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Depressione che prosciuga
La creativitá e la capacitá di espressione..da piccolo scrivevo poesie,temi..ero bravo..in italiano al liceo tra il 7 e L 8..ora mi sento un analfabeta..non riesco a esprimermi..non ho più idee
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Re: Depressione che prosciuga
Ma hai un po' di tempo per dedicarti a queste cose senza disturbi Masterplan92?
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Re: Depressione che prosciuga
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Re: Depressione che prosciuga
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Però è strano.. quasi tutti gli artisti sono stati depressi. Non sempre... Ma certe condizioni portano profondità
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Re: Depressione che prosciuga
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La depressione blocca ogni possibilità creativa, per definizione. |
Re: Depressione che prosciuga
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poi depressione è una parola generica, tocca vedere quanto è grave la situazione e questo può saperlo solo chi vive la situazione ed eventualmente persone adatte e preparate a scandagliarla comunque mi dispiace è terribile sentirsi aridi, prosciugati, menomanti delle proprie potenzialità |
Re: Depressione che prosciuga
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E si è suicidato tramite impiccagione quando i farmaci di cui si imbottiva hanno smesso di fare effetto. Ergo... |
Re: Depressione che prosciuga
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Re: Depressione che prosciuga
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Sul fatto che abbia deciso di uccidersi perché i farmaci abbiano smesso di fare affetto non ne ho idea, dove lo hai letto, quale è la fonte? |
Re: Depressione che prosciuga
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Re: Depressione che prosciuga
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Ora non chiedermi quale di preciso... le ho lette parecchî anni fa e non posso ricordare tutto. |
Re: Depressione che prosciuga
Comunque basta una semplice ricerca in rete coi termini "Wallace" "farmaci" "suicidio" per ottenere qualche informazione.
Secondo il padre di Wallace, David soffrì di depressione per oltre vent'anni e solo la cura a base di antidepressivi che seguiva gli permetteva di essere produttivo. Gli effetti collaterali dovuti ai farmaci che assumeva lo indussero, nel giugno 2007, ad interrompere la terapia a base di fenelzina, con il benestare del proprio medico. La depressione si ripresentò e Wallace sperimentò altre cure, inclusa la terapia elettroconvulsivante. Infine tornò ad assumere fenelzina, ma questa non gli faceva più effetto. Il 12 settembre 2008, a 46 anni, Wallace scrisse un messaggio di addio di due pagine, corresse parte del manoscritto di Il re pallido e si impiccò ad una trave di casa sua a Claremont, in California. Il corpo fu rinvenuto dalla moglie, Karen Green. fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/David_Foster_Wallace Da tempo ammalato di depressione, nel giugno del 2007 David smette di prendere i medicinali che era solito assumere per curare tale patologia su consiglio del suo medico: tuttavia la depressione fa immediatamente capolino. David Foster Wallace muore suicida all'età di quarantasei anni il 12 settembre del 2008, impiccandosi nel suo garage della casa di Clearmont, in California, dopo avere scritto una nota di due pagine e avere sistemato alcuni dettagli de "Il re pallido" ("The Pale King"), manoscritto che rimarrà incompiuto: in seguito a questo tragico avvenimento il padre dello scrittore rivelerà che suo figlio soffriva di depressione da più di venti anni, e che la sua produttività letteraria era dovuta proprio all'assunzione di farmaci antidepressivi. fonte: https://biografieonline.it/biografia...foster-wallace |
Re: Depressione che prosciuga
Povero Wallace, ogni volta che penso a tutto il suo immenso talento perduto provo solo tristezza... :(
E tutto perché la medicina ancora non riesce a domare come si deve il cosiddetto "cane nero". |
Re: Depressione che prosciuga
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Alle volte mi chiedo se la depressione possa avere tra le cause il desiderio di avere tutto quando si ha già moltissimo. Aspirazione peraltro universale tra gli esseri umani (non ditemi che basta la casetta e un piatto di minestra: quando li si sono ottenuti si passa allo step successivo e così via) ma su soggetti organicamente predisposti potrebbe essere disastrosa, chi sa. |
Re: Depressione che prosciuga
Io ero molto brava a scuola, (avevo voti alti) ho avuto pure riconoscimenti dal mio istituto, ero la più ambìta, da parte dei miei insegnanti, alla carriera universitaria. Inoltre, suonavo anch'io il pianoforte: ad imparare un brano pure senza studiare, infatti io suonavo solo durante il corso, dato che non avevo un pianoforte a casa, il mio insegnante era sbalordito da ciò.
Risultato: un talento buttato nel cesso, totale perdita di concentrazione, forte difficoltà di memoria tutto per colpa della depressione. Adesso, solo telefono, computer, disperazione nel vedere gli altri vivere, sono come se fossi morta, la mia mente è spenta, ormai. Insomma, un gran fallimento vivente agli occhi di tutti. |
Re: Depressione che prosciuga
Ci sono, sì, stati casi di talenti suicidi basta citare Van Gogh, Hemingway, Cesare Pavese e così via...
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Re: Depressione che prosciuga
Sembra dura da credere, ma una volta a scuola ero davvero bravo, ottenevo il massimo con il minimo sforzo e secondo tutti i professori ero quello che aveva più talento nello studio.
Ora sono come un'ameba e ho perennemente il cervello anestetizzato |
Re: Depressione che prosciuga
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Re: Depressione che prosciuga
Ti capisco benissimo.
È un'esistenza di merda. Finisco di lavorare e vado a dormire e così passo le giornate. Quasi mi viene da balbettare con la gente, da piccolo parlavo così bene, non so più cosa devo fare, ho una depressione davvero brutta. |
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