come allontanamento dalla “normalità” , per me è da intendere come avvicinamento all’ “ umanità” o “autenticità”. Non si può negare che sicuramente, parte di quelli che iniziano questo percorso presentino ad oggi qualche possibile problematica o disturbo. Psicologia è una strada lunga, per quanto se ne dica è comparabile a medicina in termini di tempistiche, e non la si può scegliere perché “non c’erano altre alternative e i miei volevano che continuassi a studiare”. È lungo e serve motivazione, altrimenti ti arresti. Ed è assolutamente possibile che chi possiede tale motivazione, presenti anche in concomitanza una sua “debolezza”, “un punto debole”, “un ostacolo”. Spesso gli interessi sono auto-riferiti, più che altruistici. Non a caso, in passato, mi sono state riportate queste parole :” i principali soggetti che ricorrono ad un aiuto psicologico sono gli studenti stessi di psicologia”.

E ora qui sta la tua domanda: “una persona che ad oggi ha una determinata problematica, potrà in futuro essere d’aiuto?” e la prima cosa che mi sovviene alla mente è: “perché mai non dovrebbe?”. Siamo esseri umani, e la disciplina è estremamente umana. Sarebbe alquanto pretenzioso esigere una completa mancanza di fragilità in chi opera nel settore. Ad ognuno di noi, in qualunque momento della vita può capitare un qualcosa che lo destabilizzi, che gli cambi le carte in gioco. A tutti potrebbe capitare, così come anche a un professionista. La differenza non sta nell’avere o nel non avere un “problema”, ma nell’avere o non avere “i mezzi per affrontarlo”. Lo studente o lo psicologo o lo psichiatra che presenta una difficoltà non sta fermo. Non lascia che gli eventi lo trasportino passivamente. Ricerca i mezzi per affrontarli.

Ambra FI 25-11-2019 12:42

Re: Progetto di tesi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Shjatyzu (Messaggio 2377350)
Sbaglio o anche in passato hai proposto simili sondaggi?

In verità non ho mai proposto sondaggi :)

Ambra FI 25-11-2019 12:49

Re: Progetto di tesi.
 
Neanche questionari :) :)

thevenin 25-11-2019 12:54

Non voglio fare da cavia per i tuoi esperimenti. Piuttosto se sono retribuiti allora potrei farci un pensierino

thevenin 25-11-2019 12:58

Quote:

Originariamente inviata da Shjatyzu (Messaggio 2377474)
Uhm, interessante sapere allora che tanti utenti diversi hanno scelto questo forum per i loro studi, anche in precedenza è successo.

Perché siamo visti come dei casi umani da studiare. A me da molto fastidio questa cosa. È offensivo

lowman's 25-11-2019 13:07

Re: Progetto di tesi.
 
ho iniziato il sondaggio, purtroppo non riesco a quantificare le ore domandate, sparerei numeri a caso...mi sa che ci rinuncio :perfetto:

Pima 25-11-2019 13:28

Quote:

Originariamente inviata da Shjatyzu (Messaggio 2377476)
Non ho visto il sondaggio, non posso esprimermi sul fatto che sia offensivo o meno.

Non é offensivo, o almeno io non l'ho trovato tale, é vero però che le domande sono mirate alla nostra categoria.

Non so se posso fare degli esempi quindi taccio :)

Winston_Smith 25-11-2019 14:04

Re: Progetto di tesi.
 
Quote:

Originariamente inviata da thevenin (Messaggio 2377475)
Perché siamo visti come dei casi umani da studiare. A me da molto fastidio questa cosa. È offensivo

Io preferirei essere aiutato in altri modi, ma non lo vedo come offensivo.
Se non vuoi partecipare al sondaggio non rispondere.

Brutton 25-11-2019 14:58

Re: Progetto di tesi.
 
Quote:

Originariamente inviata da Ambra FI (Messaggio 2377462)
Propongo qui il mio personalissimo pensiero sulla questione.

Io credo che chi si avvicini al mondo della psicologia abbia, in sé, quello che tu chiami un “leggero sfasamento”. Probabilmente l’accezione che tu proponi è negativa, svalutativa, per me non lo è. Più che sfasamento da intendere come allontanamento dalla “normalità” , per me è da intendere come avvicinamento all’ “ umanità” o “autenticità”. Non si può negare che sicuramente, parte di quelli che iniziano questo percorso presentino ad oggi qualche possibile problematica o disturbo. Psicologia è una strada lunga, per quanto se ne dica è comparabile a medicina in termini di tempistiche, e non la si può scegliere perché “non c’erano altre alternative e i miei volevano che continuassi a studiare”. È lungo e serve motivazione, altrimenti ti arresti. Ed è assolutamente possibile che chi possiede tale motivazione, presenti anche in concomitanza una sua “debolezza”, “un punto debole”, “un ostacolo”. Spesso gli interessi sono auto-riferiti, più che altruistici. Non a caso, in passato, mi sono state riportate queste parole :” i principali soggetti che ricorrono ad un aiuto psicologico sono gli studenti stessi di psicologia”.



E ora qui sta la tua domanda: “una persona che ad oggi ha una determinata problematica, potrà in futuro essere d’aiuto?” e la prima cosa che mi sovviene alla mente è: “perché mai non dovrebbe?”. Siamo esseri umani, e la disciplina è estremamente umana. Sarebbe alquanto pretenzioso esigere una completa mancanza di fragilità in chi opera nel settore. Ad ognuno di noi, in qualunque momento della vita può capitare un qualcosa che lo destabilizzi, che gli cambi le carte in gioco. A tutti potrebbe capitare, così come anche a un professionista. La differenza non sta nell’avere o nel non avere un “problema”, ma nell’avere o non avere “i mezzi per affrontarlo”. Lo studente o lo psicologo o lo psichiatra che presenta una difficoltà non sta fermo. Non lascia che gli eventi lo trasportino passivamente. Ricerca i mezzi per affrontarli.

Mia cugina è normodotata ed ha scelto psicologia

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