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Giancarlo96 02-10-2019 17:15

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da idk (Messaggio 2350011)
Continuo a non capire il problema però, dice che le occasioni gliele hanno servite ma è stato lui a buttarle, a questo punto non è l'intraprendenza l'ingrediente che concretizza il potenziale, ma la libido e il desiderio. C'è qualcosa che non torna.

Con "occasioni servite su un piatto d'argento", intendo delle occasioni che un ragazzo "normale" e senza tutte le mie paranoie, avrebbe potuto sfruttare, ma dove comunque sarebbe dovuto essere lui ad essere intraprendente e fare il primo passo.

Se una ragazza mi saltasse addosso io non mi tireri assolutamente indietro e se la ragazza in questione fosse quella di cui stavo parlando prima, mi renderebbe l'uomo più felice del mondo.

Winston_Smith 02-10-2019 17:20

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da idk (Messaggio 2350011)
Continuo a non capire il problema però, dice che le occasioni gliele hanno servite ma è stato lui a buttarle, a questo punto non è l'intraprendenza l'ingrediente che concretizza il potenziale, ma la libido e il desiderio. C'è qualcosa che non torna.

Anche per cogliere certe occasioni ci vuole intraprendenza.

Green Tea 02-10-2019 17:41

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2350001)
[...]Che poi non credo che lei abbia metabolizzato il mio comportamento senza senso come un rifiuto, di sicuro non ha capito cosa mi passa per la testa (e come darle torto poverina), ma anche adesso mi cerca ancora e mi chiede se possiamo vederci qualche sera.[...]

"Ah, tutto questo era così fino a 2 mesi fa"
Ti stupisce che lei continui a cercarti dopo appena 2 mesi? :interrogativo:

Onestamente io vedo solo 2 scenari:
- Le piaci, ti ha concesso un sacco di tempo per provarci, tu non lo hai fatto e lei si è convinta di interessarti solo come amica. = Rifiuto.
- Le o non le piaci, ma uno dei due o entrambi siete spaventati dall'idea di perdere l'amicizia. = La friendzone, quella di una volta.

A ogni modo io condivido il tuo problema ed è per questo che insisto a dirti che questo è il forum sbagliato. Finirai sommerso di link a presunti siti di seduzione, schemi per determinare se sei bello o brutto e cose così.
Ma là fuori c'è questa ragazza che ti piace, torna alla tua vita, esci insieme a lei e vivila. Se credi sia saggio parlane con lei, non diventare il tuo problema (di timidezza).

Giancarlo96 02-10-2019 18:12

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Green Tea (Messaggio 2350040)
Ma là fuori c'è questa ragazza che ti piace, torna alla tua vita, esci insieme a lei e vivila. Se credi sia saggio parlane con lei, non diventare il tuo problema (di timidezza).

C'è poco da dire, hai perfettamente ragione, probabilmente è una cosa davvero semplice da fare, ma io mi sono auto-convinto di non riuscire a farla e adesso sono bloccato in qualcosa che mi sono costruito da solo.

Lo so che starmene chiuso in casa non risolverà niente, però a forza di continuare a provare, fallire e starci male, mi sta passando la voglia di provarci.

Ci sono già uscito un sacco di volte con lei e con altre ragazze prima di lei e tanto mi sono sempre bloccato sul più bello, se stasera esco di casa, vado a suonarle il campanello e passiamo l'ennesima serata insieme, secondo te come andrà a finire?

Te lo dico io: esattamente come le altre volte, o forse fin peggio perchè negli ultimi 2 mesi ho perso gran parte della (poca) sicurezza in me stesso che avevo.


Quindi boh, non so cosa fare, non sono proprio il tipo da piangersi addosso, infatti anche se mi sono un po' isolato dal mondo, sto leggendo libri, articoli e forum per provare a capirmi, a capire cosa voglio, e capire cosa sono disposto a fare, ma più scopro cose e più trovo porte chiuse e praticamente queste porte le ho chiuse tutte io e mi sono convinto di non riuscire ad aprirle. Non so se mi sono spiegato, ma è difficile spiegare qualcosa che non ho capito nemmeno io.

Lory 02-10-2019 22:40

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2349795)
Ciao a tutti, vi racconto la mia storia: ho 23 anni, un buon lavoro a tempo indeterminato che mi ha permesso di andare a vivere da solo e di comprarmi una bella macchina, la sera studio per l'università e trovo anche il tempo per andare in palestra (esteticamente mi reputo superiore alla media), ho il mio giro di amici con cui mi trovo davvero bene, esco tutti i weekend e mi diverto.

Che ci faccio qui quindi?

Non ho mai avuto una relazione seria con una ragazza, anzi, praticamente non ho mai avuto una relazione proprio.

Non sono bravo a parlare con gli sconosciuti, ma con le persone che fanno parte della mia piccola "cerchia di amici", posso parlare per ore. Non ho problemi di nessun tipo a parlare con l'altro sesso, anzi, in certe situazioni lo trovo addirittura più semplice.

Il mio problema è che non riesco a passare dall'amicizia a qualcosa in più. Gli unici rapporti "intimi" che ho avuto con le ragazze, sono state una relazione di nemmeno 2 mesi con una ragazza di cui non mi importava niente (lei cercava una relazione seria, ma a me lei non piaceva, però mi sentivo solo e ci sono stato insieme fin quando non mi ha lasciato) più 2 o 3 ragazze che ho incontrato in discoteca o a qualche festa, ma solo perchè sono state loro a provarci con me in maniera molto esplicita, e non le ho più viste una seconda volta.

Ho paura di entrare in una relazione, non ne ho mai avuta una e a 23 anni mi sento un po' indietro rispetto agli altri, quindi l'ansia di non essere all'altezza mi frena (oltre alla mia timidezza ovviamente).

Adesso la situazione è questa: sono sicuro di piacere a una mia amica che, tra l'altro, è una ragazza davvero bella esteticamente, oltre ad avere un carattere compatibile con il mio (e non è semplice).

Ovviamente anche a me piace questa mia amica, quindi mi basterebbe dirglielo ed avere una vita dei sogni, il problema è che non ci riesco.

Per 2 mesi ci siamo sentiti molto spesso, quasi ogni giorno, uscivamo nello stesso gruppo di amici, poi siamo usciti insieme qualche volta e l'ho anche invitata a casa mia diverse volte ed è sempre venuta, ci capiamo al volo e tutte le volte passavamo l'intera serata a ridere e scherzare, fino a quando non si faceva tardi, allora l'accompagnavo al cancello, la salutavo e andavo a dormire consapevole di aver appena sprecato un'occassione grande come una casa (l'ennesima).

Non so cosa sia che mi frena dal fare il fatidico "primo passo", di sicuro non è la paura di un rifiuto, perchè, come vi dicevo, sono sicuro di piacerle.
Probabilmente è il fatto che, nonstante abbia 3 anni in meno di me, è sicuramente molto più esperta di me sul piano sessuale e questo mi spaventa, come mi spaventa il fatto di non sapere come gestire una relazione, visto che non ne ho mai avuta una.
Il bello è che sono sicuro che se dicessi questi problemi a lei, invece che a voi, lei si metterebbe a ridere e mi direbbe che sono dei problemi solo nella mia testa. E avrebbe ragione.

Quindi in pratica non ho buoni motivi per non fare il primo passo, ma non ci riesco lo stesso.


Ah, tutto questo era così fino a 2 mesi fa, poi sono venuto a sapere che questa ragazza aveva qualche relazione occasionale e sinceramente non mi ha nemmeno stupito più di tanto, però ho deciso di sentirla di meno perchè non potevo sopportare di essere ancora il suo amico, quando in realtà desideravo altro, quindi per evitare sofferenze sia a me che a lei (visto che non riuscivo a darle quello che voleva) ho preferito chiudere un po' i contatti e sentirla di meno.

Pian piano e senza sapere perchè, i contatti li ho chiusi sia con lei che con tutti i miei amici e familiari e adesso passo le giornate completamente da solo chiuso in casa e non ho più la voglia nemmeno di alzarmi dal letto, ho smesso di uscire con gli amici, di andare in palestra, a lavoro sono molto meno produttivo del solito e non so come farò a ricominciare a studiare.

All'inizio ero sempre triste, mentre adesso non so... Non mi sento nè triste nè felice, come se non provassi più nessuna emozione, niente mi sembra più interessante e non ho voglia di fare nulla.

Nonostante questa mia chiusura a riccio, i miei amici (con al primo posto l'amica di cui parlavo prima) e i miei familiari cercano di starmi vicino e vorrebbero aiutarmi, anche se io continuo a respingerli e non riesco ad aprirmi con nessuno.

Quello che mi fa stare male è che in teoria avrei tutte le potenzialità per avere le ragazze che voglio, non voglio offendere nessuno, ma se fossi un disoccupato ciccione, senza amici e senza nessuna ragazza che lo fila, sarebbe molto più facile per me accettare di essere solo, invece ho tutto quello di cui ho bisogno, tranne una ragazza al mio fianco e questo mi sta facendo chiedere se tutta la fatica che ho fatto è servita a qualcosa. Non posso essere felice stando da solo per sempre, quindi a cosa è servito impegnarsi tanto per raggiungere i miei obiettivi?

Posso chiederti in che ambito lavori e studi? Avere un lavoro a contratto indeterminato alla tua età non è una cosa da poco. Tra l'altro hai anche detto di avere una bella macchina e di essere tutto sommato un bel ragazzo, per cui mi pare che tu abbia tutte le carte in regola per avere una buona relazione

Equilibrium 02-10-2019 23:08

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Mi sembra di capire che la tua paura è quella dell'intimita, non riguarda solo il sesso ma anche l affetto. Puo essere anche la paura di deludere.
Arrivare a capire l'origine di queste cose nn è semplice poi a 23 anni, meglio qualcuno che ti aiuti a centrare il problema e superarlo.

Giancarlo96 03-10-2019 11:04

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 2350315)
Mi sembra di capire che la tua paura è quella dell'intimita, non riguarda solo il sesso ma anche l affetto. Puo essere anche la paura di deludere.
Arrivare a capire l'origine di queste cose nn è semplice poi a 23 anni, meglio qualcuno che ti aiuti a centrare il problema e superarlo.

Sì, quello che mi è sembrato di capire da me stesso è che ho paura di dimostrare il mio affetto agli altri, infatti in generale sono abbastanza freddo sia con gli amici che con i familiari. Se voglio bene a qualcuno è praticamente impossibile che glielo dica esplicitamente, più che altro cerco di farglielo capire con piccoli gesti o gentilezze che mi vengono naturali.

L'unica volta che ho detto "ti voglio bene" a qualcuno è stato un mese fa a mia sorella gemella.
Tre anni fa ci litigai per un motivo piuttosto serio, poi lei se ne andò in Australia e io non le rivolsi la parola fino a 6 mesi fa, quando è tornata a casa.
Nonostante volessi chiederle scusa per averla ignorata per quasi 3 anni, non ci sono riuscito, fino a quando un mese fa (mentre ero giù di morale come non mai), siamo partiti insieme per il cammino di Santiago.
Dopo una decina di giorni passati a camminare da solo nella natura per 30km al giorno, stavo pensando agli affari miei e improvvisamente mi sono messo a piangere e ho pianto per 20 minuti senza riuscire a fermarmi, poi quando ho incontrato mia sorella le ho chiesto scusa per quello che avevo fatto e le ho detto che le volevo bene.
Questa è stata una cosa assolutamente fuori dagli standard per me, ma è inutile dire che mi sono sentito infinitamente meglio dopo averglielo detto.

Il problema è che non posso andare a fare un cammino "spirituale" con una persona ogni volta che sento che devo dirle qualcosa...

Non so cosa ci sia che mi spaventa nell'aprirmi con qualcuno, ma la cosa certa è che ne sono terrorizzato. Forse è la paura di sembrare "debole", forse quella di deludere, forse entrambe o forse è qualcos'altro al quale non ho ancora pensato.

accendo&spengo 20-11-2019 20:46

Re: Il mio problema con le ragazze
 
eppure non mi sembri affatto vergine

Inosservato 21-11-2019 09:15

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2349795)
Ciao a tutti, vi racconto la mia storia: ho 23 anni, un buon lavoro a tempo indeterminato che mi ha permesso di andare a vivere da solo e di comprarmi una bella macchina, la sera studio per l'università e trovo anche il tempo per andare in palestra (esteticamente mi reputo superiore alla media), ho il mio giro di amici con cui mi trovo davvero bene, esco tutti i weekend e mi diverto.

Che ci faccio qui quindi?

:pensando: non so, potresti aiutare la moderazione nell'abilitare i nuovi, oppure dare una mano ad eliminare i vecchi topic
di cose da fare ce ne sono a pacchi, è comunque un forum molto trafficato, una mano è comunque sempre ben accetta, anche solo per un sostegno morale (sebbene quello finanziario sia più apprezzato)

Giancarlo96 21-11-2019 14:17

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Creeper (Messaggio 2375883)
Mi chiedevo, se ti va di rispondere, quale sia stato il tuo rapporto con i familiari durante l'infanzia. I tuoi erano soliti scambiarsi gesti di affetto in tua presenza (baci, abbracci)? Erano affettuosi con te? Magari ti sembreranno domande fuori luogo, non voglio giocare a fare il terapeuta ma, soprattutto per esperienza personale, so che crescere in un ambiente di un certo tipo può avere conseguenze come quelle da te descritte.

Penso proprio che il rapporto con i miei genitori sia direttamente legato ai miei attuali problemi, almeno in parte.

Il rapporto con i miei genitori è sempre stato buono, in linea di massima sono soddisfatto di come mi abbiano educato, però non ho praticamente mai visto gesti affettuosi tra di loro (li avrò visti darsi un bacio a stampo 2 volte in 23 anni) e assolutamente nessun gesto affettuoso verso di me, ma anche perchè ho cominciato piuttosto presto ad evitare i contatti intimi con gli altri: se mia madre mi abbracciasse mi sentirei infastidito.

Nonostante non mi riempissero di baci e abbracci, voglio precisare che mi hanno sempre voluto bene, solo che anche loro fanno fatica a dimostrarlo.

cancellato2824 21-11-2019 14:18

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Per me non e' stato cosi' che non poteva andare altrimenti...cioe' c'era l'intesa e non e' facile fare quel passo, nemmeno si e' cosi' sicuri che la cosa sia apprezzata ( si' dici di essere convinto che gli piacevi, ma lei perche' non e' stata anch'essa piu' intraprendente, ormai le ragazze usalmente non sono piu' come un tempo e ha accettato delle relazioni poco significative, alla fine 2mesi non son cosi' tanto se si tiene a qualcuno, sentirti quotidianamente poteva abbastanza appagarla, prima di altre relazioni poteva cercare di accertarsi che tu nessun interesse, dire qualcosa per sondare il terreno...)
Poi non ho capito, e' tardi ora per dirle che non te la senti di frequentarla come amica perche' ti piaceva? e se ti fai gli scrupoli magari perche' ora e' fidanzata (anche se non credo te li fai per quello)... in una futura relazione non potresti scrivere alla ragazza in questione, quella del momento, i tuoi sentimenti, come piuomeno hai fatto qui? cioe' alla fine basta che le fai arrivare il messaggio che ti piace, un po' come i bigliettini alle medie con scritto "ti metteresti con me?" ok che e' piu' emozionante magari dal vivo e in chissa' che modo poetico ma visto che in sostanza e' una cosa abbastanza tecnica sapere se si e' corrisposti o no (una formalita' se fra due persone c'e' gia' intesa), poi c'e' tutto il tempo dopo per passare bei momenti insieme dolci e romantici...
Allora ti devi chiedere secondo me perche' non hai considerato farlo per messaggio, email, al limite lettera scritta a mano (che fa tanto romantico d'altri tempi) eventualmente dicendole di leggerla poi a casa... posso capire che sei una persona piu' dal vivo che noi fobici qui pero' lo stesso mi par strano che proprio neanche venga in mente cio'... o volevi fare qualcosa di piu' perfezionista come dichiarazione? (quindi il problema diventa l'ececsso di perfezionismo) avevi paura di poter risultare inopportuno o che non fosse ancora il momento? (e in tal caso valutare se ci son ragioni) di scioccarla, di deluderla? o forse di rimanere deluso te, quella se pur minima possibilita' che rifiutasse o non gradisse? o che poi ti saresti sentito a disagio, perche' quella connessione spontaneamente non era nata (e' l'usuale, che le cose van forzate o comunque di fatto vengon forzate), che non eri sicuro di poi esser felice una volta con lei, di esser davvero convinto dei tuoi sentimenti? leggendo l'ultimo messaggio forse anche non convinto di volere il contatto fisico con lei, di apprezzarlo, paura di poi deluderla , di farla soffrire ? o altro?

Giancarlo96 21-11-2019 14:37

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da ila82 (Messaggio 2376024)
Per me non e' stato cosi' che non poteva andare altrimenti...cioe' c'era l'intesa e non e' facile fare quel passo, nemmeno si e' cosi' sicuri che la cosa sia apprezzata ( si' dici di essere convinto che gli piacevi, ma lei perche' non e' stata anch'essa piu' intraprendente, ormai le ragazze usalmente non sono piu' come un tempo e ha accettato delle relazioni poco significative, alla fine 2mesi non son cosi' tanto se si tiene a qualcuno, sentirti quotidianamente poteva abbastanza appagarla, prima di altre relazioni poteva cercare di accertarsi che tu nessun interesse, dire qualcosa per sondare il terreno...)
Poi non ho capito, e' tardi ora per dirle che non te la senti di frequentarla come amica perche' ti piaceva? e se ti fai gli scrupoli magari perche' ora e' fidanzata (anche se non credo te li fai per quello)... in una futura relazione non potresti scrivere alla ragazza in questione, quella del momento, i tuoi sentimenti, come piuomeno hai fatto qui? cioe' alla fine basta che le fai arrivare il messaggio che ti piace, un po' come i bigliettini alle medie con scritto "ti metteresti con me?" ok che e' piu' emozionante magari dal vivo e in chissa' che modo poetico ma visto che in sostanza e' una cosa abbastanza tecnica sapere se si e' corrisposti o no (una formalita' se fra due persone c'e' gia' intesa), poi c'e' tutto il tempo dopo per passare bei momenti insieme dolci e romantici...
Allora ti devi chiedere secondo me perche' non hai considerato farlo per messaggio, email, al limite lettera scritta a mano (che fa tanto romantico d'altri tempi) eventualmente dicendole di leggerla poi a casa... posso capire che sei una persona piu' dal vivo che noi fobici qui pero' lo stesso mi par strano che proprio neanche in venga in mente cio'... o volevi fare qualcosa di piu' perfezionista come dichiarazione? (quindi il problema diventa l'ececsso di perfezionismo) avevi paura di poter risultare inopportuno o che non fosse ancora il momento? (e in tal caso valutare se ci son ragioni) di scioccarla, di deluderla? o forse di rimanere deluso te, quella se pur minima possibilita' che rifiutasse o non gradisse? o che poi ti saresti sentito a disagio, perche' quella connessione spontaneamente non era nata (e' l'usuale, che le cose van forzate o comunque di fatto vengon forzate), che non eri sicuro di poi esser felice una volta con lei, di esser davvero convinto dei tuoi sentimenti? leggendo l'ultimo messaggio forse anche non convinto di volere il contatto fisico con lei, di apprezzarlo, paura di poi deluderla , di farla soffrire ? o altro?

La questione non è tanto se dirglielo a voce o tramite SMS, il mio problema è che non riesco ad espormi, vorrei dire "Hey, non sono fatto di pietra e provo dei sentimenti anche io", ma non ci riesco.
Non credo che sia un problema di timidezza, mi sembra che sia una vera e propria fobia.

Non solo ho paura ad immaginare di dire a una ragazza che mi piace, ma anche parlando in un gruppo di maschi con cui sono in "confidenza", non riuscirei mai a dire che sono interessato ad una ragazza e se sono loro a chiedermelo, resto vago e cerco di cambiare discorso.

Non so perchè, ma faccio in modo di sembrare completamente senza sentimenti, incapace di dimostrare affetto.

Però non pensate che io sia sempre un pezzo di ghiaccio silenzioso, quando sono con il mio gruppetto di amici (e non sono depresso), so essere simpatico e divertente, però se si parla di amore, sentimenti o intimità, mi congelo all'istante e non dico una parola fino a quando non è finito il discorso.

Pima 21-11-2019 15:02

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2376031)
La questione non è tanto se dirglielo a voce o tramite SMS, il mio problema è che non riesco ad espormi, vorrei dire "Hey, non sono fatto di pietra e provo dei sentimenti anche io", ma non ci riesco.
Non credo che sia un problema di timidezza, mi sembra che sia una vera e propria fobia.

Non solo ho paura ad immaginare di dire a una ragazza che mi piace, ma anche parlando in un gruppo di maschi con cui sono in "confidenza", non riuscirei mai a dire che sono interessato ad una ragazza e se sono loro a chiedermelo, resto vago e cerco di cambiare discorso.

Non so perchè, ma faccio in modo di sembrare completamente senza sentimenti, incapace di dimostrare affetto.

Però non pensate che io sia sempre un pezzo di ghiaccio silenzioso, quando sono con il mio gruppetto di amici (e non sono depresso), so essere simpatico e divertente, però se si parla di amore, sentimenti o intimità, mi congelo all'istante e non dico una parola fino a quando non è finito il discorso.

Abbiamo lo stesso identico problema bro. Pensa che più volte gli amici e i parenti mi hanno chiesto se fossi Gay o no. Anche in classe, un blocco di ghiaccio assessuato: "Ma gli ormoni come ti stanno ? Tutto a posto ?" Non ho mai detto niente a nessuno. Forse sono narcisista e non posso provare amore ? Spero proprio di no :arrossire:

Provo a pensare ad un modo per risolvere il problema ma non riesco, non sono capace di "filtrare", di mostrare interesse, e temo che se qualcuna ci provasse, anche nel modo più evidente possibile non sarei capace di rispondere; non so come si fa :testata:

Giancarlo96 21-11-2019 17:09

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Creeper (Messaggio 2376029)
Tu quantomeno sei riuscito a sbloccarti, può essere un buon punto di partenza per "guarire".

Sì sì, negli anni mi sono sbloccato un po', ma non credere che abbia fatto miracoli.

Racconto un po' più dettagliatamente l'evoluzione che ho fatto nel relazionarmi con gli altri, scusate se non sono molto sintetico

Diciamo che ho cominciato ad uscire di sera con gli amici a 12 anni (che è anche piuttosto presto secondo me), ma lo facevo solo ed esclusivamente perchè ho una sorella gemella che è l'esatto opporto di me (estroversa e impulsiva) e quindi uscivo con i suoi amici che erano tutti più grandi di noi.
Il problema è che l'adolescente medio è un pezzo di merda e io non mi trovavo bene in quel gruppo perchè ero quello che se ne stava in silenzio e veniva preso in giro, però allo stesso tempo pensavo che fosse troppo da sfigati starsene a casa di sabato sera e quindi sono uscito con quella gente TUTTE le settimane per anni, anche se non mi trovavo affatto bene con loro.
La cosa positiva è che le ragazze del gruppo mi hanno sempre trattato bene, forse perchè gli facevo pena, quindi questo mi ha aiutato a sconfiggere un po' di timidezza nei confronti dell'altro sesso, anche se comunque prima dei 18 anni non penso di aver mai abbracciato una ragazza o di aver avuto chissà quale contatto fisico.

A un certo punto, quando avevo 18 anni, il gruppo si è sciolto e io sono rimasto da solo.
Per un anno la mia vita sociale è stata a zero e da un certo punto di vista mi sentivo bene perchè non uscivo più con gente che mi trattava male, ma mi sentivo terribilmente solo.

In quel periodo ho conosciuto una ragazza su un sito di incontri ed è stato stranissimo che per la prima volta nella mia vita qualcuno mi stava dando delle attenzioni.
Dopo una settimana di chat ci siamo visti, l'ho baciata praticamente subito (il mio primo bacio) e dopo un'altra settimana abbiamo fatto sesso (la mia prima volta), siamo stati insieme per un mesetto e poi mi ha lasciato. Non mi piaceva questa ragazza, ci sono stato insieme solo perchè mi sentivo solo e lei era la prima persona nella mia vita ad avere delle attenzioni verso di me.
Penso che a 19 anni fossi meno bloccato rispetto ad adesso per quanto riguarda l'entrare in intimità con un ragazza, o forse è solo che con quella ragazza non mi sono mai aperto veramente, anzi, non sono stato troppo sincero con lei e le ho fatto credere di aver avuto diverse ragazze prima di lei perchè mi vergognavo di essere vergine a 19 anni (nel gruppo di "amici" con cui uscivo prima, avevano tutti perso la verginità tra i 14 e i 16 anni). Infatti ho il dubbio che mi abbia lasciato perchè sospettava che le facessi le corna.

L'aver avuto una ragazza, anche se non mi piaceva ed è durata poco, mi ha dato un botta di autostima, per la prima volta ho capito che io potevo piacere a qualcuno.

Dopo essere stato lasciato ero di nuovo solo, ma ho iniziato a uscire con dei miei amici di infanzia e con i loro amici. Per la prima volta mi sono sentito accettato in un gruppo e potevo essere "me stesso", non un pezzo di tapezzeria.
Stavolta invece di essere il più piccolo del gruppo ero il più grande e, dato che riuscivo ad essere me stesso, mi divertivo e facevo divertire gli altri. Nel gruppo erano anche presenti delle ragazze e (quando avevo 21 anni) una di loro (che chiamerò Chiara) iniziò ad interessarsi a me, una sera in discoteca eravamo entrambi ubriachi ed è partito un limone, ero al settimo cielo, Chiara era decisamente una bella ragazza e si era interessata a me.
Il giorno dopo nemmeno le ho scritto e nemmeno quelli successivi, nonostante stavolta lei mi piacesse davvero. Ci rivediamo il sabato sera successivo insieme a tutti gli altri amici ed andiamo ad una festa, lei mi sta attaccata tutta la sera, ma io non riesco a sbloccarmi e sono freddo e impacciato. A un certo punto mi dice nell'orecchio "ti ricordi quello che è successo sabato scorso?" e io non faccio niente. Poco dopo Chiara era ubriaca (non reggeva niente) e se n'è andata a casa.
Per tipo 3 mesi sono uscito con Chiara quasi ogni sabato o domenica pomeriggio, solo io e lei, ma non sono mai riuscito a baciarla di nuovo. In diverse occasioni faceva apprezzamenti su di me e diceva cose tipo "Tu saresti il ragazzo perfetto", ma ogni volta queste cose mi congelavano e mi mettevano a disagio. Dopo un po', giustamente, Chiara si è stufata ed ha trovato un altro ragazzo.
La mia autostima è tornata sottoterra.

Dopo un po' di tempo (avevo 22 anni) un'altra mia amica che chiamerò Silvia, si lascia con il ragazzo e inizia ad interessarsi a me. Si da il caso che Silvia sia un'altra ragazza decisamente bella ed è pure molto intelligente (al contrario di Chiara che era un po' un'oca).
Silvia continua a darmi segnali di apprezzamento che io ignoro, poi succede la svolta: dato che lavoravo a Bologna (45km di distanza da casa), decido di prendermi un appartamento in città e di vivere da solo.
Anche Silvia aveva un appartamento a Bologna ed era già quasi un anno che stava lì durante la settimana perchè frequentava l'università.
Iniziamo a vederci 2-3 volte a settimana, anche andando l'uno a casa dell'altro... Una volta mi scrive "Stasera vieni a trovarmi, se vuoi puoi anche fermarti qui" con una faccina ammiccante. Quella sera sono andato lì e non sono riuscito a sbloccarmi, quindi abbiamo fatto la solita serata da "amiconi" e poi me ne sono tornato a casa.
La storia va avanti così per un paio di mesi e il mio morale inizia a scendere perchè mi accorgo che non sono in grado di fare la prima mossa e lei sta iniziando a stufarsi della situazione.
Proprio in quel momento, Silvia mi scrive dal nulla e mi chiede se può venire a dormire da me quella sera.
Io vado nel panico, ma quella è la mia occasione, non posso assolutamente lasciarmela sfuggire.
Quando arriva cerco di tastare un po' il terreno, ma mi sembra un po' fredda, infatti vuole andare a letto e poi, quando siamo nello stesso letto, uno di fianco all'altra, cerco in maniera molto impacciata di toccarla e di giocare un po' con lei tipo facendole il solletico. Come risultato lei salta fuori dal letto e mi dice che vuole dormire, altrimenti va via.
Io neanche le rispondo e mi giro dall'altra parte, veramente è venuta a "dormire" a casa mia?
Quella notte non ho chiuso occhio, ho fissato il soffito fino a quando non si è fatto giorno, Silvia si è svegliata e se n'è andata perchè aveva l'università.
Dopo per messaggio mi dice che quella sera era uscita con un ragazzo, ma si era dimenticata le chiavi del suo alloggio e non voleva svegliare la coinquilina, quindi ha chiesto a me se poteva venire a dormire a casa mia.
Il mio cervello è andato in tilt, non ho più parlato a Silvia per 2 settimane (poi l'ho perdonata perchè in fondo non ha fatto niente di male, non può leggermi nella testa), intanto "per ripicca" ho iniziato a scrivere di nuovo a Chiara, la sua amica, una settimana dopo, in un locale, sono ubriaco e bacio Chiara che ci sta.
Dopo quella sera non la vedo per una settimana, ma ci sentiamo su Whatsapp, usciamo insieme un sabato pomeriggio, ma io sono di nuovo bloccato e non riesco a baciarla o comunque a comportarmi come un non-amico.

Per la prima volta mi rendo veramente conto di avere problemi con il dimostrare affetto, però non mi sta bene, quindi il giorno dopo le scrivo per messaggio che lei mi piace davvero e che mi dispiace di non averglielo dimostrato perchè ho dei problemi. Lei mi risponde che in quel periodo voleva solo divertirsi. La settimana dopo era di nuovo con il suo ex che la tratta di merda e si lasciano ogni 2 mesi.

A questo punto (siamo a inizio estate 2019) sono ufficialmente entrato in depressione, ho smesso di andare in palestra, ho smesso di essere divertente, ho smesso di uscire con i miei amici, ho perso qualsiasi interesse in qualsiasi cosa.

Ora Chiara è sempre a fare tira e molla con il suo ex e non mi caga, mentre Silvia viene a trovarmi una volta a settimana e credo lo faccia perchè ci tiene a me (almeno come amica) e non vuole lasciarmi completamente da solo, anche se non prova mai a farmi parlare del mio problema o semplicemente a chiedermi come mi sento veramente. Probabilmente non lo fa perchè non vuole forzarmi a parlare e pensa che lo farò io quando e se sarò pronto.

Vedere Silvia una volta a settimana mi fa stare più male che bene, ma mi dispiace dirle di lasciarmi in pace senza nemmeno spiegarle il perchè. E poi mi piace ancora.

Masterplan92 21-11-2019 17:41

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Mamma mia ste donne come ti fanno penare..

Palmiro 21-11-2019 17:52

Re: Il mio problema con le ragazze
 
mi pare una situazione assolutamente nella norma, motivi per lamentarsi non ne vedo

Giancarlo96 21-11-2019 18:06

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2376108)
mi pare una situazione assolutamente nella norma, motivi per lamentarsi non ne vedo

Io non mi sto lamentando, scrivo qui sopra quello che ho in testa perchè mi sento scoppiare a tenere sempre tutto dentro.

GiveYourPaw 21-11-2019 18:08

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Il messaggio sarebbe stato molto più corto e troncato se fosse stata una lamentela. xD

Palmiro 21-11-2019 18:18

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2376118)
Io non mi sto lamentando, scrivo qui sopra quello che ho in testa perchè mi sento scoppiare a tenere sempre tutto dentro.

sto dicendo che i tuoi "problemi con le ragazze" ce li hanno altre 3576080 persone là fuori, tutto lì

Giancarlo96 21-11-2019 18:35

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2376128)
sto dicendo che i tuoi "problemi con le ragazze" ce li hanno altre 3576080 persone là fuori, tutto lì

Ah ok, grazie, adesso mi è passato

Creeper 21-11-2019 18:46

Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2376089)
Sì sì, negli anni mi sono sbloccato un po', ma non credere che abbia fatto miracoli.

Racconto un po' più dettagliatamente l'evoluzione che ho fatto nel relazionarmi con gli altri, scusate se non sono molto sintetico
[...]

Penso che la tua storia sia comparabile a quella di molti altri. Il che non significa che non ci sia un problema, sia chiaro. Non sono per il mal comune mezzo gaudio.
Però la maggior parte dei ragazzi non ha facilità nel trovare una compagna. Non fatico a credere che tu sia di bella presenza se davvero sei stato piu volte approcciato, se fossi stato bruttino o anche solo di aspetto medio probabilmente saresti ancora fermo a 0 viste le tue difficoltà (difficoltà che ho anch'io).
Non so cos'altro dirti, se non, come ti è già stato suggerito da altri, provare a sentire uno psicologo, se ritieni che la tua situazione lo richieda. Per me, leggendo la tua storia, non c'è assolutamente nulla di preoccupante o anomalo. Ma solo tu sai come ti senti.

Giancarlo96 21-11-2019 18:53

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Beh guarda, questa è la cosa peggiore che potessi sentirmi dire, se non ho nessun problema significa che sono un coglione e non c'è cura per questo.

Giancarlo96 21-11-2019 19:06

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Sì ok, sinceramente vorrei andare da uno psicologo perchè magari non ci sarà niente di preoccupante in me (ed è vero, ci sono molte persone messe peggio), però sono quasi 6 mesi che sono depresso e sta diventando molto pesante.

Quello che mi blocca dal telefonare e prendere un appuntamento è che ho paura di non riuscire a dire niente.

Qui è facile scrivere quello che penso, nessuno vede la mia faccia e sto usando nomi falsi, ma quando sarò davanti allo psicologo sarò sicuro di riuscire a dirgli quello che mi passa per la testa, anche se non l'ho mai fatto con nessuno in tutta la mia vita?
Sicuramente sarebbe molto più facile parlare con un professionista che non ha niente a che fare con la mia vita, rispetto a parlare con un mio amico, ma non so se ci riuscirei comunque.

è proprio per "allenarmi" a tirare fuori quello che ho dentro che ho iniziato a scrivere su questo forum e ho iniziato a tenere un diario, spero che prima o poi mi deciderò a chiamare uno psicologo.

Basta prendere il telefono e chiamare, lo so, anche andasse male non morirebbe nessuno, lo so. La stessa cosa di dire a una ragazza che mi piace, non potrebbe succedere nulla di male, ma ci sono cose che non riesco a fare...

Pima 21-11-2019 19:12

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2376152)
Beh guarda, questa è la cosa peggiore che potessi sentirmi dire, se non ho nessun problema significa che sono un coglione e non c'è cura per questo.

No bro, a mio parere non sei un coglione, perchè dovresti colpevolizzarti così tanto quando è un problema piuttosto comune non solo qui ma anche tra i ragazzi più "normali" ? Abbiamo appurato che il tuo problema non è l'aspetto fisico e neanche il possibile "carsisma", nell'altro topic leggevo tutte le cose che hai fatto e sono sicuro che rappresentano un'ottimo argomento di conversazione; sono sicuramente attività che non tutti fanno e che ti permettono di distinguerti dalla maggior parte delle persone; poi sei anche determinato, hai il lavoro e hai la macchina, senza considerare una famiglia e degli amici che ti vogliono bene: meglio di così non potrebbe andare, come hai visto hai tutte le carte in regola per poter attrarre una ragazza :timidezza:

Piuttosto, osservando anche la mia situazione credo che il nostro problema sia più dovuto ad un blocco psicologico che ad altro: non siamo capaci di dimostrare affetto. Potrei quindi suggerirti qualche supporto psicologico ? Noi purtroppo qui non possiamo analizzare il problema andando in profondità ma un testa a testa tra te e uno psicoterapeuta potrebbe dare ottimi risultati :perfetto:

Giancarlo96 21-11-2019 19:17

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Pima (Messaggio 2376166)
No bro, a mio parere non sei un coglione, perchè dovresti colpevolizzarti così tanto quando è un problema piuttosto comune non solo qui ma anche tra i ragazzi più "normali" ? Abbiamo appurato che il tuo problema non è l'aspetto fisico e neanche il possibile "carsisma", nell'altro topic leggevo tutte le cose che hai fatto e sono sicuro che rappresentano un'ottimo argomento di conversazione; sono sicuramente attività che non tutti fanno e che ti permettono di distinguerti dalla maggior parte delle persone; poi sei anche determinato, hai il lavoro e hai la macchina, senza considerare una famiglia e degli amici che ti vogliono bene: meglio di così non potrebbe andare, come hai visto hai tutte le carte in regola per poter attrarre una ragazza :timidezza:

Piuttosto, osservando anche la mia situazione credo che il nostro problema sia più dovuto ad un blocco psicologico che ad altro: non siamo capaci di dimostrare affetto. Potrei quindi suggerirti qualche supporto psicologico ? Noi purtroppo qui non possiamo analizzare il problema andando in profondità ma un testa a testa tra te e uno psicoterapeuta potrebbe dare ottimi risultati :perfetto:

Sì ma la verità è che alla fine io non ho problemi gravi nell'attirare le ragazze, ma poi appena vedo che sono interessate a me, divento freddo e le faccio desistere.

Grazie per il consiglio dello psicoterapeuta, penso che sia la cosa migliore che potrei fare, ma anche qui ho le mie paranoie (come spiegavo nello scorso post).


Tu hai provato ad andare da uno psicologo/psicoterapeuta?

Pima 21-11-2019 19:18

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2376160)
Sì ok, sinceramente vorrei andare da uno psicologo perchè magari non ci sarà niente di preoccupante in me (ed è vero, ci sono molte persone messe peggio), però sono quasi 6 mesi che sono depresso e sta diventando molto pesante.

Quello che mi blocca dal telefonare e prendere un appuntamento è che ho paura di non riuscire a dire niente.

Qui è facile scrivere quello che penso, nessuno vede la mia faccia e sto usando nomi falsi, ma quando sarò davanti allo psicologo sarò sicuro di riuscire a dirgli quello che mi passa per la testa, anche se non l'ho mai fatto con nessuno in tutta la mia vita?
Sicuramente sarebbe molto più facile parlare con un professionista che non ha niente a che fare con la mia vita, rispetto a parlare con un mio amico, ma non so se ci riuscirei comunque.

è proprio per "allenarmi" a tirare fuori quello che ho dentro che ho iniziato a scrivere su questo forum e ho iniziato a tenere un diario, spero che prima o poi mi deciderò a chiamare uno psicologo.

Basta prendere il telefono e chiamare, lo so, anche andasse male non morirebbe nessuno, lo so. La stessa cosa di dire a una ragazza che mi piace, non potrebbe succedere nulla di male, ma ci sono cose che non riesco a fare...

Ottimo spirito di iniziativa bro ! A piccoli passi vedrai che riuscirai a superare sicuramente questo blocco, rimani determinato ;)

Un problema simile su cosa dire ad un possibile incontro credo che sia comune. Se accadesse mai in futuro, per evitare dei silenzi troppo lunghi e imbarazzanti credo che mi preparerei un foglio prima in cui radunando tutte le mie forze mentali e scriverei delle possibile domande e argomenti, anche tra le più comuni e stupide eh ? Poi c'è facebook e instagram che potrebbero aiutare. Cosa le piace a sta povera crista ? Disegnare ? Ascoltare la musica ? Ama guardare film ? Se si riuscisse a capire si potrebbe facilmente intavolare una discussione perchè se un argomento ci piace si parla tanto anche noi timidi. Credo che una ragazza estroversa non avrebbe alcun problema di sorta, anzi. Per te potrebbe funzionare alla grande visto che hai fatto tantissime cose !:mrgreen:

Si, sono andato da uno psicologo. Le prime volte sono stato restio nel parlare perchè come dici tu era per me una persona totalmente estranea ma dopo qualche volta mi sono sbloccato e ora discorro piacevolmente dei miei problemi facendogli una testa tanto. Io credo che siano degli angeli in terra, il mio poi era pazientissimo, ma in generale forse lo sono per lavoro. Pensa che voglia di vivere dopo un'intera giornata a sentire solo problemi ! Avranno anche loro uno psicologo ?

Potrebbe esserti molto utile, io temo che dovrò andare da uno psichiatra ma tu forse hai bisogno solo di una leggera spinta, come il mio pc quando non parte, una botticella e via

Giancarlo96 21-11-2019 19:28

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Pima (Messaggio 2376170)
Si, sono andato da uno psicologo. Le prime volte sono stato restio nel parlare perchè come dici tu era per me una persona totalmente estranea ma dopo qualche volta mi sono sbloccato e ora discorro piacevolmente dei miei problemi facendogli una testa tanto. Io credo che siano degli angeli in terra, il mio poi era pazientissimo, ma in generale forse lo sono per lavoro. Pensa che voglia di vivere dopo un'intera giornata a sentire solo problemi ! Avranno anche loro uno psicologo ?

Potrebbe esserti molto utile, io temo che dovrò andare da uno psichiatra ma tu forse hai bisogno solo di una leggera spinta, come il mio pc quando non parte, una botticella e via

Grazie, la tua testimonianza mi da un po' più di forza.

Sinceramente non mi interessa che lo psicologo sia paziente o comprensivo solo perchè lo pago, a me basta che sia disposto ad ascoltare i miei problemi e a capirmi, perchè ne ho davvero bisogno.

Io lo psichiatra preferirei evitarlo (ma tu ovviamente se ne hai bisogno, vacci), per ora il mio ansiolitico è la marijuna e fin quando mi basta vado avanti così.

maralgiu 27-11-2019 18:41

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Direi che qui scattano alcuni fattori problematici concomitanti. Da una parte l'emozione della paura che probabilmente si coniuga secondo diverse tipologie di paura che si manifestano secondo un ordine gerarchico ma che, comunque, corrispondono e discendono dall'identità personale tacita (e quindi inconscia) che si forma in ciascuno di noi e che può manifestarsi nell'identità esplicita (in sostanza, l'idea cosciente che abbiamo di noi stessi). Chiaramente se l'identità tacita presenta una o più definizioni del sé in chiave negativa, quella esplicita dà vita a idee di sé inappropriate e disfunzionali, che, nei momenti dei pensieri previsionali, alimentano o rafforzano le emozioni di sofferenza.
Da un'altra parte può anche verificarsi il concorso di un mancato, o insufficiente, apprendimento di modalità relazionali. Così alla paura va ad aggiungersi il non sapere cosa o come fare.
Certamente la paura di un rifiuto, di sbagliare il modo di porsi o comunicare, di incorrere in un giudizio negativo, contribuisce all'insorgenza dell'inibizione ansiogena e il blocco dell'operatività. Eppure, se non si accetta l'idea della possibilità di un insuccesso considerandolo un incidente di percorso e, quindi, evitando di conferirgli gravità eccessiva, si rimane sempre al palo.
Magari ti capita anche di sapere cosa fare ma, sull'onda delle paure, di non considerare quel particolare momento come appropriato, come il momento giusto. In tal caso, se aspetti il momento giusto, quello non arriverà mai. Non esiste il momento giusto, esiste il momento in cui ti manifesti. Questo è il mio pensiero.

Giancarlo96 27-11-2019 19:26

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da maralgiu (Messaggio 2378674)
Direi che qui scattano alcuni fattori problematici concomitanti. Da una parte l'emozione della paura che probabilmente si coniuga secondo diverse tipologie di paura che si manifestano secondo un ordine gerarchico ma che, comunque, corrispondono e discendono dall'identità personale tacita (e quindi inconscia) che si forma in ciascuno di noi e che può manifestarsi nell'identità esplicita (in sostanza, l'idea cosciente che abbiamo di noi stessi). Chiaramente se l'identità tacita presenta una o più definizioni del sé in chiave negativa, quella esplicita dà vita a idee di sé inappropriate e disfunzionali, che, nei momenti dei pensieri previsionali, alimentano o rafforzano le emozioni di sofferenza.

Scusami ma non mastico i termini "tecnici" e questa parte non l'ho capita molto.

Quote:

Originariamente inviata da maralgiu (Messaggio 2378674)
Da un'altra parte può anche verificarsi il concorso di un mancato, o insufficiente, apprendimento di modalità relazionali. Così alla paura va ad aggiungersi il non sapere cosa o come fare.
Certamente la paura di un rifiuto, di sbagliare il modo di porsi o comunicare, di incorrere in un giudizio negativo, contribuisce all'insorgenza dell'inibizione ansiogena e il blocco dell'operatività. Eppure, se non si accetta l'idea della possibilità di un insuccesso considerandolo un incidente di percorso e, quindi, evitando di conferirgli gravità eccessiva, si rimane sempre al palo.
Magari ti capita anche di sapere cosa fare ma, sull'onda delle paure, di non considerare quel particolare momento come appropriato, come il momento giusto. In tal caso, se aspetti il momento giusto, quello non arriverà mai. Non esiste il momento giusto, esiste il momento in cui ti manifesti. Questo è il mio pensiero.

A relazionarmi con gli altri non sono molto bravo, ma dopo che entro in confidenza non ho particolari problemi a comunicare e perdo anche timidezza e impacciataggine: io con queste ragazze che mi piacevano ci parlavo tranquillamente e potevo passare serate intere a ridere e scherzare con loro nella massima naturalezza.

Non penso che il problema sia la paura del rifiuto, perchè sono anche arrivato a un punto dove ero sicuro che se mi fossi esposto, non sarei stato rifiutato.

Non penso nemmeno che sia la paura di un insuccesso, anzi sono sempre stato perfettamente consapevole che non facendo nulla e continuando ad aspettare questo fantomatico "momento giusto", avrei fallito al 100%, perchè come dici giustamente anche tu, questo momento non arriverà mai.

In realtà credo che aspettare questo "momento giusto" fosse solo una scusa che mi inventavo, dopo il lavoro di introspezione che ho fatto nell'ultimo periodo, penso che il mio problema sia il sentirmi inadeguato.

Le ragazze con cui mi sono approcciato e con cui non sono mai riuscito a espormi, sono tutte ragazze decisamente di bell'aspetto, estroverse e che hanno avuto diverse relazioni prima di me.

Io, detto sinceramente, non riesco nemmeno ad immaginarmi con una ragazza del genere al mio fianco, anche se sarebbe il mio sogno, non mi sento al loro livello.

(Adesso dico un po' di cose che non sono belle da dire, ma è questo quello che penso veramente)

L'unica ragazza con cui sono riuscito ad avere una sorta di relazione che è durata un mese, era molto meno bella, intelligente ed esperta in relazioni, in più era quasi senza una vita sociale e, anche se non mi piaceva e ci sono stato insieme esclusivamente perchè mi sentivo solo, almeno con lei sono riuscito a combinare qualcosa.
Questa ragazza l'ho baciata la prima sera che siamo usciti insieme e non ho aspettato nessun "momento giusto", l'ho fatto e basta. Non avevo nemmeno la certezza che ci stesse, anzi tutt'altro.

Il fatto è che io mi sentivo allo stesso livello di questa ragazza (se non pure un po' sopra) e quindi riuscivo a starci insieme e a comportarmi abbastanza normalmente.

In aggiunta c'è il fatto che io non sono assolutamente abituato a mostrare le mie emozioni agli altri, anzi, posso dire di averne proprio paura e non ho ancora capito il vero motivo dietro questa paura.
Se io continuo a temporeggiare invece di fare la prima mossa, non è perchè ho paura di un rifiuto, ma perchè ho paura di farmi vedere in grado di provare sentimenti.
Mi sembrerebbe davvero STRANO far sapere a una ragazza che mi piace, perchè mi sembrerebbe strano far sapere a qualcuno che provo dei sentimenti. ("strano" non è il termine che descrive al meglio la mia sensazione, ma non trovo nessun altro termine)

Saturnino 27-11-2019 19:33

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2349914)
In tutti gli ambiti della vita: studio, lavoro, sport, etc. si raggiungono dei risultati quasi proporzionali allo sforzo profuso. Nelle relazioni no, perché lì c'è un'altro essere umano che deve scegliere.. e una volta che ci ha conosciuto e inquadrato, noi sulla sua scelta abbiamo un potere decisionale che è pari a zero.

Ma perchè allora tormentarsi così tanto..se poi in fin dei conti non ci si può fare nulla sulle decisioni altrui? E' davvero così piacevole farsi scegliere dagli altri o meglio sperare che qualcuno ci scelga?? Non si è mai protagonisti a lasciare la propria vita alle decisioni altrui.

Ma fare qualcosa per propria scelta che piaccia veramente e dire a se stessi: scelgo io di fare questo perchè mi piace e mi da soddisfazione...e sono io che decido...ed è tutto nelle mie mani e su questo sono gli altri ad avere un potere decisionale pari a zero. E' davvero così strano e impossibile come atteggiamento?

Winston_Smith 27-11-2019 19:34

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Saturnino (Messaggio 2378694)
E' davvero così piacevole farsi scegliere dagli altri o meglio sperare che qualcuno ci scelga??

Per me sì, molto (ovviamente da altri che reputo a me affini). Sì, sono schizzato, ok.

Quote:

Originariamente inviata da Saturnino (Messaggio 2378694)
Non si è mai protagonisti a lasciare la propria vita alle decisioni altrui.

In una relazione o in un'amicizia conta la compatibilità reciproca, non esiste il concetto di "essere protagonisti" da soli, per quanto mi riguarda. In altri ambiti sì.

Saturnino 27-11-2019 19:40

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 2378696)
Per me sì, molto. Sì, sono schizzato, ok.

Non so come sia per te...però di sicuro io ho un rapporto un po' particolare e diciamo molto conflittuale in questo tipo di situazioni....e ho notato che, alcune condizioni che per altri risultano piacevoli...per me no lo sono affatto..anzi diventano un grande fastidio.

Keith 28-11-2019 11:10

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Saturnino (Messaggio 2378694)
Ma perchè allora tormentarsi così tanto..se poi in fin dei conti non ci si può fare nulla sulle decisioni altrui? E' davvero così piacevole farsi scegliere dagli altri o meglio sperare che qualcuno ci scelga?? Non si è mai protagonisti a lasciare la propria vita alle decisioni altrui.

Ma fare qualcosa per propria scelta che piaccia veramente e dire a se stessi: scelgo io di fare questo perchè mi piace e mi da soddisfazione...e sono io che decido...ed è tutto nelle mie mani e su questo sono gli altri ad avere un potere decisionale pari a zero. E' davvero così strano e impossibile come atteggiamento?

non è impossibile, ma non è probabile che succeda, perché a me relazionarmi con le donne piace. non so se purtroppo o per fortuna ne ho il ricordo.. era meglio non averlo dal momento che poi non puoi più farci niente.. e quindi sostituire con altro per me è una specie di palliativo. faccio e posso fare tante cose, ma mi rimarrà sempre quella mancanza e quel senso di solitudine affettiva, di quel tipo di affetto, che è diverso da quello di parenti, amici, etc.

maralgiu 28-11-2019 18:38

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
Originariamente inviata da maralgiu Visualizza il messaggio
Direi che qui scattano alcuni fattori problematici concomitanti. Da una parte l'emozione della paura che probabilmente si coniuga secondo diverse tipologie di paura che si manifestano secondo un ordine gerarchico ma che, comunque, corrispondono e discendono dall'identità personale tacita (e quindi inconscia) che si forma in ciascuno di noi e che può manifestarsi nell'identità esplicita (in sostanza, l'idea cosciente che abbiamo di noi stessi). Chiaramente se l'identità tacita presenta una o più definizioni del sé in chiave negativa, quella esplicita dà vita a idee di sé inappropriate e disfunzionali, che, nei momenti dei pensieri previsionali, alimentano o rafforzano le emozioni di sofferenza.

Scusami ma non mastico i termini "tecnici" e questa parte non l'ho capita molto.

Sulla paura: La paura non si manifesta in una sola forma, ma in vari tipi di paure “annidate”, disposte secondo un ordine gerarchico e che vanno da un livello inconscio a quello conscio. La paura più “superficiale”, cioè quella che si percepisce di più, è una paura che scaturisce da altre paure sottostanti. Le emozioni sono alla base di ogni perturbazione degli organismi animali, quindi non puoi non provarle. A esempio, se ti percepisci, come dici tu, inadeguato, ogni volta che in una situazione relazionale, per la mente ti passa questa idea di te, si innesca la paura verso diverse cose o conseguenze.

sulle identità tacita ed esplicita. Quando si parla del sé, si parla di identità. Esistono due livelli di identità, quella detta “tacita” è legata alla corrispondente “conoscenza tacita”, cioè una forma di conoscenza di natura squisitamente biologica che un organismo vivente acquisisce in modo automatico e che non è logica, non è elaborata con la ragione, con processi di valutazione. La conoscenza tacita è inconscia perché la sua natura è di origine biologica, è propria delle attività biologiche neurali. Anche l’identità tacita è legata a questi processi. L’identità esplicita è collegata alla conoscenza esplicita. Ambedue sono il risultato dell’evoluzione del cervello che osserviamo solo nella specie umana e grazie allo sviluppo della neocorteccia. Identità esplicita e conoscenza esplicita sono il risultato della comparsa della coscienza così come la conosciamo (è chiamata coscienza di ordine superiore) e che è stata possibile per via della dimensione sociale della nostra specie e della nascita del linguaggio verbale (la coscienza di ordine superiore si stima sia comparsa tra i 100.000 e i 10.000 anni fa, quindi è recente). La conoscenza esplicita è verbale ed è il risultato di elaborazione “logica” della mente, non è un processo automatico, ma un processo intenzionale. L’identità esplicita è, dunque, l’identità che conferiamo a noi stessi grazie alla nostra attività di pensiero ed è verbale. Così è più chiaro?


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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
A relazionarmi con gli altri non sono molto bravo, ma dopo che entro in confidenza non ho particolari problemi a comunicare e perdo anche timidezza e impacciataggine: io con queste ragazze che mi piacevano ci parlavo tranquillamente e potevo passare serate intere a ridere e scherzare con loro nella massima naturalezza.

È tipico della timidezza. Quando si approfondisce la conoscenza delle persone, vengono meno i timori legati all’incertezza. Si conosce di più l’altro/a, e quindi si sa meglio fino a quali limiti spingersi. La paura scompare o si riduce drasticamente.

Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
Non penso che il problema sia la paura del rifiuto, perchè sono anche arrivato a un punto dove ero sicuro che se mi fossi esposto, non sarei stato rifiutato.
Non penso nemmeno che sia la paura di un insuccesso, anzi sono sempre stato perfettamente consapevole che non facendo nulla e continuando ad aspettare questo fantomatico "momento giusto", avrei fallito al 100%, perchè come dici giustamente anche tu, questo momento non arriverà mai.

Come ti dicevo, la paura si manifesta in più forme, alcune sono percepite coscientemente altre no, anzi, gran parte di esse sono inconsce o tangenti allo stato cosciente. Tutte le volte che viviamo una situazione “ansiogena”, come per te è quella di andare oltre il bacio e verso la sessualità, la mente è pervasa da pensieri che passano velocemente (in frazioni di secondo o microsecondo) e che sono di due tipi principali: quelli che attingono, nella nostra memoria, l’idea profonda che abbiamo di noi stessi (assai legate alla conoscenza tacita) e quelli che fanno previsioni (pensieri previsionali). Queste due tipologie di pensiero vengono chiamate “pensieri automatici” che, nelle ansie sociali, sono sempre negativi. I pensieri automatici previsionali fanno una previsione delle conseguenze che possono verificarsi se attui una tua intenzione (a esempio provare ad agire in direzione della sessualità).
Allora, considerandoti inadeguato, come pensi vada a finire un tuo tentativo di andare oltre? Direi che se sei inadeguato vai incontro a un insuccesso. Capisci perché citavo il timore dell’insuccesso? Quali possono essere le conseguenze negative se ti spingi oltre con la ragazza e la cosa fallisce? Da questa risposta esce già fuori un’altra paura anche se non ci hai mai fatto caso (paure inconsce). E quali sono le ulteriori conseguenze su te stesso a questa conseguenza? Probabilmente la solitudine. E qual è la conseguenza della solitudine se non la sofferenza? Direi che la paura più profonda è quella di soffrire. Ho ipotizzato questa sequenza per darti l’idea che le paure sono diverse e a cascata.

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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
In realtà credo che aspettare questo "momento giusto" fosse solo una scusa che mi inventavo, dopo il lavoro di introspezione che ho fatto nell'ultimo periodo, penso che il mio problema sia il sentirmi inadeguato.

Generalmente, l’idea di inadeguatezza è quella che appare in superficie, è una idea generica che non punta il dito verso qualcosa di preciso. È probabile che a essa sottostante vi sia una idea di incapacità (da stabilire in cosa) o di inabilità nella socializzazione (da stabilire in che misura), o ambedue insieme. Direi che devi ancora scavare parecchio dentro te stesso. In questo lavoro sono molto utili le tecniche cognitivo comportamentali.

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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
Le ragazze con cui mi sono approcciato e con cui non sono mai riuscito a espormi, sono tutte ragazze decisamente di bell'aspetto, estroverse e che hanno avuto diverse relazioni prima di me.
Io, detto sinceramente, non riesco nemmeno ad immaginarmi con una ragazza del genere al mio fianco, anche se sarebbe il mio sogno, non mi sento al loro livello.

Certo. Lo capisco benissimo. Del resto se ti senti inadeguato, è inevitabile che senti di non poter competere. Tuttavia, ciò che percepiamo o pensiamo di noi stessi non sono indicativi della realtà in termini di capacità e abilità, ma sono indicativi di uno stato e di una condizione emotiva. In altre parole non è affatto detto che tu sia inadeguato.

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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
L'unica ragazza con cui sono riuscito ad avere una sorta di relazione che è durata un mese, era molto meno bella, intelligente ed esperta in relazioni, in più era quasi senza una vita sociale e, anche se non mi piaceva e ci sono stato insieme esclusivamente perchè mi sentivo solo, almeno con lei sono riuscito a combinare qualcosa.
Questa ragazza l'ho baciata la prima sera che siamo usciti insieme e non ho aspettato nessun "momento giusto", l'ho fatto e basta. Non avevo nemmeno la certezza che ci stesse, anzi tutt'altro.

Il fatto è che io mi sentivo allo stesso livello di questa ragazza (se non pure un po' sopra) e quindi riuscivo a starci insieme e a comportarmi abbastanza normalmente.

Certo. Con lei veniva meno il senso di inadeguatezza e tutte le paure connesse.

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Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
In aggiunta c'è il fatto che io non sono assolutamente abituato a mostrare le mie emozioni agli altri, anzi, posso dire di averne proprio paura e non ho ancora capito il vero motivo dietro questa paura.

Spesso, questo atteggiamento si apprende in ambito familiare attraverso assunti, leit motiv culturali familiari, precetti. Apprendimento che, sostanzialmente, si acquisisce durante l’infanzia, la fanciullezza, nell’età prescolare. Purtroppo proprio in periodi della vita in cui non si hanno gli strumenti per invalidarli. Alla fine diventano persino parte della cultura da adulto.

Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
Se io continuo a temporeggiare invece di fare la prima mossa, non è perchè ho paura di un rifiuto, ma perchè ho paura di farmi vedere in grado di provare sentimenti.

Come ti dicevo c’è sempre un coacervo di paure alcune sono inconsce. Tieni presente che il rifiuto ha delle conseguenze dentro una persona: perdita di autostima, sofferenza emotiva, rafforzamento del senso di inadeguatezza (cosa che a te peserebbe visto che già ti percepisci inadeguato), giudizio negativo altrui, solitudine, ecc

Quote:

Originariamente inviata da Giancarlo96 (Messaggio 2378689)
Mi sembrerebbe davvero STRANO far sapere a una ragazza che mi piace, perchè mi sembrerebbe strano far sapere a qualcuno che provo dei sentimenti. ("strano" non è il termine che descrive al meglio la mia sensazione, ma non trovo nessun altro termine)

Questo mi fa pensare che veramente hai subito da bambino un “cannoneggiamento” di assunti negativi sulla manifestazione dei sentimenti. Ma può anche essere che in famiglia (forse tua madre) almeno un componente genitoriale non è abituato a manifestare o dichiarare le emozioni e che, quindi, le reprime.

Cemetery Gates 30-12-2019 14:29

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Io ho sempre avuto problemi quando interessavo, o potenzialmente potevo interessare ad una ragazza/donna. Davanti a me posso avere anche Federica Nargi o Diletta Leotta, non avrei nessun problema a parlare con loro, nessun problema di timidezza, il problema si manifesta quando si mostrano interessate, allora divento un imbranato ed idiota totale, ho sempre finito per essere l'eterno amico, con una paura di tutto, il sesso prima di tutto.

Keith 30-12-2019 15:13

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Quote:

Originariamente inviata da Cemetery Gates (Messaggio 2391917)
Davanti a me posso avere anche Federica Nargi o Diletta Leotta

Ciao :) Anche se non ci conosciamo ancora, ti posso chiedere la cortesia di avvertirmi nel caso ti dovesse capitare di trovartele davanti? XD, ti aiuterei io, non ti preoccupare, però in cambio una delle due, a tua scelta, me la devi lasciare :D

Cemetery Gates 30-12-2019 15:22

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da syd_77 (Messaggio 2391942)
Ciao :) Anche se non ci conosciamo ancora, ti posso chiedere la cortesia di avvertirmi nel caso ti dovesse capitare di trovartele davanti? XD, ti aiuterei io, non ti preoccupare, però in cambio una delle due, a tua scelta, me la devi lasciare :D

Ciao, assolutamente si, sono per la condivisione dei beni e la circolazione della merce.

maralgiu 07-01-2020 09:53

Re: Il mio problema con le ragazze
 
Sei riuscito a percepire l'interessamento di questa ragazza verso di te. Ma lei aspetta che sia tu a fare qualcosa, a farle capire che anche a te interessa. Invitala a una cena o altro, dove andare da soli e non in compagnia di altri. Baciala, così, anche all'improvviso. Manifestale i tuoi sentimenti. Dato che sei timido con lei, faresti bene a dirle che sei timido e che non ti riesce facile a esplicitare con lei pensieri ed emozioni, che in queste situazioni vai in difficoltà. Questo modo si chiama "apertura"

Giancarlo96 07-01-2020 12:01

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da maralgiu (Messaggio 2395586)
Sei riuscito a percepire l'interessamento di questa ragazza verso di te. Ma lei aspetta che sia tu a fare qualcosa, a farle capire che anche a te interessa. Invitala a una cena o altro, dove andare da soli e non in compagnia di altri. Baciala, così, anche all'improvviso. Manifestale i tuoi sentimenti. Dato che sei timido con lei, faresti bene a dirle che sei timido e che non ti riesce facile a esplicitare con lei pensieri ed emozioni, che in queste situazioni vai in difficoltà. Questo modo si chiama "apertura"

Beh sì, è quello che ho cercato di fare per circa 4 mesi quando ci frequentavamo e ci vedavamo da soli circa 2 o 3 volte a settimana, se vuoi capire meglio la situazione leggi il post #56 di questo thread.

Lo so benissimo che lei aspetta che sia io a fare qualcosa, ma già quando avevo l'autostima al massimo non riuscivo a fare niente, poi sono scivolato nella depressione e adesso è ancora più difficile.
Lei mi ha visto essere sempre più depresso e non ha mai fatto nulla, cioè vedeva che stavo male, mi cercava e mi stava vicino, ma anche se ci vedavamo spesso non mi ha mai chiesto "Cosa c'è che non va in questo periodo?" o cose simili, faceva finta che tutto fosse normale, come se fosse ancora come quando ridevamo e scherzavamo per tutta la sera, solo che io non ridevo più.

Ovviamente non posso fargliene una colpa, risolvere i miei problemi è un mio compito, però anche se non era obbligata ad aiutarmi, le sarei stato molto grato se l'avesse fatto.

Comunque tutto questo discorso ormai è inutile, come è ovvio che sia questa ragazza si è trovata un fidanzato e adesso sto facendo di tutto per evitare di incontrarla perchè mi fa male anche solo vederla.

Il problema è che questa ragazza esce con il mio gruppo di amici, quindi praticamente mi sto isolando e non sto uscendo nemmeno più con i miei amici perchè non voglio vederla.

Keith 07-01-2020 15:16

Re: Il mio problema con le ragazze
 
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Originariamente inviata da maralgiu (Messaggio 2395586)
Baciala, così, anche all'improvviso.

Non ho proprio idea di come si riesca a fare una cosa del genere. Mi sembra una violenza. Il mio cervello si rifiuta.


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