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L'ombra del successo altrui
Amen
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Re: L'ombra del successo altrui
Grazie
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Re: L'ombra del successo altrui
Ho pensato molto a queste cose in questi periodi, specialmente al fatto di non avere il carattere brillante e propenso all'affabilità con tutti.
Io penso che bisogna smetterla di colpevolizzarsi per la propria indole, nella società ci sono sempre state persone più riservate e chiuse, non è certo una novità. Il segnale che molte persone cominciano a rinchiudersi in casa e non voler più uscire (e guarda che è una cosa trasversale ormai succede a qualsiasi età, non solo ai giovani) a mio avviso è preoccupante, indica che c'è una specie di dogma comportamentale da seguire che sta diventando soffocante, che non lascia spazio alla vera natura delle persone. E credo anche che moltissime persone abbiano talmente introiettato questo concetto della socialità a tutti i costi che sia diventata quasi un ossessione: non bisogna mai mostrarsi seri, di poche parole, perchè vuole dire che si è persone problematiche, è questo il concetto di fondo che è profondamente sbagliato, perchè si basa su una menzogna. Non vogliono dire nulla i sorrisi di circostanza, il chiacchiericcio inutile, non c'entra nulla col valore di una persona, anzi è un biglietto da visita che può anche ingannare (non a caso le persone che compiono le peggio nefandezze di solito sono in apparenza insospettabili). Trovo che chi ricerca sempre nell'altro queste caratteristiche sia lui, in fondo, profondamente infelice, perchè il silenzio e la quiete provocano in lui profonda angoscia, entrando in contatto profondo col proprio essere. |
Re: L'ombra del successo altrui
Non è che può essere sindrome di Asperger? Io sto cercando di farmi valutare per questo in un centro autismo adulti
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Re: L'ombra del successo altrui
Sono arrivato alla conclusione che non ci so fare con le persone. Adesso affronto la cosa in maniera più serena rispetto a qualche anno fa, in altre parole me ne sono fatto una ragione. Penso di avere in parte quelle disfunzioni di cui parli e la cosa mi ha sempre limitato.
L'età è più o meno la stessa e anche io ho fratello (e sorella) minori, che sono "normali", nel senso che non hanno mai avuto problemi a relazionarsi. Con loro ho un rapporto mite. Capitano discussioni ogni tanto, ma nulla di che. Inoltre non sono affatto invidioso, anzi sono contentissimo che non sono come me. Se anche loro fossero problematici come me sarebbe un bel casino. Ad essere onesti non sono nella tua stessa condizione. Le cose "pratiche" di base riesco a farle senza problemi. Però mi manca tantissimo quella cosa di saper fare gruppo, coltivare amicizie ecc. Non so proprio stare in mezzo alle persone, questa è la mia più grande pecca. La cosa che posso consigliarti e quella di impegnarti per riuscire a fare le cose basilari per essere autosufficienti, ad esempio prenderei subito la patente. Invece su altre cose direi di rassegnarti, come ho fatto io. A 30 anni penso sia impossibile farsi un giro di amicizie da zero, ma non è che si muore senza. Puoi fare tante cose da solo tranquillamente (anzi io quando faccio le cose da solo sto molto meglio). |
Perché questa ossessiva/continua prosecuzione da parte di familiari e società sul fatto che esistano solo hobby basati sul tentare di attaccare bottone con l'altro genere? Eccome se fossero ossessionati solo da sesso e attività sociali poco utili basati sul sprecare la propria energia in atti di piccole disibinizioni comportamentali, che tristezza
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Re: L'ombra del successo altrui
Ho un enorme complesso di inferiorità ma non è basato sul nulla ma su dati oggettivi
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